PIETRARUBBIA (PU)


Il nome di Pietrarubbia discende dal castello posto sul versante orientale del monte Carpegna a 572 m s.l.m., dominante la vallata del torrente Apsa e sovrastante la strada di accesso al valico di Carpegna, punto obbligato della viabilità fra l'alto bacino della valle del Foglia e quella del Marecchia. 
Il suo toponimo deriva da " petra rubra " e trae origine dal caratteristico colore rossiccio dell'ammasso pietroso su cui sorge il castello con l'annesso borgo. Il suo castello è il più antico del Montefeltro in quanto esistente già nel V secolo.

DA VEDERE

Antica Rocca (mastio e torre)

La rocca, dai suoi 707 metri sul livello del mare, a oriente del monte Carpegna, domina un ampio territorio e controlla pertanto la via obbligata per scollinare dalla valle del Foglia verso le valli del Conca e del Marecchia. Il poderoso complesso fortilizio si estende da nord a sud, a partire dal piccolo borgo, per una lunghezza di circa 208 metri

Chiesa di San Silvestro

L’interno della piccola chiesa del XV secolo dona grande emozione, evidenziando la perfetta integrazione tra passato e presente; infatti, fra la trama dei soli mattoni e delle poche e strette “aperture”, emergono due opere che il maestro Pomodoro vi ha realizzato: un altare composto da blocchi di marmo e un grande sole fuso in bronzo dorato. Particolarmente raffinato anche il portale metallico con chiodature e bugne a punta di diamante.

Torre Campanaria

La torre civica campanaria di Pietrarubbia ha da sempre segnato le ore delle funzioni religiose e scandito il tempo delle vite dei suoi abitanti nelle diverse generazioni.
Il poeta Tonino Guerra le ha dedicato perfino una poesia, tratta da Il libro delle chiese abbandonate (1988) nella quale narra di come un’ estate la campana avesse preso a suonare da sola.

Pietrafagnana

Lungo la strada che conduce a Carpegna si può ammirare e visitare questo spuntone roccioso che rappresenta di certo una bizzarria cesellata dalla natura, ma  sembra essere stata anche una fortificazione costruita dall’uomo. 
Infatti, anche se del Castello di Pietrafagnana non si hanno notizie precise, in un documento del XIV secolo riguardante le confinazioni, viene citato un certo signore di Pietrafagnana. Oggi comunque non resta nulla di questo presunto castello se non il ritrovamento di alcuni fori nella roccia nei quali probabilmente erano infilati dei travi architettonici.
Pietrafagnana è anche una originalissima formazione geologica molto suggestiva, che ricorda un enorme dito per la sua particolare forma, legata ad alcune leggende popolari, punto panoramico di particolare rilievo.
Oltre a rappresentare un’ interessante esperienza di visita, il complesso di Pietrafagnana è anche occasione di approfondimento e di didattica sulla geomorfologia dell’area.

Molto interessanti sono anche le acque minerali di Sant’Arduino che vantano un posto importante nell’elenco delle acque benefiche del Montefeltro.
E’ noto che alcune acque erano considerate sacre, da venerare come forze della natura, perché dotate di virtù terapeutiche e salutari; infatti, in prossimità delle fonti “benefiche” venivano costruiti templi e edicole e, se in prossimità di queste sorgenti vi era un bosco, anch’esso veniva considerato sacro.

A Pietrarubbia si trova il centro T.A.M. - trattamento artistico del metalli -, scuola di specializzazione diretta del celebre scultore Arnaldo Pomodoro, cittadino onorario del paese.