ASCIANO (SI)


Sorge a circa 20 km a sud-est del capoluogo, nel cuore delle Crete senesi a 200m s.l.m

DA VEDERE

Cappella di San Sebastiano

Ricordata sotto il titolo di San Nicola, nella Bolla di Alessandro III del 1178, si trova nel borgo di Camparboli, presso la Chiesa Plebana del Giardino. Il bellissimo affresco (recentemente restaurato) occupa la parete di fronte all'ingresso

Abbadia a Rofeno

Dell'XI secolo. Dopo molti anni di attento e scrupoloso lavoro di restauro conservativo, l'Abbadia è stata riportata all'antico splendore in tutte le parti compromesse da decenni di incuria, dalla torre campanaria alla chiesa romanica, dal chiostro, con il bellissimo doppio ordine di arcate in laterizio, agli insoliti due pozzi, dai saloni alle celle

Chiesa di San Bernardino

Antichissima chiesa restaurata nel 1324; all'interno si conservano un'epigrafe a memoria del restauro e un posteriore stemma gentilizio in terracotta policroma

Pieve di San Vito

Si erge in posizione isolata, ma panoramica, contornata di cipressi, domina sulla campagna circostante punteggiata di case coloniche.
L'abside ha per sfondo l'antico borgo medievale di Monte Sante Marie, mentre la facciata guarda il colle di Torre a Castello.  Alle origini l'edificio aveva tre navate divise da pilastri, sui quali si appoggiavano gli archi oggi murati nelle pareti della superstite navata centrale. I vari restauri non nascondono la sua origine altomedievale

Ponte del Garbo

Si chiama «Ponte del Garbo» forse perché fu costruito con garbo: ampio, ad una sola arcata a tutto sesto del diametro di metri 17, snello, con le spalle in pietra su cui s'impostano le sue robuste estremità, e le spallette in laterizi col tabernacolo sul culmine della volta orlata di bianco travertino. 
È stato ricostruito dopo quattro anni dalla sua ultima distruzione, che avvenne nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 1944, quando le truppe tedesche in ritirata lo fecero distruggere. 
Per quattro anni il fiume Ombrone si passò a guado, come nel XII secolo e prima ancora

Fornace

Sin dall'antichità Asciano si è caratterizzata come un centro di produzione di ceramica.
La fornace è costruita con tipologia verticale e composta da due ambienti: la camera di combustione e la camera di cottura. È costituita da un ambiente rettangolare realizzato in laterizio, con il pavimento del cinerario di lastre di pietra e mattoni refrattari affondati nella terra battuta

Museo Civico Archeologico e d'Arte Sacra

Allestito in un edificio duecentesco con affreschi di raro soggetto iconografico, raccoglie preziose tavole dipinte, sculture, maioliche e oreficerie di arte senese dal XII al XVIII secolo, oltre a una ricca collezione di reperti archeologici in bronzo, avorio, bucchero dal VII al I secolo a.C.