MONTIERI (GR)

Incastonato nel verde intenso di estesi boschi di querce, faggi e castagni a 704 m s.l.m., Montieri è adagiato sul fianco settentrionale del monte che porta lo stesso nome.

La principale ricchezza del comune è sempre stata l'attività estrattiva (pirite, piombo, argento) conclusasi solo negli anni novanta con la chiusura della miniera di Campiano presso la frazione di Boccheggiano.

DA VEDERE

Pieve dei Santi Paolo e Michele

 fu costruita nel XIV secolo (venne intitolata anche a San Michele, il patrono di Montieri nel 1540).

Nel suo interno si trovano un organo del 1604, una tavola raffigurante San Sebastiano del XVI sec., una piccola tela dal titolo "Madonna della Cintola" attribuita a Taddeo Gaddi (XIV sec.) ed alcune tele seicentesche.

Un'urna posta sopra l'altare maggiore conserva le spoglie del Beato Giacomo Papocchi, il cui culto è molto sentito tra la popolazione locale. Risale al 1670 il busto reliquiario dedicato al Beato.

Chiesa di San Giacomo

si trova alla sommità del paese ed è dell'XI secolo.

Ad essa fu addossata una piccola cella per consentire a Giacomo Papocchi di ritirarsi in penitenza

Chiesa di San Francesco

edificata nel 1530-1556 al posto di un oratorio francescano, con frontalmente un porticato del 1855.

Al suo interno un organo del XVIII sec. e nell'abside i seicenteschi stalli lignei del coro, una serie di dipinti di scuola senese

Chiesa di San Bartolomeo a Boccheggiano

Chiesa di San Biagio a Gerfalco

Chiesa dei Santi Michele e Silvestro a Travale

la Polveriera antica costruzione usata in passato come deposito di polveri per le miniere

In molte zone del Poggio di Montieri sono disseminati pozzi di estrazione mineraria medievali, come ad esempio la "Buca delle Fate"

Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere Grossetane

Svariati itinerari per riscoprire le tracce delle miniere ed il lavoro nel sottosuolo

Mura di Montieri

Le mura di Montieri hanno perduto l' aspetto in cui si presentavano durante il periodo medievale.

Le porte di accesso al borgo, costruite nel corso del '200, sono andate perdute, come gran parte della cortina muraria che delimitava il centro storico con ben sette torri di guardia.

Della cinta muraria si sono conservate tre torri, che originariamente erano inglobate lungo il perimetro delle mura.

Tra esse, spiccano la torre Narducci e la torre Biageschi, che hanno conservato pressoché intatto il loro aspetto di epoca medievale, oltre alla torre successivamente trasformata nel campanile della chiesa dei Santi Paolo e Michele.

Delle rimanenti quattro torri di guardia, si sono conservati solo alcuni resti, come ad esempio la base della torre Mazzarocchi.

Cassero Senese

Fu costruito in posizione dominante su preesistenti strutture risalenti all'XI secolo, che successivamente venne trasformato in palazzo di giustizia.

Le Cornate di Gerfalco

L'area delle Cornate di Gerfalco è ricca di risorse minerarie e, proprio da questa zona proviene il marmo rosa utilizzato per la realizzazione di numerose chiese.