SESTINO (AR)
Sestino è una terra di confine e, come tutte le zone che si ritrovano ad essere crocevia di culture diverse, è oggi il risultato della storia, delle tradizioni e dei costumi dei popoli che da qui sono passati nel corso dei secoli.
Sestino viene chiamata “la città romana”, quasi lo fosse per eccellenza, per i tanti lasciti che conserva di quell’epoca; è certo però un trascorso ancora più antico, testimoniato da ritrovamenti appartenenti ad Etruschi, Piceni e Umbri.
Ѐ vero, però, che nel I secolo a.C. i Romani qui edificarono una vera e propria città, con costruzioni monumentali.
DA VEDERE
A raccontare oggi quel momento storico è l’Antiquarium Nazionale: nelle sue sale si trova una collezione formatasi nel corso dell’Ottocento e comprendente iscrizioni, bassorilievi, statue, cippi e frammenti decorativi di epoca romana, oltre ad oggetti di uso domestico, ritrovati nel corso di scavi archeologici portati avanti nel territorio.
Tra le opere si segnalano la statua di Afrodite, la testa di Augusto e, fiore all’occhiello, il tempietto augusteo, perfettamente ricostruito.
Costruita sopra i resti dell'antica "curia" romana è la Pieve romanica di San Pancrazio, che conserva al suo interno un cippo in marmo del 375 d.C.
Oltre ad una suggestiva cripta bizantina, l’edificio ospita diverse interessanti opere pittoriche del Trecento-Settecento.
Nel tempo la chiesa ha subito numerosi interventi e della costruzione originale rimane integro oggi solo l’abside.