Chimica
Samuel Finley Breese Morse

Samuel Finley Breese Morse nasce negli Stati Uniti d'America, a Charlestown, nel 1791.

Da giovane viene avviato a studi artistici in Inghilterra e si dedica per qualche tempo alla pittura diventando ritrattista.

In seguito assume anche l’incarico di professore di disegno presso l’Università di New York.

Durante un viaggio in veliero attraverso l’Atlantico gli capita di ascoltare una conversazione sull’elettromagnete e ne rimane molto colpito.

Si interessa allora alle scoperte sull'elettromagnetismo di André-Marie Ampère (1755-1836) e comprende le possibilità che tali ricerche aprono per la comunicazione umana.

Decide quindi di dedicarsi allo studio di un sistema particolare di segnalazione attraverso cavi elettrici, in grado di fornire maggiore sicurezza alle navi che si muovono in mare aperto e mette a punto un nuovo apparecchio telegrafico molto più efficiente di quelli costruiti fino allora.

Ma la vera innovazione di Morse è la creazione di un nuovissimo e pratico codice di trasmissione, poi chiamato appunto alfabeto Morse, in grado di velocizzare notevolmente la comunicazione.

Nel 1844 il telegrafo Morse trasmette da Washington a Baltimora il suo primo messaggio ufficiale (un versetto della Bibbia) e se i 65 chilometri superati da quel primo telegramma non sembrano molti, l’avvenimento segna un nuovo grande passo avanti nella tecnica della comunicazione.

Morse ne ricava gloria e onori e la sua invenzione si diffonde rapidamente in tutto il mondo.

Muore a New York nel 1872.

La grande novità del progetto telegrafico di Morse non consiste nella realizzazione di un apparecchio più efficiente rispetto ai precedenti, bensì nella creazione di un codice di comunicazione molto più pratico e di rapido utilizzo.

L’idea centrale di Morse, quella che gli permette di polverizzare tutti gli altri sistemi, ingegnosi ma poco pratici, è che ogni lettera dell’alfabeto può essere definita da una precisa combinazione di linee e di punti.

La trasmissione di questi segni, linee o punti, può facilmente avvenire sulla base di differenti impulsi elettrici: a un impulso breve emesso dall’apparecchio trasmettitore corrisponde un punto tracciato sul rotolo di carta in movimento dal pennino dell’apparecchio ricevitore; a un impulso elettrico lungo corrisponde invece una linea; basta quindi una precisa sequenza di linee e di punti per comporre il messaggio.

L’alfabeto di Morse si è diffuso in tutto il mondo, diventando un codice internazionale; è ancora oggi usato per le comunicazioni telegrafiche, anche se, ovviamente, il sistema elettrico e meccanico di trasmissione non è più lo stesso.