ANTARTIDE

L'Antartide è l'ultimo vasto luogo selvaggio rimasto sul pianeta.

I suoi iceberg giganteschi, le sue catene montuose e la vacuità della zona polare vi faranno trasalire, mentre rabbrividerete per le sue temperature, i suoi venti e le condizioni meteorologiche.

È un luogo estremo: bello e sereno, selvaggio e violento e le sue dimensioni sono impenetrabili, sia che si viaggi a terra, sia che le si osservi da un aereo.

È il continente più isolato del pianeta e raggiungere il Polo Sud, compiendo un lungo viaggio in nave o in aereo, è un'esperienza che richiede particolare attenzione.

Pertanto è bene che sappiate sin dall'inizio che il vostro piano di viaggio sarà determinato dal ghiaccio e dagli sbalzi meteorologici, non dagli orologi e dai calendari.

Nell'ultimo decennio, la crescita economica dell'Antartide è stata incrementata grazie al turismo e non all'attività mineraria o petrolifera; pertanto esistono reali possibilità che questo continente, sede della cooperazione internazionale per la salvaguardia del pianeta, continui a essere un luogo libero e immacolato.

A colpo d'occhio

Superfice
14.000.000 di kmq (280.000 kmq liberi da ghiacci, 13.720.000 kmq coperti da ghiacci)

Composizione etnica
i lavoratori, provenienti da vari paesi, che operano nei centri di ricerca

Ordinamento dello stato
nessun paese può vantare la sovranità anche solo su alcune zone dell'Antartide benché l'Argentina, l'Australia, il Cile, la Francia, la Nuova Zelanda, la Norvegia e il Regno Unito abbiano formulato rivendicazioni sul territorio. Il continente è sotto l'amministrazione dell'Antarctic Treaty (Trattato d'Antartide) dal 1961

Settori/prodotti principale
pesca, ricerca scientifica, turismo

Documenti ed info utili

Visto
non è necessario un visto per visitare l'Antartide. Tuttavia, poiché i piani di navigazione dipendono totalmente dall'imprevedibilità delle condizioni atmosferiche e del ghiaccio, anche se possedete un biglietto per un viaggio diretto, oltre al passaporto dovrete avere un visto valido per ognuno dei paesi in cui la vostra nave potrebbe essere costretta a cercare riparo in porto.

Turismo
12.248 turisti nell'estate antartica 2000-2001

Rischi sanitari
ipotermia, scottature solari, disidratazione, congelamento e cecità da riflesso della neve.

Elettricita
ogni nave e ogni base si fornisce di elettricità in maniera autonoma, ma molte delle navi sono russe ed erogano energia a 220V/50Hz da prese di corrente europee a due fori.

Fuso orario
la scansione temporale è assolutamente irrilevante (durante la stagione turistica ci sono 20 ore di luce solare al giorno), ma la maggior parte delle basi posizionano le lancette dell'orologio in conformità con l'ora del proprio paese.

Quando andare

I turisti non possono visitare l'Antartide durante l'inverno; il pack si estende per 1000 km intorno al continente rendendo impossibile l'accesso alle navi e l'oscurità (quasi 24 ore al giorno) non si dirada fino all'estate. A tutto ciò aggiungete il 'freddo' (le temperature possono arrivare a -80° o -90°) e vi renderete conto come partire in estate sia certamente più piacevole.

Tra ottobre e novembre inizia l'estate, il pack si rompe e gli uccelli, in particolar modo i pinguini, si corteggiano e si accoppiano. Dicembre e gennaio sono il picco dell'estate australe e sono caratterizzati da temperature più calde, fino a 20 ore di luce solare al giorno e dall'afflusso dei turisti della regione. Questo è anche il periodo in cui i pinguini covano le uova e nutrono i loro piccoli. Febbraio e marzo sono gli ultimi mesi estivi ed è il periodo in cui si hanno maggiori possibilità di avvistare le balene o di osservare la muta delle penne dei pinguini adulti che popolano la costa.

Eventi e Manifestazioni

La festa più importante in Antartide è il Giorno di mezzo inverno, il 22 giugno, quando la lunga notte polare è a metà del suo corso. Ci sono festeggiamenti in tutte le basi con giochi, canti e perfino produzioni teatrali locali. L'ultimo e il primo giorno del sole sono gli altri eventi del calendario antartico, ma la loro data varia a seconda della latitudine. A Natale e a Capodanno scienziati e ricercatori festeggiano insieme con molto entusiasmo.

Economicita del paese
I prezzi delle crociere variano. La maggior parte delle navi offre varie possibilità di alloggio: se non vi secca condividere la cabina (e il bagno) con altri osservatori di pinguini potrete ridurre il costo finale in modo significativo. Se invece sentite la necessità di una cabina singola, spenderete di più, ma sarete comunque soddisfatti.

Nella maggior parte degli opuscoli sulle escursioni in Antartide sono ben evidenziati i costi non inclusi nel prezzo della crociera. Solitamente questi riguardano gli alcolici, la lavanderia, i servizi di fax e telefono, le mance, i souvenir, gli spostamenti in elicottero fuori programma e i massaggi. Fate attenzione agli operatori che non includono le tasse portuali nella lista dei servizi perché esse incidono in modo significativo sul costo della crociera.

A bordo delle navi è generalmente applicato questo sistema di pagamento: per ogni acquisto il cliente firma una ricevuta e salderà il conto alla fine del viaggio; la maggior parte delle navi accetta carte di credito e dollari. Presso le basi è possibile effettuare pagamenti nella valuta nazionale, in dollari e con carte di credito. Le mance non sono incluse nel costo della crociera e sono considerate un po' più di una libera scelta. In genere la cifra appropriata che ci si aspetta è US$10 al giorno da ogni passeggero.

Sport e tempo libero

La maggior parte dei turisti viene in Antartide per camminare, visitare le basi scientifiche, fotografare e fare escursioni su gommoni nei luoghi spettacolari della regione. Tuttavia, i tour operator, in numero sempre maggiore, stanno iniziando a offrire servizi a coloro che amano stare all'aria aperta e hanno sciato, scalato, campeggiato e fatto trekking dappertutto e sono in cerca di nuove sfide, e le richieste sono in continuo aumento. Quelli che desiderano campeggiare devono portarsi i sacchi a pelo e i materassini espansi, mentre gli scalatori devono avere i ramponi, i picconi da ghiaccio e le imbracature.

Per la prima volta i subacquei, con relativo brevetto, possono dedicarsi alle immersioni, inclusa una immersione notturna. Tutti i subacquei devono avere almeno 100 immersioni alle spalle e una certificazione PADI Rescue Diver (o di livello superiore; sono accettati i brevetti equivalenti). I subacquei devono portare tutta la propria attrezzatura.

Nel 1995, oltre 100 podisti parteciparono alla prima Antarctic Marathon svoltasi per 42 km su un circuito a doppio anello sull'Isola di re Giorgio nelle Shetland Australi, e la gara ebbe conseguenze disastrose. I corridori partirono dalla base uruguayana di Artigas e attraversarono le stazioni russe, cilene e cinesi, e anche tratti pericolosi che non erano stati supervisionati. Fra i partecipanti vi furono casi di ipotermia, alcuni si smarrirono nella nebbia in cima a un ghiacciaio e uno di loro cadde in un crepaccio. Indifferenti alle aspre critiche suscitate dai rischi cui furono sottoposti i concorrenti, gli organizzatori si dichiararono propensi a organizzare nuovamente la maratona.

Storia

A differenza di altre masse terrestri continentali, l'esistenza dell'Antartide fu ipotizzata molto prima della sua scoperta. Infatti, sia Pitagora sia Aristotele ritenevano che il globo terrestre, per eccesso di peso nella parte superiore, si sarebbe sbilanciato sino a rovesciarsi se non ci fosse stata una considerevole massa di terra a equilibrarlo alla base.

James Cook fu il primo ad attraversare il Circolo Polare Antartico nel 1773 ma circumnavigò l'Antartide senza mai avvistare la terra. Le osservazioni raccolte da Cook sull'enorme popolazione di foche e balene incoraggiarono l'arrivo a frotte di molte imbarcazioni per la caccia di questi animali; queste, in seguito, scoprirono quasi un terzo delle isole a sud dell'Antartide e dell'Oceano Pacifico.

Nel gennaio 1820 il russo Fabian von Bellingshausen fu il primo ad avvistare l'Antartide. Egli lo descrisse come 'un campo di ghiaccio coperto da piccole colline'. Ma la sua impresa fu presa in considerazione soltanto 120 anni dopo, quando l'Unione Sovietica avanzò le sue rivendicazioni territoriali sull'Antartide.

Nel 1819 e nel 1822, lo scozzese James Weddell scoprì le Isole Orcadi Australi; nel 1823 egli approdò sull'Isola Saddle, scoprendo una nuova specie di foca (oggi conosciuta come la foca Weddell). A febbraio raggiunse il parallelo di 74° 15' di latitudine sud - nessuno prima di lui si era spinto così a sud - e diede al mare che scoperse il nome di re Giorgio IV; nel XX secolo questo mare è stato ribattezzato Mare di Weddell.

Il francese Jules-Sébastien-César Dumont d'Urville partì da Tolone nel 1838 nella speranza di raggiungere il Polo Magnetico del Sud (il magnetismo era allora uno dei più grandi enigmi della scienza); il ghiaccio lo fermò molto prima, ma non gli impedì di scoprire (anche se è probabile che i cacciatori di foche fossero già approdati su entrambe) la Terra di Luigi Filippo e l'Isola di Joinville, sulla punta settentrionale della Penisola Antartica. Nel gennaio 1840 egli avvistò finalmente terra, ma lo sbarco sulla terraferma fu impedito da scogliere di ghiaccio a picco sul mare. Finalmente d'Urville approdò su un'isola, a poche centinaia di metri dalla costa, la chiamò Grande Terra meridionale e la pose sotto la sovranità francese.

Il tenente della marina militare belga Adrien Victor Joseph de Gerlache de Gomery salpò da Punta Arenas, in Cile, nel tardo dicembre 1897. A marzo la sua nave, il Belgica, si trovò bloccata dai ghiacci, e non si mosse per 377 giorni. L'equipaggio mangiò carne di foca e di pinguino per prevenire un'epidemia di scorbuto. A bordo furono organizzati dei giochi elaborati appositamente per scongiurare la pazzia. Nel gennaio 1899 la situazione sembrò precipitare: per un mese l'equipaggio aveva cercato di aprire un varco nel ghiaccio ma quando erano giunti quasi al termine, il vento cambiò direzione, il pack si restrinse e il canale si richiuse nel giro di un'ora. Fortunatamente due settimane più tardi un altro cambiamento improvviso del vento riaprì il canale e il Belgica fu liberato. La spedizione belga dimostrò che potevano essere insediate delle basi permanenti in Antartide e che, con provviste e attrezzature adeguate, l'uomo riusciva a sopravvivere all'inverno antartico.

Nel 1899, la spedizione diretta da Carsten Egeberg Borchgrevink insediò sul suolo dell'Antartide la prima base permanente, costituita da 2 semplici capanne, 10 uomini, 90 cani da slitta, alcuni kayak per gli spostamenti in mare e una nuova invenzione svedese: il fornello Primus.

Robert Falcon Scott, capitano del Discovery, salpò dall'Inghilterra nell'agosto 1901. La spedizione da lui diretta attraversò il Circolo Polare Antartico nel gennaio 1902, si fece strada nel Mare di Ross e scoprì la Terra del re Edoardo VII. Gli uomini di Scott sopportarono l'inverno con l'aiuto di energia elettrica fornita da mulini a vento, il loro Royal Terror Theatre e la pubblicazione della prima rivista in Antartide, il mensile South Polar Times.

Con l'arrivo della primavera il lavoro si fece più duro: Scott e altri due uomini, con 19 cani e 4 slitte cariche di provviste, partirono per il Polo Sud. Nessuno aveva mai sciato o guidato cani da slitta prima di allora e la loro inesperienza era evidente. Nonostante ciò, raggiunsero il parallelo di 82° 16,5' di latitudine sud prima di tornare indietro, ma il viaggio di ritorno fu terribile. I cani, stremati dalla fatica, venivano man mano uccisi e dati in pasto agli altri cani. Quando giunsero alla Discovery scoprirono che la nave di soccorso Morning era arrivata. Scott mandò 8 uomini a casa e trascorse un altro inverno sulla Discovery, lasciando l'Antartide l'estate seguente.

Il norvegese Roald Gravning Amundsen, che aveva preso parte alla spedizione di de Gerlache in Antartide salpata nel dicembre 1897, partì con la sua nave nel 1910 da Christiana (l'attuale Oslo) con l'intenzione di essere il primo uomo a raggiungere il Polo Nord. Quando gli giunse la notizia che il Polo Nord era già stato conquistato dall'americano Robert Peary, Amundsen cambiò rotta e, benché fosse a conoscenza della spedizione rivale di Robert Scott, si diresse segretamente verso sud. Nell'ottobre 1911, Amundsen e altri 4 uomini partirono dalla base a Ross Ice Shelf e si avviarono verso il Polo. I piani erano meticolosi: Amundsen portò 3 o 4 pezzi di ricambio per ogni oggetto ritenuto indispensabile e impiantò 10 depositi, segnati sulla mappa, e dislocati fino a raggiungere il parallelo di 82° di latitudine sud. Il 14 dicembre 1911 la sua spedizione giunse al Polo Sud, dichiarandolo territorio norvegese. Amundsen lasciò all'interno di una tenda un messaggio indirizzato a Scott.

Nel frattempo, Scott stava preparando un'altra missione verso il Polo Sud nel tentativo di battere sul tempo Amundsen. Nel novembre 1910, partì dalla Nuova Zelanda con una squadra di 5 uomini. Giunse al Polo Sud il 2 ottobre dell'anno successivo e fece la terribile scoperta che Amundsen era arrivato 23 giorni prima. La delusione di Scott fu cocente e il gruppo riprese la via del ritorno. Due uomini morirono nei primi 2 mesi del viaggio di ritorno e i 3 sopravvissuti continuarono ancora un mese finché, a soli 18 km dalla base, furono definitivamente bloccati dalle pessime condizioni del tempo. L'ultima annotazione sul giornale di Scott porta la data del 29 marzo e i loro corpi congelati furono ritrovati otto mesi più tardi da una spedizione di soccorso.

Dopo la seconda guerra mondiale soltanto i governi avevano a disposizione i finanziamenti necessari per le spedizioni in Antartide. Nel 1943 la Gran Bretagna iniziò l'occupazione permanente del continente. Nel 1946 fu lanciato lo US Navy Antarctic Project, chiamato anche 'Operation Highjump'. Era il periodo dell'inizio della guerra fredda e queste esercitazioni dovevano servire alle truppe americane per fare esperienza in condizioni meteorologiche polari. Furono impiegati 4700 uomini, 33 aeromobili, 13 navi e 10 trattori cingolati e, per la prima volta in Antartide, furono utilizzate navi rompighiaccio. Nel febbraio 1954, l'Australian Antarctic Research Expeditions (ANARE) fondò la stazione Mawson. Questa fu la prima stazione scientifica permanente e l'unica fuori dalla Penisola.

L'International Geophysical Year (IGY), che durò dal luglio 1957 al dicembre 1958, riunì le attività di ricerca di 66 nazioni. Come parte di questo programma, 12 paesi (Argentina, Australia, Belgio, Cile, Francia, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Sudafrica, Gran Bretagna, Stati Uniti e URSS) impiantarono oltre 40 basi sul continente antartico e altre 20 sulle isole subantartiche. Fu lo spirito di cooperazione internazionale promosso dall'IGY a condurre direttamente alla sottoscrizione dell'Antarctic Treaty, che sin dal 1961 amministra le questioni antartiche.

L'invenzione norvegese dell'arpione esplosivo nel 1870 rivoluzionò la caccia alla balena e il suo impatto fu sentito nelle acque dell'Antartide come in tutti gli altri mari dove si praticava l'attività. Tra il 1904 e il 1966, quando gran parte della caccia alle balene cessò, si calcola che siano state catturate circa 170.000 balene appartenenti sia alle specie più rare quali la balenottera azzurra e la balenottera franca sia a quelle minori più comuni. E ancora oggi circa 300 esemplari all'anno vengono pescati nei mari dell'Antartide dai giapponesi, che ne vendono la carne per finanziare i loro programmi di ricerche marine (la carne di balena è una prelibatezza della cucina giapponese). In Antartide sono stati trovati depositi di ferro, carbone e di altri minerali ma in quantità e qualità ancora sconosciute. Si suppone che esistano giacimenti di petrolio e gas naturali, ma il loro sfruttamento commerciale sarebbe troppo costoso.

Sono state firmate tre convenzioni internazionali per proteggere l'Antartide da uno sfruttamento minerario commerciale. La prima, Convention on the Regulation of Antarctic Mineral Resources Activities (CRAMRA), fu firmata nel 1988 da tutti i 26 membri dell'Antarctic Treaty. Ma l'ASOC (Antarctic and Southern Ocean Coalition, un organismo preposto alla tutela dell'ambiente del paese), dopo le riserve espresse dall'Australia e dalla Francia sulla convenzione appena sottoscritta, convinse anche gli altri 24 governi sulla necessità di proibire l'estrazione sia di minerali sia di petrolio e di negoziare un accordo per la protezione dell'ambiente che fosse legalmente vincolante. Il modello per il predetto accordo fu redatto dall'ASOC, vagliato dai governi interessati e pose le basi per la firma, nel 1991, dell'Antarctic Environment Protocol. Infine, la ratifica del Protocol on Environmental Protection to the Antarctic Treaty ha proibito le attività minerarie per cinquant'anni, designando l'Antartide come riserva naturale dedicata alla pace e alla scienza.

In recenti studi nel continente antartico i glaciologi hanni rilevato come lo scioglimento della calotta di ghiaccio sia piuttosto lento e quasi irrilevante. Grazie a sofisticate ricostruzioni al calcolatore, gli scienziati hanno scoperto che lo scioglimento dei ghiacci dell'Antartide è cominciato già circa 20.000 anni fa, provocando lo scioglimento di due terzi della massa originaria di ghiaccio e il sollevamento del livello medio marino di circa dieci metri.

Secondo i ricercatori, se si sciogliesse interamente l'attuale massa di ghiaccio rimasta sul continente antartico, essa contribuirebbe da sola al sollevamento del livello marino di almeno altri cinque metri.

Si potrebbe allora dedurre che esista una fase di riscaldamento globale indipendente dalle attività umane. Ma è ancor più vero che il processo di liberazione di gas serra, come il biossido di carbonio, causato dall'uso dei combustibili fossili, non farà che accentuare questo aumento della temperatura, con conseguenze ancora non ben determinate ma sicuramente catastrofiche.

Cultura

L'isolamento del personale delle stazioni permanenti è lungo e assoluto. Secondo alcuni studi recenti, i membri delle spedizioni che ritornano dopo aver vissuto un anno o più nel continente mostrano sintomi paragonabili a quelli che si manifestano nei prigionieri di guerra, una volta tornati in libertà. Quando l'ultima nave con i rifornimenti si allontana, il gruppo che resta alla base per tutto l'inverno dovendo affrontare 8 o 9 mesi d'isolamento può provare paura e nel contempo euforia: essere tagliati fuori dal resto del mondo esercita una forte attrattiva su questi uomini addestrati ad affrontare una prova così dura.

Generalmente, il personale di una stazione è composto da un capo squadra, un medico, un cuoco, qualche osservatore meteorologico, un sismologo, un fisico, qualche meccanico per i motori a nafta, un falegname, un idraulico e un elettricista. Negli anni si sono verificati incidenti che dimostrano quanto sia difficile per 15, o giù di lì, esseri umani imperfetti trascorrere un inverno così lungo e rigido. Alcuni anni fa, alla stazione Casey i commercianti si sono ammutinati e, ubriachi marci di alcolici distillati in casa, hanno seminato il terrore tra il personale di un'altra stazione. I capi della sommossa sono stati rispediti a casa anzitempo. Durante la spedizione di Mawson del 1911-13, un operatore della radio fu colpito da un esaurimento nervoso e trasmise messaggi falsi. A Wilkes, anni più tardi, un meccanico si trovò a brandire un coltello in modo minaccioso: fu confinato per cinque mesi in una cella con pareti imbottite creata per l'occasione e qui attese l'arrivo della prima nave di primavera che potesse riportarlo a casa. Durante una spedizione argentina un medico incendiò la base con lo scopo di farla evacuare; uno scienziato sovietico uccise con un'ascia un suo collega a causa di una partita di scacchi e, infine, alcuni agenti del FBI furono inviati alla base americana di McMurdo Sound dopo che due cuochi erano stati attaccati con un martello.

Le basi spesso hanno un carattere nazionale ben definito e dispongono generalmente di sale per la proiezione di video, tavoli da biliardo, biblioteche e bar; le serate con concerti sono piuttosto comuni. I membri delle spedizioni provano una gran simpatia per i club e per le loro strane regole. Il 300 Club, presso la base statunitense Amundsen-Scott South Pole, richiede agli iniziati di entrare nudi in una sauna riscaldata a 93° e immediatamente dopo di uscire e fare una corsa intorno alla pertica che segnala il Polo Sud (ne esiste una), a una temperatura di -73°. Il Vanda Swimming Club, alla base estiva della Nuova Zelanda, è composto da coloro che si sono fatti strada attraverso i ghiacci del Lago Vanda e poi si sono svestiti e tuffati nelle sue acque gelide. Probabilmente dispongono anche di un club di scacchi.

In Antartide non esistono popolazioni indigene, ma ciò non significa che i visitatori debbano mancare di rispetto alle fragili strutture sociali esistenti. Le basi antartiche sono luoghi di lavoro e i ricercatori devono sacrificare parte delle loro giornate lavorative per sistemare i turisti. Il desiderio di essere ospitali con i visitatori è molto presente tra le comunità dell'Antartide, ma spesso sono spinte dal tempo a completare il loro lavoro prima che la stagione giunga al termine. Mai entrare in un edificio senza essere espressamente invitati: si potrebbe interferire con il lavoro scientifico o invadere la privacy di qualcuno, un bene prezioso in una base affollata. Togliere sempre le scarpe o gli stivali quando si entra in una stazione: pulire il fango portato all'interno da 90 turisti può richiedere molto tempo. Utilizzare preventivamente i servizi igienici della propria nave per evitare di intasare quelli della base.

Ambiente

L'Antartide (il luogo in cui è situato il Polo Sud) è il quinto continente del mondo per estensione, circa due volte l'Australia. È il continente più arido (tecnicamente è un deserto) e, con la sua altitudine media di 2250 m, culminante con il Massiccio Vinson (4897 m), è anche il più alto. Recenti immagini satellitari hanno dimostrato che il 99,6% del continente è coperto da ghiaccio che, a sua volta, costituisce il 90% del ghiaccio presente sul pianeta: 30 milioni di chilometri cubici, circa il 70% delle risorse idriche della terra. Il Circolo Antartico è una linea immaginaria che corre sull'Oceano Pacifico parallela all'equatore a una latitudine di 66° 32' a sud. Il continente più vicino all'Antartide è l'America meridionale, che dista circa 1130 km dalla punta della Penisola Antartica. Molto più lontano si trovano le estremità meridionali dell'Australia e dell'Africa.

Le specie vegetali in Antartide sono molto più numerose di quanto possiate immaginare, dati il clima rigido e l'aridità della regione, ma si tratta di piccole e modeste forme di vita. Esistono centinaia di specie di alghe, circa 350 di licheni, 100 di muschi, 2 di erba e il Cobbenthos subulatus. Ci sono perfino alcuni licheni e alghe che crescono all'interno delle rocce. Naturalmente le isole subantartiche presentano una varietà di flora molto più ampia, basti ricordare che la South Georgia da sola può vantare la presenza di almeno 50 piante vascolari.

La specie animale endemica più grande è rappresentata da un moscerino senza ali (Belgica antarctica) che cresce fino a poco più di un centimetro. Tutti gli altri sono invertebrati e sono ancora più piccoli. Circa 45 specie di uccelli proliferano a sud della Convergenza Antartica e solo alcuni di essi, per lo più pinguini e procellarie, nidificano sul continente. L'Oceano Pacifico, al contrario, pullula di forme di vita ed è fonte di sostentamento per pesci, foche, balene e uccelli marini.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Viaggiare in Antartide è costoso e necessita di molto tempo a disposizione. La maggior parte dei visitatori che arriva fino qui desidera posare i piedi sulla terra ferma; ma per coloro che hanno meno tempo e denaro, un giro panoramico in aereo è una buona alternativa. La Qantas ha reintrodotto i voli sull'Antartide nel 1994, che in breve tempo sono diventati molto famosi. Il Boeing 747-400 non atterra sul continente ma offre vedute spettacolari dei ghiacciai, degli iceberg e delle montagne. I velivoli non scendono al di sotto dei 3050 m o dei 610 m in corrispondenza del punto più alto del terreno per 185 km, qualunque sia il più alto, e tengono i motori a meno di un terzo della loro massima potenza riducendo così il rumore, l'inquinamento e permettendo di godere di splendide vedute. I voli partono da Sydney e da Melbourne ed è in fase di progetto anche la partenza da Perth. Durante le 12 ore di volo vengono proposti video e conferenze. I voli di perlustrazione furono bloccati per quindici anni a seguito di un incidente aereo di un DC-10 della Air New Zealand, che il 28 novembre 1979 si schiantò contro il Monte Erubus (alto 3795 m e situato sull'Isola di Ross), provocando la morte di tutte le 257 persone che erano a bordo.

Tre nazioni gestiscono le piste d'atterraggio (l'Argentina, il Cile e la Gran Bretagna) ma nessuna di esse dispone di strutture per atterraggi privati o commerciali. Per tutti gli atterraggi privati è necessario richiedere anticipatamente un permesso, ma è quasi impossibile ottenerlo. Le oltre 50 carcasse di aereo disseminate nel continente sono la prova inconfutabile di quanto sia pericoloso volare in Antartide.

Nei tardi anni '80 del XX secolo le accademie scientifiche sovietiche erano già alla ricerca disperata di moneta forte e, per ottenerla, affitarono le loro navi da ricerca rompighiaccio alle compagnie occidentali a tariffe molto competitive. Il tipo di pacchetto turistico su queste navi da crociera varia secondo il tempo di navigazione in mare aperto, i servizi a bordo e il porto da cui parte la nave. Nella scelta della crociera è importante considerare il numero dei turisti che la nave ospiterà, che può variare da un minimo di 38 a un massimo di 400; tuttavia, un qualsiasi numero superiore a 150 è da considerarsi assurdo. I membri della IAATO (International Association of Antarctic Tour Operators) si impegnano a non permettere lo sbarco a più di 100 persone per volta in ogni luogo; ma questa promessa di tanto in tanto non viene mantenuta.

L'unico modo per raggiungere l'Antartide in maniera indipendente è viaggiare su uno yacht privato; di conseguenza un numero sempre crescente di queste imbarcazioni offre passaggi a clienti paganti. Sembra che ai francesi piaccia arrivare in Antartide in yacht e molti tour della regione che usufruiscono di questi mezzi sono offerti con partenza dalla Francia. Ma navigare verso l'Antartide è un'esperienza da affrontare con serietà. Negli ultimi trent'anni anni circa 150 imbarcazioni private sono approdate in Antartide. Le città di partenza per questo continente sono: Città del Capo (Sudafrica), Christchurch (Nuova Zelanda), Hobart (Australia), Punta Arenas (Cile), Stanley (Isole Falkland) e Ushuaia (Argentina). Da ciascuno di questi porti il viaggio dura almeno 12 giorni e tenete in considerazione che alcuni operatori includono fino a 3 notti in Sud America come parte dell'itinerario di 14 giorni in Antartide. Ci vogliono circa 2 giorni di navigazione da uno di questi porti fino alla Penisola Antartica, 3 o 4 per le altre destinazioni fuori dalla penisola.

Trasporti interni: Gli Zodiac, imbarcazioni gonfiabili con motore fuoribordo rese popolari dall'oceanografo francese Jacques Cousteau, hanno rivoluzionato il modo di viaggiare in Antartide. Sono sicuri, stabili e ideali per muoversi tra gli iceberg e per approdare in aree che sarebbero altrimenti inaccessibili. Questo mezzo è in grado di rimanere a galla anche se una o più delle sue camere d'aria viene bucata.

In teoria gli sbarchi possono essere 'bagnati', in quanto dovrete saltare in acqua prima di arrivare alla terraferma, o 'asciutti', se riuscirete ad approdare direttamente a terra. In pratica, tuttavia, tutti gli sbarchi sono 'bagnati'.

Una volta giunti sulla terraferma, il vostro movimento si ridurrà a un attento lavoro di piedi e alla necessità di seguire la velocità del gruppo con cui marciate. È buona norma vestirsi con una serie di strati di indumenti leggeri: l'aria viene intrappolata e scaldata tra gli strati. Una semplice giacca a vento o impermeabile è molto meglio di un indumento spesso e ingombrante e a bordo della nave sarete più comodi con un paio di jeans normali o qualcosa di simile. Buoni guanti da sci e stivali impermeabili alti fino al ginocchio sono indispensabili, così come un paio di occhiali da sole con filtro contro i raggi ultravioletti di buona qualità, burro di cacao per le labbra e una crema con protezione solare. I tessuti sintetici high-tech sono facilmente reperibili e spesso sono meglio della lana o del cotone. Gli indumenti Polartech con colori sgargianti sono di rigore a bordo delle navi e sono i preferiti dai componenti delle spedizioni. Anche i tessuti come il capilene e il polipropilene sono ideali, soprattutto per i capi intimi come i mutandoni.

Mete principali

The Lemaire Channel (Il Canale di Lemaire)
Il Canale di Lemaire offre una veduta spettacolare delle rocce a strapiombo sul mare. È fiancheggiato da una parte dalla Penisola Antartica e dall'altra dall'Isola di Booth ed è così stretto che solo quando ci si addentra in profondità si riesce a scorgere una via d'uscita. Per la sua fotogenia è soprannominato 'Kodak Gap'. Talvolta il ghiaccio costringe le navi a fare retromarcia e a navigare intorno all'isola di Booth.

All'estremità settentrionale del Canale di Lemaire vi sono un paio di alte cime rotondeggianti, spesso coperte di neve, conosciute con il nome di Una's Tits (i Seni di Una), anch'esse famose come soggetto fotografico. Il canale fu navigato per la prima volta dall'esploratore belga de Gerlache a bordo del Belgica ma, curiosamente, fu battezzato con il nome dell'esploratore belga Charles Lemaire, che esplorò alcune parti del Congo.

The Dry Valleys (Le Valli Aride)
Le Valli Aride sono, da nord a sud, la Victoria, la Wright e la Taylor e devono la loro singolarità all'assenza totale di piogge da almeno due milioni di anni. Anche i ghiacci o la neve sono completamente assenti perché l'aria è così secca da non permetterne l'esistenza (le aree prive di ghiaccio in Antartide sono chiamate oasi). Sono luoghi giganteschi e desolati che coprono una superficie di circa 3000 kmq e furono scoperti per caso da Robert Scott nel 1903. Egli scrisse: '...non abbiamo visto un essere vivente, neanche muschio o licheni... è certamente la valle dei morti; perfino i grandi ghiacciai che un tempo si erano fatti strada si sono inariditi'.

Nonostante la loro apparenza, tuttavia, le valli sono l'habitat delle più insolite forme di vita del pianeta. Nel 1978 alcuni biologi americani scoprirono alghe, funghi e batteri che vivevano all'interno delle rocce delle Valli Aride. Queste forme di vita endolitica crescono in sacche d'aria all'interno di rocce porose e si nutrono di luce, biossido di carbonio e umidità che penetrano nelle rocce stesse. L'aspetto soprannaturale del paesaggio è accentuato dalla grande quantità di bizzarre formazioni rocciose, chiamate ventifacts, spazzate dall'incessante corrente che ne modella le parti sopravento fino a renderle levigate e luccicanti. (Alcuni scienziati credono che le Valli Aride siano il paesaggio terreno che più si avvicina a quello di Marte, ed è qui che la NASA ha fatto molte ricerche prima di effettuare il lancio della missione Viking su Marte.)

Zavodovski Island (Isola di Zavodovski)
I circa due milioni di pinguini antartici (Pygoscelis antarctica) esistenti sull'Isola di Zavodovski, nelle Isole Sandwich meridionali, ne fanno una delle colonie di pinguini più grandi del mondo. Sin dal 1982, i turisti visitano l'isola per contemplare questo sito di straordinaria importanza ornitologica. I pinguini sembrano dei puntini bianchi in contrasto alla nera terra vulcanica, e sono talmente numerosi da coprire ogni singolo spazio sul terreno asciutto fino a scomparire nella foschia sul fianco della montagna.

Paradise Harbor (Porto del Paradiso)
Porto del Paradiso, sulla Penisola Antartica, è una delle zone più visitate dell'Antartide e le escursioni sugli zodiac (i gommoni resi celebri da Cousteau) tra gli iceberg che si staccano dal ghiacciaio all'estremità del porto sono diventate molto popolari. Durante queste piccole crociere non si effettuano sbarchi, ma i riflessi dei ghiacciai e delle montagne sull'acqua sono meravigliosi e il paesaggio in questa atmosfera serena è uno spettacolo da non perdere.

Deception Island (Isola dell'Inganno)
Nascosta fra le Isole Shetland Australi, l'Isola dell'Inganno è facilmente riconoscibile su una cartina per la sua forma a ferro di cavallo. La sua caldera apre una breccia a Neptune's Bellows (i fragori di Nettuno). Sebbene vi siano periodiche eruzioni vulcaniche, questo è uno dei porti naturali più sicuri al mondo. Le navi entrano nelle acque relativamente calme di Port Forster (largo 12 km) attraverso la fenditura della caldera, circondata da colline innevate che raggiungono i 580 m. L'isola fu utilizzata come base durante le prime missioni esplorative.

Il vulcano è ancora molto attivo e le sue eruzioni hanno causato l'evacuazione della zona e considerevoli danni alle stazioni presenti (durante la stagione della caccia alla balena nel 1920-21, l'acqua del porto è arrivata all'ebollizione e ha sverniciato gli scafi delle imbarcazioni). L'eruzione più recente è avvenuta nel 1991-92.

Una delle ragioni che attira le navi turistiche è l'attività del vulcano che rende termali le acque della Pendulum Cove (il nome di questa insenatura deriva dagli esperimenti che gli inglesi compirono sul pendolo e sul magnetismo nel XIX secolo). L'acqua è così poco profonda che la maggior parte dei turisti indossa il costume più per mettersi in posa per una fotografia e raccontare l'esperienza al ritorno che per fare una nuotata. State attenti perché se vi spostate anche solo di un metro dal tepore in cui siete immersi potreste trovare acqua bollente e ustionarvi o infreddolirvi in una zona non riscaldata. Sulla costa vi sono grandi colonie di pinguini antartici, ma pochi animali marini si addentrano nelle acque del porto perché la presenza di numerosi camini vulcanici scalda l'acqua di diversi gradi oltre la normale temperatura del mare intorno all'isola.

Mete alternative

Bouvetoya
L'Isola di Bouvetoya (sul parallelo di 54° 42' di latitudine sud e sul meridiano di 03° 37' di longitudine est) dista più di 1600 km dalla terraferma. I ghiacciai coprono il 93% dei 54 kmq della sua superficie e impediscono gli sbarchi sulle coste a sud e a est, mentre scogliere a picco sul mare bloccano l'accesso a nord, a ovest e a sud-ovest. Negli anni tra il 1955 e il 1958, un bassofondo di roccia lavica è apparso sulla costa occidentale di Bouvetoya, fornendo così l'unica zona adatta alla nidificazione degli uccelli sull'isola. Bouvetoya viene visitata di rado, ma vi furono due eventi piuttosto misteriosi: nel 1964 furono trovati sull'isola una scialuppa di salvataggio e provviste assortite di cui non è stato possibile determinare l'origine; nel settembre 1979 fu segnalata l'esplosione di una bomba termonucleare a ovest di Bouvetoya, ma nessun paese ha mai ammesso di aver collocato un ordigno nucleare in quella zona.

Isole inesistenti
Esistono resoconti su una curiosa varietà di isole inesistenti, tutte registrate nell'Oceano Pacifico o ai limiti meridionali della zona in cui gli oceani si uniscono. La maggior parte di esse è apparsa su carte nautiche ufficiali, alcune sono state avvistate più di una volta e tre potevano essere esistite un tempo ma sono ora sommerse a seguito di esplosioni vulcaniche.

Oltre alle esplosioni vulcaniche, altre ragioni fanno dubitare dell'esistenza di queste isole. L'avvistamento di alcune si potrebbe spiegare con la presenza di iceberg che trasportano rocce e morene durante il cattivo tempo; un capitano in cerca di un luogo sicuro dove approdare potrebbe registrarne la presenza. Altri avvistamenti sono probabilmente dovuti al troppo rum e altri ancora potrebbero essere delle vere e proprie beffe: i marinai cercano sempre di tenere segreti i luoghi di buona navigazione e alcuni di loro potrebbero aver mandato di proposito gli avversari in una direzione errata. Un'isola fu quasi certamente aggiunta per abbellire un libro di un autore che era conosciuto come 'il più grande bugiardo del Pacifico'.

Sbarazzarsi di queste isole inesistenti è un problema e la persistenza di alcune è quantomeno fenomenale. L'isola di Swains, di cui fu ordinata la cancellazione dalle cartine nel 1920, è ancora segnata in un atlante mondiale del 1995 pubblicato da un noto editore.