Cile

Benché nessuno dica di no a una tranquilla passeggiata lungo i suoi maestosi viali cittadini, i viaggiatori giungono in questo paese attirati soprattutto dalla spettacolare linea costiera del Pacifico e dagli altipiani andini, nonché dalle opportunità di praticare sport avventurosi.

La cultura peculiare del Cile è sopravvissuta alla violenza e alla repressione che hanno distinto la sua storia recente e sta rifiorendo grazie a un popolo noto per il suo entusiasmo e la sua capacità di recupero.

Nonostante il paese ospiti la comunità europea più nutrita dell'America Latina, le tradizioni indigene perdurano nelle colline ai piedi delle Ande e nelle pianure meridionali, mentre alcuni dei più bei parchi nazionali del Sud America attirano sia escursionisti sia osservatori di guanachi.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica del Cile

Superfice
756.950 kmq

Capitale
Santiago

Composizione etnica
95% discendenti di europei e amerindi, 3% amerindi, 2% altri

Lingua parlata
spagnolo e alcune lingue indigene, tra cui aymara, mapuche e rapa nui

Religione
89% cattolica, 11% protestante, ebraica e musulmana

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

Economia

Settori/prodotti principale
rame, ferro, acciaio, industria alimentare, lavorazione del pesce, legname e prodotti di legno, carta, mezzi di trasporto, cemento, prodotti tessili, frumento, cereali, uva, fagioli, barbabietole da zucchero, patate, frutta, manzo, pollame

Principale partner commerciali
USA, Giappone, Regno Unito, Brasile, Argentina, Cina

Documenti ed info utili

Visto
i cittadini italiani non hanno bisogno del visto per entrare in Cile per turismo. Al loro arrivo ricevono una carta turistica e un timbro d'ingresso che permettono un soggiorno fino a 90 giorni, rinnovabili per altri 90. Chi poi desidera effettuare scalate in Cile deve inoltrare, con un mese di anticipo, una richiesta ufficiale all'ambasciata cilena in Italia segnalando il proprio nome, il numero del passaporto, l'itinerario e le date di arrivo e di partenza.

Rischi sanitari
negli anni passati si sono verificati alcuni casi di colera.

Elettricita
220V, 50Hz

Fuso orario
per gran parte dell'anno, il Cile è quattro ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich. Da metà dicembre a metà marzo è in vigore l'ora legale; data l'estensione in latitudine, questo significa che nelle deserte zone tropicali di Arica, dove per tutto l'anno il giorno e la notte quasi si equivalgono, in estate il sole sorge dopo le 8. L'Isola di Pasqua (Rapa Nui) è due ore indietro rispetto al continente.

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

La varietà geografica del Cile rende ogni stagione ideale per una visita. La verdeggiante primavera (da settembre a novembre) e la stagione del raccolto autunnale (dalla fine di febbraio ad aprile) sono i periodi migliori per recarsi a Santiago e nella zona centrale del paese, mentre le rinomate attrattive naturali, come il Parque Nacional del Paine, a Magallanes, e la regione dei laghi danno il meglio di sé in estate (da dicembre a marzo).

Al contrario, le stazioni sciistiche cilene contano il maggior numero di visitatori stranieri da giugno ad agosto. L'Isola di Pasqua ha un clima più fresco, è leggermente più economica e molto meno affollata lontano dai mesi estivi. Lo stesso vale per l'arcipelago Juan Fernández, che tuttavia può essere inaccessibile se le piogge creano solchi nella pista d'atterraggio in terra battuta; marzo è il momento più indicato per una visita.

Eventi e Manifestazioni

Il Natale e la Pasqua sono le festività nazionali più importanti, ma in settembre si celebrano numerose feste laiche, tra cui la Fiestas Patrias (a metà mese); l'Anniversario dell'indipendenza nazionale (il 18 settembre), celebrato con party animati e rodei, e la Festa delle Forze Armate (il 19).

Delle innumerevoli feste culturali locali, la Fiesta de la Virgin del Rosario, che si tiene nella città centro-settentrionale di Andacollo, è forse la più strana. Ogni dicembre, questa festa richiama pellegrini sin dalla Bolivia. Danze di gruppo d'ispirazione asiatica accompagnano la processione dell'immagine della Vergine fino a un enorme santuario, mentre corse di cavalli e combattimenti di galli intrattengono le folle accampate sulle colline circostanti.

Valuta
peso (Ch$)

Sport e tempo libero

I numerosi parchi nazionali del Cile offrono grandi opportunità per il trekking, in particolare il Parque Nacional La Campana (facilmente raggiungibile da Santiago), il Parque Nacional Laguna del Laja, il Parque Nacional Huerquehue, il Parque Nacional Villarrica e il Parque Nacional Puyehue.

Il Parque Nacional Torres del Paine è un vero paradiso per gli escursionisti, che possono usufruire di una rete di sentieri ben sviluppata e praticare trekking nell'interno. Pucón, nella regione dei laghi, richiama i viaggiatori avventurosi che amano fare alpinismo, rafting sui fiumi, equitazione e andare in mountain bike.

Una delle mete predilette dagli scalatori è il Volcán Osorno.

Appena fuori da Santiago, le stazioni di Valle Nevado e Portillo offrono eccellenti impianti sciistici.

I fiumi Maipo, Claro e Biobío sono rinomati per il rafting.

Storia

Il Cile precolombiano era abitato da diverse antiche civiltà, molte delle quali politicamente sottomesse agli Incas, dei quali erano più vecchie di diversi secoli. La varia topografia del paese determinava il carattere delle sue popolazioni e il grado in cui esse erano soggette all'aggressione degli Incas. Tra i gruppi indigeni vi erano gli Aymara delle zone desertiche del nord, che coltivavano mais e pascolavano greggi di lama e alpaca; i pescatori che abitavano le zone costiere; i Diaguita stanziati nell'entroterra montuoso; gli Araucani del centro e del sud, pescatori e agricoltori i cui insediamenti furono a malapena toccati dalle incursioni degli Incas, e numerosi gruppi di cacciatori e pescatori degli arcipelaghi del remoto sud.

Nel 1494 il trattato sottoscritto da Portogallo e Spagna assegnò a quest'ultima tutti i territori a est del Brasile. Gli spagnoli affidarono il compito di conquistare il Cile a Pedro de Valdivia, la cui spedizione raggiunse la fertile Valle del Mapocho nel 1541. Santiago fu fondata lo stesso anno, e di lì a poco sarebbero sorte le città di La Serena, Valparaíso, Concepción, Valdivia e Villarrica. Il Río Biobío segnò il limite meridionale della penetrazione spagnola, ostacolata qui dalla fiera resistenza delle tribù mapuche. Valdivia ricompensò gli uomini al suo seguito con concessioni di estesi territori, che ricordavano i grandi feudi della sua patria. Benché l'economia del paese fosse fondata più sull'estrazione di minerali e sul commercio che non sull'agricoltura, fu la struttura sociale delle vaste proprietà terriere a plasmare il Cile coloniale. Poiché la popolazione indigena era stata quasi annientata a causa delle malattie infettive involontariamente introdotte dagli spagnoli, furono i mestizo, i meticci nati dalle unioni tra spagnoli e indios, a essere impiegati come fittavoli in questi smisurati possedimenti, molti dei quali erano ancora intatti negli anni '60.

All'inizio del XIX secolo, l'inviso sistema fiscale, con il quale una Spagna compiaciuta ed economicamente stagnante spremeva i propri domini, fece sì che il nascente sentimento d'identità americana fosse accompagnato dalla nascita di un movimento indipendentista. Simón Bolívar e José de San Martín guidarono le armate di combattenti per la libertà dal Venezuela al Perú e dall'Argentina al Cile, che nel 1818 divenne una repubblica indipendente. Bernardo O'Higgins, figlio di un immigrato irlandese e in precedenza viceré del Perú, fu posto alla guida della neonata repubblica cilena. Al momento dell'indipendenza, il Cile occupava solo una parte dello stato attuale. Comprendeva Santiago e Concepción e i suoi confini con la Bolivia e l'Argentina non erano ancora ben definiti. L'avvento della ferrovia e i trionfi militari sul Perù e la Bolivia nella guerra del Pacifico (1879-1883) consentirono al Cile di conquistare a nord il deserto dell'Atacama, ricco di minerali, e i territori del sud, dal clima temperato. Il paese raggiunse rapidamente un certo livello di stabilità politica e di democrazia, che favorì lo sviluppo dell'agricoltura e i progressi nell'estrazione mineraria, nell'industria e nel commercio. La classe operaia, che aveva raggiunto ormai una certa influenza, e quella dei nuovi ricchi sfidarono a questo punto il potere politico dell'oligarchia terriera e i contrasti sfociarono, intorno al 1890, in una breve ma sanguinosa guerra civile.

La prima metà del XX secolo vide l'alternanza al potere della destra e della sinistra, senza che alcun governo riuscisse ad ottenere un consenso sufficiente a consolidare riforme su vasta scala. Lo sviluppo delle infrastrutture procedeva a rilento, contribuendo così all'impoverimento della popolazione rurale e al fenomeno dell'urbanizzazione. Solamente negli anni '60 i democratici cristiani riuscirono ad avviare con successo una politica di riforme, che si poneva come obiettivo il miglioramento del sistema sanitario, di quello scolastico e dei servizi sociali e la soluzione del problema della casa. Queste iniziative, però, mettevano a repentaglio i privilegi dell'élite conservatrice ed erano malviste dalla sinistra più oltranzista. La politica cilena stava diventando sempre più militante, polarizzata e legata alle ideologie quando, nel 1970, la coalizione di sinistra di Salvador Allende formata da socialisti, comunisti ed estremisti vinse le elezioni. Allende introdusse radicali riforme economiche, che prevedevano la statalizzazione di molte imprese private e una drastica ridistribuzione del reddito. Presto il paese precipitò nel caos economico, mentre cresceva l'ostilità degli Stati Uniti per l'espropriazione delle miniere di rame da essi controllate e anche per gli evidenti rapporti di amicizia che legavano il Cile alla Cuba di Castro.

L'11 settembre del 1973, con un sanguinoso colpo di stato, il generale Pinochet s'impadronì del potere impiegando i jet dell'aeronautica militare per bombardare il palazzo presidenziale. Allende morì, a quanto sembra togliendosi la vita, e migliaia dei suoi sostenitori furono uccisi. Seguirono giorni cupi, durante i quali gli assassini, le epurazioni e gli esili imposti divennero d'ordinaria amministrazione. Si calcola che ben 80.000 persone furono torturate o uccise. Le voci che vedevano la CIA coinvolta nel golpe sono accreditate dal fatto che gli Stati Uniti avevano esercitato pressioni affinché le organizzazioni finanziarie internazionali sospendessero il credito e avevano contemporaneamente offerto sostegno economico e morale agli oppositori di Allende.

Pinochet, a capo di una giunta militare composta da quattro uomini, sciolse il congresso, mise al bando i partiti di sinistra e impedì ogni attività politica. La sua politica economica monetarista portò stabilità e una relativa prosperità al paese, ma nel 1988 uscì sconfitto dal referendum, da lui stesso indetto con l'intento di prolungare la sua presidenza, con una maggioranza di voti contrari del 7%. Nelle elezioni pluripartitiche che si tennero l'anno seguente il democratico cristiano Patricio Aylwin batté Hernan Buchi, il protetto di Pinochet, ma questa volta il passaggio del potere avvenne pacificamente. In Cile tornò la democrazia, sebbene molte delle figure di spicco del regime militare continuassero a esercitare la loro influenza.

Quando il quadriennale mandato di Aylwin terminò, i cileni elessero Eduardo Frei, che si assunse il gravoso impegno di riconciliare i cittadini con il loro travagliato passato, sollecitando i tribunali per i diritti dell'uomo e le indagini sul destino delle migliaia di persone scomparse durante la dittatura. Purtroppo, la resistenza opposta dal braccio politico della macchina militare ha ostacolato i suoi sforzi. Frei ha anche lottato per una riforma costituzionale, senza tuttavia riuscire a rimuovere dall'incarico otto 'senatori istituzionali' nominati da Pinochet che non sottostanno al voto popolare. Le riforme economiche avviate da Frei hanno comunque alleviato in qualche misura l'estrema povertà della nazione. Il nuovo presidente, Ricardo Lagos, in passato ministro dei lavori pubblici di Frei, è il primo socialista a occupare la carica più alta nel paese dai tempi di Allende; ha battuto l'altro candidato di destra, Joaquin Lavin, con una vittoria risicata, riportando il 51,3% dei voti.

Pinochet, arrestato a Londra nel 1998 su richiesta di un giudice spagnolo con l'accusa di crimini contro l'umanità, ha passato 16 mesi agli arresti domiciliari in attesa di una possibile estradizione in Spagna. La detenzione temporanea del generale ha portato alla ribalta, per la prima volta in decenni, questioni irrisolte. Nel marzo del 2000 il governo britannico gli ha permesso di tornare in patria, dove una corte d'appello ha stabilito che non poteva affrontare un processo causa infermità mentale. Il ricorso contro la decisione di sospendere il processo è stato respinto nel luglio del 2001. Attualmente, qualsiasi processo in cui Pinochet sia implicato viene cassato a causa delle sue cattive condizioni fisiche e mentali, che tuttavia non gli impediscono di viaggiare anche nei luoghi più remoti del paese, protetto dalla scorta, per far propaganda alle forze politiche che continuano a sostenerlo.

Nel trentesimo anniversario del golpe, l'11 settembre 2003, tredici poliziotti sono rimasti feriti e cinquanta persone sono state arrestate durante gli scontri tra dimostranti e polizia, a Santiago e nei dintorni della capitale. Nella cerimonia ufficiale è stata riaperta la porta del palazzo presidenziale (rimasta sigillata per trent'anni), attraverso la quale fu portato via il corpo di Allende dopo il colpo di stato.

L'andamento dell'economia cilena, nonostante la crisi argentina, rimane nel complesso positivo.

Cultura

L'eredità europea ha permeato la cultura cilena, cosicché i viaggiatori del vecchio continente qui danno meno nell'occhio rispetto a quanto accade nei vicini Perú e Bolivia. Per secoli l'educazione parigina di molti intellettuali cileni ha influenzato l'arte, la musica e l'architettura del paese. Importanti gallerie d'arte, musei e una fiorente scena teatrale ne sono il risultato. L'arte, la letteratura e la musica del Cile hanno a loro volta esercitato una certa influenza internazionale. Il Cile ha generato poeti come Gabriela Mistral e Pablo Neruda, vincitori del premio Nobel, e, fino al colpo di stato militare del 1973, il suo cinema era tra i più sperimentali dell'America Latina. La musica folk è stata una fondamentale valvola di sfogo per la popolazione oppressa del paese ed era spesso eseguita all'estero dagli esuli durante la dittatura di Pinochet.

Oltre il 90% della popolazione è di religione cattolica, benché il protestantesimo evangelico si stia diffondendo in modo crescente. L'architettura d'ispirazione cattolica in Cile è onnipresente, dalle maestose chiese coloniali ai santuari che s'incontrano ai margini delle strade, alcuni dei quali sono straordinarie espressioni di arte locale. La lingua ufficiale del paese è lo spagnolo, ma si parlano ancora alcune lingue indigene. Nel nord, più di 20.000 persone parlano l'aymara e nel sud il numero di persone che parla il mapuche ammonta forse a mezzo milione. La più interessante minoranza linguistica è rappresentata dagli oltre 2000 (la maggioranza) abitanti dell'Isola di Pasqua che parlano rapa nui, un idioma polinesiano.

La cucina cilena rispecchia la varietà topografica del paese e i suoi ingredienti di base sono il pesce, il manzo, la frutta fresca e le verdure. Come spuntino si mangiano le empanadas, grandi focacce variamente farcite, e le humitas, tortillas di mais. Vi sono molti tipi di pane, tra cui il chapalele, fatto con patate e farina, e la sopaipa, che è di colore marrone scuro perché viene preparata con farina integrale e frutta. Il piatto tipico cileno più sostanzioso è il lomo a lo pobre - un'enorme fetta di manzo sormontata da due uova fritte e sommersa da patatine fritte. La parillada, specialità che farà rabbrividire vegetariani e cardiologi, è una grigliata mista che comprende ghiottonerie quali intestini, mammelle e sanguinacci. Il curanto, uno dei più prelibati piatti nazionali, è un ricco stufato con numerosi ingredienti: pesce, frutti di mare, pollo, maiale, agnello, manzo e patate. I vini cileni sono notoriamente i migliori del Sud America. Il pisco sour è una bevanda molto diffusa che può facilmente inebriare: si tratta di brandy di vino servito con succo di limone, albume d'uovo e zucchero a velo.

Ambiente

La sottile striscia del Cile, che occupa il lato sinistro dell'affusolata estremità del Sud America, è stata descritta dallo scrittore Benjamín Subercaseaux come un 'bizzarro esempio di pazza geografia'. Il paese, delimitato dall'Oceano Pacifico a ovest e chiuso dalle Ande a est, si estende per circa 4300 km, dal desertico settentrione al glaciale sud. Condivide buona parte della sua estesa frontiera orientale con l'Argentina e confina a nord con il Perú e la Bolivia. In media, il Cile non supera i 200 km di larghezza, ma questa scarsa estensione è compensata dall'elevazione del territorio, che dal livello del mare sale rapidamente fino a raggiungere i 6000 m, mentre gli estremi latitudinali conferiscono al paese una straordinaria varietà paesaggistica. Vulcani dalla cima innevata si affacciano sui canyon scavati dai fiumi. Il Norte Grande (Grande Nord), dove alcune stazioni meteorologiche non hanno mai registrato precipitazioni, fa da contrappunto alla Patagonia nevosa e battuta dalle tempeste, mentre la levigata e scolpita linea costiera ha regalato al paese spiagge e baie ideali per la pesca e i bagni.

Fanno parte del Cile anche la remota Isola di Pasqua (situata 3700 km a ovest), l'arcipelago Juan Fernández (700 km a ovest) e metà della meridionale isola di Tierra del Fuego (la metà orientale appartiene all'Argentina).

I molti habitat così diversificati ospitano una flora e una fauna caratteristiche, protette con l'istituzione di vasti parchi nazionali, che costituiscono uno dei maggiori motivi di richiamo per i visitatori. Nei parchi, svolgono il proprio ruolo nella catena alimentare animali coma il vicuña (vigogna), parente selvatico dell'alpaca oggi a rischio di estinzione, il guanaco della Patagonia (parente selvatico del lama andino), fenicotteri, pellicani, pinguini, lontre e leoni marini. Tra le specie arboree figurano le araucarie, i cipressi e le rare alerci (simili alle sequoie giganti della California). Purtroppo, però, fuori delle aree protette, l'intensa attività di disboscamento sta spogliando il paesaggio a un ritmo sempre più allarmante.

Il clima del Cile è vario quanto il suo territorio: zone aride, ma sorprendentemente temperate a nord, una zona centrale che gode di un clima mediterraneo e le terre della Patagonia cilena e di Tierra del Fuego a sud, esposte a vento, pioggia e neve. Nel centro del paese, la stagione delle piogge si protrae da maggio ad agosto e fa registrare un calo delle temperature che a luglio scendono a una media non superiore ai 10°C. In gennaio la temperatura massima media è di 28°C. La Patagonia cilena e Tierra del Fuego hanno temperature estive medie di appena 11°C, ma se pensate di riuscire ad adeguarvi, imbacuccatevi e preparatevi al grande freddo.

Precauzioni

Si consiglia di evitare le seguenti zone di Santiago: il centro storico (quartiere Mapocho); tutti i quartieri a sud-ovest (Recoleta, Independencia, Pudahuel, La Florida, P.A.C., Lo Espejo, Cerrillos, Conchalì, La Granja, Quilicura, San Miguel, Estacion Central) nelle ore notturne.

Nel resto del paese evitare la periferia di tutte le città.

Per visitare le zone di confine con la Bolivia e il Perù è necessario essere accompagnati da una guida locale.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Il Cile ha collegamenti aerei con il Nord America, l'Europa e l'Australasia e la maggior parte dei voli internazionali atterra a Santiago.

I punti di attraversamento del confine tra il Cile e il Perù e la Bolivia sono pochi e distanti tra loro. Il tratto di frontiera tra Arica, in Cile, e Tacna, in Perú, costituisce l'unico punto di accesso via terra al Perú. Vi sono collegamenti stradali e ferroviari tra Cile e Bolivia via Arica, Visviri, Tambo Quemado o Calama. Eccetto per quel che riguarda la Patagonia, per entrare in Argentina si devono attraversare le Ande. Tra gli itinerari possibili vi sono Calama-Salta, Copiapó-Tucumán, via Catamarca; La Serena-San Juan e Santiago-Mendoza. Più interessanti, però, sono i numerosi percorsi attraverso il Distretto dei laghi e la Patagonia meridionale, con autobus e traghetti che servono i punti di attraversamento del confine tra il Cile e l'Argentina.

Trasporti interni: Viaggiare all'interno del Cile è facile. Autobus veloci, puntuali e confortevoli percorrono le principali strade statali e i voli hanno prezzi ragionevoli. Le ferrovie, però, sono state trascurate dagli anni '70. La concorrenza ha fatto diminuire le tariffe dei voli nazionali e le compagnie aeree regionali e gli aerotaxi collegano ogni angolo del paese. I pass aerei sono particolarmente vantaggiosi.

Mete principali

Santiago
Santiago, la capitale del Cile, è una città immensa, che si estende sia in ampiezza sia in altezza, grazie ai suoi tanti grattacieli. Ciò nonostante, il cuore di Santiago, costituito da un'area pressappoco triangolare delimitata a nord dal Río Mapocho, è relativamente piccolo ed è facile orientarvisi. La città è caratterizzata da imponenti arterie e piazze (plazas) fiancheggiate da edifici pubblici e chiese e circondate da parchi. La pianta a scacchiera voluta dagli spagnoli, tuttavia, favorisce gli ingorghi stradali e l'inquinamento. La statua della Vergine Maria protegge la città dalla cima del Cerro San Cristóbal (860m), che domina lo spazio ricreativo del Parque Metropolitano.

Tra le attrattive principali della città figurano il pittoresco Mercado Central, il centro storico di Plaza de Armas, l'isola pedonale di Paseo Ahumada (luogo di ritrovo di artisti e venditori ambulanti) e il Palacio de la Moneda, un edificio tardo-coloniale che occupa un intero isolato. In passato fu sede della zecca e residenza presidenziale (è qui che il presidente Allende fece il suo ultimo tentativo di resistenza contro l'esercito golpista). Santiago vanta un gran numero di musei, tra cui il Museo di Arte Precolombiana, ottimamente allestito, e il Museo de Santiago, che illustra l'espansione della città in atto mediante diorami e ricostruzioni. Il Palacio de Bellas Artes è stato costruito sul modello del Petit Palais di Parigi e ospita una bella collezione di arte europea e cilena.

A Santiago, gli alberghi economici sono concentrati soprattutto nella zona squallida della città, vicino al Terminal de Buses Norte. Gli alberghi di categoria media ed elevata, invece, si trovano nella zona centrale, delimitata dall'Avenida Balmaceda e dall'Avenida General O'Higgins (chiamata comunemente Alameda). I numerosi ristoranti cittadini, da quelli semplici ai più lussuosi, si trovano principalmente nei dintorni delle stazioni degli autobus, nelle isole pedonali, lungo l'Alameda e in Plaza de Armas. Bellavista, noto come il 'quartiere francese', è una delle aree più vivaci di Santiago. Vi si trovano innumerevoli ristorantini tipici e un trafficato mercato artigianale allestito nelle sere di venerdì e sabato.

Valparaíso
Valpo, situata 120 km a nord-ovest di Santiago, è il principale porto del Cile e la seconda città del paese in ordine di grandezza. Nonostante le sue dimensioni, è la città più caratteristica del Cile e una delle più affascinanti del Sud America. Il centro, che si estende su una stretta lingua di terra tra il lungomare e le vicine colline, è contraddistinto da strade tortuose e acciottolate e dominato da ripide scogliere e colline, sulle quali sorgono sobborghi raggiungibili tramite funicolari e gradinate. La città ha una pianta davvero complicata e probabilmente soltanto chi vi risiede da una vita riesce a orientarsi. Si può passeggiare nel labirinto di strade e fare giri sulla funicolare, o anche visitare i suoi giustamente rinomati musei di storia naturale, di belle arti e marittimo. Muelle Prat, il molo ristrutturato di recente, è una vivace zona di mercato.

Viña del Mar
La più importante località balneare del Cile si trova soltanto 10 km a nord di Valparaíso ed è comunemente nota come la Città Giardino, per via del curato paesaggio subtropicale costituito da palme e banani. Le carrozze trainate dai cavalli viaggiano costeggiando splendidi palazzi d'inizio secolo affacciati sul lungomare o sul fiume e, tra le varie attrattive, vi sono spiagge dalla sabbia bianca, numerosi parchi e notevoli musei all'interno di palazzi storici restaurati. A Viña del Mar si trova anche il giardino botanico nazionale, che ospita 61 ettari di piante native ed esotiche.

La Serena
Situata in riva al mare, La Serena riveste un importante ruolo sia storico sia economico per il paese. Questa città, di epoca successiva all'arrivo di Colombo, è una delle più antiche del Cile. In passato, l'agricoltura e i giacimenti di argento e rame erano così redditizi che La Serena aveva una propria zecca. Oggi, la città conserva un'atmosfera coloniale, benché stia facendo seria concorrenza a Viña del Mar come più apprezzata località balneare del paese. A La Serena potrete visitare alcuni musei e nei dintorni vi sono una serie di magnifiche spiagge, pittoreschi villaggi e vigneti.

Parque Nacional Puyehue
Il Parque Nacional Puyehue, nella splendida regione dei laghi, è il più famoso dei parchi nazionali cileni. Salvaguarda 107.000 ettari di lussureggiante foresta alpina e un paesaggio vulcanico selvaggio e maestoso. La fitta foresta offre rifugio ai puma, al raro pudú (una specie di cervo in miniatura) e a una ricca fauna ornitologica, che comprende l'anatra di corrente cilena. Sentieri, laghi, stazioni sciistiche, sorgenti termali, cascate ed esemplari della singolare vegetazione endemica, in particolare il nalca dalle foglie a ombrello e l'ulmo dal tronco ramificato, sono soltanto alcune delle attrattive che richiamano i numerosi visitatori del parco.

Puerto Montt
Fondata da coloni tedeschi verso la metà del XIX secolo, Puerto Montt è una delle città più importanti del Cile meridionale. Custodisce esempi di architettura mitteleuropea, con assi di legno, tetti spioventi e balconi riccamente ornati. La cattedrale in legno di sequoia, situata nella piazza cittadina, risale al 1856 ed è l'edificio più antico della città. Puerto Montt è un nodo di trasporti e il punto d'accesso al Distretto dei laghi meridionale, all'isola di Chiloé e alla Patagonia cilena. Il vicino porto di Angelmó e l'isola di Tenglo offrono un'atmosfera più rilassata. Ad Angelmó troverete uno straordinario mercato dell'artigianato e dell'eccellente pesce.

Mete alternative

Parque Nacional Torres del Paine
Questo parco, situato vicino alla frammentata punta meridionale del Cile, è il fiore all'occhiello del paese: una Riserva Mondiale della Biosfera che racchiude in soli 180.000 ettari tutta la varietà paesaggistica dell'Alaska. Le Torres del Paine sono spettacolari colonne di granito che si ergono quasi verticalmente a più di 2000 m sopra la steppa della Patagonia. Le cascate, gli estesi ghiacciai, le fitte foreste e l'opportunità di osservare il guanaco della Patagonia fanno della visita a questo parco un'esperienza davvero indimenticabile.

Parque Nacional Lauca
Il Parque Nacional Lauca, altra Riserva Mondiale della Biosfera, si trova 160 km a nord-est di Arica, vicino al confine boliviano, e comprende il lago Chungará, uno dei più alti del mondo, situato in spettacolare posizione ai piedi dei vulcani gemelli Pallachata, ormai inattivi. Questo parco protegge vigogne, condor e viscacce e ospita pastori aymara con le loro greggi di lama e alpaca. Lungo le sponde del lago Cotacotani vivono numerose specie di uccelli, mentre dalla vetta del Cerro Guane Guane (5300 m) si possono ammirare vedute panoramiche.

Volcán Osorno
Il perfetto cono del Volcán Osorno si trova nel Parque Nacional Vicente Pérez Rosales, il primo parco nazionale del Cile, ed è circondato da magnifiche attrattive naturali. Il bellissimo lago Todos Los Santos, il punto focale del parco, offre meravigliosi scorci del vulcano attraverso la fitta boscaglia e traversate in traghetto verso i vicini villaggi sul lago. L'Osorno può essere scalato ed è una frequentata meta sciistica.

Chiloé
Lunga 180 km circa e larga soltanto 50 km, l'Isla Grande de Chiloé è un'isola coperta da colline, ricca d'acqua e di fitte foreste, con un clima marittimo temperato.

È collegata al Cile continentale da traghetti, che salpano dall'estremità settentrionale dell'isola, e nei suoi paesini si possono vedere le caratteristiche case di legno e le palafitte. Il tempo è notoriamente piovoso e spesso il cielo è coperto dalla foschia, ma quando la visibilità è buona, è possibile ammirare oltre il golfo la superba vista dei vulcani dalla cima innevata del continente. Ancud e Castro sono le uniche due cittadine di dimensioni ragguardevoli, ma i piccoli villaggi dell'isola hanno nel complesso a disposizione più di 150 pittoresche chiese di legno. Il Parque Nacional Chiloé protegge vaste distese di conifere native e foreste sempreverdi e una lunga linea costiera quasi incontaminata. Al suo interno vive anche il raro pudú.

Parque Nacional Laguna San Rafael
Nonostante le difficoltà e le spese cui bisogna far fronte per giungere fin qui, questo parco della Patagonia meridionale, di 1.700.000 ettari e costellato di ghiacciai, è la più nota attrattiva della regione di Aisén.

Qui si possono osservare alcuni dei più spettacolari fiordi e paesaggi alpini del mondo e un gran numero di iceberg fluttuanti nella corrente. Il terreno è impietoso con gli escursionisti, ma per chi osa le ricompense sono tante: l'acqua accoglie anatre, albatri, pinguini di Magellano, lontre, otarie ed elefanti marini, mentre nelle foreste e sulle montagne circostanti vivono pudú, puma e volpi. Nel parco atterrano gli aerei charter provenienti da Coihaique e vi sono diversi (costosi) traghetti che arrivano da Coihaique e Puerto Chacabuco.

Isola di Pasqua (Rapa Nui)


Situata 3700 km a ovest della terraferma cilena, l'enigmatica Isola di Pasqua è una delle isole abitate più remote della terra. In realtà ha maggiori legami con la Polinesia che con il Cile, sebbene la presenza di isolani del Pacifico in questa lontana e periferica parte del mondo sia misteriosa almeno quanto il modo in cui i discendenti di quegli isolani riuscirono a progettare e a scolpire le centinaia di colossali statue (moai) in basalto vulcanico, per non parlare della maniera in cui furono capaci di trasportarle dalle cave nell'entroterra alla costa. Rapa Nui è davvero una destinazione insolita e poco battuta: da qui, si può navigare per oltre 1900 km in qualsiasi direzione senza giungere in vista di alcuna terra abitata.

Il Cile annetté ufficialmente l'isola nel 1888, durante il periodo di espansionismo che seguì la guerra del Pacifico. Vi vivono soltanto 2000 persone circa, quasi tutte residenti nella città di Hanga Roa. La popolazione è costituita per il 70% da polinesiani, mentre il restante 30% proviene perlopiù dal Cile continentale. L'isola è, di fatto, un enorme parco nazionale, che vanta ben 300 moai e sculture in pietra ad essi connesse.