Honduras

L'Honduras, la repubblica delle banane per antonomasia, è ancora oggi uno dei paesi meno sviluppati e industrializzati dell'America centrale.

Malgrado la turbolenta storia politica, l'occidente ricorda il paese solo per il breve ruolo svolto negli anni '80 come base operativa per le operazioni segrete degli Stati Uniti.

Il lento sviluppo, le bellezze naturali e il turismo modesto rendono l'Honduras particolarmente attraente per quei viaggiatori ben forniti di repellente per insetti che amano le destinazioni alternative.

È bene, tuttavia, ricordare che il paese è stato devastato da uno dei più violenti uragani del XX secolo, l'uragano Mitch, e che i lavori di ricostruzione sono ancora in corso.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica dell'Honduras

Superfice
112.090 kmq

Capitale
Tegucigalpa

Composizione etnica
90% meticci (indios ed europei), 7% indios, 2% di origine africana, 1% europei

Lingua parlata
spagnolo, inglese, creolo e dialetti amerindi

Religione
97% cattolica; minoranza protestante, credenze e culti indigeni

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

Settori/prodotti principale
caffè, banane, canna da zucchero, tabacco, allevamento di bovini, legname e prodotti in legno, prodotti tessili, abbigliamento, zinco, gamberi, aragoste, agrumi

Principale partner commerciali
USA, El Salvador, Germania, Belgio, Guatemala, Messico, Giappone

Documenti ed info utili

Visto
i cittadini italiani non hanno bisogno del visto e possono soggiornare in Honduras per un periodo di 90 giorni. È possibile richiedere localmente un'estensione del permesso di soggiorno

Rischi sanitari
malaria, epatite A, febbre tifoide.

Elettricita
110V e 220V

Fuso orario
sei ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

I mesi di maggio e giugno sono indubbiamente il periodo migliore per visitare le numerose fiere e per partecipare alle varie celebrazioni e al carnevale di sette giorni che si tiene a La Ceiba, durante la terza settimana di maggio.

Il clima delle pianure costiere è costantemente caldo, mentre l'interno montuoso può essere fresco e piovoso, specialmente nel periodo compreso tra maggio e ottobre.

Sulla fascia costiera caraibica piove praticamente sempre e la costa settentrionale può essere colpita da alluvioni che potrebbero ostacolare il viaggio.

Eventi e Manifestazioni

Quasi ogni città dell'Honduras ha una festività per la celebrazione del proprio santo patrono.

La fiera della Virgen de Suyapa, patrona dell'Honduras, si tiene a Suyapa, 7 km a sud-est di Tegucigalpa, nelle prime due settimane di febbraio. Le funzioni e le celebrazioni di questa festività attraggono pellegrini da tutti i paesi dell'America centrale. Il Carnaval di La Ceiba viene celebrato nella terza settimana di maggio con parate, feste in costume e musiche nelle strade.

Vi sono altre fiere popolari a Copán Ruinas (dal 15 al 20 marzo), a Tela (13 giugno), a Trujillo (24 giugno), a San Pedro Sula (l'ultima settimana di giugno) e a Danlí (l'ultimo fine settimana di agosto).

La Feria Centroamericana de Tourismo y Artesanía, fiera internazionale centroamericana per l'artigianato e il turismo, si tiene annualmente dal 6 al 16 dicembre a Tegucigalpa. Un'altra fiera a carattere culturale viene organizzata a Copán Ruinas dal 15 al 21 dicembre.

Valuta
Lempira (L)

Economicita del paese
L'Honduras è una destinazione molto economica: con pochi dollari al giorno i viaggiatori che dispongono di poche risorse potranno consumare tre pasti e pernottare in camere relativamente pulite. Nelle grandi città gli spendaccioni riusciranno a vivere con qualche dollaro in più al giorno, calcolando uno o due pasti con varie portate.

La maggior parte delle attività commerciali tratta i propri affari esclusivamente in lempira e il dollaro statunitense è l'unica valuta estera che si cambia con facilità; lontano dalle zone di confine è difficile persino cambiare le banconote del Guatemala, di El Salvador e del Nicaragua. La Lloyd's Bank di Tegucigalpa cambia la valuta canadese e quella inglese; i tassi di cambio del mercato nero sono generalmente paragonabili a quelli delle banche.

La maggior parte degli abitanti dell'Honduras non ha l'abitudine di dare la mancia, che è invece più comune nelle zone frequentate dai turisti: di solito si va da qualche spicciolo al 10% del conto. Anche la pratica del mercanteggiare non è diffusa come in altri paesi dell'America Latina, ma nei mercati all'aperto riuscirete forse a risparmiare una lempira o due.

Sport e tempo libero

Sulle Islas de la Bahía e sulle Cayos Cochinos troverete eccellenti opportunità per lo snorkelling, le immersioni subacquee e il nuoto, e nei dintorni di Tela e di Trujillo potrete sdraiarvi su incantevoli spiagge. Potete cercare i migliori sentieri per le escursioni al Parque Nacional Celaque, 45 km a sud-est di Santa Rosa de Copán. Nel parco si possono ammirare il picco più alto del paese, una lussureggiante foresta d'alta quota, le sorgenti di dieci fiumi e una maestosa cascata. Gli scalatori più esperti potranno trovarvi anche alcune scogliere verticali. Nel Parque Nacional Pico Bonito, pochi chilometri a sud di La Ceiba, gli escursionisti possono percorrere sentieri lungo i confini di una riserva inesplorata di 500 Kmq e gli scalatori potranno lasciarsi tentare da un affascinante picco.

Storia

I resti di insediamenti maya ritrovati a Copán, nella zona occidentale del paese, risalgono almeno al 1000 a.C., ma come altre città-stato maya, anche questa fu misteriosamente abbandonata intorno al 900 d.C.. Colombo mise piede per la prima volta sulla terraferma americana a Trujillo, nel nord dell'Honduras, nel 1502 e battezzò il paese con un nome derivante dalle profonde acque al largo della costa caraibica ('honduras' significa profondità). Gli spagnoli si stabilirono a Trujillo nel 1525, ma presto si dedicarono alla colonizzazione dei più freschi altipiani. Stabilirono la capitale a Comayagua, nell'Honduras centrale, nel 1537 e la città restò il centro politico e religioso del paese per 350 anni, fino al 1880, quando la capitale venne trasferita a Tegucigalpa.

Gli indios opposero resistenza al colonialismo spagnolo e, secondo alcuni storici, riuscirono quasi a scacciare i colonizzatori dalla terraferma. Lempira, il capo della tribù Lenca, guidò 30 mila indios contro gli spagnoli, ma nel 1538 fu assassinato a tradimento durante i negoziati di pace; entro l'anno successivo la resistenza fu annientata. Nel 1570 la scoperta di filoni d'oro e d'argento nelle vicinanze di Tegucigalpa attrasse i pirati inglesi e olandesi nella zona di Trujillo. Intorno al 1600 gli spagnoli stimarono che a Roatán si erano insediati 5000 bucanieri inglesi. Nel 1643 Trujillo fu saccheggiata dai pirati olandesi e gli spagnoli non vi fecero ritorno fino al 1787.

Mentre la Spagna concentrava le proprie energie all'interno del paese, gli inglesi furono attratti dal mogano dei boschi della costa caraibica, dove fecero insediare le popolazioni nere della Giamaica e delle Antille per la raccolta del legname. Cogliendo un appello dei capi misquito, gli inglesi dichiararono protettorato britannico l'intera fascia costiera che dall'Honduras si estendeva fino al Nicaragua. Il protettorato fu conservato fino al 1859, quando la zona venne ceduta all'Honduras.

La Spagna concesse l'indipendenza al paese nel 1821. Successivamente l'Honduras fece brevemente parte del Messico indipendente per poi unirsi alla Federazione dell'America centrale. I conflitti tra conservatori e liberali determinarono la secessione dalla federazione e, nel 1838, la dichiarazione di indipendenza dell'Honduras e la costituzione di uno stato autonomo. Da allora in poi il potere si è alternato tra due fazioni politiche e una sequela di regimi militari. Da quando è diventato indipendente, l'Honduras ha assistito a centinaia di colpi di stato, rivolte, 'irregolarità' elettorali e manipolazioni machiavelliche. Il più scellerato di tali episodi fu l'incursione del filibustiere statunitense William Walker, che nel 1860 compì un infausto tentativo di conquista dell'America centrale e venne sconfitto proprio a Trujillo.

Se William Walker fallì nell'ottenere il controllo dell'Honduras per conto degli Stati Uniti, ebbero invece successo le compagnie statunitensi della frutta. Intorno alla fine del XIX secolo le terre della fertile costa honduregna settentrionale vennero acquistate a condizioni generose da società statunitensi che intendevano esportare le banane negli Stati Uniti meridionali. Tre società americane (la Standard Fruit, la Cuyamel Fruit e la United Fruit) riuscirono a ottenere il possesso del 75% delle piantagioni di banane dell'Honduras. Nel 1913 il commercio di banane copriva il 66% di tutte le esportazioni del paese, il che attribuì a quelle società un considerevole potere nella politica honduregna. Ciascuna società si alleò con una delle fazioni politiche del paese e le rivalità tra le tre compagnie statunitensi governarono la politica dell'Honduras per tutta la prima metà del XX secolo.

Nel 1969 tra l'Honduras ed El Salvador si svolse un breve conflitto noto come 'guerra del calcio', durante il quale le truppe salvadoregne invasero il territorio honduregno e bombardarono gli aeroporti del paese. La guerra, che ebbe luogo durante una partita di calcio per la qualificazione alla Coppa del Mondo tra le squadre dei due paesi, fu alimentata dal supposto maltrattamento degli immigranti salvadoregni in Honduras. Il conflitto durò soltanto 100 ore, ma esacerbò le relazioni tra i due paesi vicini per oltre un decennio.

Negli anni Ottanta l'Honduras si trovò in mezzo ai rivolgimenti del Nicaragua, del Salvador e del Guatemala e quando i sandinisti rovesciarono Somoza, il paese divenne il rifugio della guardia nazionale del dittatore nicaraguegno (meglio nota come Contras). La potente influenza statunitense, gli aiuti e l'assistenza militare USA mantennero la stabilità nell'Honduras per tutto quel periodo, durante il quale il paese divenne il centro nevralgico delle operazioni politiche e strategiche attuate dagli Stati Uniti nella regione. Durante le azioni di provocazione condotte dagli Stati Uniti per destabilizzare il Nicaragua, nel paese si riversarono ingenti somme di denaro e migliaia di truppe USA che impiegarono i campi per rifugiati nicaraguegni nell'Honduras quali basi per la loro guerra segreta. Inoltre, gli Stati Uniti usarono i campi honduregni per rifugiati del Salvador come campi di addestramento per i militari salvadoregni. La pubblica indignazione, l'instabilità politica, la rivelazione dello scandalo Iran-Contras e la notizia che 12 mila Contras operavano da basi situate in Honduras diedero origine a manifestazioni anti-americane che attrassero una folla di 60 mila persone a Tegucigalpa. Alla fine il governo riesaminò il ruolo dell'Honduras quale base per le operazioni militari statunitensi e si rifiutò di sottoscrivere un nuovo trattato militare con gli Stati Uniti ordinando ai Contras di lasciare il paese. Nel 1990, con l'elezione di Chamorra alla presidenza del Nicaragua, la guerra dei Contras terminò e questi si ritirarono definitivamente dall'Honduras.

Da allora, i problemi del paese sono stati principalmente di natura economica e l'Honduras ha registrato una caduta nelle esportazioni, un crescente debito estero e una riduzione del PIL pro capite. Da quando l'Honduras ha perso il proprio ruolo centrale nella politica statunitense in America centrale, gli Stati Uniti hanno ridimensionato gli aiuti al paese e, sebbene il volume degli scambi commerciali con l'Europa corrisponda ora al doppio di quello registrato con gli Stati Uniti, l'Honduras è ancora esposto alle incostanti fluttuazioni dei prezzi delle banane e del caffè. Il partito liberale di centro-destra è guidato dal presidente Carlos Flores Facussé, eletto nel novembre 1997. Flores ha forti legami con gli Stati Uniti ed è co-proprietario del quotidiano La Tribuna.

Nel novembre del 1998 le organizzazioni internazionali di soccorso e di aiuto umanitario si sono riversate in America centrale per collaborare alla ricostruzione successiva alla catastrofe dell'uragano Mitch, la cui furia si è abbattuta principalmente sull'Honduras. I tre giorni di piogge che hanno fatto seguito all'uragano hanno provocato smottamenti e alluvioni che hanno seppellito intere città distruggendo oltre 100 ponti in tutto il paese. Lo straripamento del Rio Choluteca ha devastato Tegucigalpa, la capitale, trascinando con sé ogni cosa e lasciandosi dietro un oceano di fango. Entro il 2000 si è posto rimedio ai molti disastri dell'uragano Mitch, ma le cattive abitudini ambientali che scatenano le inondazioni, come per esempio la deforestazione, la monocoltura e la rapida espansione urbana, non sono state abbandonate.

Per stimolare l'economia, nel giugno 2000 l'Honduras, insieme a El Salvador e al Guatemala, ha firmato un accordo di libero scambio con il Messico.

Le elezioni del gennaio 2002 sono state vinte da Ricardo Maduro, leader del Partido Nacional, che ha promesso di mettere freno alla criminalità e alla corruzione. II nuovo presidente ha incrementato gli organici della polizia e delle forze armate per contrastare le attività criminali (sequestro di persona e bande giovanili) che affliggono le città.

Cultura

Lo spagnolo, la lingua principale, è parlato in tutto il paese, sebbene nelle Islas de la Bahía prevalga l'inglese (caratterizzato da un evidente accento caraibico). Le tribù indios ancora esistenti hanno proprie lingue distinte.

Il cattolicesimo è la principale religione, ma vi sono anche molte altre confessioni religiose, tra cui i mormoni, i testimoni di Geova, gli avventisti del settimo giorno, i battisti, i pentecostali, le assemblee di Dio, gli evangelici e così via. Le tribù indigene hanno religioni proprie che spesso coesistono con il cristianesimo e congiungono elementi di animismo africano e indigeno e di culto degli antenati.

Le attività artigianali honduregne comprendono la lavorazione del legno (strumenti musicali), la produzione di cesti, il ricamo e le arti tessili, la lavorazione del cuoio e la ceramica.

La cucina locale si basa su ingredienti quali fagioli, riso, tortillas, banane fritte, carne, patate, panna e formaggio. Un ottimo snack è rappresentato da tortillas con quesillo, cioè una specie di sandwich composto da due tortillas con un ripieno di formaggio bianco fuso. Sulla costa potrete gustare la 'sopa de caracol', una minestra di strombo preparata con noce di cocco. Il pollo fritto si mangia quasi ovunque, così come la trippa, che viene però consumata solo la domenica.

Sono eccellenti i 'licuados', succhi di frutta diluiti con latte: badate però che non vi sia stato aggiunto del ghiaccio. L' 'aguardiente', l'acquavite locale, è utilizzata come base per molti drink. Una bevanda alcolica tipica dell'Honduras è il 'cave', liquore al caffè, che viene prodotto a San Juancito, un piccolo centro vicino a Tegucigalpa.

 

Ambiente

L'Honduras, il ginocchio dell'America centrale, confina a sud con il Nicaragua ed El Salvador e a ovest con il Guatemala. Il paese si specchia nel Mar dei Caraibi per un tratto di 644 km e nell'Oceano Pacifico con una minuscola costa di 124 km. Le Islas de la Bahía e, più a nord, le remote Swan Islands appartengono entrambe al territorio honduregno.

L'Honduras è costituito per tre quarti da colline e montagne scoscese la cui altezza varia tra i 300 e i 2850 m. Le sole pianure dell'Honduras si trovano lungo le coste e nelle principali valli fluviali. Il paese è soggetto a un violento disboscamento di 3000 kmq all'anno, che, se non verrà arrestato, trasformerà l'intera zona in un deserto del tutto privo di alberi nell'arco di un solo ventennio. Vi sono comunque aree ancora ampiamente intatte, soprattutto nella regione della Mosquitia. La fauna locale comprende giaguari, armadilli, maiali selvatici, scimmie, alligatori e una gran varietà di uccelli, tra i quali vi sono tucani, aironi e martin pescatori.

Dal punto di vista climatico l'Honduras può essere suddiviso nella fascia interna delle montagne e in quella delle pianure costiere, che a sua volta può essere distinta in una zona costiera pacifica e in una caraibica. Rispetto all'umidità della costa, l'interno è molto più fresco e nel clima temperato di Tegucigalpa le temperature massime sono comprese tra 25° e 30°C. In linea teorica, la stagione delle piogge inizia a maggio e dura fino a ottobre e, di conseguenza, l'interno e la costa pacifica presentano un clima relativamente secco tra novembre e aprile. La costa caraibica è invece bagnata dalla pioggia per tutto l'anno, anche se il periodo più umido oscilla fra settembre o ottobre a gennaio o febbraio. In tale zona la stagione turistica è compresa tra febbraio e aprile, il periodo invernale negli Stati Uniti, che è anche il priodo in cui i prezzi aumentano così come le folle dei visitatori.

L'Honduras è stato violentemente colpito dall'uragano Mitch nel novembre del 1998.

Precauzioni

Dopo i disastri provocati dall'uragano Mitch, il crimine si è intensificato ed è in preoccupante aumento, soprattutto nelle città di San Pedro Sula e Tegucigalpa, perché molte persone, rimaste senza casa e senza lavoro, hanno dovuto emigrare in città più grandi alla ricerca di cibo, rifugio e lavoro. In Honduras sono frequenti soprattutto i crimini di strada: sono cresciuti gli scippi, i borseggi e le rapine a mano armata, aggravati dal fenomeno delle bande di giovani delinquenti (maras) che si manifestano in varie zone del paese. Questa situazione è aggravata dall'aumento della circolazione di armi non dichiarate, dalla scarsità degli organici delle forze dell'ordine e dalla diffusione dell'uso di sostanze stupefacenti.

Le cascate di El Rubi, vicino a Santa Rita de Copán, e la città di Tela sono località ad alto rischio di rapina.

Si suggerisce di segnalare la propria presenza all'Ambasciata d'Italia a Tegucigalpa (e-mail: ambtegus@cablecolor.hn; sito: www.ambitalia-honduras.org) o, giungendo a San Pedro Sula, al locale Consolato onorario.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Gli aeroporti internazionali di Tegucigalpa e San Pedro Sula sono collegati con voli frequenti e diretti con le capitali dell'America centrale e con molte città del Nord America. La tassa d'imbarco dei voli internazionali ammonta approssimativamente a 16 dollari.

I valichi di frontiera dell'Honduras sono aperti ogni giorno dalle 7 alle 17 o alle 18. Per entrare e uscire dal paese si deve pagare una cifra simbolica e, in qualche modo, ufficiosa, ma in genere tanto limitata che è meglio pagare, a meno che gli ufficiali non avanzino richieste eccessive. I principali valichi di frontiera sono Agua Caliente ed El Florido per entrare in Guatemala, El Amatillo ed El Poy per El Salvador ed El Espino, Guasaule e Las Manos per il Nicaragua. Le frontiere sono servite da frequenti corse di autobus, ma in genere i veicoli non attraversano il confine e si deve passare la frontiera a piedi per prendere una coincidenza dall'altra parte.

Il Sentiero della giungla è un percorso che collega la località honduregna di Puerto Cortés con la città di Puerto Barrios in Guatemala. L'escursione, della durata di due giorni, non va affrontata senza un'adeguata preparazione: prendendo una guida eviterete di perdervi e, probabilmente, riuscirete ad evitare un assalto dei malviventi che notoriamente infestano la zona.

Sebbene l'Honduras non sia servito da regolari linee di navigazione per passeggeri, se si paga una quota è spesso possibile avere un passaggio da un battello di pescatori o da una nave da carico. In tal caso, conviene trattare il prezzo direttamente con il capitano. Sulla costa caraibica potete trovare imbarcazioni nella zona di Puerto Cortés, di La Ceiba, di Puerto Castilla e di Tela e sulle Islas de la Bahía. Le destinazioni più frequenti delle imbarcazioni che attraccano in Honduras sono Puerto Barrios (in Guatemala), il Belize, Puerto Cabezas (in Nicaragua), le isole dei Caraibi e, negli Stati Uniti, New Orleans e Miami. Sulla costa pacifica potete provare a trovare una nave che da San Lorenzo si diriga in Nicaragua o nel Salvador.

Trasporti interni: I voli interni collegano Tegucigalpa a San Pedro Sula, La Ceiba e Isleña, sull'isola di Roatán, come pure La Ceiba alle Islas de la Bahía e alla Mosquitia. La maggior parte delle città è servita da frequenti linee di autobus; in genere la prima corsa parte ai primi bagliori dell'alba e l'ultima nel tardo pomeriggio.

Le uniche linee ferroviarie per passeggeri si trovano nel nord, tra San Pedro, Puerto Cortés e Tela. I treni sono lenti, rudimentali e molto economici. In passato il servizio ha subito alcune interruzioni e quindi prima di progettare un viaggio in treno è bene verificare che la linea sia attiva. Le barche sono comuni mezzi di trasporto per raggiungere le Islas de la Bahía e le località della costa caraibica, soprattutto quelle della Mosquitia, che è servita da una sola strada.

Nella maggior parte delle città potete trovare dei taxi che, tuttavia, non sono dotati di tassametro, il che rende necessario negoziare una tariffa prima di salire. Nelle grandi città è possibile affittare un'auto e le strade principali presentano eccellenti condizioni di guida. Tuttavia, viaggiare in auto non è economico e, inoltre, lontano dai centri principali, a eccezione delle autostrade, le strade non sono asfaltate e possono essere molto polverose nella stagione secca e scivolose durante le piogge. Di solito non è difficile fare autostop nelle zone rurali, dove i camionisti sono abituati a dare passaggi.

Mete principali

Tegucigalpa
La capitale dell'Honduras è una città affollata e rumorosa adagiata in una conca a quasi 1000 m sul livello del mare. Tegucigalpa gode di un clima fresco e piacevole e l'anello montuoso che la circonda è rivestito di pinete. Il nome Tegucigalpa, che nel dialetto locale significa 'collina d'argento', fu attribuito alla città quando gli Spagnoli la fondarono come centro minerario nel 1578. Fortunatamente, i locali chiamano la città abbreviandola in Tegus risparmiando agli stranieri l'imbarazzo di pronunciarne scorrettamente il vero nome. Tegucigalpa fu dichiarata capitale nel 1880 e nel 1938 il vicino insediamento di Comayagüela venne incorporato alla città.

Il fulcro della città è rappresentato dalla cattedrale del XVIII secolo, un edificio a cupola dotato di un interno barocco traboccante di raffinate opere d'arte. Il Parque Central, situato di fronte alla cattedrale, è il cuore di Tegucigalpa. Tra gli edifici più interessanti della capitale vi sono l'Antiguo Paraninfo Universitaria, la sede dell'antica università ora trasformata in galleria d'arte, il moderno Palacio Legislativo, poggiato su colonne, la Casa Presidencial e la cinquecentesca Iglesia de San Francisco, la prima chiesa costruita a Tegucigalpa.

La città è divisa in due dal Río Choluteca: sulla riva orientale si affaccia Tegucigalpa, con il centro cittadino e i quartieri più ricchi, mentre dall'altra parte del fiume si situa Comayagüela, un'area commerciale più povera e sporca costellata di stazioni di autobus a lunga percorrenza e di alberghi economici. È molto più igienico, sicuro e piacevole soggiornare a Tegucigalpa, anche se la saggezza popolare suggerisce che Comayagüela sia più economica. Se proprio decidete di pernottare a Comayagüela, ricordate che è molto pericoloso passeggiare di notte nella zona del mercato. Il luogo dove è più facile trovare una sistemazione economica a Tegucigalpa si trova alcuni isolati a est del Parque Central; a Comayagüela troverete invece i migliori alberghi economici intorno alle stazioni degli autobus di El Rey e di Aurora, tra l'8° e la 9° Calle. I migliori ristoranti sono situati principalmente a Tegucigalpa, ma oltre il fiume, a Comayagüela, vi è un gran numero di economici ristoranti cinesi. A Tegucigalpa le strade dove più ci si può godere la vita notturna sono Boulevard Morazán e Avenida Juan Pablo II.

I dintorni di Tegucigalpa
I dintorni di Tegucigalpa pullulano di luoghi attraenti quali l'enorme Basílica de Suyapa situata 7 km a sud-est dal centro della capitale. Alla Virgen de Suyapa, la patrona dell'Honduras, si attribuiscono centinaia di miracoli. Santa Lucia, situata 13 km a est di Tegucigalpa, è un' affascinante e antica città spagnola ricca di stradine serpeggianti e dotata di una splendida chiesa. Valle de Angeles, distante 11 km da Santa Lucia, è un centro minerario fondato dagli Spagnoli il cui restauro ha ripristinato l'antico aspetto cinquecentesco. Il Parco nazionale La Tigra, a nord-est della città, è uno dei luoghi più attraenti dell'Honduras. Situato a un'altezza di 2270 m sul livello del mare, il parco incontaminato di 7482 ettari è rivestito da una lussureggiante foresta d'alta quota che offre rifugio a ocelot, puma, scimmie e quetzal.

Comayagua
Comayagua, la capitale dell'Honduras dal 1537 al 1880, conserva molte impronte del suo importante passato coloniale. La cattedrale, nel centro della città, è una gemma: costruita tra il 1685 e il 1715, racchiude numerose e raffinate opere d'arte e può vantare uno dei più antichi orologi del mondo. L'orologio, fabbricato dai Mori per il palazzo dell'Alhambra più di ottocento anni fa, venne donato alla città dal re Filippo II di Spagna. La prima università dell'America centrale fu fondata nel 1632 a Comayagua nella Casa Cural, che ora è sede del Museo Colonial. Nel museo si possono ammirare le opere d'arte religiosa di quattro secoli di dominio coloniale. La prima chiesa costruita a Comayagua è stata La Merced, edificata tra il 1550 e il 1558; altre splendide chiese sono la chiesa di San Francisco (1584) e La Caridad (1730).

Copán Ruinas
Lo splendido paesino percorso da strade in acciottolato che costeggiano edifici in mattoni di creta bianca sovrastati da tetti in tegole rosse dista soltanto 1 km dalle famose rovine maya che portano lo stesso nome. Il villaggio, adornato da una graziosa chiesa coloniale, è circondato da un'atmosfera così tranquilla da sembrare fuori dal tempo. Nel sito archeologico delle rovine, aperto ogni giorno, si possono ammirare le stele della grande Plaza, opere risalenti al 613 su cui sono rappresentati i governanti di Copán, il campo da gioco della 'pelota' e la scalinata dei geroglifici, come pure l'Acropoli, con i suoi superbi rilievi raffiguranti i sedici sovrani di Copán. A un'ora di macchina dal villaggio si trova una sorgente d'acqua calda e, nelle vicinanze, il pittoresco villaggio montano di Santa Rita de Copán, con una splendida plaza e una chiesa coloniale dal placido aspetto.

Tela
Tela è la città balneare preferita da molti dei turisti che visitano l'Honduras. È una località piccola e tranquilla dove è possibile assaporare eccellenti piatti di pesce, trovare ottime sistemazioni e fare il bagno in alcune tra le più belle spiagge della costa settentrionale. Tela è essenzialmente un luogo dove rilassarsi e godersi la semplicità della vita. Il progetto da 25 milioni di dollari per lo sviluppo della Baia di Tela è teso a lanciare il turismo nell'area e pertanto conviene visitare la città finché resta tranquilla e quasi intatta. La spiaggia migliore, che si trova a est della città di fronte all'hotel Villas Telamar, è ricoperta di sabbia chiara e sottile ed è circondata da un ombroso boschetto di palme da cocco.

Trujillo
La cittadina di Trujillo ha svolto un ruolo importante nella storia dell'Honduras. Adagiata sull'ampio arco della Bahía de Trujillo, è nota per le sue deliziose spiagge, per le palme da cocco e per le dolci correnti marine. Sebbene sia decantata come una delle migliori città balneari dei Caraibi, di solito Trujillo non trabocca di turisti se non durante la festa cittadina, che si tiene ogni anno alla fine di giugno. Oltre alla splendida spiaggia, nella città vale la pena di visitare la fortezza seicentesca, la tomba di William Walker e il Museo Arqueológico. A ovest di Trujillo si trova Barrio Cristales, un paese popolato dai Garífuna dove si può ascoltare musica locale, danzare e fare baldoria.

Islas de la Bahía (Bay Islands)
Le tre Isole della Baia - Roatán, Guanaja e Utila -, situate 50 km a largo della costa honduregna settentrionale, sono la continuazione della barriera corallina del Belize, un luogo favoloso per lo snorkelling e le immersioni subacquee. L'economia delle isole si basa principalmente sulla pesca, ma oramai anche il turismo sta acquistando un ruolo di crescente importanza. Utila resta ancora povera di infrastrutture turistiche, mentre Roatán sta gradualmente raggiungendo Guanaja nell'offerta di sistemazioni. Sebbene i turisti prescelgano in genere l'estremità occidentale di Roatán, tra le isole la più economica è Utila. Qualunque isola scegliate di visitare, assicuratevi di aver messo in valigia abbastanza repellente per insetti, perché i pappataci sono insetti particolarmente voraci, specialmente durante la stagione delle piogge.

Le isole hanno una storia particolarmente interessante che comprende anche un periodo di occupazione maya. Colombo approdò a Guanaja nel 1502, successivamente gli Spagnoli ridussero gli abitanti dell'isola in schiavitù per farli lavorare nelle piantagioni di Cuba e nelle miniere d'oro e d'argento del Messico. Nel 1528 le isole, ormai completamente spopolate, vennero occupate da pirati inglesi, francesi e olandesi, cui si aggiunsero in seguito i Garífuna, deportati dagli inglesi dopo una sollevazione sull'isola di Saint Vincent. Le isole hanno conservato per molti versi un aspetto più simile alle terre britanniche e statunitensi che alla terraferma honduregna e gli isolani parlano principalmente una versione fortemente caraibica della lingua inglese.

Mete alternative

Mosquitia
Questa vasta e inaccessibile regione dell'Honduras nordorientale è abitata da piccoli gruppi di Misquito, Paya e Sumo. I turisti che la visitano sono attratti dalla sua natura selvaggia e incontaminata e dalla fauna variegata, che comprende manati, scimmie, alligatori e diverse specie di uccelli. La zona è praticamente priva di infrastrutture e quindi preparatevi a fare una vita dura, a portarvi dietro scorte di cibo e a mangiare con le famiglie del luogo. Tra le principali attrazioni del luogo vi sono la magnifica Riserva naturale Río Plátano e la possibilità di fare gite in barca sui fiumi e nelle lagune.

Cayos Cochinos (Hog Islands)
Le Cayos Cochinos sono un gruppo di piccole isole e isolotti privati situati 17 km al largo di La Ceiba. Abitate nell'antichità dai Maya, devono il loro nome a Cortés, il conquistador che tentò di coltivarle. Intorno alle isole, alcune delle quali sono circondate da nere barriere coralline, vi sono ottime opportunità per lo snorkelling e le immersioni subacquee. Per raggiungere le isole si può affittare una barca a Nueva Armenia, situata 40 km a est di La Ceiba. Su una delle isole è presente anche un vero e proprio centro turistico, ma, chiedendo il permesso ai proprietari, campeggiare non dovrebbe essere un problema.

Parque Nacional Marino Punta Sal
In questo splendido parco nazionale marino si possono ammirare boschi di mangrovie, paludi, una piccola foresta pluviale tropicale, barriere coralline e un promontorio roccioso. Il parco, situato a ovest di Tela, è completamente intatto e quindi i turisti devono portare con sé il cibo e una tenda o un'amaca. Persino raggiungere il parco è un'avventura e il viaggio, durante il quale si prendono un autobus, un camion e una barca per poi percorrere un tratto di strada a piedi, dura circa due giorni. La strada migliorerà con i lavori previsti dal progetto di sviluppo della Baia di Tela, ma l'impatto ambientale di questo piano non è stato affatto preso in considerazione, per cui andate a vedere il parco finché potete.

El Tigre
L'isola vulcanica che svetta per 783 m nel Golfo de Fonseca ospita il placido villaggio di pescatori di Amapala, un paio di spiagge discrete e qualche piacevole sentiero. Oltre alla tranquillità, i principali punti di forza dell'isola sono gli splendidi panorami e il buon pesce. L'isola può essere raggiunta salpando da Coyolito con una barchetta e con un traghetto.