Inghilterra

Il XX° secolo non è stato troppo clemente con l'Inghilterra: gli ultimi 100 anni hanno visto la caduta dell'impero, la perdita delle basi commerciali e l'ostinato rifiuto di un ruolo secondario nel mondo moderno.

Mentre la famiglia reale ha subito un doveroso ridimensionamento, le altre istituzioni tipiche della vita inglese sono riuscite, per la maggior parte, ad andare avanti, con impassibilità e un forte senso del protocollo.

La piacevole immagine dell'Inghilterra cristallizzatasi negli anni '30 del XX secolo, quando la vita delle comunità ruotava intorno all'ufficio postale, al pub e alla canonica locale, è stata cancellata dalla potenza del mondo moderno e dalla grande espansione delle aree suburbane.

La 'nuova' Gran Bretagna annunciata dal leader laburista Blair si lascia alle spalle il deprimente periodo thatcheriano per affrontare l'ondata di tenerezza suscitata dalla morte di Lady Diana: mentre la regina e il principe Carlo stanno diventando sempre più cordiali, la musica leggera continua a imperversare.

A colpo d'occhio

Superfice
130.439 kmq

Capitale
Londra

Composizione etnica
anglosassoni, scozzesi, gallesi, irlandesi, nativi delle Indie Occidentali, pakistani, indiani

Lingua parlata
inglese

Religione
anglicana, metodista, battista, cattolica, musulmana

Ordinamento dello stato
monarchia costituzionale

Settori/prodotti principale
elettronica di precisione, automazione industriale, macchine utensili; autoveicoli e altri mezzi di trasporto aereo, ferroviario, navale; industria chimica, carbone, petrolio, gas, energia elettrica, acciaio, metalli e prodotti in metallo, industria manifatturiera, edilizia e costruzioni, servizi finanziari, distribuzione, turismo, tabacco, cereali, semi oleiferi, patate, ortaggi, allevamento, pesce

Principale partner commerciali
Unione Europea, USA, Giappone

Rischi sanitari
i cittadini italiani possono usufruire dell'assistenza sanitaria gratuita di pronto soccorso, presentando il modello E111. Richiedetelo presso gli uffici della vostra ASL prima di partire e portatelo con voi in viaggio.

Elettricita
240 V, 50Hz

Fuso orario
la stessa ora del meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale per pesi e misure, secondo le direttive dell'Unione Europea, ma sono ancora ampiamente utilizzati gli equivalenti del sistema britannico. Nei supermercati oggi si tende a indicare i prezzi sia utilizzando il sistema metrico sia quello imperiale. L'Unione Europea ha accettato l'esonero permanente per le misure di velocità e distanza, per esempio sui segnali stradali e i contachilometri nelle automobili. Nei pub è consentito servire pinte di birra e i lattai possono continuare, la mattina, a lasciare la pinta di latte sulla soglia delle case, ma quasi tutti gli alimenti liquidi ora sono venduti a litri

Quando andare

Chiunque trascorra un certo periodo di tempo in Inghilterra condividerà l'ossessione della popolazione locale per il tempo atmosferico, anche se in verità il clima è relativamente mite e le precipitazioni abbastanza contenute. I mesi più inospitali per i turisti sono quelli invernali, da novembre a febbraio, quando fa freddo e le giornate sono corte. Marzo e ottobre sono mesi intermedi, durante i quali le giornate sono più lunghe, ma le temperature possono essere rigide. I mesi primaverili ed estivi, da aprile a settembre, sono indubbiamente i migliori e i più sfruttati dai visitatori, anche perché i luoghi di interesse turistico per la maggior parte sono aperti. Luglio e agosto sono i mesi più affollati e, se è possibile, conviene evitarli: lungo la costa, nei parchi nazionali, a Londra e in città frequentate come Oxford, Bath e York la folla è trabocchevole.

Eventi e Manifestazioni

Per gli sportivi, la tradizionale gara di canottaggio tra le Università di Oxford e Cambridge si svolge a Londra sul Tamigi alla fine di marzo; il famoso ma massacrante Grand National (corsa a siepi per cavalli) si svolge a Aintree, Liverpool, il primo sabato di aprile; la FA Cup di calcio culmina nella finale che si disputa nello stadio londinese di Wembley nel mese di maggio; i campionati di tennis di Wimbledon si svolgono alla fine di giugno; per i raffinati, nella prima settimana di luglio, si svolge a Henley-on-Thames la Henley Royal Regatta; alla fine di luglio l'Isola di Wight ospita la fantasiosa Cowes Week, per barche da diporto.

Chi non è interessato a giochi con la palla e alle corse di animali può assistere alla mostra floreale del Chelsea Flower Show che si tiene nel London's Royal Hospital a maggio, oppure alla parata chiamata Trooping of the Colour che si tiene in occasione del compleanno della regina, a metà giugno. Il Glastonbury Festival è una vivace festa musicale che si svolge nell'ippodromo di Glastonbury in giugno; infine, lo scatenato carnevale caraibico si festeggia nel quartiere londinese di Notting Hill alla fine di agosto.

Valuta
Sterlina inglese (£), suddivisa in 100 pence (p)

Economicita del paese
L'Inghilterra è estremamente costosa e Londra è davvero invivibile.

I travellers' cheque sono ampiamente accettati nelle banche inglesi e si possono anche acquistare in sterline per evitare di cambiare due volte moneta. Gli uffici del cambio a Londra applicano spesso delle alte tasse di commissione, quindi conviene calcolare in anticipo ogni possibile detrazione. Gli uffici del cambio negli aeroporti internazionali fanno eccezione, perché applicano commissioni inferiori rispetto alle banche e convertono gratuitamente i travellers' cheque in sterline. Gli sportelli per il prelievo automatico (ATM) sono molto diffusi: la maggior parte di essi è collegata ai principali circuiti di carte di credito e alle reti Cirrus, Maestro e Plus, ma se una macchina non restituisce la carta Bancomat il prelievo di contanti può trasformarsi in incubo: la maggior parte delle banche insiste per tagliarla a metà e inviarla alla banca di emissione.

Nei ristoranti inglesi bisogna lasciare una mancia del 10%, a meno che il servizio non sia stato insoddisfacente. I camerieri sono spesso sottopagati proprio perché si fa affidamento sui soldi delle mance. Alcuni ristoranti includono il servizio nel conto, nel qual caso la mancia non è necessaria. I tassisti si aspettano una mancia del 10%, soprattutto a Londra.

Sport e tempo libero

Sebbene l'Inghilterra sia densamente popolata, è anche ricca di sentieri e itinerari che permettono a chi ama le passeggiate a piedi di raggiungere ogni angolo del paese. I più arditi dovrebbero provare gli itinerari lunghi. Tra le escursioni migliori ci sono quelle nel South-West Coast Path lungo l'aspra costa di Somerset, Devon, Dorset e della Cornovaglia (fino a 14 giorni); la pittoresca Cotswold Way (5 giorni); le selvagge brughiere e zone costiere della Cleveland Way (fino a 7 giorni). La bicicletta è un altro ottimo mezzo per esplorare le zone meno frequentate del paese, mentre è meglio evitare le strade principali. Le spiagge più adatte al nuoto si trovano nel Devon e nella Cornovaglia; gli amanti del surf possono provare la costa occidentale della Cornovaglia, soprattutto Newquay.

Storia

I primi abitanti dell'Inghilterra di cui si abbia notizia furono stirpi di cacciatori cui si aggiunsero durante l'età della pietra, intorno al 4000 a.C., altre popolazioni che coltivarono le colline gessose della pianura di Salisbury, costruendo i misteriosi complessi in pietra di Stonehenge e Avebury. Nell'età del bronzo, a partire dall'800 a.C., giunsero i Celti dall'Europa centrale, che introdussero la lingua gaelica e quella britannica (tuttora parlate rispettivamente in Scozia e in Galles).

I Romani invasero il paese nel 43 d.C. e impiegarono appena 7 anni per soffocare la resistenza delle popolazioni locali e controllare gran parte dell'Inghilterra. Le tribù gallesi e scozzesi furono invece più difficili da assoggettare e per contenere le scorribande degli Scozzesi nelle regioni settentrionali fu costruito il Vallo di Adriano. I Romani portarono stabilità politica, costruirono comode strade pavimentate e, dopo il 313 d.C., introdussero il cristianesimo; al contrario l'Inghilterra costituì sempre un problema e una fonte di spesa per le casse imperiali. I Romani non furono mai sconfitti, semplicemente abbandonarono il paese intorno al 410 d.C., in concomitanza con la caduta dell'impero.

Tribù pagane di Angli, Juti e Sassoni cominciarono a occupare lo spazio lasciato vuoto dai Romani, assorbendo i Celti e costituendo piccoli feudi locali. Nel VII secolo questi si trasformarono in una serie di regni anglosassoni che cominciarono a sviluppare una coscienza nazionale. Intorno alla metà del IX secolo i Vichinghi invasero la Scozia settentrionale, la Cumbria e il Lancashire, mentre i Danesi penetrarono nell'Inghilterra orientale. Nel 871, solo il Wessex - il territorio per metà sassone e per metà celtico a sud del Tamigi - restava sotto il controllo inglese, ma gli inglesi riuscirono a neutralizzare la superiorità militare dei Vichinghi e cominciarono un processo di assimilazione.

Il successivo invasore fu Guglielmo di Normandia (ben presto soprannominato Guglielmo il Conquistatore), che raggiunse le coste inglesi nel 1066 con una forza di 12.000 uomini. Dopo la vittoriosa battaglia di Hastings l'aristocrazia inglese fu soppiantata da quella normanna di lingua francese. I normanni costruirono imponenti castelli, imposero il sistema feudale, censirono la popolazione e, ancora una volta, iniziò un processo di assimilazione.

I secoli successivi furono caratterizzati da litigi reali, intrighi politici, peste, sedizioni e rivolte. La guerra dei Cent'anni con la Francia proseguì sul fronte interno con la guerra delle Due Rose e una serie di machiavellici delitti tra i pretendenti al trono. Nel XVI secolo, i problemi matrimoniali di Enrico VIII portarono alla separazione dal cattolicesimo. Enrico fu nominato capo della chiesa anglicana dal parlamento e la Bibbia fu tradotta in inglese. Nel 1536 Enrico abolì i monasteri più piccoli e ne confiscò i beni, incrinando i rapporti tra stato e chiesa.

La lotta per il potere tra la monarchia e il parlamento degenerò in guerra civile intorno alla metà del XVII secolo, con i realisti fedeli a Carlo I (cattolici, tradizionalisti, piccola nobiltà terriera e membri della Chiesa anglicana) opposti ai protestanti guidati da Cromwell. La vittoria di quest'ultimo si trasformò in una dittatura durante la quale vi furono le sanguinose epurazioni in Irlanda; nel 1660 il Parlamento era così stufo che fu restaurata la monarchia.

Seguì un periodo di progressiva espansione nel quale l'Inghilterra fondò alcune colonie lungo la costa americana, autorizzò la Compagnia delle Indie Orientali a operare da Bombay e infine estese la propria sfera d'influenza al Canada e all'Australia. Sul fronte interno l'Inghilterra aumentò il controllo sulle isole britanniche. La prima battuta d'arresto del fiorente impero avvenne nel 1782, quando le colonie americane ottennero l'indipendenza.

Nel frattempo la Gran Bretagna si stava rapidamente avviando a diventare la culla della rivoluzione industriale a mano a mano che le macchine a vapore, il treno, le miniere di carbone e l'energia idrica trasformavano i mezzi di trasporto e di produzione. Le prime città industriali del mondo nacquero nelle Midlands provocando massicci esodi della popolazione. Quando la regina Vittoria salì al trono nel 1837, la Gran Bretagna era ormai la maggiore potenza mondiale. La sua flotta dominava i mari, tenendo unito l'enorme impero, mentre le sue industrie dominavano il commercio internazionale. Sotto i governi di Gladstone e Disraeli presero forma importanti riforme: l'istruzione divenne universale, furono legalizzati i sindacati e alla maggior parte degli uomini fu concesso il diritto di voto - le donne dovettero aspettare la fine della I guerra mondiale.

Nel 1914 la Gran Bretagna intervenne nella I guerra mondiale, conflitto che provocò l'assurda morte di milioni di inglesi e l'aggravarsi dell'abisso che separava le classi dominanti da quelle lavoratrici. Queste ultime diedero vita a 50 anni di agitazioni, a partire dal grande sciopero generale del 1926 per proseguire durante gli anni '30. Negli anni '20 e '30 la Gran Bretagna fu guidata da governi mediocri e miopi, incapaci di affrontare i veri problemi del paese e di contrastare l'ascesa di Hitler.

Il pervicace carattere inglese fu forgiato durante la II guerra mondiale sotto la guida di Winston Churchill. L'Inghilterra riuscì a risollevarsi dopo Dunkerque, i furiosi raid aerei della Luftwaffe e la caduta di Singapore e Hong Kong, fino a svolgere un ruolo fondamentale nella vittoria alleata. A dispetto dell'euforia, le risorse e l'importanza dell'Inghilterra si stavano esaurendo e il nuovo ruolo di potenza di secondo piano divenne chiaro quando l'India (1947) prima e la Malaysia (1957) e il Kenya (1963) poi, ottennero l'indipendenza.

Negli anni '60 l'Inghilterra si era ormai ripresa completamente dalle ferite della guerra e, stando alle parole del primo ministro Harold MacMillan gli Inglesi 'non erano mai stati meglio'. Gli anni Sessanta riportarono ben presto la vivace Londra al centro della cultura mondiale mentre i vari Beatles, Rolling Stones, Mary Quant, David Bailey, Twiggy, Jean Shrimpton salivano alla ribalta della scena mondiale. Ma gli anni '60 non furono soltanto l'epoca delle minigonne e del Sergeant Pepper: la tensione in Irlanda prese una piega decisamente violenta, tanto che nel 1969 gli inglesi furono costretti a inviare delle truppe. I Troubles (problemi), come sono eufemisticamente chiamati, hanno da allora perseguitato i governi inglesi e irlandesi con drammatiche conseguenze sull'Irlanda del Nord. La crisi petrolifera degli anni '70, la forte inflazione, la settimana lavorativa di 3 giorni e il conflitto di classe aggravarono ulteriormente la situazione e nel 1979 gli inglesi elessero l'austera Margaret Thatcher per risolvere le cose.

La Thatcher destituì i sindacati, privatizzò le industrie nazionali, stabilì una meritocrazia, inviò una flotta alle isole Falkland e polarizzò la società britannica. È stata il primo ministro rimasto in carica più a lungo in questo secolo e ha lasciato una tale impronta sulla società britannica che ancora oggi, dopo 10 anni, la presenza della signora Maggie incombe su qualsiasi discussione di politica interna. Il distinto John Major, premier dal 1990, non è riuscito a far sposare al paese la causa conservatrice ed è stato nettamente sconfitto nelle elezioni del maggio 1997.

Diretta dal primo ministro Tony Blair, l'Inghilterra sembra una nazione diversa, ma finora la 'nuova alba' non è ancora diventata una giornata di sole: due decenni di gloria conservatrice non sono facili da cancellare e l'euforia dopo la vittoria elettorale ha lasciato il posto a un più cauto ottimismo. L'atmosfera ottimistica appare giustificata: il processo di pace nell'Irlanda del Nord sembra ormai avviato, i giovani principi sono appassionati di musica leggera e la diffidenza nei confronti dell'Unione Europea non sembra più così radicata.

Nelle elezioni del giugno 2001, Tony Blair ha ottenuto una larghissima maggioranza in parlamento. Dopo l'11 settembre il premier è il principale alleato degli USA nella guerra contro i talebani afghani e uno dei più convinti assertori della necessità della guerra al terrorismo.

Nel discorso davanti alla platea del Congresso, il 30 settembre 2003, Blair ha difeso la sua decisione di attaccare l'Iraq per distruggere le armi di distruzione di massa (che non sono state ancora trovate) e, incurante del calo di fiducia risultante dagli ultimi sondaggi, si è proposto per il terzo mandato.

Cultura

I principali contributi inglesi al mondo dell'arte sono stati teatrali, letterari e architettonici. Sebbene non abbia una tradizione altrettanto importante nel campo della pittura e della scultura, l'Inghilterra ospita tuttavia numerosi capolavori di ogni periodo e continente grazie al suo rapace passato. La maggior parte dei visitatori rimane esterrefatta dalle superbe residenze dell'aristocrazia e dalla pregevole serie di castelli e cattedrali. Purtroppo, nel XX secolo questa significativa eredità architettonica non ha ispirato altro che autostrade, grattacieli e obbrobriose aree suburbane. Chiunque abbia studiato letteratura inglese ricorderà i nomi di Chaucer, Shakespeare, Dickens e Morrissey e, per quanto possa essere stato faticoso apprezzarlo durante gli anni della scuola, nessuno può negare il formidabile contributo inglese alla tradizione letteraria occidentale.

Forse il principale prodotto d'esportazione inglese è stata la lingua, l'attuale lingua franca della comunità internazionale. Vi sono enormi variazioni regionali di accento e spesso chi vive nell'Inghilterra meridionale dice di aver bisogno di un interprete per comprendere ciò che si dice a nord di Oxford.

La maggioranza degli Inglesi credenti appartiene alla chiesa anglicana, che si separò da Roma nel XVI secolo. Altre importanti confessioni protestanti sono le chiese metodiste, battiste e l'Esercito della Salvezza. Il 10% degli Inglesi si considera cattolico e vi sono ormai un milione di musulmani e significative minoranze sikh e hindu. Malgrado questa varietà religiosa, la maggior parte degli Inglesi apprezza la propria chiesa soprattutto in quanto simbolo di grandezza e stabilità, piuttosto che di pietà e di carità.

Probabilmente l'aspetto meno allettante della cultura inglese è il cibo, pesante, poco invitante e costoso. Sebbene Londra stia conoscendo una rinascita per quanto riguarda la cucina creativa e di qualità, chi viaggia in provincia o chi ha un budget limitato deve prepararsi a piatti poco fantasiosi a base di carne stracotta con due verdure e a un assortimento di fish 'n' chips (pesce e patatine), uova e bacon, patate schiacciate e salsicce.

Ambiente

L'Inghilterra è la più estesa fra le tre regioni politiche che formano la Gran Bretagna. Confina a nord con la Scozia e a ovest con il Galles e dista appena 29 km dalla Francia nel punto più stretto della Manica. Gran parte del territorio inglese è pianeggiante o caratterizzato da ampie depressioni. A nord si trova la catena calcarea dei Pennini, a ovest ci sono i monti del Cumberland e il Lake District. A sud dei Pennini si aprono le Midlands, densamente popolate, mentre nella penisola sudoccidentale, chiamata West Country, si trova un altipiano con massi granitici affioranti e un' aspra linea costiera. Le rimanenti regioni sono chiamate English Lowlands (bassipiani inglesi) e sono contraddistinte da terre da pascolo, basse colline, aree industriali e l'enorme metropoli londinese.

In passato, l'Inghilterra era quasi completamente coperta di alberi, mentre oggi la sua superficie boschiva è ridottissima (in Europa solo l'Irlanda è in condizioni peggiori). Dall'inizio del XX secolo, il governo pianta conifere per migliorare questa situazione, ma i pini hanno reso acido il suolo e hanno distrutto ampie zone di antiche torbiere. Diffusi sono anche querce, olmi, castagni, tigli, frassini e faggi. Sebbene non sia molto diffusa la vegetazione alta, in primavera i campi si coprono di splendidi fiori selvatici: bucaneve, narcisi, campanule, primule e ranuncoli conferiscono un tocco di colore alla campagna inglese. Nelle brughiere vi sono diverse varietà di erica fiorita.

Il cervo nobile è il maggiore mammifero inglese ed è molto diffuso (insieme a daini e caprioli). Anche le volpi prosperano e se si è fortunati si può avvistare un tasso o un riccio. Gli scoiattoli grigi importati dall'America stanno soppiantando la locale varietà rossa. I conigli si trovano dappertutto, mentre i piccoli roditori come toporagni e arvicole sono meno comuni (ma molto graziosi). L'unico serpente velenoso che si trova in Inghilterra, la vipera, è una specie rara e protetta. Il birdwatching è un passatempo molto diffuso, laddove il numero e la varietà degli uccelli costieri non sono in diminuzione; altre specie inglesi, invece, che appena 25 anni fa erano estremamente comuni, oggi stanno diventando sempre più rare a causa della distruzione del loro habitat naturale.

I parchi nazionali inglesi occupano circa il 7% del paese: i principali sono Dartmoor, Exmoor, Lake District, Peak District, Yorkshire Dales, North York Moors, New Forest, Broads e Northumberland. I parchi nazionali inglesi non sono aree selvagge, ma comprendono alcune zone di straordinaria bellezza - e in genere sono di proprietà privata.

Il clima inglese è mite e umido, con temperature moderate da venti leggeri che provengono dalle acque relativamente calde al largo della costa. Nell'interno le temperature non scendono molto al di sotto dello zero in inverno (da dicembre a febbraio), né superano di molto i 30°C in estate (da giugno ad agosto). Il nord è la regione più fredda; Londra, il sud-est e l'ovest quelle più calde. Le precipitazioni sono copiose nelle zone collinari e nell'ovest, ma in qualsiasi parte dell'isola e in qualsiasi momento ci possono essere nuvole e piogge.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Londra è uno dei principali scali aerei del mondo e, essendo la capitale delle tariffe scontate per viaggi intercontinentali, offre molte opportunità di trovare voli economici. La città è servita da 5 aeroporti internazionali (Heathrow, Gatwick, Luton, Stansted e London City) ma anche Manchester, Newcastle e Bristol hanno collegamenti internazionali. La tassa d'imbarco per i voli internazionali è di £20 (£10 se si arriva in un paese dell'UE).

Per la prima volta dall'ultima glaciazione, la Gran Bretagna è collegata via terra con l'Europa. Due sono i servizi attualmente in funzione attraverso il tunnel della Manica: l'Eurostar, un treno ad alta velocità che collega Londra a Parigi e Bruxelles, e l'Eurotunnel, un servizio di navetta ferroviaria (Le Shuttle) per autovetture, motociclette e autobus che collega il porto inglese di Folkestone a quello francese di Calais.

Se non si vuole attraversare la galleria o si vuole respirare un po' dell'aria fresca della Manica si può viaggiare su un traghetto o un hovercraft. Il viaggio in nave dura circa 90 minuti nel punto più stretto della Manica (da Dover o Folkestone a Calais o Boulogne); l'hovercraft impiega circa 35 minuti. I traghetti collegano diversi porti della costa meridionale e orientale dell'Inghilterra a Francia, Belgio, Germania, Olanda e Scandinavia; da Portsmouth partono i traghetti per la Spagna, mentre quelli per l'Irlanda salpano da vari porti lungo la costa occidentale.

Trasporti interni: I trasporti pubblici in Inghilterra sono generalmente di ottimo livello ma possono essere costosi; soltanto gli autobus sono economici ma lenti, e nelle tratte più lunghe sono anche i mezzi meno adatti per ammirare il panorama. L'Inghilterra ha una vasta rete ferroviaria che comprende anche un paio di splendide linee che attraversano zone poco popolate. I rapidi treni intercity rendono inutili i viaggi aerei interni a meno che non si abbia molta fretta. Conviene noleggiare l'auto se si vuole esplorare alcune delle città e villaggi più remoti. I taxi sono numerosissimi a Londra, meno nei centri regionali.

Letture consigliate

Volare su Londra:
di Virginia Woolf (Marcos y Marcos, Milano 1992) Il resoconto di un viaggio nella città più amata dall'autrice.

Storia sociale dell'Inghilterra. Dalla preistoria ai nostri giorni:
di Asa Briggs (Oscar Mondadori, Milano 1997) Si occupa della vita quotidiana e dello specifico carattere del popolo inglese nel contesto dei grandi eventi della storia.

London:
di Edward Rutherfurd (Oscar Mondadori, Milano 2000) Per affrontare la complessa storia di Londra in forma di romanzo.

Inglesi. Se li conosci non li eviti:
di Anthony Miall (Edizioni Sonda, Casale Monferrato 2000; collana 'Le Guide Xenofobe') Una divertente guida alla scoperta di vizi e virtù, usi e costumi degli Inglesi, con uno scopo serissimo, ossia quello di mettere a nudo i nostri più comuni e radicati pregiudizi. Così recita la quarta di copertina: "Un capitolo dopo i pasti guarirà anche i casi più ostinati di xenofobia ".

Londra:
(White Star, Vercelli) Sono due i volumi pubblicati da White Star con questo titolo, di cui uno appartiene alla collana 'I luoghi e la storia' (1997), e l'altro alla serie 'Città d'autore' (2000).

La strada di Wigan Pier:
di George Orwell (Mondadori, Milano 2000) Un libro documento, una fedele ricostruzione della vita della classe operaia dell’Inghilterra del Nord negli anni ’30.

Avventure nell'altra Inghilterra:
di Nick Cohn (Feltrinelli, Milano 2001) Un viaggio nell'Inghilterra di oggi, da cui scaturisce il quadro di un paesaggio 'underground' composto da un variegato mix di etnie, di esuli e immigrati, di gente ai margini, e costituito da un insieme di mondi autosufficienti.

Storia religiosa della Gran Bretagna:
(Jaca Book, Milano 1998) Delinea un quadro generale del composito paesaggio religioso britannico: una delle idee principali del saggio è che la religiosità inglese è caratterizzata dall'assenza di divisione, tipica invece dell'Europa continentale e dell'Italia.

Una breve storia d’Inghilterra:
di Gilbert Keith Chesterton (Rubbettino, Catanzaro 2003) Fa conoscere sotto una nuova luce il suo autore, noto in Italia soprattutto per le avventure di padre Brown. Scrisse questo libro durante la prima guerra mondiale, ricostruendo il passato dell’Inghilterra al fine di renderne più comprensibile il presente, pur mantenendo lo stile leggero e brillante che lo ha reso famoso.

I capolavori:
(Einaudi, Torino 2002) Una pregevole raccolta delle migliori opere teatrali di Shakespeare.

L’età di Shakespeare:
di Guy Boquet (Giunti, Firenze 1994) Descrive le caratteristiche storiche dei regni di Elisabetta e Giacomo I, periodi fondamentali per l’evoluzione dell’Inghilterra moderna, in cui avviene il passaggio dalle forme di tradizionale dominio della nobiltà fondiaria alle prime avvisaglie di rinnovamento scientifico, culturale ed economico.

Storia della letteratura inglese:
a cura di Paolo Bertinetti (Einaudi, Torino 2000) Un'opera in 2 volumi che analizza protagonisti e aspetti essenziali della narrativa, della poesia e del teatro inglese nelle diverse epoche.

Dai Beatles a Blair: la cultura inglese:
di Roberto Bertinetti (Carocci, Roma 2001) Propone un viaggio nella società e nella cultura inglese dal 1956 a oggi: dalla 'swinging London' degli anni '50 e '60 (quelli della minigonna, dei Beatles e dei Rolling Stones) fino alla 'cool Britannia' di Lady Diana e Tony Blair, passando per il lungo regno di Margaret Thatcher.

Il re e il suo giullare:
di Margaret George (Tea, Milano 1995) Dedicato alla vita di Enrico VIII, ne ricostruisce la vita e la straordinaria personalità attraverso il racconto di un servitore.

Cammino delle antiche pietre:
di Scott M. Peck (Feltrinelli, Milano 1996) Il resoconto appassionato di un viaggio di tre settimane compiuto dall'autore con la moglie attraverso Galles, Inghilterra e Scozia, alla ricerca delle affascinanti pietre megalitiche, loro antica passione.

Perché gli inglesi non usano il bidet:
di Paola Guagliumi (Nuovi Equilibri, Viterbo 2001) L’autrice ama gli inglesi, ma questo non le impedisce di descriverli, oltre che per i loro pregi, anche per i difetti, i tic e le manie: entra nelle loro vite, nelle loro case, sui mezzi di trasporto, nei negozi, nei ristoranti per mettere a nudo la vera anima della gente comune.

Mete principali

Londra
A colpo d'occhio noterete che a località meno note riserviamo più spazio rispetto a Londra. Significa che, una volta giunti nella metropoli, dovrete avventurarvi da soli? Non del tutto: la Lonely Planet ha dedicato a Londra una guida intera. Buona lettura e buon viaggio!

Londra è una città cosmopolita dove convivono primo e terzo mondo, chauffeur e mendicanti, classe dirigente, classe lavoratrice e avanguardia. A differenza di altre grandi città europee, Londra sembra sporca e disordinata nel suo sviluppo urbano, ma questo costituisce parte del suo fascino. Visitare Londra è come trovarsi in una gigantesca tavola del Monopoli congestionata dal traffico. Anche se spesso non si sa dove ci si trova, almeno i nomi suonano rassicuranti e familiari. La città è così grande che i visitatori sono obbligati a utilizzare la metropolitana e ciò rende più difficile orientarsi.

Cattedrale di Canterbury
La più imponente ed evocativa, se non la più bella, cattedrale inglese è la sede dell'arcivescovo di Canterbury, primate d'Inghilterra. Come molte cattedrali, la sua costruzione ha avuto diverse fasi e ha risentito di diversi stili architettonici, ma il risultato finale è un vero capolavoro. Gli spettri di santi, soldati e pellegrini aleggiano nell'edificio e neppure le orde di chiassosi bambini francesi riescono a sciuparne l'atmosfera. Dopo il martirio di Thomas Becket nel 1170, la cattedrale è divenuta una delle più importanti mete di pellegrinaggio medievali e come tale è stata immortalata da Geoffrey Chaucer nei suoi 'Canterbury Tales'. La città è stata pesantemente danneggiata dai bombardamenti durante la II guerra mondiale e alcune parti sono state interamente ricostruite, ma i turisti continuano ad arrivare a frotte, come hanno sempre fatto negli ultimi 800 anni, anche se il loro numero potrebbe ridursi ora che bisogna pagare US$5 per visitare la cattedrale.

Stonehenge
Con i suoi cinquemila anni di storia, Stonehenge è il più famoso sito preistorico d'Europa e costituisce ancora uno stimolante mistero, nonostante sia una meta turistica troppo frequentata. È formato da un anello di enormi pietre sormontate da altrettanto massicci monoliti, circondato da un fossato esterno. I blocchi sono disposti in base ai movimenti dei corpi celesti, ma si sa ben poco della loro funzione. Quello che colpisce molti turisti non è tanto il significato religioso del sito, quanto la tenacia di coloro che hanno trasportato alcune delle pietre addirittura dal Galles meridionale. Si calcola che ci siano volute almeno 600 persone per trascinare uno di questi massi, pesanti 50 tonnellate. Stonehenge ha qualche difetto: è circondato da un recinto, la zona è tagliata da due grandi strade tagliano la zona dove si trova il sito e vi si accede attraverso uno scomodo sottopassaggio. Gli scontri tra gli hippy new age e la polizia durante il solstizio d'estate sono ormai divenuti una tradizione del calendario britannico.

Bath
Famosa per le sue terme romane e la sua elegante architettura georgiana, Bath è stata inserita nella lista dei luoghi dichiarati dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, ed è un paradiso per i turisti. Nel '700 fu il centro della società più alla moda e i frivoli aristocratici giunti qui per il gioco d'azzardo, i pettegolezzi e i flirt amorosi attirarono brillanti architetti che progettarono le casette a schiera in stile palladiano, le rotonde, le strade ricurve e le piazze che dominano il panorama urbano. Tra le principali attrazioni ci sono la Bath Abbey, situata in splendida posizione, le Terme romane, le eleganti Pump Rooms e il fotogenico Pultney Bridge, con i suoi negozi. È una città piccola, compatta e civile, ideale per passeggiare, esplorare i vicoli, ammirare stupiti le superbe residenze e sognare i costosi prodotti in vendita nei negozi. In estate, artisti di strada e turisti affollano le strade, ma ci si può sempre rifugiare nell'idilliaco fiume Avon e contemplare con tranquillità la città da una barca a remi.

I Cotswolds
Questa falesia calcarea, 18 km a nord di Bristol, è un altipiano che domina la Severn Valley, dal quale si godono splendidi panorami. Fra i caratteristici villaggi in pietra dalle tonalità calde sparsi nella zona, i più famosi sono Bibury (che si dice sia il più bel paesino d'Inghilterra), la sentimentale cittadina di Bourton-on-the-Water, e la stupenda Chipping Camden. Il modo migliore per esplorare i Cotswolds è spostarsi a piedi: la Cotswold Way, lunga 160 km, è un vero paradiso per le escursioni, piena di storia e di interessanti paesaggi. Purtroppo, il piacevole aspetto e il fascino dell'atmosfera 'alla Agatha Christie' hanno attirato orde di turisti e commercianti.

Oxford
Probabilmente la più famosa città universitaria del mondo, Oxford è impreziosita dalle splendide architetture dei college e trabocca di chiassosa gioventù, erudizione e divertimenti. Il panorama dei pinnacoli dorati della città che si ammira dai prati compare molto spesso nei drammi d'ambiente inglese, ma resta comunque splendido e suggestivo. Oxford non è solo una città di ricchi borghesi e ricercatori scientifici, ma è stata uno dei principali centri di produzione di auto fino al declino dell'industria automobilistica britannica ed è attualmente un fiorente centro di industrie di servizi. I college più famosi sono Christ Church, Merton e Magdalen, ma in genere quasi tutti stillano atmosfera, storia, privilegi e tradizione. Non ingannatevi pensando che avreste studiato di più in un ambiente così maestoso.

York
Questa orgogliosa città attira milioni di turisti ma è troppo vecchia, troppo bella e troppo fiera della propria importanza per essere sopraffatta da comuni turisti. Da quasi 2000 anni è la capitale del nord e ha svolto un ruolo centrale nella storia britannica durante il periodo romano, sassone e vichingo. La sua spettacolare cattedrale gotica, le mura medievali, il labirinto di strade storiche e il gran numero di pub e sale da tè la rendono perfetta per passeggiare. La York Minster è la più grande cattedrale d'Inghilterra e uno dei massimi edifici del mondo. I giardini del museo sono tra i più belli dell'Inghilterra e comprendono molte rovine ed edifici pittoreschi.

Il Lake District
Il Lake District è l'angolo più verde e piacevole di una terra rigogliosa. Il paesaggio è fin troppo perfetto e i 10 milioni di visitatori, seppure siano più che giustificati, provocano alcuni ingorghi. La zona unisce lussureggianti vallate, modeste ma scoscese montagne e moltissimi laghi, ognuno con il suo carattere particolare: generalmente Ullswater, Grasmere e Windermere sono considerati i più belli, ma Wast Water, Crummock Water e Buttermere sono altrettanto spettacolari e molto meno affollati.

Durham
Durham ha la cattedrale più mozzafiato della Gran Bretagna. La città si trova su un promontorio a picco circondato su tre lati dal fiume Wear ed è dominata dalla massiccia cattedrale normanna che sorge su una collina alberata. La cattedrale non è la più raffinata del paese e sembra più una falesia erosa dal tempo che un luogo di preghiera, ma nessun'altra cattedrale inglese ha lo stesso impatto. L'edificio condivide l'aspra collina su cui sorge con un castello normanno e l'University College, mentre il resto della pittoresca 'città' (che ha appena 36.600 abitanti) si concentra nel rimanente spazio del promontorio, che ha la forma di una lacrima.

Mete alternative

Isole Scilly
Le miti isole Scilly, 28 miglia a sud-ovest del Land's End (la punta estrema della Cornovaglia), comprendono 140 isole rocciose investite dalla calda Corrente del Golfo. Il clima mite permette la crescita di piante e alberi che non potrebbero attecchire in nessun altro luogo della Gran Bretagna e la coltivazione di fiori è una delle principali industrie locali. Il ritmo della vita nelle cinque isole abitate è lento e rilassante e non c'è bisogno dell'auto per spostarsi dal momento che l'isola maggiore (St. Mary's) misura appena 15 Kmq. La maggior parte delle isole ha spiagge bianche e sabbiose, acque cristalline e alcuni relitti di navi che attirano gli appassionati di immersioni. La principale attrazione turistica è costituita dai giardini subtropicali della Tresco Abbey (Tresco). Le spiagge migliori sono nell'isola di St. Martin's, ma il panorama più spettacolare è dato dalla Hell Bay (Baia dell'Inferno) di Bryher durante una burrasca atlantica. Per raggiungere St. Mary's si può prendere un aereo da Land's End, Exeter, Newquay, Plymouth e Bristol, oppure una nave da Penzance.

New Forest
Compresa tra Southampton e Bournemouth, lungo la turistica costa meridionale, questa zona boscosa di 145 miglia quadrate (371 kmq) è la più estesa area di vegetazione naturale rimasta in Gran Bretagna. È così da quando Guglielmo il Conquistatore le diede questo nome nel 1079. Molte antiche tradizioni sopravvivono in questa foresta, dove pascolano liberamente circa 5000 pony selvaggi. Tra gli altri animali, si possono incontrare cervi, tassi e volpi che abitano boschi di querce, faggi e agrifogli. È una splendida zona da esplorare in auto ma, soprattutto, a piedi o in bicicletta.

Shropshire
Le colline dello Shropshire formano una delle regioni più splendide, tranquille ma sottovalutate della Gran Bretagna. I dolci pendii e la bassa densità demografica la rendono perfetta per andare in bicicletta o per effettuare escursioni a piedi. Shrewsbury è probabilmente la più pregevole città inglese di epoca Tudor ed è famosa per le sue case e per le sue tortuose strade medievali. La vicina Wroxeter ospita le rovine di Viroconium, la quarta città in ordine di grandezza durante l'epoca romana. Ironbridge, a sud di Telford, è stata la Silicon Valley della rivoluzione industriale e il Gorge Museum ospita la migliore raccolta di archeologia industriale della Gran Bretagna.

Northumberland
È una delle contee più selvagge e intatte dell'Inghilterra dove ci sono probabilmente più castelli e campi di battaglia che in qualsiasi altra parte del paese, a dimostrazione delle lunghe e sanguinose guerre contro gli Scozzesi. Il reperto più interessante e famoso è il Vallo di Adriano. Il Northumberland National Park, spazzato dal vento, ha una bellezza di carattere spiccatamente non-inglese. Le erbose Cheviot Hills, all'interno del parco, sono una splendida, solitaria e impegnativa zona per le escursioni a piedi. La principale città nella zona è Berwick-upon-Tweed, la città inglese più settentrionale; i paesi più caratteristici sono Brampton e Corbridge.