Islanda

Questo paese dal nome gelido ('Iceland', terra di ghiaccio) sta rapidamente diventando una delle destinazioni turisticamente più 'calde' d'Europa.

Gran parte della popolarità dell'Islanda è dovuta alle sue bellezze naturali: ghiacciai, sorgenti termali, geyser, vulcani attivi, picchi innevati e vasti deserti di lava.

L'Islanda ha anche un'affascinante storia, un'interessante produzione letteraria e una notevole tradizione folkloristica.

Il fascino del paese è parzialmente compromesso dal fatto che i prezzi siano i più alti d'Europa: questo non significa che si debba necessariamente spendere molto, ma certo bisogna essere disposti a dormire in tenda per apprezzare veramente l'Islanda senza spendere una fortuna.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica d'Islanda

Superfice
103.000 kmq

Capitale
Reykjavík

Composizione etnica
islandesi, discendenti dai norvegesi e dai celti

Lingua parlata
islandese

Religione
93% chiesa evangelica luterana; inoltre vi sono alcuni seguaci di Ásatrú, un'antica religione scandinava, altri protestanti e cattolici

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

Settori/prodotti principale
pesca, acquacultura, lavorazione del pesce e industria conserviera, raffinazione dell'alluminio, produzione di ferro-silicio, energia geotermica e idroelettrica, turismo, patate, rape, bovini, pecore

Principale partner commerciali
Regno Unito, Germania, Francia, Danimarca, USA, Giappone, Norvegia, Svezia

Membro dell'Unione Europea
no

Documenti ed info utili

Visto
i cittadini italiani e, più in generale, i cittadini dell'Europa occidentale e di USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Hong Kong, Singapore e almeno un'altra ventina di paesi non hanno bisogno del visto

Turismo
150.000 visitatori all'anno

Rischi sanitari
ipotermia, se si pratica il trekking

Elettricita
220 V, 50 Hz

Fuso orario
la stessa del meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

Il 15 agosto di ogni anno, qualcuno tira i freni e la macchina del turismo islandese lentamente si ferma. Gli alberghi chiudono, così come gli ostelli della gioventù e i campeggi, e gli autobus sospendono il servizio. Molti turisti che viaggiano alla fine dell'estate restano delusi dal fatto che molte attrazioni sono praticamente inaccessibili già il 15 settembre e due settimane dopo l'intero paese sembra sia andato in letargo. Probabilmente la situazione cambierà nei prossimi anni, ma per ora è meglio programmare il viaggio tenendo presenti questi dati.

Eventi e Manifestazioni

La principale festa nazionale è la Festa dell'indipendenza (17 giugno), caratterizzata da vivaci parate, concerti e balli nelle strade, spettacoli teatrali all'aperto e divertimenti vari. Altre festività a carattere nazionale sono: Sjómannadagurinn (prima settimana di giugno), dedicata ai marinai, in occasione della quale i partecipanti si sfidano in gare di nuoto, tiro alla fune e salvataggio in mare; Mezza estate (24 giugno) - secondo la tradizione la rugiada della notte di mezza estate possiede magici poteri curativi e chi vi si rotola può guarire da 19 diversi malanni; Sumardagurinn Fyrsti (terzo giovedì di aprile), una festa in stile carnevalesco che celebra il primo giorno d'estate (con un certo anticipo). Tra le feste locali, Pjódhátí¯ Vestmannaeyjar, in agosto, aVestmannaeyjar, è una scatenata festa con immensi falò, campeggi all'aperto, balli, canti, mangiate e solenni sbornie. In altre parti dell'Islanda la festa di Verslunarmannahelgi (sempre in agosto) è celebrata con barbecue, gare di cavalli, campeggi, riunioni familiari e grande consumo di alcolici.

Valuta
króna o corona islandese (Ikr)

Economicita del paese
Praticamente tutto è importato e quindi cibo, pernottamento e trasporti sono costosi: l'Islanda è considerata meno cara solo del Giappone. Se si è disposti a rinunciare a qualche comfort e a dormire negli ostelli della gioventù, a mangiare nei bar e spostarsi sfruttando i pass per gli autobus si dovrebbe riuscire a spendere meno. Gli Europei che portano in Islanda la propria vettura, soprattutto una roulotte o un camper, dovrebbero avere maggiori comfort senza spendere molto di più.

I travellers' cheque in valuta straniera, gli assegni postali e le banconote possono essere cambiate in corone islandesi presso qualsiasi banca. Viene applicata una commissione di circa US$2,50, a prescindere dalla somma che si cambia. Molti locali accettano le principali carte di credito: gli islandesi vanno matti per le carte di plastica e le usano anche per comprare la verdura o effettuare altri piccoli acquisti.

La mancia non è necessaria: i ristoranti migliori aggiungono automaticamente al conto il prezzo del servizio ma se si vuole lasciare qualcosa sarà bene accetto.

Sport e tempo libero

Ci sono infinite possibilità di praticare il trekking in Islanda, da una passeggiata pomeridiana a un'escursione di due settimane nelle zone selvagge del paese. Alcuni dei migliori itinerari si trovano nelle remote zone di Landmannalaugar, Látrabjarg e Hornstrandir, oppure nel Reykjanesfólkvangur, immediatamente all'interno della regione di Reykjavík. Ci sono ottime strutture per lo sci a Reykjavík, Akureyri, Bláfjöll (immediatamente a sud-est della capitale) e Hlí¯arfjall (nei pressi di Akureyri). Si può anche praticare lo slittino sul ghiacciaio del Langjökull, il rafting lungo le rapide dello Hvítá (fiume bianco), escursioni speleologiche nelle grotte di Hallmundarhraun, nei pressi di Húsafell, escursioni a cavallo nell'interno e nuoto nelle piscine geotermiche. Per qualcosa di diverso si può provare l'Arctic Open di Akureyri, un torneo di golf che si svolge di notte alla luce del 'sole di mezzanotte' e che attira amatori e professionisti da tutto il mondo.

Storia

I primi abitanti dell'Islanda furono monaci irlandesi, che considerarono l'isola una sorta di eremo fino all'inizio del IX secolo, quando giunsero i primi coloni provenienti dalla Norvegia. Ebbe allora inizio l'epoca della colonizzazione (870-930), durante la quale le lotte politiche che dilaniavano la penisola scandinava costrinsero molti a fuggire.

I nuovi abitanti dell'Islanda optarono per un sistema di governo di tipo parlamentare. Furono istituite un'assemblea di distretto e l'Althing (Assemblea nazionale) e fu messo a punto un codice civile. L'Islanda divenne cristiana nel 999 e questo creò una parvenza di unità nazionale in un periodo di lotte interne. Il paese conobbe una grande fioritura nel secolo successivo, con pochi problemi interni e una prospera economia agraria.

L'Islanda divenne poi una base di partenza per le esplorazioni dell'Atlantico settentrionale: Erik il Rosso, figlio di un esiliato norvegese, crebbe in Islanda e colonizzò la Groenlandia nel 982. Il figlio islandese di Erik, Leif Eriksson, viene comunemente considerato il primo europeo ad aver esplorato la costa del Nordamerica - che egli battezzò Vinland la Buona. Una delle più attendibili saghe islandesi, tuttavia, ipotizza che Leif Eriksson abbia sentito parlare di Vinland da un altro islandese, Bjarni Herjolfsson, che l'aveva avvistata 14 anni prima. Qualunque sia la verità, queste spedizioni costituirono il materiale di una delle più grandi fioriture letterarie d'Europa.

La prima tradizione letteraria ad emergere fu la poesia, generalmente di argomento eroico, la quale però perse la sua importanza durante l'Età delle Saghe, dalla fine del XII secolo alla fine del XIII secolo, allorquando furono annotate e diffuse leggende epiche basate sui drammatici resoconti dei primi stanziamenti e sul racconto di avventure romanzesche e dispute. Questo materiale diede una sorta di omogeneità culturale agli Islandesi, fornendo l'argomento per affascinanti avventure da raccontare nelle lunghe e gelide notti invernali.

All'inizio del XIII secolo il periodo di pace che durava da circa 200 anni finì. Il paese entrò nella tristemente nota epoca di Sturlung, un turbolento periodo di violenza e inganni politici. Sfruttando l'occasione favorevole, il re norvegese Hákon Hákonarson invase il paese e l'Islanda divenne una provincia della Norvegia da saccheggiare a piacimento. Ad aggravare ulteriormente la situazione ci pensò il vulcano Hekla, che eruttò nel 1300, nel 1341 e nel 1389, provocando morti e distruzioni. Anche ricorrenti epidemie sconvolsero il paese e la Morte Nera che colpì la Norvegia nel 1349 ridusse in modo considerevole commerci e rifornimenti.

Alla fine del XIV secolo, l'Islanda passò sotto il dominio danese. Le dispute tra stato e chiesa portarono alla Riforma del 1550 e alla predominanza del luteranesimo come dottrina religiosa. Nel corso dei due secoli successivi l'Islanda fu depredata dai rapaci danesi, minacciata dai pirati internazionali e soggetta a un crescente numero di disastri naturali.

Il controllo danese durò fino al 1874, quando l'Islanda stese una bozza di costituzione e poté iniziare a gestire le questioni interne. La sovranità danese cessò nel 1918 e l'Islanda divenne uno stato indipendente all'interno del regno di Danimarca, ma Copenaghen mantenne la gestione della difesa e degli affari esteri. Nel 1940, tuttavia, quando la Danimarca fu occupata dalla Germania nazista, l'Islanda comprese che il regno danese non poteva continuare a controllare le vicende del paese e, un anno più tardi, chiese l'indipendenza, che ottenne il 17 giugno del 1944.

Dopo l'occupazione della Danimarca e la dichiarazione di sovranità nazionale da parte dell'Islanda, la difesa dell'isola iniziò a preoccupare le forze alleate che vi inviarono truppe inglesi e statunitensi. Gli statunitensi sono ancora presenti nell'isola, a dispetto dei tanti islandesi che li vorrebbero veder partire. Gli inglesi sono incorsi nelle ire islandesi quando si sono rifiutati di riconoscere l'ampliamento dei diritti territoriali di pesca negli anni '70. Per alcuni anni, gli attriti tra le cannoniere islandesi e le navi da guerra britanniche nelle cosiddette Guerre del Merluzzo hanno caratterizzato la stagione della pesca.

Negli ultimi anni l'economia islandese è apparsa in difficoltà: le quote di pesca sono state ridotte, la disoccupazione è cresciuta e la króna si è svalutata. Anche i conflitti tra le organizzazioni ambientaliste e l'industria baleniera islandese, che si è separata dalla Commissione Internazionale per la Pesca delle Balene nel 1992, non ha favorito la situazione. Nel 2000, nella speranza di invertire la tendenza negativa dell'economia, il governo ha approvato un accordo senza precedenti con la società deCODE Genetics, che prevede la creazione di un database contenente dettagliate informazioni genetiche, nonché il codice DNA di tutti i 270.000 abitanti dell'Islanda. La relativa omogeneità del gruppo di geni di persone con occhi blu, biondi discendenti di un numero ristretto di coloni vichinghi, promette di fornire una chiave di lettura in merito alle disfunzioni di origine genetica, e di assicurare inoltre un solido introito per il paese; centinaia di milioni di dollari stanno già affluendo.

L'Islanda è il primo paese al mondo che farà completamente a meno del petrolio e dei combustibili fossili. Continuerà a sfruttare le sue centrali energetiche geotermiche, e ha iniziato a utilizzare l'idrogeno sprigionato dai suoi fiumi e dai suoi vulcani per alimentare i motori di autovetture, autobus, imbarcazioni. Per convertire alla nuova energia pulita i 180.000 autoveicoli e le 2.500 imbarcazioni islandesi è stato preventivato un periodo compreso tra i trenta e i quaranta anni. Il primo passo sarà mettere in circolazione gli autobus a energia pulita, che scaricano invece di gas, acqua. I problemi tecnici da risolvere e anche i costi elevati, rispetto al petrolio, sono tuttavia compensati dal fatto che i motori alimentati dall'idrogeno sono da due a tre volte più potenti rispetto a quelli a benzina.

Il 25 aprile 2003 è stata inaugurata, nella capitale islandese, la prima stazione di servizio per autoveicoli a idrogeno. Beneficiari privilegiati del rifornimento sono i tre autobus a idrogeno in servizio a Reykjavik, che attuano un progetto in parte finanziato dall'Unione Europea.

Cultura

Sull'aspro territorio islandese è nata una cultura indipendente, creata nel corso dei secoli dai discendenti degli allevatori e dei guerrieri che fuggirono dalla tirannica Scandinavia medievale. La fuga in un paese nuovo da colonizzare portò alla costruzione di solidi insediamenti e fattorie, e alla nascita di una ricca tradizione letteraria dominata dalle saghe - resoconti di lotte, battaglie, imprese eroiche e occupazioni - che sono considerate le opere più pregevoli di tutta la tradizione medievale occidentale. L'Islanda ha dato un importante contributo anche alla letteratura moderna e Halldór Laxness, il più noto scrittore islandese, è stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1955. La musica tradizionale - canzoni da cowboy e lacrimevoli cantilene - resta popolare, mentre uno straordinario successo internazionale hanno avuto i Sugarcubes e l'imprevedibile ex cantante del gruppo, Björk.

Sebbene l'Islanda sia ufficialmente cristiana, l'antica religione scandinava chiamata Ásatrú si sta diffondendo non solo come novità, ma come setta ufficialmente riconosciuta. L'Ásatrú islandese è stata riportata in auge negli anni '70 da un allevatore di pecore: è un culto che si concentra sulle forze naturali e sull'armonia della natura rappresentata dalle antiche divinità.

Il cibo tradizionale islandese non è così cattivo come si potrebbe pensare, e alcune ricette sono molto gustose. L'unica clamorosa eccezione è l' 'hákarl', carne di squalo putrefatta tenuta sepolta anche sei mesi perché sia decomposta a sufficienza. Sono leggermente migliori l' 'hrútspungur', testicoli di montone tenuti a bagno nel siero di latte e poi pressati fino a formare una torta, e lo 'svi¯', testa di pecora (completa di occhi) bruciacchiata, segata a metà, bollita e mangiata fresca o in salamoia. Si può anche provare lo 'slátur', un miscuglio di frattaglie di pecora insaccate in un budello e poi bollite. Ci sono anche piatti meno bizzarri: 'har¯fiskur' (eglefino), 'bleikja' (salmerino), 'lundi' (pulcinella di mare) e, se non si è contrari a mangiarle, grasso e bistecche di balena e carne di foca. La specialità islandese è lo 'skyr', un prodotto simile allo yoghurt a base di latte pastorizzato e batteri. Il caffè è una istituzione nazionale, mentre birra, vino e alcolici sono costosi. La bevanda tradizionale islandese è il 'brennivín', una sorta di superalcolico ottenuto dalle patate e aromatizzato con carvi.

Ambiente

L'Islanda, seconda isola d'Europa per estensione, si trova nell'Oceano Atlantico, a nord-est della Scozia, a ovest della Norvegia e a sud-est della Groenlandia. L'isola principale, che si estende per 500 km da est a ovest e per 300 km da nord a sud, è caratterizzata da altipiani desertici, delta sabbiosi, vulcani, distese di lava e ghiacciai risalenti all'epoca glaciale. Oltre metà del paese si trova a più di 400 metri di quota, e la vetta più alta, l'Hvannadalshnúkur, raggiunge i 2119 m. Solo il 21% delle terre, tutte vicine alla costa, sono considerate coltivabili e abitabili. La maggior parte della popolazione islandese e della produzione agricola si concentra nel sud-est, tra Reykjavík e Vík.

L'Islanda è una massa terrestre relativamente giovane e soggetta a periodici sconvolgimenti a causa dell'attività vulcanica. I terremoti qui sono piuttosto comuni e le persone si curano solo delle esplosioni vere e proprie, quelle che fanno sorgere un'isola dove un tempo c'era solo l'oceano, oppure quelle che riplasmano la superficie terrestre. Non sorprende che tra scosse ed eruzioni il paesaggio sia privo di alberi (anche se, a dire il vero, grazie a massicci programmi di riforestazione il paese ha alcune foreste e aree di betulle a cespuglio). Ci sono invece in abbondanza ampie zone di tundra, praterie, torbiere e aridi deserti. L'unico mammifero indigeno è la volpe dell'Artico; anche gli orsi polari, che saltuariamente arrivano dalla Groenlandia sui banchi di ghiaccio galleggianti, sono originari, ma sono considerati ospiti indesiderabili. Tra gli animali introdotti vi sono la renna, il visone e il topo selvatico. Vi sono anche molti uccelli, soprattutto marini, oltre a mammiferi marini e pesci. Tra i pesci di acqua dolce ci sono anguille, salmoni, trote e salmerini alpini.

Le coste meridionali e occidentali hanno temperature invernali relativamente miti grazie alla calda Corrente del Golfo, che causa però, d'altro canto, intense piogge. In gennaio, per esempio, Reykjavík ha una media di 3 giorni di sole (in luglio la norma è 1 solo). Luglio e agosto sono i mesi più caldi e, in generale, le probabilità di trovare bel tempo aumentano muovendosi verso nord o verso est. Le zone più soleggiate sono quelle nei dintorni di Akureyri e del lago My´vatn nel centro-nord, mentre le temperature più miti si hanno nei dintorni di Egilssta¯oir a est, anche se entrambe queste località sono spazzate da uno sgradevole vento gelato. Pur avendo il cielo più limpido rispetto alle zone costiere, i deserti dell'interno hanno altri problemi, come bufere e forti venti che sollevano polvere e sabbia.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: La compagnia di bandiera islandese effettua regolari collegamenti aerei diretti con l'Europa e gli Stati Uniti. Andare in aereo in Islanda è costoso e per abbattere i costi del viaggio conviene prenotare con largo anticipo, informarsi sulle tariffe più convenienti e acquistare il biglietto almeno 30 giorni prima della partenza. Un piacevole mezzo per raggiungere l'Islanda dall'Europa è il traghetto, sebbene la durata del viaggio sia considerevole così come i costi. Dalla fine di maggio ai primi di settembre, un servizio di traghetti opera da Esbjerg, nella Danimarca sudoccidentale (i passeggeri devono trascorrere due notti nelle isole Færøer lungo il tragitto). Esiste anche un traghetto litoraneo che collega Groenlandia e Danimarca passando per l'Islanda da metà dicembre a metà gennaio, e un altro tra l'Islanda e la Norvegia nella seconda settimana di settembre con ritorno nella prima settimana di ottobre. Tra giugno e agosto c'è un traghetto per l'Islanda da Lerwick, nelle isole Shetland, al largo della costa nordorientale della Scozia.

Trasporti interni: La Flugleiir, la compagnia aerea interna, fornisce l'unico mezzo di trasporto affidabile in inverno, quando la neve e il ghiaccio impediscono la maggior parte degli spostamenti su strada. In estate, effettua voli giornalieri piuttosto costosi tra la capitale e le principali località. L'Islanda non ha ferrovie e la sua rete autostradale è la meno sviluppata d'Europa. Tuttavia la Bifrei¯astöd Íslands, un'organizzazione collettiva di autobus a lunga percorrenza, ha una rete di servizi piuttosto scomodi che però coprono tutta l'isola. Ci sono anche dei traghetti che collegano le varie città sulla costa. Le agenzie di autonoleggio si trovano in tutte le città principali e le tariffe sono abbordabili, ma ad esse bisogna aggiungere i chilometri in eccesso, l'assicurazione obbligatoria e una benzina molto cara. Con le sue strade sterrate, le ripide colline e il tempo inclemente, l'Islanda non è certo il paradiso dei ciclisti. Ciò nonostante, un crescente numero di visitatori sceglie questo mezzo e le biciclette possono essere noleggiate in molti centri urbani, negli alberghi, negli ostelli e nelle pensioni. Tra i mezzi di trasporto locale ci sono i taxi, che possono anche essere noleggiati per effettuare le visite, e gli autobus municipali.

Letture consigliate

Viaggio al centro della Terra:
di Jules Verne (Newton & Compton, Milano 2003) Contiene descrizioni di Reykjavík e dello Snæfellsjökull, il vulcano di ghiaccio che rappresentava l'ingresso al centro della Terra.

Lettere dall'Islanda:
di Wystan Hugh Auden e Louis MacNeice (Archinto, Milano 1993) Un'irriverente e spiritosa collezione di poesie, lettere e racconti su un viaggio giovanile dei due poeti inglesi; è diventato un classico per i viaggiatori.

101 Reykjavik:
di Hallgrimur Helgason (Tea, Milano 2003) Un romanzo ambientato in Islanda a metà degli anni '90 che narra la storia di un trentenne con poca voglia di crescere. Una storia grottesca sullo sfondo della vita notturna della capitale.

Saga di Ragnarr:
(Iperborea, Milano 1993) Ambientata nell'IX secolo, narra le avventure d'armi e d'amore degli eroi della mitologia nordica.

Saga di Oddr l'arciere:
(Rizzoli, Milano 2003; con testo originale a fronte) Avvicente storia di uno dei più celebri e popolari eroi della letteratura islandese. Una veggente predice a Oddr una vita lunga e avventurosa e la profezia si avvera.

Saga di Egill il monco:
(Iperborea, Milano 1995) Scritta agli inizi del XIV secolo, narra le peripezie di Egill e Smundr, eroi che partono alla ricerca delle figlie del re di Russia, rapite dai mostri. La lunga serie di avventure si concluderà con la liberazione delle principesse e il felice ritorno a casa.

Saga di Hrafnkell:
(Iperborea, Milano 1997) Narra con ritmo avvincente la storia di Hrafnkell, famoso capo islandese del X secolo. Appartiene alle saghe di carattere storico e documentario, preziose per la comprensione di fatti e personaggi della storia antica dell'isola.

Angeli dell'universo:
di Einer M. Gudmundsson (Iperborea, Milano 1997) Il romanzo, a opera di uno dei più rappresentativi giovani scrittori islandesi, racconta la storia vera del fratello dell'autore, nato nel 1949, quando l'Islanda entra nella NATO perdendo la sua identità di isola.

L'onore della casa:
di Halldór Laxness (Iperborea, Milano 2000) Dal premio Nobel per la letteratura, la storia di due sorelle e del loro differente atteggiamento nei confronti delle convenzioni sociali.

Il più grande scrittore d'Islanda:
di Hallgrimur Helgason (Guanda, Milano 2003) Il ritratto di un grande scrittore islandese Halldór Laxness, premio Nobel nel 1955. Un'opera che abbraccia e ci fa conoscere il mondo islandese e le sue tradizioni.

Islanda:
(White Star, Vercelli 1998; collana 'Grandangolo') Le meraviglie di questo paese messe in risalto da splendide fotografie e dai testi di Fabio Bourbon.

Il viaggio di ritorno:
di Olaf Olafsson (Corbaccio, Milano 2001) Un romanzo di successo nel quale una donna islandese ritorna alla sua terra a confrontarsi con un difficile passato.

Edda:
di Snorri Sturluson (Tea, Milano 2003) Nata come manuale di poesia scaldica - nell'Islanda e nella Norvegia medioevali gli scaldi erano i poeti di corte - "Edda " è stata composta intorno al 1220 e narra miti, leggende e tradizioni dell'antichità scandinava.

Tutto in ordine:
di Sveva Jacobsdóttir (Le Lettere, Firenze 1999) Una serie di racconti apparsi in Islanda fra il 1965 e il 1989.

Il patto dei leoni:
di Dorothy Dunnet (Tea, Milano 2002) Ambientato nel 1471, è un romanzo il cui protagonista compie numerosi viaggi, uno dei quali in Islanda, magica terra dalla luce dorata, che potrà forse dare una svolta alla sua strana guerra con la bellissima moglie.

Mete principali

Reykjavík
Reykjavík è diversa da qualsiasi altra città europea. È la capitale più settentrionale del mondo e, a dispetto del suo nome che significa 'baia fumosa', viene chiamata la 'città senza fumo' grazie al vento che la spazza incessantemente e all'utilizzo dell'energia geotermica. Reykjavík ha tutte le infrastrutture di una moderna città europea, oltre a un interessante città vecchia e a edifici bianchissimi in legno e file di case in cemento dai colori sgargianti. Quasi tutto ciò che è di interesse turistico si trova a breve distanza dall'antico stanziamento.

La città vecchia, fulcro della città, è una zona rustica con parchi erbosi, laghi, mercati e musei. Chiunque sia anche solo remotamente interessato alla cultura norvegese e islandese deve visitare il Museo nazionale, che ospita oggetti di carattere sacro e popolare oltre ad attrezzi risalenti al periodo della colonizzazione. L'oggetto più famoso è il portale di una chiesa scolpito intorno al 1200, che raffigura una scena di battaglia norvegese, mentre nel pianterreno si trovano attrezzi agricoli e nautici, modelli delle prime barche da pesca e ingegnosi strumenti per il lavoro nelle fattorie. Immediatamente dietro il museo si trova l'Istituto Árni Magnússon, una tappa obbligata per gli amanti dei manoscritti. L'edificio contiene una famosa collezione di volumi, tra cui il Landnámabók e il Njáls Saga, che furono restituiti dalla Danimarca all'Islanda dopo l'indipendenza.

La moderna Reykjavík si estende a est della città vecchia e ha diverse attrazioni come la Hallgrímskirkja, un'imponente chiesa che assomiglia a una montagna di lava basaltica. Pur non essendo particolarmente bella, è comunque una delle strutture più caratteristiche della città. La costruzione cominciò alla fine degli anni '40 del XX secolo e fu terminata nel 1974. Il nome le deriva dal più noto poeta islandese, Hallgrímur Pétursson. Si può visitare l'austero e luminoso interno e poi prendere un ascensore per raggiungere la sommità della torre, alta 75 metri, dalla quale si ha una bella vista sulla città. Sul prato si trova una statua di Leif Eriksson, trionfalmente definito 'Figlio dell'Islanda, scopritore della Vinland' (identificata con Terranova o il Labrador). Un altro luogo dall'aspetto poco invitante è il Volcano Show. Ancora una volta, non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle apparenze: questo teatro offre l'eccezionale possibilità di vedere l'incubo vulcanico sotto (o sopra) il quale vivono gli islandesi. Qui si possono vedere le drammatiche immagini di alcune delle più importanti eruzioni del paese, tra cui il premiato film sulla nascita dell'isola di Surtsey, emersa dal mare durante un'eruzione nel 1963. Ci sono anche dei piacevoli giardini botanici, un frequentato parco ricreativo e una serie di musei dedicati alle opere dei principali artisti islandesi.

Gli alloggi, i ristoranti e i negozi economici si trovano nella città vecchia o nelle sue immediate vicinanze verso est. Per quanto riguarda i divertimenti si può andare al cinema (i film sono in lingua originale con sottotitoli in islandese), oppure assistere a spettacoli culturali (teatro, opera, musica classica e danza) e spettacoli di luci (saghe, stravaganti rievocazioni della colonizzazione e dell'epoca vichinga). Il Runtur è una sorta di istituzione in questa città: significa girare per i bar più alla moda, i locali dove si tengono concerti e le discoteche, per essere sicuri di non perdersi qualcosa di importante.

Gullfoss e Geysir
Le attrazioni turistiche più visitate dell'Islanda si trovano entrambe nella parte centromeridionale dell'isola. Gullfoss è una cascata a due livelli molto scenografica e quando il sole splende (cosa piuttosto rara) si riesce a vedere l'arcobaleno. Il luogo doveva essere venduto a impresari internazionali per lo sfruttamento dell'energia idroelettrica, ma è poi stato comprato dal governo che ne ha fatto un monumento nazionale. Nelle vicinanze si trova Haukadalur, un tempo uno dei grandi centri di insegnamento dell'Islanda meridionale.

Immediatamente a est di Gullfoss si trova Geysir, la zona che contiene i migliori geyser del paese. L'attrazione principale è il 'Grande geysir' che cominciò la sua attività nel XIV secolo per cessare all'inizio del XX secolo, dopo che migliaia di turisti avevano cercato di soffocarlo gettandovi dentro pietre e terra. Fortunatamente sopravvive il vicino Strokkur, i cui getti raggiungono i 20 metri: hanno una frequenza di 3 minuti ma i fotografi devono essere rapidi perché durano solo alcuni secondi. Intorno al sito si trovano altre sorgenti di acqua calda, torrenti caldi, alghe psichedeliche e depositi minerali.

My´vatn
M y´vatn, nella parte nordorientale dell'Islanda, è considerata una delle meraviglie naturali del mondo. Gran parte di questi luoghi ha caratteristiche vulcaniche o geotermiche, ma la gemma della riserva è uno splendido lago blu popolato da svariati uccelli. Inoltre, grazie alla sua particolare posizione, protetta da un enorme ghiacciaio, la riserva ha un clima tra i migliori dell'Islanda. I viaggiatori si possono rilassare e trascorrere qui una settimana campeggiando, oppure effettuare delle escursioni al Parco nazionale dello Jökulsárgljúfur, alle grotte di ghiaccio del Kverkfjöll, alla caldera di Askja o al cratere di Hverfell.

Mete alternative

Helgafell
Helgafell è la montagna sacra tanto presente nella storia e nella letteratura islandese. È una collina alta soltanto 73 metri, ma che in compenso conserva parte del suo alone magico: chi, mentre la scala, segue alcune semplici regole potrà esaudire tre suoi desideri. In primo luogo, bisogna risalire il pendio sudoccidentale fino alle rovine del tempio senza parlare o voltarsi indietro. In secondo luogo, i desideri devono avere nobili intenti e devono essere fatti da un cuore innocente. Infine, bisogna discendere dal pendio orientale e non rivelare a nessuno ciò che si è desiderato. Helgafell si trova 5 km a sud di Stykkishólmur, nell'Islanda centro-occidentale.

Kerlingarskar
Il nome Kerlingarskar significa 'passo della strega': secondo la leggenda, questo strano luogo era abitato da una femmina di troll fino a quando essa fu trasformata in una colonna di pietra ai piedi del Kerlingarfjall, la montagna che forma il lato orientale del passo. Nelle vicinanze si trova un lago, dove si crede che la strega pescasse. Nel XIX secolo, un residente locale disse di aver visto enormi impronte che conducevano all'acqua e sono anche stati segnalati alcuni avvistamenti di misteriose creature come a Loch Ness. Per gli arditi, è possibile campeggiare ed esplorare il lago ma il tempo è spesso ingrato. Gli autobus che collegano Reykjavík a Stykkishólmur attraversano questo passo.

Grímsey
Una parte dell'isola di Grímsey, 41 km a nord dell'Islanda, è l'unica porzione di territorio islandese all'interno del Circolo polare artico. Oltre al fascino di questa magica linea sulla carta, la principale ragione per visitare Grímsey è quella di ammirare le falesie che in alcuni punti raggiungono i 100 metri di altezza, costituendo un luogo perfetto per le colonie di uccelli che nidificano qui. L'isola è anche la patria dei più appassionati scacchisti islandesi, e in passato molte partite si sono concluse con un tragico tuffo in mare dei perdenti dalle alte scogliere dell'isola. L'entusiasmo per il gioco si è ridimensionato, ma se qualcuno vi chiede di fare una partita è bene non prendere la cosa troppo alla leggera.

Askja
L'immensa caldera di Askja (50 kmq) è un luogo remoto e solitario come molti altri in Islanda. Freddo, ventoso e proibitivo, fornisce un'ampia prova della forza creativa della natura. Il cataclisma che ha dato origine alla caldera avvenne nel 1875, quando i frammenti eruttati dal vulcano arrivarono fino all'Europa continentale. L'attività continuò per i 30 anni successivi, culminando in un altro massiccio crollo dei terreni superficiali. Questa nuova depressione si riempì poi d'acqua formando un lago che, con i suoi 217 m, è il più profondo d'Islanda. Sebbene il lago, di un colore blu intenso, resti gelato per gran parte dell'anno, un cratere più piccolo e di più recente formazione al suo interno è ancora caldo e ideale per nuotare. Askja si trova nell'Islanda centrale e si raggiunge con un fuoristrada o partecipando a un'escursione organizzata.

Parco nazionale dello Jökulsárgljúfur
Il Parco nazionale dello Jökulsárgljúfur (il nome significa 'canalone del fiume ghiacciato') è la più recente riserva costituita in Islanda. Talvolta chiamato il 'Grand Canyon d'Islanda', il parco ha la più grande gola del paese, vegetazione lussureggiante, bizzarre formazioni rocciose e grotte, la ripida valle di Ásbyrgi e miriadi di cascate. Tra le altre attrazioni vi sono le rocce con l'eco, Hlió¯aklettar, le verdi e splendide sorgenti dell'Hólmatungur, e Dettifoss, la cascata più possente d'Europa. Il parco si trova a est di Húsavík, nell'Islanda nordorientale.