Isole Vergini

A chi crede ancora nel sogno americano potrà capitare di svegliarsi in un posto come questo.

Le tre isole principali e le oltre 60 isolette che formano le Isole Vergini hanno coste meravigliose, tra le più belle della terra. Questo piccolo territorio a stelle e strisce oltreconfine offre un assaggio di paradiso e un po' di relax a circa 2 milioni di turisti l'anno.

Le località turistiche proposte dalla Swanky, una potente compagnia di navi da crociera e yacht a noleggio, difficilmente attraggono il turista fai da te.

Tuttavia, si possono tranquillamente visitare le Isole Vergini (specialmente la più abbordabile St John) senza la compagnia di gente chic che sorseggia piñacolada sul ponte di poppa.

A colpo d'occhio

Superfice
350 kmq

Capitale
Charlotte Amalie sull'isola di St Thomas

Composizione etnica
originari dell'Africa (75%), esuli americani (13%), Portoricani (5%), Danesi, Francesi

Lingua parlata
inglese e in minor misura creolo, spagnolo e francese

Religione
battista (42%), cattolica (34%), episcopale (17%)

Ordinamento dello stato
territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America
Governatore: Charles Wesley Turnbull II

Settori/prodotti principale
turismo, raffinazione del petrolio

Principale partner commerciali
USA, Portorico

Documenti ed info utili

Visto
ai cittadini americani e canadesi non è richiesto nessun visto, anche se devono provare la propria cittadinanza con certificato di nascita, tessera elettorale o passaporto valido. I turisti provenienti da altri paesi non hanno bisogno del visto, ma devono avere il passaporto se soggiornano per un periodo superiore ai 90 giorni. All'arrivo viene richiesto un documento a prova della prosecuzione del viaggio

Rischi sanitari
eritemi solari, febbre dengue (portata dalle zanzare)

Elettricita
110-120V, 60Hz

Come telefonare
dal Nordamerica, comporre 1 + 340 + le sette cifre del numero locale. Dagli altri paesi comporre il prefisso internazionale di teleselezione + 1 + 340 + le sette cifre del numero locale

Fuso orario
3 ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema britannico

Quando andare

Il periodo di alta stagione va da dicembre a maggio, ma dipende in parte dai climi del Nordamerica e dell'Europa, visto che quello delle Isole Vergini si mantiene relativamente mite. E' consigliabile quindi visitare le isole in altri periodi, quando le tariffe alberghiere scendono di due terzi rispetto ai mesi di alta stagione. Inoltre, con il tempo sereno dei mesi tra aprile e agosto, l'acqua del mare è più pulita e limpida, ideale per le immersioni.

Eventi e Manifestazioni

Il miscuglio di culture delle Isole Vergini fa sì che il giorno di S. Patrizio sia una festa vivace e allegra, quasi come un festival blues. Non importa cosa si festeggia: i costumi sono coloratissimi e sono immancabili il ritmo del calypso che risuona da qualche parte e i trampolieri.

Il Carnevale sull'isola di St Thomas è una settimana piena di travestimenti, suoni di tamburi, balli, feste e mocko jumbies (trampolieri mascherati). A differenza di altre isole caraibiche dove il Carnevale precede la quaresima, a St Thomas si festeggia dopo Pasqua, generalmente verso la fine di aprile. A St John il 4 luglio, Festa dell'Indipendenza degli Stati Uniti, è una settimana intera di fuochi d'artificio e grandi feste, subito dopo il Carnevale che cade nell'ultima settimana di giugno.

A St Croix il Crucian Christmas Festival che dura due settimane, da Natale ai primi giorni di gennaio, offre ancor più divertimento, grandi bevute e sfilate. E se uno solo non è sufficiente, ritornate per il Natale di luglio, quando Babbo Natale balla per le strade di Charlotte Amalie in compagnia degli elfi più alti che abbiate mai visto. Il giorno del Bull and Bread Day si festeggiano le lotte degli schiavi delle piantagioni di canna da zucchero per ottenere condizioni migliori. Esso si svolge ogni 1° novembre sull'isola di St Croix. Il Transfer Day (31 marzo) è la commemorazione del passaggio delle isole dalla Danimarca agli Stati Uniti avvenuto nel 1917.

Ad aprile si svolge la regata internazionale Rolex Cup dello Yacht Club di St Thomas. Di minor importanza sono le gare Hermit Crab di Christiansted sull'isola di St Croix, in programma ogni lunedì pomeriggio. Interessanti inoltre sono tornei e gare di tutti i tipi, dal golf alla preparazione di torte, in cui non conta tanto la bravura quanto il partecipare con entusiasmo.

Festività pubbliche

1 gennaio - Capodanno

Terzo lunedì di gennaio - Martin Luther King Jr Day (Compleanno di Martin Luther King)

Terzo lunedì di febbraio - Presidents Day (Festa per i compleanni dei presidenti Abraham Lincoln e George Washington)

Fine marzo o aprile - Pasqua

Ultimo lunedì di maggio -Memorial Day (Commemorazione dei caduti in guerra)

3 luglio - Emancipation Day (Festa per l'abolizione della schiavitù)

4 luglio - Indipendence day (Festa dell'indipendenza)

Primo lunedì di settembre - Labor Day (Festa dei lavoratori)

Secondo lunedì di ottobre - Columbus Day e Virgin Islands Friendship Day (Anniversario della scoperta dell'America e Festa dell'amicizia delle Isole Vergini)

1 novembre - Festa della libertà (St Croix)

11 novembre - Veterans Day (Festa dei veterani di guerra)

Quarto giovedì di novembre - Thanksgiving Day (Giorno del ringraziamento)

25 dicembre - Natale

26 dicembre - Santo Stefano

Valuta
dollaro americano

Economicita del paese
Le Isole Vergini hanno puntato tutto sul turismo. Le navi da crociera pagano ingenti tasse per l'attracco e anche i turisti devono pagare per soggiornare in questi luoghi idilliaci. La vita è cara sulle isole ed è meglio essere preparati.

I travellers cheque e le principali carte di credito sono accettate ovunque e ci sono numerosi uffici di cambio. Gli alberghi applicano una tassa aggiuntiva dell'8% sul pernottamento e un 10-15% per il servizio. I camerieri dei ristoranti includono nel conto un 10-15% per il servizio o in alternativa accettano laute mance.

Sport e tempo libero

St Thomas ha le migliori spiagge di sabbia bianchissima dei Caraibi, famose quelle della Magens Bay, una gigantesca conchiglia di sabbia e palme classificata come una delle dieci spiagge più belle del mondo. Se cercate spazi ampi dove poter giocare a frisbee, scegliete la più tranquilla Limetree Beach nella parte sud dell'isola. Su St Croix, provate Shoy Beach vicino a Christiansted o prendete un traghetto fino a Buck Island, a pochi chilometri dalla costa nord-orientale. Sull'isola di St John, la bella Cruz Bay offre la Honeymoon Beach, il posto preferito dai fotografi in cerca di sfondi esotici, e la Jumbie Bay, dove è consentito il nudismo.

Nella barriera corallina di Buck Island, al largo della costa nord-orientale di St Croix, si possono fare interessanti immersioni ed esplorazioni sottomarine. Questa riserva naturale protetta è circondata da una barriera corallina, per un tratto segnalata da un percorso subacqueo. Tra le altre zone dove fare immersione al largo di St Croix, si ricorda Salt River Dropoff sulla costa centro-settentrionale. Se soggiornate sull'isola di St Thomas, provate Coki Point o il mare intorno a Cow e Calf, due rocce che sporgono dalla Jersey Bay. Lo "snuba", una via di mezzo tra l'immersione e lo snorkelling, è lo sport del momento a St John: chi lo pratica, lo 'snuber', è attaccato ad una bombola di ossigeno per mezzo di un lungo tubo che gli permette di respirare.

Per il surf l'unico posto veramente adatto è la Hull Bay, ad ovest della Magens Bay sull'isola di St Thomas. I surfisti potranno sfruttare le numerose onde alte del tratto lungo la costa settentrionale di St John e quella orientale di St Thomas. Dato che i porticcioli delle vicine Isole Vergini britanniche stanno diventando sempre più affollati, i turisti preferiscono veleggiare verso le Isole Vergini americane. Chi desidera visitare le isole in barca può affittare un'imbarcazione al porto di Red Hook sull'isola di St Thomas, a Christiansted sull'isola di St Croix, e alla Cruz Bay sull'isola St John. Gli appassionati della pesca subacquea potranno catturare grossi marlin, tonni e martin pescatori.

Il Virgin Islands National Park sull'isola di St John offre numerose escursioni su sentieri rocciosi e ripidi, alcuni dei quali attraversano le vecchie piantagioni di canna da zucchero e raggiungono tre diverse vette. Bordeaux Mountain, a 385 m di altitudine, è la più alta. Diversi maneggi organizzano visite a cavallo nelle foreste dell'isola.

Storia

I primi insediamenti nelle Isole Vergini iniziarono nel 1500 A. C., anche se ci sono reperti di abitazioni umane che risalgono a 1000 anni prima. Tre noti gruppi di Indiani arrivarono prima degli Europei: i Ciboney, gli Arawak e i Caribi. Quest'ultimi avevano conquistato le isole pochi decenni prima dell'arrivo di Colombo nel 1493, quando furono sterminati.

Colombo, forse sentendo la mancanza di presenze femminili sulla nave, chiamò le isole Las Vírgenes riferendosi in qualche modo alla leggenda di Santa Orsola e delle 11.000 vergini martiri trucidate. I successivi 150 anni furono caratterizzati dai tentativi infruttuosi degli Inglesi, dei Francesi, degli Spagnoli e dei Cavalieri di Malta di insediarsi stabilmente sulle isole, insuccessi aggravati dalle incursioni di pirati e avventurieri. Nel 1672 la Compagnia danese dell'India occidentale si stabilì definitivamente sull'isola di St Thomas e nel 1694 su quella di St John. Nel 1733 la compagnia ottenne St Croix dai Francesi, riunì le tre isole sotto la legge danese, con il nome di Indie occidentali danesi, e le trasformò in uno dei maggiori produttori di zucchero della regione.

L'industria dello zucchero si basava principalmente sulla schiavitù e le più grandi aste di schiavi del mondo si svolgevano a Charlotte Amalie, sull'isola di St Thomas. Nel 1797, su 30.000 abitanti, 25.500 erano schiavi che lavoravano sulle isole. Dopo l'abolizione della schiavitù avvenuta nel 1848, l'aumento del costo della manodopera, la siccità, gli uragani e le sempre più consistenti forniture di zucchero di barbabietola provenienti dai coltivatori americani ed europei determinarono la caduta delle Indie occidentali danesi.

Gli Stati Uniti si resero conto dell'importanza strategica delle fortezze e dei porti dalle acque profonde delle isole durante la guerra civile americana, ma il senato non diede l'approvazione per l'acquisto di St Thomas e St John dalla Danimarca per un valore di 7,5 milioni di dollari. Quando scoppiò la prima guerra mondiale le isole divennero un punto strategico per il controllo americano del bacino caraibico e del canale di Panama, così la vendita si concluse per un totale di 25 milioni di dollari in oro, il prezzo più alto che gli Stati Uniti abbiano mai pagato per un territorio.

Le Isole Vergini Americane rimasero sotto la giurisdizione della Marina americana per i 14 anni successivi, quando il ministero degli interni degli Stati Uniti ne prese il controllo. L'autonomia locale fu concessa nel 1970 e oggi le isole sono un territorio non incorporato sotto la bandiera americana. Negli anni '50 e '60 i costi vantaggiosi dei viaggi aerei e l'embargo statunitense contro Cuba portarono un notevole flusso di turisti nelle isole, modificando radicalmente la struttura dell'economia locale. Il turismo rimane l'aspetto principale delle isole e si intensifica la costruzione di infrastrutture. Nonostante le isole siano tra le mete più proposte dalle brochures sui Caraibi, sembra che vengano notate dal resto del pianeta solo quando un uragano si sfoga causando disastri, come è successo nel 1989 con l'uragano Hugo e nel 1995 con gli uragani Luis e Marilyn.

Cultura

Le Isole Vergini Americane hanno un patrimonio culturale variegato. Non c'è traccia del popolo orginario indiano; gli abitanti dell'isola discendono per la maggior parte da schiavi o da proprietari di schiavi. Il patrimonio europeo viene principalmente dai Danesi, che dominarono le isole per oltre 250 anni, e in misura minore dai proprietari terrieri inglesi e olandesi. La presenza francese iniziò con gli ugonotti in fuga dalla Francia cattolica verso la metà del XIX secolo e con i Francesi che arrivarono quando St Croix era sotto il loro controllo. Da qui è nata una comunità di persone chiamate Frenchies, che vive a Frenchtown, ad ovest di Charlotte Amalie. Più recente è l'arrivo di esuli americani ed europei e di immigrati portoricani. Oggi la cultura dominante che le raggruppa tutte è senza dubbio quella americana, il risultato di 80 anni di interesse strategico e commerciale americano.

L'inglese è la lingua ufficiale su tutte le isole ma presenta influenze creole. Gli immigrati portoricani parlano spagnolo, mentre alcuni Frenchies parlano ancora francese. Tra gli abitanti di origine africana è radicata la credenza nel mondo degli spiriti: i fantasmi (jumbis) vengono ritenuti responsabili delle cose brutte o belle che accadono sull'isola. Le storie di fantasmi hanno costituito un elemento fondamentale della cultura degli schiavi, sia come divertimento da brivido nelle notti di luna piena sia come insegnamento per i bambini. Le storie di Bru Nansi, un astuto uomo ragno capace di superare le situazioni più difficili, arrivarono nei Caraibi dall'Africa occidentale. La tradizione di raccontare storie continua tutt'oggi anche se solo in particolari contesti quali riunioni di comunità e feste locali.

Gli abitanti delle Isole Vergini sono patiti del ritmo. Le fungi band locali suonano strumenti "a grattugia" quali zucche vuote e assi da bucato e cantano canzoni che spesso trattano temi sociali e politici. La musica del momento è il 'mix,' un insieme scatenato di calypso, reggae e hip-hop, che ascolterete a tutto volume dalle auto della gente del posto. Le band di percussionisti stanno vivendo una fase di revival. Il retaggio europeo dell'isola è chiaramente rappresentato dai balli a quadriglia, più animati, alla francese, a St Croix e più composti, alla prussiana, a St Thomas.

L'antenato degli impressionisti, Camille Pissarro, è nato a St Thomas nel 1830. Nonostante abbia vissuto quasi tutta la sua vita a Parigi viene ricordato con affetto come nativo dell'isola. La casa in cui è nato, Dronningens Gade, è aperta al pubblico ma non offre molto da vedere. Ultimamente il fulcro artistico delle Isole Vergini è il Tillet Gardens Arts Center, un complesso di studi, aule e gallerie situato in un grazioso scenario a nord-est di Charlotte Amalie. Sull'isola di St Croix esiste anche una comunità di intagliatori di legno che lavorano il mogano e altri tipi di legname della foresta pluviale.

La gentilezza è una caratteristica delle isole Vergini. I suoi abitanti dicono Buongiorno e Buonasera quasi fosse un tic e consigliamo di fare altrettanto. Forse per compensare l'aumento della delinquenza, quasi tutti gli abitanti sono estremamente cordiali e disponibili.

Ambiente

Le Isole Vergini Americane, come puntini da unire in un gioco enigmistico, si trovano 1770 km a sud-est di Miami, nelle acque tranquille dove l'Oceano Atlantico si unisce al Mar dei Caraibi. La maggior parte delle 50 e più isole, isolotti e rocce sporgenti che formano il territorio sono raggruppate intorno a St Thomas (245 kmq) e St John (50 kmq), 65 km a est di Portorico e appena a sud-ovest delle Isole Vergini Britanniche. St Thomas e St John sembrano una conchiglia accogliente posta da una parte, divise soltanto dal Pillsbury Sound (3km). La loro lontana sorella maggiore St Croix, è ben ferma nel Mar dei Caraibi 72 km a sud e copre una superficie di ben 205 kmq.

Il paesaggio delle Isole Vergini include fitte foreste subtropicali (come sulle colline di St John) e aride distese di paludi costiere ricoperte di mangrovie. Tra gli alberi del luogo si trovano i kapok (i cui semi hanno un guscio dalla fibra setosa che viene usato come imbottitura di cuscini e giubbotti salvagente), zucche a fiasco e una pianta chiamata teylerpalm dalle cui fronde delicate si producono scope; in passato servivano per costruire reti per i pesci. Le piante del fuoco del Madagascar illuminano il paesaggio insieme alle bougainvillee, ai gelsomini e ai gelsomini rossi.

Gli animali più comuni sono topi, manguste, asini e lucertole. Le manguste furono introdotte per uccidere i topi ma, visto che i topi escono allo scoperto di notte e le manguste vivono di giorno, il piano fallì. Sfortunatamente le manguste hanno sviluppato un gusto per le uova deposte dalle dermochelidi coriacee in via di estinzione, dalle tartarughe embricate e dalle tartarughe verdi. L'uccello più insolente delle isole è il bananaquit, un volatile dal petto giallo, amante dello zucchero, che farà di tutto per piombare sulla vostra colazione. Tra le altre specie troviamo i colibrì, gli aironi, gli aironi bianchi e i falchi.

La temperatura non è mai un problema quando si organizza un viaggio alle Isole Vergini, dato che i picchi diurni più alti durante tutto l'anno sono compresi tra i 22 e i 27°C e gli alisei mantengono bassa l'umidità, mentre le correnti caraibiche riscaldano l'acqua del mare. Nei mesi più umidi, da settembre a novembre, piove poco, con una media di circa cinque giorni di pioggia al mese. Le isole sono facilmente soggette ad uragani, che possono colpire in qualsiasi momento nel periodo tra luglio e ottobre, quindi informatevi sulle condizioni metereologiche se decidete di visitare le isole in questo periodo.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Ci sono aeroporti internazionali sia su St Thomas sia su St Croix. Dagli Stati Uniti, le compagnie American Airlines, Delta e US Airways hanno voli diretti da diverse città. Spesso questi voli atterrano prima su St Thomas, poi vanno su St Croix. La maggior parte dei voli dall'Europa fa scalo a Miami o a San Juan in Portorico. American Eagle, Cape Air e Air Sunshine offrono servizi di collegamento tra le Isole Vergini americane e quelle britanniche. La tassa aeroportuale è di 3 dollari.

Nel weekend un traghetto collega Cruz Bay su St John e Charlotte Amalie su st Thomas e Fajardo in Portorico. Migliaia di navi da crociera attraccano nei porti delle Isole Vergini americane, soprattutto a Charlotte Amalie, una delle mete più famose dei Caraibi. Molte navi arrivano anche a Frederiksted su St Croix, sbarcando centinaia di turisti che si dirigono subito verso i negozi.

Trasporti interni: L'aeroporto Cyril E. King sull'isola di St Thomas si trova sulla costa meridionale, 5 km ad ovest di Charlotte Amalie. L'aeroporto Henry E. Rohlsen si trova sulla costa meridionale di St Croix, 11 km a sud-ovest di Christiansted. I turisti appena arrivati possono raggiungere le città e i luoghi di villeggiatura delle isole in pullman o in taxi.

Il modo migliore di visitare le isole è in barca. Da Charlotte Amalie e Red Hook sull'isola di St Thomas partono frequenti traghetti per una breve escursione a St John. Inoltre ci sono numerose compagnie che noleggiano yacht, offrendo la possibilità di visitare le isole per proprio conto. Per percorrere il tratto tra St Thomas e St Croix si può anche prendere un idrovolante; ne partono diversi durante il giorno e la traversata dura venti minuti.

Noleggiare un'auto o una jeep è una buona alternativa per visitare le isole, anche se trovare parcheggio in Charlotte Amalie può essere problematico. Si possono noleggiare anche scooter e moto, ma non è consigliato. I segnali stradali sull'isola si limitano ai numeri delle strade, per cui assicuratevi che siano indicati sulla vostra mappa e ricordatevi di guidare a sinistra. I servizi di pullman su St Thomas e St Croix sono abbastanza buoni, anche se lenti, e di recente sono stati attivati anche sull'isola di St John lungo il tratto tra Cruz Bay e Salt Pond. I taxi sono numerosi su tutte le isole. Hanno una tariffa fissa basata sulla destinazione e sul numero di passeggeri.

Mete principali

Buck Island
A tre chilometri dalla costa nord-orientale di St Croix si trova la disabitata Buck Island, uno dei posti più belli delle Isole Vergini. L'intera isola (seppur piccola) e la barriera circostante sono state dichiarate riserva naturale, quindi è consigliato visitarla in compagnia di amanti della natura e dei picnic all'aria aperta. Tra i luoghi di interesse ci sono stupende spiagge, fantastici coralli e un percorso sottomarino che vi farà scoprire numerosi esemplari di pesci della zona.

Coki Bay
Questo posto meraviglioso non è per nulla disabitato; è giusto che una tale bellezza venga goduta da più persone. Nascosta in un posto sicuro sulla costa nord-orientale di St Thomas, la baia offre un mare spumeggiante, splendide spiagge di sabbia e pesci che mangerebbero dalla vostre mani. L'esplorazione subacquea è fantastica, gratificante quanto sorseggiare un frullato di frutta e lasciare le scartoffie sulla scrivania.

Poco distante si trova il Coral World, un grande acquario molto affollato ma istruttivo, dove si possono osservare da vicino squali, anguille, razze e altre specie marine senza bagnarsi neanche la punta del mignolo.

St Croix
St Croix è meno urbanizzata della turbolenta St Thomas ed è quindi il luogo ideale per allentare il freno, godersi spiagge isolate e fare conoscenza con la gente del posto estranea all'industria del turismo. St Croix è la più grande delle Isole Vergini, caratterizzata da colline ricoperte di verde e fertili pianure ed è circondata da barriere coralline. Nel periodo di piena attività commerciale St Croix aveva circa 100 piantagioni di canna da zucchero; ancora oggi si vedono alcune vecchie case coloniali e le torri dei mulini a vento che deturpano il paesaggio incontaminato.

In passato Christiansted, città dalle tinte pastello, era la capitale dell'intera colonia danese. È stata accusata di essere la città più bella dei Caraibi. Intorno al suggestivo porto sono raggruppate armoniose file di vecchi magazzini, la dogana, palazzi governativi e una chiesa. Alcuni degli edifici più vecchi della città sono costruiti con caratteristici mattoni danesi, giunti a bordo delle navi come zavorra. Dai bastioni del Fort Christiansted, armati di cannoni, si gode una magnifica vista del porto e della città. Esso fu costruito nel 1749 per difendere la città dalle incursioni dei pirati e degli schiavi ribelli. Nel 1878 fu trasformato in stazione di polizia. In Christiansted si trova un acquario dai colori sgargianti, particolare per il fatto che ogni 2/3 mesi i pesci vengono sostituiti per mantenerli attivi e vivaci.

La zona più adatta per le immersioni in St Croix è la costa settentrionale. Le escursioni migliori sono nella zona a nord-ovest, ricca di colline e foreste. Verso sud-ovest la foresta lascia il posto a bacini salini e mangrovie. Sandy Point, all'estremo sud-ovest, è uno dei due unici posti dove le tartarughe dermochelidi coriacee scelgono di deporre le uova. Per celebrare la lunga esistenza di queste creature enormi la distilleria Cruzan Rum nella vicina Frederiksted organizza visite guidate e assaggi gratuiti. Anche Frederiksted, come Christiansted, è una città graziosa, ma forse troppo presa dalla frenesia del commercio, e quando si svuota dei turisti perde tutta la sua attrattiva.

St John
Durante il XIX secolo St John era appiccicosa di zucchero e rum, e le navi dei mercanti affollavano la Coral e la Cruz Bay. A partire dal 1950, con l'arrivo del finanziere americano Laurence Rockefeller, le acque si calmarono. Costui si innamorò delle spiagge perfettamente bianche e dei panorami spettacolari e fece ciò che nessuno di noi avrebbe fatto: comprò metà isola, fece costruire un luogo di villeggiatura appartato e un campeggio sul terreno che un tempo era stato una piantagione di canna da zucchero e diede i restanti 2000 ettari allo stato. Oggi due terzi di St John sono protetti dal Virgin Islands National Park.

Grazie al parco nazionale, St John è un posto tranquillo e ricoperto da folte foreste. I guardiaparco, che vantano una conoscenza enciclopedica della flora e della fauna locali (che comprende manguste e asini selvatici) guidano gruppi di turisti in escursioni nell'entroterra, ma è possibile avventurarsi da soli per oltre venti sentieri. Una delle migliori escursioni è il sentiero del Bordeaux Mountain che si arrampica sul punto più alto dell'isola, a 383 m. Altre due vette interessanti sono Camelberg e Mamey, che si raggiungono con fatica, ma offrono panorami meravigliosi. L'escursione alla piantagione di Annaberg permette di visitare le rovine in parte restaurate di una casa padronale e uno zuccherificio del diciottesimo secolo. Fanno parte del parco nazionale anche il tratto di mare e le scogliere circostanti, dove potrete fare splendide immersioni, soprattutto lungo il percorso sottomarino al largo della stupenda Trunk Bay, e alla Reef Bay, Honeymoon Beach e Salt Pond Bay.

L'urbanizzazione sull'isola di St John ha interessato solo la modesta Cruz Bay, dove sono concentrati i ristoranti e i bar, e la discreta e appartata Coral Bay, di piccole dimensioni. Ci sono traghetti che collegano Cruz Bay e Red Hook e Charlotte Amalie sull'isola di St Thomas, e nel weekend si può raggiungere Fajardo, in Portorico.

St Thomas
Quest'isola appuntita a forma di lucertola ha un passato turbolento, caratterizzato dalle prodezze di uomini famosi per il colore delle loro barbe. La terra di Barbanera e del mitico Barbablu non vi sembrerà di certo il posto giusto per spiagge esclusive fuori mano, ma sta di fatto che un bel porto è tale sia che scarichi bottini, schiavi o passeggeri di navi da crociera. St Thomas punta forse troppo sullo shopping ma è molto graziosa: le sue colline ricoperte di fitte foreste alternano promontori, baie e insenature dall'acqua turchese. Ci sono più di quaranta spiagge sull'isola e un'infinità di posti per praticare l'immersione ed esplorare il mondo sottomarino con maschera e pinne.

Charlotte Amalie (chiamata così nel 1691 in onore della moglie del re Christian V) è la capitale delle Isole Vergini ed è stata a lungo un porto molto trafficato. Oggi la si definirebbe una città vivace e animata, per essere gentili, ma dopo aver incontrato 40 venditori che cercano di convincerti a comprare i loro fantastici orologi diventa superaffollata e fastidiosa. Il centro città è invaso da turisti da crociera e negozi duty-free, ma ha mantenuto l'originario stile danese. Gli eleganti empori dalle tinte color pastello, il fortino color ocra e i segnali stradali bilingui (danese e inglese) dimostrano chiaramente che non si tratta di un centro commerciale. Dal Blackbeard Castle, in cima alla Government Hill, si ha una bellissima vista delle multicolori foglie degli alberi tropicali, delle case dai tetti rossi e del blu intenso dell'acqua della baia.

L'elemento storico più interessante da visitare è il Fort Christian, una piccola costruzione rossa che sembra in realtà ben poco adatta a difendere. L'edificio risale al 1670 quando era usato come postazione difensiva, palazzo governativo, chiesa e sala comunale. Scampato il pericolo di invasione il forte fu trasformato in prigione, e poi, dal 1987, in un museo dedicato al patrimonio naturale della regione (incluse piante medicinali e avifauna) e all'arte.

In Market Square, dall'altra parte della città, si trovano ancora tracce dell'oscuro passato dell'isola. Oggi la piazza coperta ospita il mercato locale di frutta e verdura, ma in passato era uno dei mercati di schiavi più affollati dei Caraibi. Nelle vicinanze si trova la sinagoga Beracha V'Shalom V'Gimilath Chasidim, costruita dagli Ebrei sefarditi che fuggivano dall'Inquisizione spagnola; attualmente è la più antica sinagoga tutt'oggi attiva in territorio americano.

Altri luoghi di interesse dell'isola sono il panorama che si gode da Drake's Seat, un alto punto panoramico al centro dell'isola da cui si dice che lo stesso Sir Francis abbia osservato gli scontri navali. Ogni conoscitore di spiagge che si rispetti dovrebbe reclamare un pezzo della Magens Bay sulla principale costa settentrionale. Chi desideri intensamente pace e privacy potrà spostarsi verso gli isolotti disabitati di Hassel Island (letteralmente Isola dei Litigi, ma in realtà è tranquillissima) e Great St James.

Mountain Top, in cima alla St Peter Mountain, è più alta del Drake's Seat anche se la foresta circostante ostacola la visuale, per cui si ha una vista migliore dal basso. E' comunque un posto tranquillo dove sostare, tra un giro in pullman e l'altro, e sedersi comodamente al bar dietro il parcheggio. La gente del posto sostiene che qui è stato inventato il banana daiquiri in un momento di ozio - e in questo bar si possono trovare molte risposte in merito.

Whim Estate
All'inizio del XIX secolo, quando St Croix era uno dei produttori di zucchero più ricchi della regione, Whim Estate era una struttura immensa. Oggi l'imponente edificio neo-classico, le sue dependances e i terreni ospitano un suggestivo museo in cui viene presentata la vita dei proprietari delle piantagioni e degli schiavi che vivevano e lavoravano qui. L'edificio principale colpisce per gli insoliti muri curvi e il circostante fosso senz'acqua. Whim è facilmente raggiungibile da Frederiksted, in direzione sud-est. Nei campi della proprietà si tengono periodicamente concerti di musica classica.

Solo 10 minuti a est di Whim si trova il giardino botanico St George Village, perfettamente curato. Oltre 1.500 specie di piante si intrecciano e crescono intorno ai vecchi edifici della piantagione, ai laboratori e al piccolo pergolato per i matrimoni. Un opuscolo con le indicazioni del percorso guiderà la vostra visita.