Lituania

Coloro che hanno chiamato la Lettonia la 'Svizzera del Baltico' hanno commesso un'imprecisione.

Un decimo del paese, infatti, si trova al di sotto del livello del mare, a volte anche di 50 m, e il suo territorio, pianeggiante e per gran parte paludoso, affacciato sul Baltico tra le vicine nazioni Estonia e Lituania, ha ben poco di alpino.

La Lettonia ha molto da offrire: Riga, la sua vivace capitale situata sulla costa, attira molti visitatori.

Da Riga si possono visitare, in giornata, Jurmala, località di villeggiatura sulla costa, i castelli di Sigulda che si affacciano sulla panoramica valle del Fiume Gauja, e il palazzo Rastrelli di Rundale.

Sebbene i lettoni siano ben propensi a costruire e a rafforzare la loro nazione, cosa normale per i popoli che hanno da poco ottenuto l'indipendenza, circa il 30% dei 'lettoni' sono in realtà russi; perfino a Riga il numero di persone di etnia lettone viene superato dai russi.

Questa crisi di identità ha creato qualche piccolo problema, ma non ha certo impedito alla nazione, che nel corso della storia ha dovuto subire parecchi maltrattamenti, di trasformarsi rapidamente. La Lettonia è un paese che bisognerebbe visitare prima che venga preso d'assalto dai turisti.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica di Lettonia

Superfice
64.589 kmq

Capitale
Riga

Composizione etnica
57,7% lettoni, 29,6% russi, 4,1% bielorussi, 2,7% ucraini, 2,5% polacchi, 1,4% lituani, 2% altri

Lingua parlata
lettone (lingua ufficiale), russo, lituano

Religione
luterana, cattolica, russo-ortodossa

Ordinamento dello stato
repubblica parlamentare

 

Settori/prodotti principale
bus, furgoni, autovetture, carrozze ferroviarie, fibre sintetiche, macchinari agricoli, fertilizzanti, lavatrici, radio, elettronica, prodotti farmaceutici, legname, tessili, alimentari, grano, barbabietole da zucchero, patate, verdura, bestiame, latte, uova, pesce

Principale partner commerciali
Germania, Regno Unito, Svezia, Lituania, Russia, Finlandia

Documenti ed info utili

Visto
I cittadini italiani e quelli della maggior parte dei paesi europei non hanno bisogno del visto per entrare in Estonia; è sufficiente il passaporto con validità minima di tre mesi.

Rischi sanitari
encefalite da zecca (vaccinatevi se avete intenzione di passare molto tempo in zone forestali); non bevete acqua del rubinetto che non sia stata bollita.

Elettricita
220V, 50Hz

Fuso orario
due ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich, un'ora avanti rispetto all'Italia

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

La primavera e l'estate (da aprile a settembre) sono decisamente le migliori stagioni in cui visitare il paese. In questi mesi le giornate sono più lunghe, il cibo è più fresco e in tutta la nazione vengono organizzati festival folclorici.Il tempo permette di svolgere molte attività all'aperto, anche se durante le settimane che aprono e chiudono la stagione la temperatura è un po' più fresca e il terreno è fangoso. Il clima invernale può essere estremamente freddo, ma l'inverno (da novembre alla fine di marzo) è il periodo in cui viene rappresentata la maggior parte degli spettacoli teatrali e dei concerti. È anche una stagione magnifica per gli sciatori. Luglio e agosto sono i mesi di alta stagione turistica, durante i quali gli alberghi sono spesso al completo.

Eventi e Manifestazioni

Il primo festival della canzone nazionale si tenne in Lettonia nel 1873. Questa manifestazione è diventata, nel corso degli anni, l'evento più coinvolgente del calendario. Si tiene ogni cinque anni e culmina con un grande coro che si esibisce nell'enorme anfiteatro all'aperto della capitale.

Le grandi manifestazioni di mezza estate iniziano il 23 giugno, quando la popolazione si reca in campagna per le celebrazioni in mezzo ai laghi e alle foreste di pini. Per l'occasione si preparano birre speciali, formaggi e torte e si intrecciano ghirlande di fiori ed erbe che vengono appese fuori dalle case per tenere lontani gli spiriti maligni.

Gadatirgus è una grande fiera di arte e artigianato che si tiene a Riga il primo fine settimana di giugno. Il Festival Internazionale di Folklore Baltika, che ogni anno, dal 1987, viene ospitato in una diversa capitale del Baltico, è una settimana di musica, danza, spettacoli e sfilate che di solito si tiene a metà luglio.

Tra gli altri festival musicali ci sono il Festival Internazionale di Musica d'organo, che si svolge a giugno nella capitale, il Festival dell'Opera, che si tiene a Sigulda nel mese di luglio, il Festival di Musica Antica, al castello di Bauska a luglio, e il Liepajas Dzintars, un festival di musica rock che si tiene a Liepaja a metà agosto. Il Giorno dell'Ascensione, un'importante festa musicale cattolica, si celebra tra il 14 e il 16 agosto ad Anglona.

Economicita del paese
E abbastanza costoso viaggiare in Lettonia e la spesa maggiore è probabilmente quella per il pernottamento. Per fortuna i trasporti sono ancora relativamente economici. I viaggiatori con un budget ristretto possono cavarsela con poco, anche se aggiungendo qualche pasto al ristorante e qualche albergo di categoria più alta questa cifra può facilmente raddoppiare. Il costo di una vacanza di lusso è lo stesso di qualsiasi paese dell'Europa occidentale.

Incassare i traveller's cheques può essere difficile fuori Riga. Daugavpils e Sigulda, benché in ogni città sia possibile cambiare valuta non soggetta a svalutazioni. Dollari e marchi sono facilissimi da cambiare, come anche le altre valute baltiche o dell'Europa occidentale. La maggior parte degli sportelli automatici accetta le principali carte di credito; le carte di credito si possono usare normalmente per acquisti nei negozi e per pagare il conto di alberghi e ristoranti.

In Lettonia viene applicata l'IVA del 18%, quindi ricordatevi di controllare se questa è compresa nei prezzi che vi vengono dati. La mancia è facoltativa, ma è normale lasciare ai camerieri dal 5% al 10% del conto per arrotondare. Se un cameriere 'ci prova' dicendo che non ha il resto, non prendetevela troppo. Ai mercati delle pulci è possibile contrattare, ma gli sconti che si riescono a ottenere sono minimi.

Sport e tempo libero

La valle del Gauja è un centro per gli sport invernali e ha una pista per i bob a Sigulda e una pista per il salto con gli sci a Valmiera. A Riga c'è una pista di pattinaggio su ghiaccio all'aperto che apre quando la temperatura scende sotto i 3°C.

La canoa è molto praticata sui fiumi Gauja, Salaca e Anava e nella regione dei laghi di Latgale. Per visitare il Parco Nazionale del Gauja si possono organizzare escursioni a cavallo a Sigulda. Alcune agenzie private offrono escursioni ornitologiche guidate con partenza da Baldone, circa 20 km a sud di Riga.

Storia

Mentre la presenza umana nella regione è stata riscontrata già dal 9000 a.C., i primi antenati degli attuali abitanti della Lettonia erano cacciatori ugro-finnici che probabilmente si insediarono nella zona tra il 3000 e il 2000 a.C. I predecessori dei lettoni moderni, noti con il nome di balti, fecero la loro apparizione intorno al 2000 a.C.

Le tribù della regione ebbero i primi scambi commerciali con i germani e l'impero romano, estendendoli in seguito verso i vichinghi e i russi. Nel XII secolo i popoli ugro-finnici e balti erano divisi in diversi gruppi tribali, che praticavano religioni primitive. La loro conversione, avviata dai missionari, fu conclusa con la forza, nel 1290, dai cavalieri della Spada (in seguito chiamati cavalieri teutonici). Dal XIII secolo al XX secolo la Lettonia venne continuamente controllata da dominatori stranieri.

Nel 1592 la Svezia protestante e la Lituania e la Polonia cattoliche cominciarono una guerra che ebbe come campo di battaglia le terre del Baltico. Gran parte della Lettonia orientale, Riga compresa, cadde nelle mani degli svedesi. I re svedesi del XVII secolo liberarono i contadini dallo stato di servi della gleba e introdussero l'istruzione per tutti. La liberazione dalla servitù fece rinascere idee nazionaliste nei lettoni, che poterono diventare commercianti, intraprendere diverse professioni e far parte di circoli intellettuali. Lentamente la Lettonia emerse come entità politica indipendente, nonostante l'impopolare e oppressivo processo di nazionalizzazione russo della fine del XIX secolo. Durante la prima guerra mondiale, la Lettonia venne occupata dalla Germania. Il 18 novembre 1918, appena sette giorni dopo la resa della Germania agli Alleati, i contadini, la classe media e i gruppi socialisti dichiararono l'indipendenza e Karlis Ulamnis (il leader del Partito degli Agricoltori) formò il governo. Le lotte tra nazionalisti, bolscevichi e tedeschi del Baltico continuarono fino al 1920, quando la Russia sovietica firmò un trattato di pace con la Repubblica Parlamentare della Lettonia, riconoscendone l'indipendenza in perpetuo.

Il 23 agosto 1939, la Germania nazista e l'URSS firmarono un patto di non aggressione e la Lettonia fu inserita nella sfera di influenza sovietica. Nell'agosto del 1940 la nazione venne occupata militarmente dalla Russia, e la Lettonia divenne una delle repubbliche dell'URSS. In conseguenza delle epurazioni subite, in un solo anno 35.000 lettoni furono uccisi, deportati o furono costretti ad abbandonare il paese. La Germania invase l'URSS e occupò la Lettonia nel 1941.

Sebbene molti lettoni considerassero i nazisti come liberatori e si arruolassero nell'esercito tedesco, la numerosa popolazione ebrea della Lettonia, che contava 90.000 individui, venne quasi del tutto sterminata. Nel 1944 e nel 1945 molti Lettoni emigrarono in Occidente per scampare alla riconquista dell'Armata Rossa. La seconda guerra mondiale provocò la morte di 450.000 lettoni. Durante la dittatura di Stalin, tra il 1945 e il 1949, 150.000 persone vennero uccise o deportate.

I primi segnali che il severo governo sovietico della Lettonia si stava ammorbidendo arrivarono alla fine degli anni '80, quando Mikhail Gorbaciov cominciò a incoraggiare la glasnost (apertura) e la perestroika (ristrutturazione). In Lettonia, i decenni di dura repressione portarono a una massiccia richiesta di autogoverno. Nel 1988 i membri del governo lettone cominciarono a frequentare i meeting pubblici e le riunioni, mentre un fronte popolare che faceva richieste pressanti per ottenere riforme democratiche ebbe un largo seguito. Nella primavera del 1990 i nazionalisti ottennero una grande maggioranza nel parlamento lettone, che istituì nuovamente la costituzione in vigore prima della seconda guerra mondiale. Venne dichiarato che si trattava di un periodo di transizione che avrebbe preceduto la piena indipendenza. Con il referendum del 1991, risultò che la maggioranza era a favore della secessione dall'URSS e il 21 agosto, due giorni dopo il tentativo di colpo di stato avvenuto a Mosca ai danni di Gorbaciov, la Lettonia dichiarò la piena indipendenza. Questa venne riconosciuta dall'Occidente e finalmente, il 6 settembre 1991, anche dall'URSS. La Lettonia entrò a far parte delle Nazioni Unite poco più di due settimane dopo. Le ultime milizie russe abbandonarono il paese nel 1994.

La repubblica di Lettonia ha di recente reso meno rigide le leggi sulla cittadinanza, che favorivano l'etnia lettone e altre etnie baltiche nei confronti dei russi, un gesto che dovrebbe aiutare la Lettonia a fare ingresso nell'Unione Europea.

All'apertura del vertice della NATO a Praga, il 21 novembre 2002, i leader dei diciannove paesi membri hanno formalmente invitato a entrare, entro il 2004, nell'Alleanza Atlantica sette paesi che in passato appartennero alla cosiddetta 'cortina di ferro': Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia.

Dal1° maggio del 2004 la Lettonia, insieme ad altri nove paesi (Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Repubblica slovacca, Ungheria, Estonia, Lituania, Malta e Cipro), è a tutti gli effetti membro dell'Unione Europea.

Queste importanti scelte sullo scacchiere internazionale hanno favorito la vittoria, alle elezioni politiche dell'ottobre 2002, dell'ex-banchiere centrale Einars Repse, leader del partito liberale Nuova Era. Le carte vincenti sono state una vigorosa campagna contro la corruzione e l'inefficienza. Il grande sconfitto è stato il premier uscente, Andris Berzins, il cui partito, Via lettone è rimasto sotto la soglia dello sbarramento minimo del 5%.

Il 67% dei lettoni, nel referendum del settembre 2003, si è espresso a favore dell'ingresso nell'Unione Europea.

Cultura

Gli artisti e le opere lettoni conosciuti internazionalmente sono pochi. Nel XIX secolo, il poema epico nazionale chiamato Lacplesis (Lo squartatore d'orsi) di Andrejs Pumpurs, basato su racconti popolari tradizionali, fu la prima importante opera della letteratura di questo paese. L'esponente principale della letteratura lettone è Janis Rainis: i Lettoni sostengono che egli avrebbe potuto avere la stessa fama di Shakespeare o Goethe, se solo non avesse scritto in una lingua tanto sconosciuta.

I versi lettoni conosciuti come dainas sono spesso brevi e poetici e sono stati paragonati agli Haiku giapponesi. Nel XIX secolo, Krisjanis Barons mise insieme una grande collezione di testi e melodie popolari. In Lettonia sono stati scritti 1,4 milioni di testi e 30.000 melodie popolari.

Il primo pittore lettone importante fu Janis Rozentals, che dipinse scene di vita campestre e ritratti all'inizio del XX secolo. Vilhelms Purvitis e Janis Valters sono i più famosi paesaggisti dell'epoca. Karlis Rudevics, una figura di primo piano nella comunità degli zingari della Lettonia, è conosciuto per le sue traduzioni della poesia tzigana e le sue pitture ispirate alle leggende zingare.

Il lettone è una delle due lingue di ceppo baltico appartenenti alla famiglia delle lingue indo-europee che sono sopravvissute fino ai giorni nostri. Solo poco più della metà della popolazione del paese è di madrelingua lettone. La lingua parlata nelle regioni orientali e occidentali presenta varianti dialettali rispetto al lettone corrente e corretto parlato nella parte centrale del paese.

I lettoni discendono da tribù quali i latgali, i seli, i semgalli e i curi. Nelle sette città principali i lettoni sono numericamente inferiori ai russi. Oltre 200.000 lettoni sono emigrati all'estero, soprattutto in Australia, Canada, Germania, Regno Unito e Stati Uniti d'America.

Gli alimenti affumicati, e in particolare il pesce, sono molto diffusi in Lettonia, come i prodotti caseari, le uova, le patate e i cereali. I pesci affumicati, come la passera di mare, l'anguilla, l'aringa e la sardina sono alimenti base della dieta locale, mentre la lampreda, conservata con una tecnica particolare, è una vera prelibatezza. Le zuppe e le salsicce sono anche molto diffuse. In estate e in autunno si possono gustare ottime torte e in particolare quelle fatte con frutti di bosco freschi. La birra più bevuta è la Aldaris, l'intruglio che suscita più curiosità è il Balsamo Nero di Riga, una bevanda molto alcolica (45°), spessa e nerissima e dal gusto terribile, che è sempre stata prodotta esclusivamente in Lettonia dal 1755.

Ambiente

La Lettonia si trova nel mezzo dei paesi baltici, sia geograficamente sia per superficie. È più grande dell'Estonia, situata a nord, e più piccola della Lituania, situata a sud, ma tutti e tre gli stati appaiono piccolissimi se confrontati con i loro vicini orientali, la Russia e la Bielorussia. A ovest e a nord-ovest la Lettonia è bagnata dal Mar Baltico. Il Golfo di Riga, nel Mar Baltico, è un'insenatura a forma di pollice, sulla costa settentrionale della Lettonia. Nelle alture della regione di Vidzeme si trova il punto più elevato del paese, Gaizina kalns, che arriva fino alla quota vertiginosa di 311 m.

Circa il 40% del territorio è coperto da foreste, che sono abitate da alci, cervi, cinghiali, lupi, linci e orsi bruni. Castori e lontre vivono nei pressi dei corsi d'acqua all'interno del paese, e le foche vivono lungo la costa. La Lettonia ospita anche 6500 coppie di cicogne bianche (circa sei volte in più rispetto a tutti gli esemplari che vi sono nell'Europa occidentale). L'unico parco nazionale è situato nella valle del fiume Gauja, a est di Riga, e offre bellissimi panorami, sentieri da percorrere a piedi, castelli e un centro informazioni su flora e fauna. Ci sono inoltre alcune riserve naturali, tre delle quali sono situate nella regione di Kurzeme, nella Lettonia occidentale.

Dall'inizio di novembre fino al disgelo di aprile, le temperature salgono raramente al di sopra dei 4°C e il sole si fa vedere solo per poche ore al giorno. Da giugno ad agosto le temperature massime vanno dai 14°C ai 22°C. Luglio e agosto sono i mesi più caldi ma in questa stagione non è raro imbattersi in piogge persistenti.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: Riga è collegata con voli diretti a Berlino, Copenaghen, Francoforte, Ginevra, Amburgo, Helsinki, Kiev, Londra, Minsk, Monaco, Mosca, Parigi, Praga, Stoccolma, Tallinn, Vienna, Vilnius, Varsavia e Zurigo. Non ci sono voli diretti tra Riga e il Nord America, l'Australia e l'Asia. In Lettonia non si pagano ancora le tasse aeroportuali, ma quando il turismo comincerà ad aumentare...

Ci sono autobus diretti per Riga da Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Polonia, Svezia, Finlandia, Russia, Bielorussia, Estonia e Lituania. Se vi piace il treno, la linea ferroviaria Berlino-San Pietroburgo passa per Daugavpils, nella Lettonia sudorientale. Ci sono inoltre collegamenti ferroviari tra Riga e Mosca, San Pietroburgo e Minsk, mentre Daugavpils è collegata a Chernivtsi.

Se preferite respirare l'aria di mare, ci sono traghetti diretti da Riga a Travemünde in Germania e Stoccolma in Svezia.

Trasporti interni: L'aeroporto di Riga si trova a Jurmala, 14 km a ovest dal centro città. L'aeroporto è collegato alla città con un servizio di autobus e di taxi.

Gli autobus e, un po' meno i treni, coprono quasi tutte le destinazioni della Lettonia, anche se i servizi sono poco frequenti nelle zone meno turistiche. Sia gli autobus sia i treni sono economici e lenti. Riga ha una rete di trasporti urbani completa che comprende tram, filobus e autobus.

Le automobili e le biciclette sono popolari, le strade sono buone e le distanze non troppo lunghe. Gran parte delle principali agenzie di noleggio auto ha una rappresentanza a Riga e all'aeroporto. Si guida sulla destra della strada e lungo le strade principali ci sono distributori di benzina aperti 24 ore su 24. Il Club Turistico della Lettonia organizza escursioni ciclistiche di nove giorni nelle regioni di Vidzeme e Latgale (Lettonia orientale) e itinerari di tre giorni nei dintorni di Riga.

Letture consigliate

L'Europa post comunista:
di Juan J. Linz e Alfred Stepan (Il Mulino, Bologna 2000) Misura i problemi legati alla transizione verso la democrazia che ha investito negli anni ’90 i paesi europei sorti sulle ceneri dei regimi comunisti; vengono analizzati in modo particolare gli esiti di questi processi in Estonia, Lettonia e Lituania.

Le letterature dei paesi baltici: Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania:
di Giacomo Devoto (Sansoni, Firenze 1969; reperibile in biblioteca) Utile da consultare se siete interessati ad approfondire la conoscenza dei movimenti letterari di questi paesi.

I cani di Riga:
di Henning Mankell (Marsilio, Venezia 2002) L'ispettore Wallander si troverà coinvolto in una cospirazione legata ai cambiamenti politici dei Paesi Baltici avvenuti dopo il crollo dell'Unione Sovietica.

Tutte le Russie. Storia e cultura degli Stati europei della ex Unione sovietica dalle origini a oggi:
di Sergio Salvi (Ponte alle Grazie, Firenze 1994) Un testo dedicato ai sette stati europei ex-sovietici; di ognuno, attraverso la ricostruzione dei dati finora disponibili, viene raccontata la storia dalle origini etniche fino al 1994.

L'anello baltico. Profilo delle nazioni baltiche: Lituania, Lettonia, Estonia:
di Pietro M. Dini (Marietti, Milano 1991) Seppur datato questo testo rimane uno strumento prezioso ai fini della comprensione della natura sociale, della cultura, della religione e delle particolarità delle repubbliche baltiche.

Azione nonviolenta nella liberazione della Lettonia:
di Olgerts Eglitis (La Meridiana, Molfetta 1994).

Mete principali

Riga
Riga non è così bella e interessante dal punto di vista architettonico quanto Tallinn o Vilnius, le altre due capitali del Baltico, ma è una città molto vivace. Noterete anche una certa tensione etnica, dovuta al fatto che nella città i russi superano numericamente i lettoni nativi.

Riga è attraversata dal fiume Daugava e si trova a circa 15 km dalla sua foce, situata all'angolo sud orientale del Golfo di Riga. Nel quartiere storico di Vecriga (Riga Vecchia) ci sono parecchi edifici tedeschi centenari. Prendendo l'ascensore che porta sulla guglia della Chiesa di San Peter si gode di una bella vista sul quartiere sottostante. Questo è uno dei luoghi più interessanti della città. Il Castello di Riga, che risale al 1330 e venne costruito come sede dell'Ordine dei Livoniani, è oggi la residenza del presidente della Lettonia.

A est di Riga Vecchia, la città si espande con grandi corsi e con verdi parchi creati nel XIX secolo. Il Monumento alla Libertà, eretto nel 1935, è uno dei principali punti di riferimento della zona. La Città Nuova, che circonda Riga Vecchia, risale al XIX secolo e comprende un alternarsi di zone residenziali e zone commerciali. Il mercato centrale si svolge in alcuni capannoni in cui venivano costruiti i dirigibili zeppelin durante la prima guerra mondiale. È il centro della vita moderna della città ed è anche un luogo giusto per capire gli standard di vita della popolazione.

Durante la seconda guerra mondiale, il ghetto di Riga sorgeva nella periferia Maskavas che oggi ospita l'unica sinagoga rimasta in città e il Museo Ebraico. Non perdete il Museo del Motore di Riga, situato 8 km a est di Riga Vecchia, che espone automobili un tempo appartenenti a luminari sovietici come Gorkij, Stalin, Khrushiov e Breznev accompagnate da figure irriverenti a grandezza naturale dei loro proprietari.

In estate Doma laukums (Piazza del Duomo) viene attrezzata con tavoli e sedie, trasformandosi in un punto di ritrovo. Ci sono caffetterie, capannoni in cui si serve la birra e bar che rimangono aperti fino a tarda ora, tutti a prezzi economici. A Riga c'è un'ampia scelta di locali in cui cenare, ma se volete tornare ai bei vecchi tempi, andate a Riga Vecchia e provate la caffetteria in stile sovietico, con i suoi panini stantii, i bicchieri di plastica, i muri dai colori cupi e la vodka a prezzi stracciati.

Jurmala
Il nome Jurmala ('riva del mare') comprende una serie di piccole cittadine e località di villeggiatura che si estende per 20 km lungo la costa a ovest di Riga. Questa località, con spiagge, dune, foreste, musei, gallerie, ristoranti, bar e locande è un luogo ideale per rilassarsi un po' durante il viaggio. Oltretutto è raramente affollata ed è facile raggiungerla con diversi treni che partono ogni ora da Riga, oppure con un taxi speciale che sosta di fronte alla stazione di Riga. Se andate a Jurmala in automobile dovrete pagare il pedaggio.

Sigulda
Conosciuta localmente come la 'Svizzera della Lettonia', Sigulda, con i suoi dintorni, vanta una serie di castelli medievali e grotte leggendarie distribuiti lungo il tratto più bello della valle del Gauja. Sigulda, che costituisce la via di accesso principale al Parco Nazionale del Gauja, è anche una piccola stazione di cura e un centro per gli sport invernali. Poco rimane dell'antico Castello di Sigulda, e il Nuovo Castello di Sigulda, costruito nel XIX secolo come residenza dei cavalieri della Spada, è oggi una casa di cura. Le Grotte di Gutmanis e le Grotte di Viktors svolgono una parte importante nel folklore locale. Sigulda si trova 53 km a est di Riga ed è collegata alla capitale con numerosi autobus e treni.

Bauska
La principale attrazione di questa cittadina di campagna è il suo castello, costruito tra il 1443 e il 1456 come fortezza dei cavalieri livoniani. L'imponente edificio venne distrutto diverse volte durante le battaglie che ebbero luogo tra il XVI e il XVII secolo ma venne sempre ricostruito. Seriamente danneggiato, nel 1706, durante la seconda guerra del nord, è stato restaurato nel 1976. Il museo del castello espone diversi oggetti rinvenuti con gli scavi archeologici effettuati durante i lavori di restauro, oltre a una piccola collezione di opere d'arte del XVI e XVII secolo. Nell'altura del castello si tengono alcuni festival di musica antica.

Appena 12 km a ovest di Bauska si trova il Palazzo di Rundale, l'attrattiva architettonica principale della Lettonia provinciale. Esso fu progettato e costruito nel XVIII secolo dal geniale architetto barocco italiano Bartolomeo Rastrelli, che progettò molti dei migliori edifici di San Pietroburgo. Bauska si trova 65 km a sud di Riga, sulla strada principale tra Riga e Vilnius. Di qui non passa la ferrovia, ma ci sono parecchi autobus al giorno.

Kuldiga
Questa è la cittadina più storica e pittoresca della regione di Kurzeme. Kuldiga era un importante insediamento dei curi, come testimoniano i resti della loro antica fortezza, situati 2,5 km a nord del centro città. Ci sono inoltre un municipio del XVII secolo, un granaio del XVIII secolo, chiese cattoliche, russo-orodosse e luterane, un mulino ad acqua costruito nel 1807, un giardino con sculture e un museo regionale.

Nel tratto del fiume Venta presso Kuldiga, si può nuotare e pescare e c'è anche una cascata di 2 m, notevole per un paese pianeggiante come la Lettonia. Questa cascata, con i suoi 275 m di larghezza, è anche la più ampia d'Europa. Kuldiga si trova 150 km a ovest di Riga ed è collegata alla capitale da un servizio di autobus.

Mete alternative

Dudaga
Le origini della storia di Crocodile Dundee si possono rintracciare in questo villaggio situato fra tre laghi. Il punto di riferimento del villaggio è costituito da una statua di coccodrillo che venne consegnata a Dundaga dal consolato della Lettonia di Chicago nel 1995. La statua venne modellata in onore di Arvids von Blumenfelds, un abitante del posto che emigrò in Australia durante la seconda guerra mondiale e si dedicò alla caccia dei coccodrilli nell'entroterra del paese. Si dice che il film sia ispirato alle avventure di questo eroe di Dundaga.

Anche il castello di Dundaga ha una sua leggenda: si narra che una bella fanciulla che aveva commesso il tragico errore di intromettersi nelle nozze di uno gnomo, venisse murata viva nel castello. Gli abitanti del luogo dicono che il suo spirito vaga ancora per il castello e che appare solo nelle notti di luna piena. Dundaga si trova a nord-est di Riga, ed è più facilmente raggiungibile in automobile, proseguendo per 20 km nell'entroterra dalla costa del Golfo di Riga.

Mazsalaca
Questa piccola cittadina non è famosa per la sua chiesa luterana del XIII secolo né per il suo museo delle sculture in legno. La fama di Mazsalaca è tutta incentrata su storie di licantropi e amanti. Circa 2 km a valle dal ponte ferroviario e circa 4 km dal centro città, si trova il Pino del Licantropo, che dovrebbe trasformare in lupo mannaro chiunque, in una notte di luna piena, vada carponi tra le sue radici pronunciando alcune parole magiche. Per le questioni di tipo sentimentale, invece, gli amanti indecisi possono recarsi alla Scala dei Sogni. I più sfortunati e coloro che sono afflitti da qualsiasi male possono recarsi alla Grotta del Diavolo; si dice che l'acqua della sua sorgente abbia miracolose proprietà curative.

Mazsalaca sorge presso il fiume Salaca, nel Vidzeme settentrionale, a nord-est di Riga. Si trova su una linea ferroviaria suburbana di Riga, ma c'è un solo treno al giorno che arriva fino a qui.

Basilica di Aglona
Questa basilica è la meta di pellegrinaggio più importante della Lettonia ed è il principale santuario cattolico della nazione. La chiesa, edificata nel 1699, è circondata da un enorme piazzale, appositamente costruito per la visita di papa Giovanni Paolo II nel 1993. La basilica si trova 8 km a nord del villaggio di Aglona sulla strada principale che collega Daugavpils e Rezekne e che attraversa la parte occidentale della provincia di Latgale. L'automobile o la bicicletta, e perfino la canoa, sono i mezzi di trasporto ideali per spostarsi in questa parte della Lettonia. Ci sono pochi autobus che vanno da Daugavpils ad Aglona.