La Valle della Loira

Splendidi castelli, chiese di campagna, piccoli centri dall'atmosfera campagnola, eleganti residenze nobiliari tutti immersi in boschi fitti e secolari, o adagiati al centro di quieti paesaggi agricoli ordinatamente coltivati, o ancora appollaiati in ampie distese di brughiera ricoperte di ginepro, costituiscono lo sfondo del corso finale della Loira: uno dei siti più belli di tutta la Francia e uno degli ambienti naturali più suggestivi dell'intera Europa.

La Valle della Loira è uno dei pochi paesaggi fluviali del continente rimasti ancora quasi integri. I banchi di sabbia, (che rendono difficoltosa la navigazione del fiume), le belle isole offrono ospitalità a numerose specie di animali selvatici e di uccelli, come le cicogne e gli aironi, che vi hanno trovato un ambiente ideale; le stesse acque del fiume, scarsamente inquinate, ancora oggi sono popolate da varie specie di pesci.

Un simile ambiente ha attirato nei secoli lo sguardo di filosofi e uomini d'arte, e molte sono le metafore dedicate a questa parte del Paese, tra le quali spicca la bella immagine di "giardino di Francia".

E' un'armonica sintesi di bellezze naturali e artistiche a costituire il fascino tutto particolare di questa regione. Infatti, nella Valle della Loira, terra prediletta dei Valois per la dolcezza del clima, grandi artisti francesi realizzarono, per la corte e per l'alta borghesia, magnifiche residenze, ispirandosi sovente a modelli architettonici di origine italiana. Queste furono inserite così armonicamente nel "giardino di Francia" da fonderle a pieno titolo nel paesaggio naturale.

I "castelli della Loira" rappresentano così un'importante testimonianza dell'architettura feudale, e soprattutto di quella rinascimentale francese, voluta da sovrani come Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I, i quali, durante le campagne nella nostra penisola, erano rimasti particolarmente colpiti dal rinascimento italiano.

Ai nostri giorni la vallata della Loira, per l'insieme degli aspetti appena descritti, costituisce uno dei principali luoghi di visita turistica in Francia.

Il fiume, con un percorso di 1012 km, è il più lungo del Paese e il secondo di tutta la sezione occidentale dell'Europa.

Come via d'acqua la Loira riveste scarsa importanza, anche a causa dell'irregolarità del regime e la presenza di diffusi banchi di sabbia, che rendono difficoltosa la navigazione. Sino alla metà del sec. XIX, per il trasporto fluviale venivano utilizzate piccole imbarcazioni: in seguito, con la costruzione delle linee ferroviarie, il ruolo della Loira quale via di comunicazione andò progressivamente diminuendo. Oggi, l'unico tratto davvero navigabile, e solo da piccoli natanti, è quello compreso tra Saumur e l'oceano Atlantico. Là dove sorgono i porti commerciali di Nantes, Donges e Saint Nazer, è animata da un intenso traffico di navi.

La Loira nasce a 1408 metri. dal monte Garbier-de-Jonc, situato nelle Cévennes, la catena calcarea che delimita a SE il Massiccio Centrale, e si getta nell'Oceano Atlantico presso Saint Nazer, a ovest di Nantes. Nel suo corso superiore, il fiume si dirige a nord in una vallata che intaglia il massiccio, con un corso stretto e tortuoso.

Successivamente si allarga formando il cosìddetto Bassin du Forez ricevendo presso Nevers, dove inizia il medio corso, le acque dell'Allier, il più importante dei suoi affluenti: infine raggiunge il bacino di Parigi. Dopo aver descritto un'ampia curva, al culmine della quale tocca Orleans, la città di Giovanna d'Arco, che la "Pulzella" nel 1429 liberò dall'assedio degli Inglesi, la Loira piega ad ovest.

L'Orleanese fu uno dei primi territori ad essere stati acquisiti dai Capetingi, ed è posto tra la regione di Chartres e della Beauce, con le sue fertili terre coltivate a grano. E' un paesaggio completamente pianeggiante, in parte ricoperto dalla più estesa foresta francese, mista di cedri e fustaie, in parte da orti, frutteti e vigneti; a sud del fiume vi è la Sologne regno della brughiera, di acquitrini e di boschi, un tempo riserva di caccia reale e oggi paradiso di chi ama la pesca o l'arte venatoria. Da Orleans, la Loira diventa un grande fiume e dà inizio al suo corso inferiore, lungo il quale riceve importanti affluenti (tra quelli di sinistra: Cher, Indre, Vienne, Thouet, Sèvre; tra gli affluenti di destra: Loir, Sarthe, Mayenne, Erdre).
La Turenna si distende su ambedue le rive del fiume e rappresenta una delle più importanti regioni turistiche della Francia: fu la residenza preferita di molti monarchi sino a quando i re anteposero alle placide dimore sulla Loira i fasti e il lusso dei palazzi di Parigi e di Versailles.
Il paesaggio quasi incantato, il clima tiepido, il calmo corso del fiume, i castelli, tra i più belli e famosi di tutta la valle, le case bianche contornate da giardini ricoperti di rose e di glicini, sono gli elementi costitutivi di un quadro che ha pochi rivali in Europa. Qui, su terreni terrazzati, resi fertili dall'abbondanza di detriti alluvionali, crescono vigneti da cui si ricavano vini famosi in tutto il mondo, conservati in cantine scavate nella scura roccia tufacea. Per la morbidezza del paesaggio e la ricchezza culturale, molti paragonano questa regione francese alla Toscana.

Tours è la capitale della regione: la città fu bombardata durante il secondo conflitto mondiale subendo danni gravissimi, ma conserva ancora la splendida cattedrale del XIII-XVI secolo, posta al centro della vecchia città restaurata, con le sue piccole strade dai suggestivi nomi medievali.
Verso il termine del corso il fiume attraversa la regione dell'Angiò, dove la vallata si allarga ulteriormente e la Loira riceve da destra le acque dei fiumi Loir, Sarthe e Mayenne. L'Angiò è un territorio ricco di storia poichè fu patria dei Plantageneti che regnarono sull'Inghilterra. Boschi, praterie e coltivazioni floreali colorano intensamente il paesaggio, disseminato di castelli e di bei villaggi costruiti in pietra chiara. Il clima mite favorisce una vegetazione di tipo mediterraneo: nei giardini crescono palme e fichi, mentre nei dintorni di Savennièrs e Saumur prospera la vite: centro viticolo per eccellenza è Bourgueil. Angers è la città principale della regione: si erge su un rilievo emergente sopra la sponda della Maine e racchiude, all'interno dei suoi quartieri moderni, un nucleo antico di grande interesse, comprendente la cattedrale gotica e la pittoresca Maison d'Adam. Eretto di fronte al fiume, il castello del XIII secolo appare esteriormente come una temibile fortezza, con gli scuri muraglioni striati di bianco e le torri decapitate. Questo severo edificio racchiude eleganti costruzioni del XV secolo e la moderna Grande Galerie, dove si conserva la straordinaria serie di arazzi dell'Apocalisse, tessuti nel XV secolo: essi sono un capolavoro dell'arazzeria medievale per l'eleganza, la linearità del disegno e la fresca tonalità del colore.

Itinerario lungo il fiume

Blois è situata lungo le rive della Loira. Gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, la città purtuttavia mantiene, nella parte antica dell'abitato, la struttura medievale, grazie ad una sapiente ricostruzione. Conserva, infatti, la pianta irregolare con stretti e scoscesi vicoli tanto che le nuove case risultano ben inserite con le vecchie residenze, con l'antica abbazia e con la cattedrale Saint-Louis. Un pittoresco ponte, a dorso d'asino, costruito nel XVII secolo, unisce le due sponde del fiume.
Su di un costone a picco si erge imponente ed elegante il castello che domina la città e ne costituisce la massima espressione artistica e attrattiva turistica.

Il castello, (protagonista di svariati eventi storici, tra i quali l'assassinio del Duca di Guisa) racchiude diversi stili architettonici. Intorno al cortile, un quadrilatero irregolare, sono disposti gli edifici risalenti a epoche storiche diverse.

Sulla Piazza del Castello è posta la facciata costruita da Luigi XII, negli anni 1498-1503, in stile gotico. Sul bel portale d'ingresso è collocata una nicchia decorata con i gigli, simbolo della monarchia francese. Quest'ala del castello si collega a sud con i resti di una galleria gotica, che un tempo delimitava il lato meridionale del complesso. Di fianco alla galleria sorge la cappella di Saint Calais, consacrata nel 1508; più in là, è situata la terrazza du Foix da cui si gode una magnifica vista della città. La sezione sud occidentale del castello fu costruita per volere di Gastone d'Orleans, ed è un evidente esempio di architettura classica realizzato negli anni 1635-38. Il progetto prevedeva che l'intero edificio fosse ricostruito in stile classico, ma l'opera fu compiuta solo in parte. Adiacente spicca l'ala del castello fatta costruire da Francesco I, tra il 1515 e il 1524, seguendo moduli stilistici propri del rinascimento italiano.

La boscosa regione di Chambord è caratterizzata dai castelli di Beauregard, di Villesavin e d'Herbault ma, soprattutto, vede la presenza del castello omonimo, il più grande, spettacolare e bizzarro della vallata. Non sorprende che Francesco I, appassionato di caccia, abbia scelto questa zona della Francia per farsi costruire una residenza di campagna. Ancora oggi il castello è circondato da un immenso parco, recintato da un muro di 32 km., dove si possono incontrare con facilità cinghiali, caprioli e cervi. Il castello di Chambord fa da contrappunto alla selva degli alberi con una serie di comignoli, pinnacoli, torretti, guglie, capitelli, che gli conferiscono un aspetto da favola. La leggerezza architettonica del maniero nasconde una vasta superficie che contiene 440 stanze, un bellissimo scalone elicoidale (probabilmente ispirato da schizzi leonardeschi) e 84 scale di minor importanza. Tra i successori del sovrano, fu soprattutto Luigi IV a prediligere Chambord, tanto che i suoi soggiorni sono rimasti celebri per le battute di caccia e le feste sontuose che venivano organizzate; nel 1670, a Chambord, il grande poeta comico Molière fece rappresentare per la prima volta la sua commedia "Il Borghese Gentiluomo".
La costruzione del castello, probabilmente su progetto di Domenico da Cortona, ebbe inizio nel 1519 e venne ultimata nel 1537. L'edificio presenta un grande corpo centrale, delimitato ai quattro angoli da torri cilindriche.

Le 440 stanze, ampiamente saccheggiate a partire dal tempo della Rivoluzione, vengono ora faticosamente arredate con pezzi d'epoca.

Chenonceaux, romantico e incantevole, è situato lungo il tranquillo corso del fiume Cher e deve il suo fascino all'armonia dell'insieme: l'eleganza architettonica, la bellezza naturale del paesaggio boschivo e la ricchezza di terrazzamenti, giardini e giochi d'acqua, posti tutt'intorno al castello.
La costruzione risale alla metà del secolo XV e fu eretta sul luogo di un mulino che faceva parte dei possedimenti di una ricca famiglia di latifondisti. La proprietà fu acquistata da Thomas Bohier, esattore capo delle imposte di Carlo VIII. Bohier fece demolire l'antico castello, ad eccezione del mulino e, influenzato dall'arte rinascimentale italiana, diede inizio alla nuova costruzione. Dopo la sua morte il complesso passò alla Corona ed Enrico II ne fece dono alla sua favorita, Diana di Poiters. Diana ampliò l'edificio, fece costruire un ponte sul fiume e arricchì i giardini con alberi ornamentali e da frutto. Dopo l'assassinio del re la vedova, Caterina dei Medici, ritornò in possesso del castello e sul ponte fece costruire una galleria a due piani. Nella parte dell'edificio realizzata da Bohier, si possono visitare oggi la sala della guardia e la cappella. Le altre sale ricordano le due rivali in amore, Diana e Caterina, e sono magnificamente arredate con arazzi e mobili.

La cittadina di Amboise, posta lungo la riva sinistra della Loira, è sovrastata da un castello che era la residenza preferita di Carlo III. Nel corso di una campagna militare in Italia il sovrano aveva avuto modo di conoscere e ammirare lo stile rinascimentale; tornato in Francia, condusse con sé artisti e architetti, ai quali affidò l'incarico di modificare e abbellire il castello dove era nato e dove morì nel 1498. I lavori furono poi portati a termine dai figli del monarca.

Purtroppo, numerosi incendi e distruzioni hanno inflitto gravi danni alla residenza minando sostanzialmente l'antico e originario splendore: solo un'ala del complesso ha potuto resistere alle demolizioni. Di particolare interesse sono ancora le torri angolari che costituivano le vie d'accesso all'edificio.
Lungo il lato meridionale del castello, vi è la strada che conduce alla residenza nobiliare di Close-Lucè (sec.XV). Qui Leonardo da Vinci visse l'ultima parte della sua vita morendovi, nel 1519, all'età di 67 anni. La residenza ospita un piccolo museo leonardesco che raccoglie alcune macchine progettate dal Maestro e ricostruite con materiali dell'epoca.

A Saumur ci s’imbatte in uno dei paesaggi più belli della Loira: la cittadina, dominata da un’altura su cui sorge il castello è posta lungo il corso del fiume alla confluenza con il Thouet, affluente di sinistra. Saumur è veramente un piccolo gioiello pieno di grazia con le sue bianche case, costruite con la roccia di tufo e il tetto grigio-nero dell'ardesia. Suggestive stradine lastricate animate da mercatini e lungo le quali si aprono bei negozi rendono piacevole passeggiare per la città. La scenografia urbanistica è di grande effetto: sulle sponde della Loira si ergono i palazzi più importanti (l'Hotel de ville, il Teatro, il Castello), mentre nell'area più nascosta si trovano piazzette e cortili.

Angers, capoluogo del dipartimento Maine-et-Loire, si estende lungo le rive della Maine, corso d'acqua formato dalla confluenza dei fiumi Mayenne, Sarthe e Loir (La Maine si getta nella Loira circa 8 km a sud ovest della città). Antica sede vescovile, Angers fu dotata di Università nel 1551.

Antica capitale celtica, si sviluppò sotto i romani. Nel 471 fu poi conquistata dai Franchi e nel X secolo divenne sede della contea d'Angiò, retta dall'omonima dinastia dalla quale derivarono i Plantageneti. Nel 1154, in seguito all'ascesa al trono d’Inghilterra di Enrico II, l'Angiò e la sua capitale entrarono nell'orbita inglese e vi rimasero fino al 1203, quando il contado fu riunito alla terra di Francia. Oggi è un importante mercato vinicolo e una frequentata meta turistica. Il monumento simbolo della città è la fortezza pentagonale, fiancheggiata da 17 torri e arricchita, in seguito, da edifici residenziali nelle cui sale vi è la più lunga sequenza di arazzi del mondo. Ma la zona più pittoresca e affascinante rimane il quartiere della Doutre, situato sulla riva destra del fiume. Qui si trovano il vecchio manicomio di St. Jean, uno dei primi in Francia, il cinquecentesco Hotels des Pénitents e la bella place de la Laiterie con tutt'intorno le casette con le travi in legno.

Nantes sorge sulle rive della Loira, nel tratto in cui il fiume sta per terminare la sua corsa verso l'Oceano, apprestandosi ad entrare nel suo lungo estuario, ma avendo ricevuto in precedenza le acque degli ultimi due affluenti, l'Erdre da destra e la Sèvre da sinistra. La città è oggi un attivo centro industriale e, insieme con i porti di Saint-Nazaire e di Donges, rappresenta una delle più rilevanti zone portuali della Francia. Nantes è il capoluogo della regione Pays de la Loire e del dipartimento Loire-Atlantique.
Il nome della città deriva dalla tribù celtica Namneti. In epoca romana fu un importante centro commerciale e amministrativo. Nel V secolo venne sottomessa dai Franchi Merovingi ed in seguito fu conquistata dai Normanni. Risale al XII secolo l'incorporazione nell'indipendente Ducato di Bretagna, tanto che la città godette di importanti concessioni e privilegi, capaci di influire positivamente sul commercio marittimo. Unita alla Francia in seguito ai matrimoni della duchessa Anna con Carlo VIII, Nantes riuscì inizialmente a mantenere le proprie istituzioni ma, nel 1532, perse definitivamente ogni forma di autonomia. Ciò non ne ostacolò lo sviluppo economico, tanto che nei secoli XVII-XVIII raggiunse il massimo della prosperità grazie all'intensificarsi dei commerci con i paesi d'oltreoceano, compresa la terribile pratica della tratta degli schiavi. Durante il periodo rivoluzionario ebbe inizio il declino, che si protrasse per quasi un secolo, causato sia da motivi economici e politici, sia dall'insabbiamento del corso inferiore della Loira, che rese difficoltoso il raggiungimento del porto.

Place du Change è la porta d'accesso alla vecchia Nantes con le sue casette provviste di caratteristiche travature in legno, edifici medievali e palazzi del Quattro-Cinquecento. Pregevole è la cattedrale tardo gotica di St. Pierre costata quasi cinque secoli di lavori, dal 1434 fino alla fine dell'Ottocento. Il castello dei duchi di Bretagna è l'edificio simbolo di Nantes e fu teatro dello storico editto sulla libertà di culto. La costruzione è una sintesi riuscita tra l'architettura militare del Medioevo e quella residenziale del Rinascimento. A Nantes si svolgono numerose iniziative culturali tra le quali un'importante rassegna di musica jazz.