Il Reno

...Freddo vespro nell'aria:
Lentissimo scivola il Reno,
Da una roccia un lampo rutila,
Nell'incerta luce in solitudine,
(F. Heine)

Il Reno, fra i fiumi europei, è forse quello più maggiormente legato alla cultura romantica: narratori e musicisti, infatti, lo hanno reso un vero e proprio luogo mitologico.

Scrittori come Victor Hugo e Heine hanno saputo trarre ispirazione dai suoi paesaggi, Wagner vi ha ambientato l'opera l'Oro del Reno e Shumann gli ha dedicato la Sinfonia Renana. Visitare la valle del fiume costituisce ancor oggi un'esperienza inebriante per la bellezza e singolarità dei suoi paesaggi.

Rocce a strapiombo, dolci terrazzamenti a vigneti, rocche, castelli da favola e, soprattutto, i suoi affascinanti miti: la rupe di Lurrenber, con la leggenda dell'oro dei Nibelunghi e poi Drachenfels. la roccia dove Sigfrido avrebbe affrontato vittoriosamente il drago, fanno sperimentare al viaggiatore la sensazione di trovarsi in pieno Medioevo.

Non è certamente un caso che l'inizio del turismo risalga a quasi due secoli orsono, quando il romanticismo stava per affermarsi come una corrente di pensiero in tutta Europa, mentre gli Inglesi iniziavano a perlustrare la vallata alla ricerca delle radici del romanticismo tedesco.

Nell'800 a.C., erano stati i Celti a insediarsi lungo le sponde del fiume e, nel secondo secolo a.C., i Germani erano arrivati fino alle sue sorgenti. In seguito la vallata fu solcata da un fiume interminabile di popoli: Celti, legionari romani, chiare fanciulle germaniche, commercianti ebrei, lanzichenecchi svizzeri, cavalieri teutonici, soldati dell'esercito napoleonico, musicanti boemi e innumerevoli artisti.

Ma furono ancora i Romani i primi grandi costruttori e colonizzatori, rimanendovi per ben quattrocento anni: Magontiacum (Magonza), Confluentes (Coblenza), Castra Bomensia (Bonn), Colonia Claudia (Colonia) sono i nomi delle principali città che sorgono lungo il tratto centrale del Reno, mettendo prepotentemente in evidenza il peso e la caratura della colonizzazione romana.

La Renania venne poi cristianizzata dai Franchi e, in seguito, costituì il nucleo dell'impero Carolingio. Il fiume, già nel Medioevo, era una delle più importanti vie di comunicazione d'Europa nonché protagonista di ricchissimi commerci, grazie ai quali molte città conobbero grandi fasti e furono dotate di splendide cattedrali: Colonia ne è la dimostrazione più eloquente.

Per la sua straordinaria importanza commerciale, il Reno, nel corso dei secoli, fu causa scatenante molti appetiti: predoni all' assalto delle imbarcazioni, vari signorotti che costellavano il fiume di caselli del dazio per riscuotere i diritti di passaggio e infine i francesi, nella guerra del 1870/71, protesi tenacemente alla conquista.
Ancora oggi il Reno vanta molti primati: 200 milioni di tonnellate di merci e 1,5 milioni di passeggeri trasportati annualmente da una flotta di circa 12.000 imbarcazioni.

Dalle sorgenti nelle Alpi Svizzere, nel cantone dei Grigioni, dove sono situati i due rami sorgentiferi del fiume, fino alle sue foci presso Rotterdam, il Reno percorre 1230 km, di cui una buona metà in territorio tedesco. Nel suo tratto iniziale il fiume segna il confine della Svizzera con il Liechtenstein (sulla riva destra è situata la capitale Vaduz), e con l'Austria (Voralberg).

Dopo aver attraversato il lago di Costanza ed essersi esibito nelle tumultuose cascate di Shaffhausen, le più alte dell'Europa centrale, il Reno prosegue, tra impervie strettoie ma anche in tratti larghi sino a 200 m., fino a Basilea. Da qui inizia a salire placidamente verso nord, disegnando il confine tra Francia e Germania. In questo punto il fiume scorre in una pianura originata da uno sprofondamento tettonico (Fossa renana), dove la consistente diminuzione di pendenza ha dato vita a meandri e bracci secondari, tanto che sono stati necessari urgenti lavori di sistemazione per regolare il flusso delle acque. Proprio qui il fiume si allarga in un letto di svariate centinaia di metri, ricevendo le acque di importanti affluenti quali il Neckar, il Meno e l'Ill, sulle cui rive sorge la città di Strasburgo. Superata Magonza e a seguire i ridenti vigneti di Rheingau, il Reno affronta il tratto più pittoresco della sua corsa verso il grande delta olandese.

La strettoia presso Bingen (la soglia di quarzite che, anche se demolita, ostacola la navigazione durante i periodi di magra) segna infatti l'inizio di un percorso intricato in mezzo a rocce sporgenti e ripidi pendii, che comprimono il fiume in più punti e lo costringono a improvvise evoluzioni.

Nel tratto più stretto il fiume è impigliato in un vero e proprio Canyon, largo poco più di cento metri: questo è senza dubbio il punto più romantico del Reno, dove antichi castelli e costruzioni si ergono sulla sommità delle rocce a scrutare maestosi il corso del fiume. Il castello di Marksburg è uno dei più celebri e illustri: edificato nel XII secolo è, infatti, l'unico a non aver mai subito distruzioni nei tempi passati; non molto lontano è situato il fiabesco castello di Lahnstein mentre, quasi di fronte, sulla riva sinistra, vi è il castello di Stolzenfels, vero e proprio mito del romanticismo tedesco. Uno scenario che invita il viaggiatore a tornare indietro nei secoli, evocando le innumerevoli leggende ispirate da queste terre, come quella riguardante la mitica rupe di Loreley, strapiombante sulle acque del fiume.

La leggenda vuole che una bellissima fanciulla abitasse questa ripida roccia, proprio nel punto più angusto e pericoloso del Reno. I naviganti, che la scorgevano intenta a pettinare i suoi lunghi capelli, ne rimanevano così incantati che finivano per sfracellarsi contro le rocce. Fino a quando la ragazza non si innamorò e, cadendo dalla rupe che già tante vittime aveva provocato, morì tragicamente a sua volta. Questa toccante storia fu celebrata dal poeta tedesco Heine in una stupenda poesia.

A Coblenza confluisce da sinistra la Mosella, tanto che il nome della città deriva proprio dal latino Confluentia. Qui il Padre Reno (Vater Rhein), come viene chiamato dai tedeschi, torna ad essere ampio e bagna incantevoli località. All'altezza di Bonn e Colonia il Reno è largo sino a 350 m., procedendo vispo fra bei terrazzamenti coltivati a vigneti: è questa la famosa Weinstrasse (strada del vino).

La zona risulta anche fortemente industrializzata, con intense concentrazioni minerarie (carbone, lignite, ferro). La regione della Rhur, una delle più sviluppate di tutta Europa, comprende città importanti quali Colonia, Leverkusen, Düsseldorf e Duisburg. Il fiume, che riceve, da sinistra, le acque dell'Erft e, da destra, quelle di Wupper, Rhur e Lippe, costituisce una vera e propria "autostrada" d’evidente rilievo economico, con una fittissima navigazione di chiatte e battelli. Prossimo al confine olandese, il Reno è largo 750 m. e dà inizio al grande delta che, ad ovest, va a unirsi a quello della Mosa.

Il Reno, con i suoi tre rami principali, sbocca nel Mare del Nord. Il 70% delle acque è convogliato dal ramo meridionale che sfocia con il nome di Nieuwe Merwede; un altro braccio, che prende il nome di Lek, si riversa in mare dopo aver toccato Rotterdam, mentre il terzo ramo, l'Ijssel, conclude la sua corsa più a Nord.
E' possibile visitare il fiume da Magonza a Colonia in battello (con le navi da crociera della KD), o in automobile, costeggiando le belle strade panoramiche sia lungo la riva sinistra che sulla destra.

Itinerario lungo il fiume 

La valle del Reno è molto stretta, purtuttavia essa è percorsa da linee ferroviarie e da strade. Tra Bigen e Coblenza non esistono ponti, ma è possibile passare da una sponda all'altra con traghetti adibiti al trasporto delle vetture. Per cogliere la bellezza del fiume e della sua valle, è consigliabile servirsi dei battelli che in circa dieci ore percorrono la distanza tra Magonza e Coblenza, sostando nelle località di maggiore interesse.

Alla confluenza tra il Reno e il Meno vi è Mainz (Magonza), capoluogo del Palatinato Renano. Antico centro celtico colonizzato dai Romani, nei primi decenni d.C. fu elevata a capitale della Germania Superiore. Durante il Medioevo si avvalse del ruolo di città libera per sviluppare i commerci e divenire ben presto un florido centro. Famosa per aver dato i natali a J. Gutenberg, l'inventore della stampa, la città gli ha dedicato un museo, dove si possono ammirare pregevoli edizioni di ogni epoca, compresa la celebre Bibbia stampata dallo stesso Gutenberg nel 1445.

La maestosa cattedrale dedicata a St. Martin è considerata la più importante costruzione dell'architettura romanica renana. Il nucleo più antico è del 975, mentre l'aspetto romanico attuale risale al 1239. Nel Settecento la chiesa venne incendiata dai Francesi e ridotta a stalla: fu riaperta al culto solo nel 1814.

Il periodo romano della città è ampiamente documentato in un bel museo sistemato nelle sale del castello. Il cuore storico della città è costituito da due piazze, Markplatz e Domplatz: nella prima si trova la fontana di Fastnachtbrunnen che ricorda le follie di cui la città è capace durante il carnevale, considerato una specie di festa nazionale.

Altri interessanti luoghi vengono offerti dall'elegante Christus-Kirche, eretta dall'imperatore Guglielmo II, con le sue case a graticcio disseminate lungo il centro storico e la piazza intitolata a Shiller. La vicinanza dei famosi vigneti renani si fa sentire, visto che il centro storico è ricco di piccoli locali, dove il vino scorre in grande quantità.

Dopo Magonza, la strada che costeggia il fiume sfiora Wiesbaden, bella capitale dell'Assia, e si affretta lungo i limiti delle colline del Rheingau, famose per i vini di ottima qualità. Si ammira qui una distesa di filari che arriva quasi a sfiorare le acque del fiume. Il verde paesaggio è costellato da grandi e piccoli centri dediti da secoli alla vinificazione.

Non lontano è situato il Monastero di Eberhach, dove è stato girato il film tratto dal romanzo di Umberto Eco, il "Nome della Rosa", per la regia di Jean-Jacques Annaud e l'interpretazione di Sean Connery. Fondato nel 1136 da monaci cistercensi, il monastero è circondato da alcune centinaia di ettari di vigneti, confermandosi una delle più importanti aziende vinicole della Renania: vi si produce infatti l'ottimo e famoso Riesling.

Boppard è una località storica, turistica e termale molto frequentata; sono ancora visibili, in parte, le mura di una fortezza tardo romana del IV secolo. Una funivia conduce al Vierseenbliche, dove si può godere un panorama davvero suggestivo.

Coblenza è situata alla confluenza tra il Reno e la Mosella, e al punto d'incontro dei quattro massicci montuosi di Unsrück, Eifel, Westerwald e Taunus.

L'origine della città, che conta circa 112.000 abitanti, è romana. Il nucleo antico di Coblenza è quello che si raccoglie attorno al Florinsmarket, la pittoresca piazza racchiusa tra graziosi edifici e numerose case a graticcio del XV-XVIII secolo, in gran parte ricostruite dopo la seconda guerra mondiale.

La chiesa di St. Kastor è il centro religioso della città: esistente già ai tempi di Carlo Magno fu poi ristrutturata attorno al 1200. Sulla sponda destra del Reno sono visibili le massicce mura della medievale fortezza, distrutta dai francesi nel 1801 ma subito ricostruita, in cui oggi sono ospitati due musei dedicati alla Renania. Il Deutsches Eck (Angolo Tedesco) è la punta della penisola che divide il Reno dalla Mosella e uno degli angoli più suggestivi della città, motivo che ne fa' una meta turistica obbligata.

Dopo Coblenza, il Reno rafforzato dalla Mosella, si allarga, e il paesaggio si fa poco per volta più dolce e disteso. Prima di Bonn, il fiume lambisce i monti Siebengebirge che, secondo la leggenda, sarebbero stati ammucchiati, molto tempo fa, con delle grandi pale, da sette giganti.

Ai piedi di queste montagne si allineano località turistiche termali molto note: la medievale Erpel, Unkel, Bad Honnef e infine la deliziosa Königswinter, dominata dalla rupe dove Sigfrido, secondo la leggenda, ingaggiò una furiosa lotta con il drago. E' possibile salire su questa rupe con la funicolare e godere della splendida vista.
Bonn, ex capitale federale, è una accogliente città-giardino, di appena 300.000 abitanti: il suo aspetto è prevalentemente moderno e funzionale.

E' stata fondata dai Romani e, durante il Medioevo, fu la capitale residenziale dei principi elettori di Colonia. Della città romana ci sono rimasti molti reperti conservati in un museo. Il centro storico si sviluppa nei dintorni della Markplatz e della Münsterolatz.

Nella prima sorge il municipio barocco, sulla seconda piazza si affaccia invece la grande Cattedrale, una delle più belle chiese romaniche dell'area renana: edificata nel XI secolo, fu quasi completamente ristrutturata tra il XII e XIII secolo.

Per gli amanti della musica Bonn è una meta obbligata: al n. 20 di Bongasse si può infatti visitare la casa natale di Beethoven, dove sono esposti gli strumenti preferiti dal Maestro; nella città si trova tra l'altro una celebre fabbrica di organi, i cui monumentali esemplari sono collocati in numerose chiese di tutti i continenti.

Interessanti sono anche l'orto botanico annesso al castello, l'Università, ricavata da quella che era stata la residenza dei principi elettori e, dalle parti di Bad Godesberg, il pittoresco quartiere di Muffendorf.
Colonia è una delle più importanti città della Germania e una delle più interessanti d'Europa per storia e tradizioni culturali. E' situata sulla riva sinistra del Reno, nel lander della Renania Westfalia.

Durante il secondo conflitto mondiale è stata molto danneggiata, tanto che circa i tre quarti della città vennero distrutti: c'era persino chi si chiedeva se fosse davvero il caso di ricostruirla. Ma, a distanza di mezzo secolo, la città ha riacquistato tutto il suo splendore urbanistico ed economico. Il sito era già sede di una guarnigione romana alcuni decenni prima di Cristo e poi, nel 50 d.C., una colonia conosciuta con il nome di Colonia Claudia Ara Agrippinensis, in onore di Giulia Argippa, una ragazza indigena che in seguito sarebbe stata la madre di Nerone.

Durante il Medioevo entrò a far parte della lega Anseatica, divenendo crocevia di ricchi commerci: godette poi di libere prerogative grazie alla tutela dei suoi vescovi e, alla fine del 1400, fu proclamata città libera dell'impero. La fondazione dell'Università, alla fine del 1330, ne fece il principale riferimento culturale dell'area renana e il più importante centro costruttivo della Germania. Già nel secolo scorso ebbe inizio quello sviluppo industriale che fa oggi di Colonia uno dei maggiori centri economici della Germania, all'incrocio delle principali vie commerciali europee.

La maggior parte dei numerosi resti romani sono venuti alla luce al termine dell'ultima guerra mondiale, quando si iniziò a demolire le macerie. Gli scavi fecero affiorare il tracciato dell' antica città romana e fu allora che risultò evidente come Colonia ne ricalcasse in gran parte la struttura. Sotto le rovine del municipio vennero trovati infatti i resti del Pretorium, sotto la Hohe Strasse, oggi l'arteria più importante dell'isola pedonale. Il simbolo della città è la sua famosissima cattedrale (Dom), una delle più riuscite e belle creazioni del gotico.
I lavori per la costruzione iniziarono nel 1248, ma varie traversie, anche di natura finanziaria, ne allungarono i tempi a dismisura, tanto che l'edificio religioso fu completato solo nel 1880. La sua mole è tale, con le torri che arrivano a 144 m.di altezza, che risulta visibile da qualsiasi punto della città.
L'interno della cattedrale, a cinque navate, è particolarmente suggestivo per il gioco di luci che filtra attraverso le splendide variopinte vetrate risalenti al Medioevo.

Colonia ricorda il suo passato di città vescovile con la presenza di numerosissime chiese situate tutte tra il Reno e il Ring. Va ricordata fra queste Gross St. Martin, danneggiata durante la guerra e parzialmente ricostruita. Dell'antico centro storico i bombardamenti, purtroppo, non hanno lasciato molto: sono rimaste poche case nei dintorni di Alter Market e altri edifici, come il palazzo del vecchio municipio (Rathaus). L'importanza culturale della città è segnalata dalla presenza di alcuni importanti musei quali il Museo Romano-Germanico, il Museum Ludwig e il Wallraf-Richartz-Museum.