Spagna

Superfice
504.782 kmq

Capitale
Madrid

Composizione etnica
74% spagnoli, 16% catalani, 7% galleghi, 3% baschi

Lingua parlata
74% spagnolo castigliano (lingua ufficiale), 17% catalano, 7% galiziano o gallego (affine al portoghese), 2% basco

Religione
94% cattolica

Ordinamento dello stato
monarchia costituzionale

DOCUMENTI E INFO UTILI

Visto
la Spagna, come d'altronde l'Italia, è uno dei 15 paesi che hanno sottoscritto il trattato di Schengen, grazie al quale i paesi della UE (tranne il Regno Unito e l'Irlanda), più l'Islanda e la Norvegia, hanno deciso di abolire (in alcuni il trattato è già operativo da tempo) i controlli alle frontiere.

I cittadini dei suddetti paesi non hanno vincoli di alcun tipo, dunque gli italiani possono entrare e uscire dalla Spagna a proprio piacimento.

Chi vuole risiedere e lavorare nel paese per più di 90 giorni deve richiedere, durante il primo mese di soggiorno, la tarjeta de residencia alle autorità competenti.

Trattandosi di una procedura burocratica piuttosto lunga, conviene consultare un consolato spagnolo in Italia prima della partenza e chiedere quali documenti sono necessari per inoltrare la richiesta

Elettricita
220 volt, 50 Hz AC

Fuso orario
un'ora avanti rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

La Spagna è una vera fucina di arti e cultura: flamenco, musica, storia, pittura, architettura, letteratura, cinema, sport, corrida e fiestas!

Da decenni l'esuberanza degli spagnoli e la stabilità delle condizioni meteorologiche estive attirano chi vuole fuggire dalle umide regioni dell'Europa settentrionale, e la Spagna ha certamente molto di più da offrire dell'anche troppo celebre fascia costiera di case estive per nuovi ricchi: lo sfarzo dell'impero e dei conquistadores; l'eredità artistica di Goya, Velázquez, Picasso e Dalí; le avventure romanzesche di Don Chisciotte; un Hemingway che si unì alle Brigate Internazionali e il fascino di un paesaggio estremamente vario.

La Spagna e il Portogallo occupano la penisola iberica, una regione di forma vagamente quadrangolare all'estremità sud-occidentale dell'Europa. La Spagna si estende sull'80% circa della penisola ed è separata dalla Francia dall'aspra catena dei Pirenei. Oltre la metà del territorio è formato da vasti altipiani - le mesetas - mentre cinque grandi catene montuose attraversano il paese. Il paesaggio varia dai deserti della provincia di Almería alle verdi zone umide della Galizia, dalle arroventate pianure della Mancia alle scoscese montagne dei Picos de Europa, dalle zone selvagge dell'Extremadura alla sviluppatissima costa dell'Andalusia. L'arcipelago delle Canarie, nell'Oceano Atlantico a ovest del Marocco, costituisce una sorta di 'comunità autonoma' della Spagna.

Per quanto riguarda la flora e la fauna, si può dire che la prima, soprattutto nelle regioni montane, versi in condizioni migliori della seconda; infatti, il perdurare di una diffusa passione per la caccia ha comportato l'eliminazione di gran parte della fauna selvatica spagnola. Gli animali che si possono ancora avvistare sono scoiattoli rossi, camosci, cervi rossi, stambecchi, marmotte e molte specie di rettili. In Spagna si riproducono circa 25 specie di uccelli rapaci, e grazie alle vaste zone paludose, il territorio spagnolo ospita numerosi uccelli acquatici. Va purtroppo segnalato che a causa del disastro ecologico provocato dal naufragio della petroliera liberiana Prestige, avvenuto il 19 novembre 2002 al largo della costa della Galizia, nella zona di La Coruña, durante il quale sono fuoriuscite migliaia di tonnellate di combustibile, la fauna di quella regione sta subendo danni incalcolabili.

La zona di Gibilterra è famosa per la presenza delle bertucce, le uniche scimmie selvatiche europee.

La maggior parte dei turisti si reca nella fascia costiera della Spagna nei mesi estivi, quando il sole è molto intenso. In questo periodo dell'anno Madrid è invivibile e viene praticamente abbandonata dagli spagnoli. Nel nord e nelle isole Baleari, le temperature estive intorno ai 30 gradi sono la norma. In inverno le piogge sembrano non finire mai nelle zone settentrionali, fatta eccezione per le zone interne della Galizia e dei Pirenei, dove si trasformano in neve. In linea generale, il nord offre il meglio di sé in estate, l'Andalusia in primavera, il centro in autunno e il sud in inverno.

STORIA

Situata fra l'Europa e l'Africa, la penisola iberica è sempre stata luogo di conquista. I Romani arrivarono qui nel III secolo a.C.: impiegarono due secoli per sottomettere l'intera regione, che gradualmente ne adottò le leggi, la lingua e gli usi. Nel 409 d.C., la Spagna romana fu invasa da un contingente di tribù germaniche e nel 419 si insediò il primo regno visigoto. I Visigoti rimasero al potere fino al 711, quando i Musulmani attraversarono lo Stretto di Gibilterra e sconfissero Roderico, l'ultimo re visigoto.

Nel 714, l'esercito musulmano aveva occupato l'intera penisola, fatta eccezione per le regioni montane della Spagna settentrionale. L'occupazione araba della Spagna meridionale (che gli spagnoli chiamarono Al-Andalus) sarebbe durata quasi 800 anni. Durante questo periodo, prosperarono le arti e le scienze, furono introdotte nuove coltivazioni e tecniche agricole, furono costruiti palazzi, moschee, scuole, giardini e terme. Nel 722 a Covadonga, nella Spagna settentrionale, un piccolo esercito guidato dal re visigoto Pelayo inflisse la prima sconfitta agli Arabi. Simbolicamente, questa battaglia segnò l'inizio della Reconquista, la riconquista della Spagna da parte dei cristiani.

Alla fine del XIII secolo, Castiglia e Aragona erano diventate le due principali potenze cristiane della Spagna e nel 1469 questi due regni furono uniti grazie al matrimonio fra Isabella, principessa di Castiglia, e Ferdinando, erede al trono d'Aragona. Passati alla storia come i Re Cattolici, essi unificarono la Spagna e gettarono le fondamenta per la cosiddetta età dell'oro. Nel 1478 istituirono la famigerata Inquisizione, espellendo o giustiziando migliaia di ebrei e altri non cristiani. Nel 1482 assediarono Granada e 10 anni più tardi l'ultimo re musulmano si arrese, segnando la agognata fine della Reconquista.

La Spagna costituì un vasto impero nel Nuovo Mondo dopo l'arrivo di Colombo nelle Americhe nel 1492. Dal Perù e dal Messico giungevano in patria navi cariche d'argento e oro, mentre i conquistadores rivendicavano per la corona spagnola le terre da Cuba alla Bolivia. La Spagna monopolizzò il commercio con le nuove colonie americane e divenne una delle più potenti nazioni della terra. Tuttavia, questo protezionismo commerciale frenò lo sviluppo nelle colonie stesse e provocò una serie di costose guerre con Inghilterra, Francia e Olanda.

Quando Luigi XVI di Francia fu ghigliottinato nel 1793, la Spagna dichiarò guerra alla nuova repubblica francese, ma fu sconfitta. Nel 1808, le truppe di Napoleone invasero la Spagna e la corona cominciò a perdere l'egemonia nelle colonie. Spronato da un'insurrezione scoppiata a Madrid, il popolo spagnolo si unì contro i francesi e combatté una guerra d'indipendenza che durò cinque anni. Nel 1813 le forze transalpine furono definitivamente espulse e nel 1814 Ferdinando VII riottenne il trono spagnolo. I successivi 20 anni di regno furono disastrosi per la popolarità della corona: fu ripristinata l'Inquisizione, i liberali e i costituzionalisti furono perseguitati, la libertà di parola fu soppressa. La Spagna subì una severa recessione economica e le colonie americane ottennero l'indipendenza.

La rovinosa guerra ispano-americana del 1898 segnò la fine dell'impero spagnolo. La Spagna fu sconfitta dagli Stati Uniti in una serie di battaglie navali che significarono la perdita di Cuba, Portorico, Guam e Filippine, gli ultimi possedimenti spagnoli d'oltreoceano. I problemi della Spagna perdurarono durante i primi anni del XX secolo. Nel 1923, con il paese sull'orlo della guerra civile, il generale Miguel Primo de Rivera si autodichiarò dittatore militare e restò al potere fino al 1930. Nel 1931, re Alfonso XIII fuggì dal paese e fu dichiarata la Seconda Repubblica, che però fu ben presto minata da lotte intestine. Le elezioni del 1936 divisero in due il paese: da una parte il governo repubblicano e i suoi sostenitori (una precaria alleanza di comunisti, socialisti e anarchici, che erano per una società più equa e una restrizione dei poteri della chiesa); dall'altra l'opposizione, formata dai nazionalisti (un'alleanza di forze di destra che comprendeva esercito, chiesa, monarchia e il Partito della Falange, di stampo fascista).

L'assassinio del leader dell'opposizione José Calvo Sotelo da parte degli ufficiali della polizia repubblicana nel luglio del 1936 fornì all'esercito la scusa per rovesciare il governo. Nel corso della successiva guerra civile (1936-39) i nazionalisti ricevettero massicci aiuti militari e finanziari dalla Germania nazista e dall'Italia fascista, mentre il legittimo governo repubblicano riceveva sostegno dalla Russia e, in misura minore, dalle Brigate Internazionali, formazioni di volontari, provenienti da vari paesi, costituite di intellettuali, artisti, scrittori e persone politicamente impegnate. Malgrado il rischio di una diffusione del fascismo, Inghilterra e Francia rifiutarono di aiutare i repubblicani.

Nel 1939 i nazionalisti, guidati da Franco, avevano vinto una guerra nella quale oltre 350.000 spagnoli erano morti. Dopo la guerra, circa 100.000 repubblicani furono giustiziati, imprigionati o costretti all'esilio. Nei 35 anni di dittatura di Franco la Spagna è stata isolata da un embargo economico, esclusa dalla NATO e dalle Nazioni Unite, e dunque menomata dalla recessione economica. Solo all'inizio degli anni '50, quando l'aumento del turismo e la stipula di un trattato con gli Stati Uniti riuscirono a far arrivare i fondi necessari, il paese cominciò a risollevarsi. Negli anni '70 la Spagna aveva il tasso di crescita economica più alto d'Europa.

Franco morì nel 1975 dopo aver nominato suo successore Juan Carlos, nipote di Alfonso XIII. Con Juan Carlos sul trono la Spagna è passata dalla dittatura alla democrazia. Le prime elezioni si sono svolte nel 1977, e la nuova costituzione è stata varata nel 1978; nel 1981 un fallito golpe militare è stato visto come un inutile tentativo di arrestare il cambiamento in atto. Nel 1982 la Spagna ha chiuso definitivamente col proprio passato eleggendo a larga maggioranza un governo socialista. Da allora, l'unico grave problema interno è stata la campagna terroristica intrapresa dai gruppi militanti separatisti dell'ETA, che lottano per ottenere l'indipendenza del Paese Basco. Durante 30 anni di attività terroristica, l'ETA ha ucciso oltre 800 persone.

Nel 1986 la Spagna è entrata a far parte della Comunità Europea e nel 1992 è ritornata alla ribalta della scena internazionale con i Giochi Olimpici a Barcellona, l'Expo 92 a Siviglia e la nomina di Madrid a Capitale della Cultura Europea. Nelle elezioni del 1996 ha prevalso il Partito Popolare, di stampo conservatore, guidato da José María Aznar.

Nel marzo del 2000 Aznar è stato rieletto, riportando la maggioranza assoluta dei voti; il suo successo è da attribuire al buono stato dell'economia spagnola, che ha registrato una crescita del 4% da quando Aznar è giunto al potere.

Nell'agosto del 2002 il parlamento spagnolo ha avviato la procedura per la messa al bando di Batasuna, il partito accusato di essere il braccio politico dei terroristi dell'ETA. Poche ore prima, il giudice Baltasar Garzón aveva disposto la sospensione per tre anni di ogni attività del partito, accusandolo di favoreggiamento del terrorismo. La sentenza non riguarda invece i rappresentanti di Batasuna nelle assemblee elettive, che potranno portare a termine i rispettivi mandati al parlamento regionale basco e nei consigli comunali.

Nelle elezioni amministrative del maggio 2003 i socialisti sono stati i più votati nei municipi mentre nelle presidenze regionali hanno vinto i popolari. Buona parte dei voti di Batasuna, messo al bando dai magistrati, sono andati alla coalizione nazionalista EA-PNV.

L'ETA ha ripreso a colpire a luglio con una bomba davanti al tribunale di Estella, in Navarra, ad Alicante e Benindorm, nella parte orientale e all'aeroporto di Santander, nella parte settentrionale.

La petroliera Prestige, naufragata e affondata il 19 novembre al largo della Galizia lasciando 10.000 tonnellate di petrolio in mare e nei primi giorni del 2003 palline di catrame hanno raggiunto anche le spiagge francesi della Gironda. Più di 60.000 tonnellate del velenoso carico giacciono sul fondo marino.

CULTURA

La Spagna vanta uno straordinario patrimonio artistico. Le figure principali dell'età dell'oro furono gli artisti di Toledo, El Greco e Velázquez. Francisco Goya divenne famoso nel XVIII secolo come pittore più prolifico della Spagna e realizzò alcuni ritratti della famiglia reale, splendidi nel loro carattere non certo adulatorio e talvolta quasi grottesco. All'inizio del XX secolo, il mondo dell'arte fu influenzato da un notevole gruppo di artisti spagnoli: Pablo Picasso, Juan Gris, Joan Miró e Salvador Dalí. Per quanto riguarda l'architettura, la Spagna vanta monumenti preistorici a Minorca, nelle isole Baleari, rovine romane a Mérida e Tarragona, la raffinata Alhambra islamica a Granada, edifici mudéjar, cattedrali gotiche, castelli e palazzi, fantastici monumenti modernisti e le intricate e fantasiose sculture di Gaudí.

Uno dei massimi testi narrativi al mondo è il romanzo seicentesco Don Quijote de la Mancha (Don Chisciotte della Mancia) scritto dallo spagnolo Miguel de Cervantes. Tra i principali scrittori del XX secolo vi sono Miguel de Unamuno, Federico García Lorca e Camilo José Cela, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1989. Le scrittrici sono state prolifiche negli ultimi 25 anni e tra le principali narratrici vi sono Adelaida Garcia Morales e Ana María Matute. Per quanto riguarda il cinema, se negli scorsi decenni i film spagnoli erano identificati con l'opera del genio surrealista Luís Buñuel, che trascorse gran parte della sua vita all'estero, oggi sono invece associati alla figura di Pedro Almodóvar, che continua a riscuotere grande successo a livello internazionale.

Il flamenco sta ritornando di moda ed è facile assistere a splendide performance in Andalusia, patria tradizionale di questo ballo, accompagnate da eccellenti chitarristi. Si può anche assistere al flamenco durante le fiestas spagnole, spettacoli assolutamente da non perdere. Gli spagnoli amano molto lo sport e il calcio ha molto seguito: vale la pena di assistere a una partita, perché l'atmosfera è sempre elettrica. Anche la corrida è molto popolare, malgrado le continue pressioni da parte degli attivisti internazionali per i diritti degli animali.

Sebbene il cattolicesimo sia profondamente radicato in tutti gli aspetti della vita spagnola, solo il 40% circa degli spagnoli è praticante. Molti iberici hanno un diffuso scetticismo nei confronti delle autorità ecclesiastiche: durante la Guerra civile, molte chiese furono bruciate e diversi preti uccisi, perché venivano associati alla repressione, alla corruzione e al vecchio ordine.

La cucina spagnola gode meritatamente di grande reputazione e le tapas, stuzzichini serviti su piccoli piatti, sono probabilmente una delle migliori invenzioni dopo la birra fresca. Paella (il piatto più famoso della Spagna prende il nome dalla grande padella di metallo con due manici nella quale viene cucinato e servito), gazpacho (minestra fredda in cui si mescolano pomodori, peperoncino, cipolla, aglio, pangrattato, olio d'oliva e limone) e chorizo (salsiccia) sono piatti abbastanza diffusi sulle tavole occidentali, ma il panorama culinario spagnolo è molto più variegato e comprende stufati, minestre, fagioli, frutti di mare e carni, alimenti che hanno esercitato una grande influenza su tutta la cucina sudamericana.

Tra i dolciumi, yemas (tuorli d'uovo canditi), pestiños (frittelle dolci), mandorle o pinoli ricoperti di zucchero, marzapane e frutti canditi sono diffusi in tutta la Spagna. Esistono anche vari tipi di turrón (torrone), che in genere compaiono nei negozi poco prima di Natale. Tra le bevande, ottimi i vini, la cerveza (birra), la rinfrescante sangría e lo sherry prodotto in Andalusia. Un batido è un frappé o un frullato al latte. L'horchata è una bevanda preparata con succo di chufa (varietà di mandorle dolci), zucchero e acqua: il sapore ricorda quello del latte di soia con un pizzico di cannella.

Bisogna essere pronti a modificare le proprie abitudini a tavola, dal momento che il pranzo è in genere il pasto principale della giornata e viene servito dalle 13.30 alle 16. La cena è più leggera ed è solitamente consumata tra le 22 e le 23.

ECONOMIA

Settori/prodotti principale
industria tessile, calzature, industria alimentare, alluminio, rame, zinco, piombo, prodotti chimici, cantieri navali, autoveicoli, macchine utensili, turismo, edilizia e materiali da costruzione, grano, ortaggi, olive, uva, barbabietole da zucchero, agrumi, bovini, suini, pollame, latticini, pesce

Principale partner commerciali
Francia, Germania, Portogallo, Italia, Regno Unito, USA, America Latina, Benelux, Giappone, OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries)

SPORT E TEMPO LIBERO

Lo sci è un'attività poco costosa, con infrastrutture e condizioni sorprendentemente buone. La stagione va da dicembre a maggio e le località più accessibili si trovano nella Sierra Nevada, nei Pirenei e nelle catene a nord di Madrid. La Spagna è un paradiso anche per gli amanti del trekking, in modo particolare nei Pirenei e presso i Picos de Europa, fra le Asturie e la Cantabria. Sempre gli appassionati della marcia potranno decidere di percorrere il celebre Cammino di Santiago, l'itinerario dei pellegrini che, in epoca medievale, da Navarra giungevano a Santiago de Compostela attraversando tutta la parte settentrionale della Spagna da est a ovest.

Il ciclismo è molto praticato ma reso problematico dal terreno spesso montagnoso, dalle strade affollate e dal caldo estivo. Si può scegliere tra le centinaia di spiagge che offrono ottime opportunità di praticare il nuoto, ma bisogna essere pronti alle orde di turisti durante l'estate. La costa del Paese Basco è adatta agli amanti del surf.

EVENTI E MANIFESTAZIONI

Secondo il tipico stile spagnolo, eventi e manifestazioni vengono quasi sempre celebrati con grandi feste e una vacanza. Tra i festival cui vale la pena assistere vi sono La Festividad di San Sebastián nel mese di fgennaio, durante la quale tutti gli abitanti di San Sebastián indossano costumi per l'occasione e si danno a frenetici festeggiamenti. Il carnevale viene celebrato in tutta la Spagna alla fine di febbraio: il più scatenato pare che sia quello di Sitges. Nel mese di marzo, a Valencia si tiene una festa chiamata Las Fallas, che dura una settimana ed è caratterizzata da splendidi fuochi d'artificio, pittoresche sfilate, bevute e balli che durano tutta la notte. Durante la Semana Santa (Settimana Santa), che precede la domenica di Pasqua, vengono portate in processione immagini sacre lungo le strade cittadine: in questa occasione Siviglia è particolarmente suggestiva; alla fine di aprile, la città ospita anche la Feria de Abril, che bilancia il fervore religioso della Settimana santa: da non perdere se si riesce a trovare alloggio.

L'ultimo mercoledì di agosto nella città valenciana di Buñol impazza La Tomatina, durante la quale vengono allegramente lanciati i pomodori avanzati dal raccolto. La corsa dei tori (Sanfermines) di Pamplona a luglio è la festa più famosa della Spagna. Lungo la costa settentrionale, si celebra, scaglionata durante la prima quindicina di agosto, la Semana Grande (altra occasione di grandi bevute e sbornie!).

QUANDO ANDARE

I mesi ideali per visitare la Spagna sono maggio, giugno e settembre (nel sud anche aprile e ottobre). In questo periodo dell'anno si può contare in genere su buone condizioni climatiche, evitando insieme il caldo eccessivo e il grande afflusso di turisti spagnoli e stranieri. In realtà, in alcune parti della Spagna il clima è discreto tutto l'anno. Lungo le coste meridionali e sud-orientali del Mediterraneo l'inverno è mite, mentre nei mesi estivi ci si può rifugiare nel nord-ovest, sulle spiagge o in montagna per evitare il caldo eccessivo. Se si vuole essere sicuri di partecipare a qualche festa è bene ricordare che quelle più importanti si svolgono tra la Semana Santa (la Settimana Santa) e settembre.

ARRIVARE E TRASPORTI

Come arrivare: La Spagna ha diversi aeroporti internazionali, tra cui Madrid, Barcellona, Bilbao, Santiago de Compostela, Siviglia, Granada, Málaga, Almería, Alicante, Valencia, Palma di Maiorca, Ibiza e Maó. Anche il viaggio in autobus o in treno offre buone possibilità: ci sono regolari collegamenti in autobus per la Spagna da tutte le maggiori città europee, fra cui Lisbona, Londra e Parigi; il treno può risultare più costoso a meno che non si abbiano meno di 26 anni o si abbia un pass ferroviario. I traghetti collegano la Spagna direttamente al Regno Unito e al Marocco.

Trasporti interni: Conviene prendere in considerazione l'aereo per spostarsi all'interno della Spagna soltanto per raggiungere le isole. Da Barcellona, Valencia o Alicante ci sono spesso offerte interessanti sui voli charter. I traghetti collegano regolarmente la Spagna continentale alle Baleari, ma l'aereo è più conveniente, tenuto conto del tempo che si risparmia. Ci sono decine di compagnie private di autobus e la rete di servizi automobilistici è più estesa ed economica di quella ferroviaria. Camminare a piedi è il modo migliore per incontrare la popolazione locale.