ANDREA CAMILLERI


Nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925, e morto a Roma il 17 luglio 2019.

Conseguita la maturità liceale e non ancora diciottenne, assiste allo sbarco degli alleati nella natia Sicilia riportandone un'impressione profonda.

Frequenta l'Accademia d'Arte Drammatica dove, in seguito, insegnerà Istituzioni di Regia; dal 1949 inizia a lavorare come regista, autore e sceneggiatore per il teatro e la televisione ("Il Tenente Sheridan" e il "Commissario Maigret").

Col passare degli anni ha affiancato a queste attività quella più squisitamente creativa di scrittore. Il suo esordio in questo campo risale al primo dopoguerra; se dapprima l'impegno nella stesura di romanzi è blando, col tempo si fa decisamente più intenso fino a dedicarvi un'attenzione esclusiva a partire da quando, per sopraggiunti limiti d'età, abbandona il lavoro nel mondo dello spettacolo.

Una serie di racconti e poesie gli varranno il premio Saint Vincent.

Il grande successo è però arrivato con l'invenzione del personaggio del Commissario Montalbano, protagonista di romanzi che non abbandonano mai le ambientazioni e le atmosfere siciliane e che non fanno alcuna concessione a motivazioni commerciali o a uno stile di più facile lettura.
Infatti, dopo "Il corso delle cose" (1978), passato pressoché inosservato, pubblica nel 1980 "Un filo di fumo", primo di una serie di romanzi ambientati nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigàta, a cavallo fra la fine dell'800 e l'inizio del '900.

In tutti questi romanzi Camilleri dà prova non solo di una straordinaria capacità inventiva, ma riesce a calare i suoi personaggi in un ambiente totalmente inventato e nello stesso tempo realistico, creando dal nulla anche un nuovo linguaggio, una nuova "lingua" (derivata dal dialetto siciliano).

Tra le opere successive: "La strage dimenticata" (1984), "La bolla di componenda" (1993), "La stagione della caccia" (1994), "Il gioco della mosca" (1995), "Il birraio di Preston" (1995), "La concessione del telefono (1998)" e "La mossa del cavallo" (1999) .

In tutti questi romanzi Camilleri dà prova non solo di una straordinaria capacità inventiva, ma riesce a calare i suoi personaggi in un ambiente totalmente inventato e nello stesso tempo realistico, creando dal nulla anche un nuovo linguaggio, una nuova "lingua" (derivata dal dialetto siciliano).

Anche la televisione ha contribuito non poco alla diffusione del fenomeno dello scrittore siciliano, grazie alla serie di telefilm dedicati al Commissario Salvo Montalbano (interpretato da un magistrale Luca Zingaretti).

È stato sposato dal 1957 alla data della morte con Rosetta dello Siesto, da cui ha avuto le figlie Mariolina, Andreina e Elisabetta, che lo hanno reso nonno

Nel 2017 gli è stato dedicato un asteroide, denominato appunto 204816 Andreacamilleri.