Charles Dickens
Canto di Natale

La favola di Dickens, racconta di un uomo d’affari: Scrooge, avaro ed egoista, trascura la famiglia e soprattutto non riesce ad apprezzare le piccole cose, festeggiare e godere delle feste come per esempio il Natale.

La vicenda si svolge la vigilia di Natale, in cui, tornando a casa più irato del solito, incontra i tre fantasmi del Natale: passato, presente e futuro che porteranno Scrooge a pentirsi dei propri atti egoistici e indifferenti e, dunque, a cambiare interiormente.

Alla fine della favola, Scrooge sembra proprio un’altra persona e tutti stentano a crederci.

Ma è proprio così!

Scrooge ha capito ciò che ha fatto, dei suoi atti egoistici e forse un piccolo frammento dello spirito del Natale è entrato in lui e ha dato un senso diverso e più vero alla sua esistenza.

1- Il protagonista della favola è Scrooge, uomo d’affari, avaro e taccagno, incapace di vivere accanto ai sui familiari e incapace soprattutto di saper essere felice della vita e delle piccole cose che essa ci può offrire.

1-2-4- La favola è ambientata in un piccolo paesino inglese, non specificato, alla vigilia di Natale.

Scrooge, come ogni anno, pensa solo al suo denaro e ai suoi affari, non accorgendosi dei suoi parenti, che non vede più da molto tempo, del suo amico Marley, morto da sette anni, e delle persone che purtroppo stanno peggio di lui.

Secondo Dickens, il miglior modo per affrontare e superare i mali sociali, è proprio la rinascita morale dell’individuo.

Scrooge vecchio avaro ed egoista, uomo burbero, non riesce, e soprattutto non vuole cambiare e pensare di più agli altri, mentre dovrebbe, come dice giustamente Dickens, iniziare a cambiare qualcosa nel proprio piccolo, al fine di qualcosa di più umano e più valido.

2-3- Proprio alla vigilia di Natale, Scrooge sta tornando a casa e prima di coricarsi, gli si presentano inaspettatamente, tre fantasmi dei Natale : passato, presente e futuro.

Questi faranno vedere a Scrooge tutto ciò che è accaduto, che accade e che purtroppo accadrà in futuro.

Vedendo ciò, rivedendo scene passate, capisce che forse il suo egoismo e la sua indifferenza sono serviti proprio a poco, anzi hanno arrecato tristezza a gli altri e odio, da parte di questi ultimi, nei suoi confronti.

Egli sente dunque un peso nel cuore che vuole eliminare al più presto, perché non aggravi le sue azioni passate e si pente di tutto ciò.

5- Il personaggio non si comporta da eroe, anzi, se Scrooge fosse posto in una favola mitologica o epica, sarebbe visto proprio come l’antieroe.

7- Il protagonista subisce comunque dei mutamenti interiori e morali.

Capisce infatti cosa ha portato la sua avarizia e vuole cambiare quello che ha fatto e cominciare ciò che non ha mai pensato e voluto compiere.

Nella sua anima c’è ora amore, felicità, attaccamento non più tanto al denaro e alle cose materiali, ma alla vita e alle persone care e quelle più povere di lui.

Ora è gentile e apprezza tutto, ogni piccolo segno di vita è gioia.

8-9-10- Ci sono molti personaggi secondari che compaiono soprattutto quando i fantasmi mostrano a Scrooge le varie scene dei Natali.

C’è per esempio Bob Cratchit un impiegato presso la società “Scrooge & Marley”. I loro figli tra cui “Tiny Tim” il povero bambino storpio, il fratello Peter, Belinda e Marta.

C’è poi Joe, commerciante di articoli marinareschi e di merce rubata, conoscente di Scrooge; la signora Dilibert, una lavandaia.

E inoltre Fred, nipote del protagonista, uno dei tanti parenti trascurati che però alla fine del racconto sarà riconsiderato e amato dello zio.

13 - 14 - L’ambiente cambia molto frequentemente.

Ci troviamo davanti a varie situazioni e a vari luoghi: case, salotti, cucine, camere da letto, cimitero, vie....

Dunque non c’è un ambiente principale dove si svolgono i fatti, ma il tutto si svolge in una piccola cittadine inglese.

15 - Quello che succede al personaggio non è molto legato ai luoghi che visita tramite i tre fantasmi.

I luoghi, come ho già detto, sono riferiti agli altri personaggi e dunque Scrooge osserva le scene dal di fuori, senza entrare nella scena e non incidendo sulle azioni degli altri.

16 - I fatti che decidono lo sviluppo delle vicende sono proprio le tre apparizioni dei fantasmi del Natale, e da qui vedremo fatti accaduti nel passato, fatti presenti e futuri.

17 - 18 La vicenda narrata è di tipo inverosimile, ma ha un significato sia morale che esemplare, perché Dickens vuole farci capire come. cominciando nel proprio piccolo, si possa arrivare all’annullamento del male sociale e dunque ad una migliore condizione interiore; e ciò deve nascere in un giorno di gioia, come a Natale, e continuare come un fuoco dentro di noi senza mai spegnersi.

19 - 20 - 21 Nella narrazione, anche se irreale, entrano fatti storici, come in questo caso, la rivoluzione industriale in Inghilterra.

Si nota, infatti, la condizione borghese come potenza principale e la condizione delle persone più povere, di grado sociale inferiore, costrette appunto a lavorare per la borghesia, in condizioni umili e povere.

E’ stata scelta questa collocazione temporale perché l’autore vede nel borghese un uomo spesso egoista e interessato unicamente agli affari, che sfrutta i meno abbienti e i più poveri ; incapace, però, di godere della vita e di amare le persone vicine.

Forse è proprio al borghese medio che Dickens si rivolge invitandolo ad analizzare meglio le proprie azioni, a dare una svolta alla propria vita e, quindi, a tutta la società.

22 - 24 - 27 Il testo è scritto con una sintassi abbastanza semplice e non si trovano molto spesso né figure retoriche, né parole difficili o dialettali.

Ci sono spesso piccole note dell’autore per far capire al lettore l’aspetto della società inglese a quel tempo, usi e costumi.

25 - La vicenda è inverosimile e per questo l’autore, Charles Dickens, libera tutta la sua fantasia per immaginare luoghi, personaggi, fatti non reali.

26 - Nella favola troviamo molti dialoghi tra i personaggi e anche tra Scrooge e i fantasmi del Natale.