Primo Levi
La Tregua
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Ambiente Geografico

Primo durante il suo viaggio, attraversa diversi Paesi europei: la Polonia, la Russia, la Romania, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e quella Slovacca, l’Austria, la Germania, nuovamente l’Austria e finalmente l’ Italia giungendo a Torino, a casa sua.

Questi paesi dell’ Est, così diversi dall’ Italia, suscitano nel protagonista una sensazione di immensità e di solitudine particolare, affascinante ma infinitamente angosciante.

Contenuto dell’ Opera (sintesi)

Polonia, Auschwitz, 26-01-’45. Sotto la spinta dell’ offensiva degli eserciti alleati e dell’ Armata Rossa, i Nazisti si ritirano precipitosamente: i campi di sterminio vengono abbandonati, mentre la guerra continua su tutti i fronti.

Prima della fuga i tedeschi distruggono le prove dei loro crimini.

I registri del campo vengono dati alle fiamme: dopo aver tolto a milioni di vittime la vita e l’ anima si cerca ora di cancellarne anche il nome.

All’arrivo delle forze Russe, Primo, aiutato da un compagno, seppellisce gli ultimi morti. Gli alleati liberano tutti gli internati sottoponendoli a visite mediche. Tutti si sentono molto smarriti.

Levi con altre persone viene portato via dal campo; purtroppo però, l’amico del protagonista non va con lui perché è malato.

Salgono su un treno che si dirige verso Cracovia. Un greco, Mordo Nahum, prevede fame in quei posti e durante il viaggio, fanno conoscenza. Approfittando di un guasto alla locomotiva i due se ne vanno a piedi.

Il greco è strano, è un tipo cupo ma è anche saggio e sa cavarsela. Pernottano in una caserma.

L’indomani vanno al mercato dove cercano di vendere una camicia, ma tutto è vano.

Il protagonista, per mezzo di un prete, riesce a sapere dov’è la mensa dei poveri e si dirige verso il sito con il nuovo compagno.

Successivamente i due si dividono, prendono strade diverse e Levi viene portato al campo di raccoglimento di Katowice.

Essendo un chimico riesce a spacciarsi per dottore, così gli viene affidato il compito di registrare tutte le medicine che arrivano in ambulatorio con l’aiuto di Galina, un'infermiera che parla bene l’ italiano.

Siamo in Aprile, i nuovi amici di Primo sono due italiani : ‘il Ferrari‘ e Cesare.

Arriva il 25° giorno del mese e nel campo si organizza una festa per la liberazione; finalmente possono partire, ma, prima di farlo, Cesare e il protagonista vanno a fare scorta di viveri in un alimentari.

Sul treno Levi ritrova Daniele, sono entrambi felicissimi di incontrarsi nuovamente.

Il treno si ferma a Zmerinka dove pernottano, il viaggio però viene nuovamente fermato a causa di una interruzione dei binari.

Qui trovano alcuni prigionieri tedeschi che chiedono del pane: Daniele pretende che lo prendano strisciando ai suoi piedi.

Giunti a Sluzk Incontrano Morbo Nahum nella Casa Rossa : un campo di raccolta dove vi restano per 2 mesi.

Da lì passano tantissimi soldati Russi che tornano a casa. Anche in questo posto Leonardo e Primo sono medici. In ambulatorio, Levi incontra una ragazza, Laura, che nel campo di sterminio si prostituiva per poter mangiare; adesso è incinta di tre mesi e viene percossa da suo marito. Si dirigono poi verso Starjye Doroghi dove prendono il tanto atteso treno per l’ Italia. Il viaggio è molto lungo e fanno solo due fermate: a Kazàtin e a Monaco.

Arrivato a Torino, Primo cammina velocemente con verso casa con il cuore colmo di commozione, dove ci sono la mamma e la sorella; l’ incontro, dopo un anno di lager e di lontananza, è dolcissimo e ricco di speranza nei confronti del futuro. Il protagonista, in questo clima di calma e sicurezza che offre una casa, compone una poesia in cui si appella alle persone per far sì che le atrocità commesse durante l’ ultimo conflitto non accadano più in futuro e anche perché migliaia di persone innocenti riescano a vivere una vita felice e non sofferta come la sua.

Ambiente Sociale dei Personaggi

I personaggi sono tutti reduci dei campi di concentramento, l’autore stesso vive per un anno nel campo di sterminio di Auschwitz e, benché sia laureato in chimica, è una persona alla mano, come tutti i suoi compagni di viaggio che non sono di alto rango, ma persone comuni.

Daniele è un ragazzo che faceva parte del ghetto di Venezia, la sua famiglia è stata sterminata, di 31 persone lui è l’ unico superstite.

Leonardo, nel campo di raccolta di Katowice, è un medico (come anche in quello di Sluzk) ; così quando Primo vi arriva, essendo laureato in chimica, diviene suo aiutante. Deve registrare tutte le medicine che arrivano al campo, con l’ausilio di Galina, un’infermiera che conosce la lingua italiana.

‘Il Ferrari‘ è un uomo che ad ogni controllo dei pidocchi risulta positivo. La sua arte consiste in piccole rapine e scippi, così è finito ad Auschwitz. Infatti durante un furto viene scoperto da una prostituta e i soldati lo mandano nel campo di sterminio.

Cesare è un romano con uno 'spiccato senso del commercio'. Sa vendere o scambiare qualsiasi cosa, anche nelle situazioni più disparate.

Mordo Nahum è un uomo sulla cinquantina che, in un solo giorno è stato per Primo un padrone, un maestro e un fratello maggiore. Anche lui sa cavarsela molto bene in tutti i casi. Ha buon occhio per tutto e cura anche i minimi particolari.

Analisi dei Personaggi:

Principali : Primo levi

i Secondari più Importanti : Mordo Nahum, Daniele, Cesare, Leonardo, il Ferrari.

Tematica (gli argomenti e i problemi fondamentali trattati nel libro)

La persecuzione nazifascista e le conseguenze che ha portato con sé (campi di sterminio per ebrei, prigionieri politici, antinazisti; la Seconda Guerra Mondiale e il disfacimento dell’ Europa) sono i temi principali di questa autobiografia del ritorno a casa, (della Tregua, appunto) dopo la 'grande fatica', dopo i dolori, dopo i 2.000.000 di morti nei campi di concentramento (fra cui anche bambini piccolissimi e persone handicappate).L’oppressione di queste situazioni vissute, la spessa coltre che ha soffocato povere vittime innocenti, ha indotto tutto il mondo a riflettere per non scordare, per non commettere nuovamente in futuro altri orrori simili.

Visione del Mondo, della Vita e Ideali evidenziati nell’opera

Sicuramente la visione del mondo da parte di persone così sfortunate non è molto positiva.

Devono essere stati pochi i minuti di pace e allegria che Primo Levi e quelli come lui hanno provato o provano tutt’oggi.

Gli ideali messi più in risalto sono l’altruismo fra conoscenti e non, l’amicizia, la forza di resistere per arrivare alla salvezza, l amore.

Sintesi di un episodio particolarmente significativo e motivo per cui lo giudichi tale

Il capitolo che ha suscitato in me sensazioni molto forti di tristezza e solitudine è stato l’ultimo. In questa parte del libro l’autore parla degli ultimi, interminabili giorni prima dell’arrivo a Torino, del valico del Brennero che 22 mesi prima aveva attraversato in senso opposto verso Auschwitz, il cupo ricordo dei tremendi giorni nel lager, i comandi, la fatica, i morti.

Per lui tutto è stato molto opprimente: per mesi gli incubi lo hanno perseguitato una volta tornato alla sua città ed ha continuato a camminare con la testa volta verso il basso a lungo, come era abituato a fare durante l’anno di reclusione, per cercare di trovare qualcosa da scambiare o da vendere in cambio di cibo. La casa era in piedi e i suoi parenti tutti vivi, non lo aspettavano, ma non appena lo hanno visto è stata festa grande. Ha ritrovato un letto morbido e pane a volontà. Adesso spera solo che non accada in futuro ad altre persone quello che è successo a lui.

Analisi dello Stile dell’ Autore

L’autore non ha un vero e proprio stile. Scrive con parole comprensibili a tutti, con grande ricchezza di particolari; non si limita a descrizioni oggettive, ma inserisce sempre un suo parere, le sensazioni che prova vedendo, toccando determinati oggetti, persone o animali. I messaggi che ci fa pervenire sono suggestivi, ricchi di realismo e nuda verità, spesso molto commoventi e duri da assimilare.

Interesse che il Libro ha Suscitato o meno in te, motivando la risposta

Questa autobiografia ha suscitato in me molto interesse per gli argomenti di cui tratta.

L’esperienza del protagonista mi è sembrata molto interessante, benché ricca di dolore e fatti che, a prima vista, ci sembrerebbe giusto dimenticare ma che dobbiamo conservare nella nostra cultura, per non ricadere in errori terribili come quelli già commessi.

L’anno passato, durante il periodo in cui a storia studiavamo la Seconda Guerra Mondiale, la nostra prof. di italiano ci ha consigliato di recarci al cinema per assistere al film omonimo al libro da me letto.

Ho seguito il suo consiglio e sono rimasta pienamente soddisfatta di quella pellicola.