Elsa Morante
La Storia

Genere: Romanzo storico
Ambientazione: Roma
Periodo: 1941-1947

Personaggi:

- Ida Mancuso, maestra elementare, di madre ebrea e vedova

- Nino e Useppe, suoi figli

- L'oste Remo, amico di Nino gestore di un'osteria

- Davide Segre, ebreo anarchico, fuggito da un campo di concentramento

- I "Mille", numerosa famiglia napoletana

- Giuseppe Cucchiarelli, anziano signore romano

- I Marocco, famiglia romana

- Gunther, giovane soldato tedesco

Riassunto:

La storia inizia nel gennaio del 1941 quando, in un giorno qualunque, la maestra elementare Ida Ramundo, vedova Mancuso e madre di Nino, viene violentata da Gunther, un soldato tedesco. Oltre al dolore e allo sgomento, Ida scopre di essere incinta e, nove mesi dopo, partorisce in segreto, un maschietto che chiamerà Giuseppe (Useppe); in questo momento di gioia e tristezza, è aiutata da una levatrice ebrea.

Ida coi figli vive in un piccolo appartamento nel quartiere di San Lorenzo ed è spaventata all'idea che la sua origine ebrea da parte di madre venga scoperta. Quando inizia la guerra Nino decide di partire per il fronte e lascia la madre, il piccolo Useppe e un cane randagio che Nino ha raccolto un po' di tempo prima.

Purtroppo iniziano i bombardamenti e durante un'incursione aerea, la casa viene distrutta e muore anche il cane. Ida e Useppe si trasferiscono in uno stanzone a Pietralata, dove vivono già i "Mille", una famiglia napoletana e molto numerosa, il Signor Giuseppe e il giovane Davide Segre sotto il falso nome di Carlo Vivaldi. Nino, che nel frattempo è diventato partigiano, ritorna dal fronte e ritrova i suoi cari ma ben presto riparte insieme a Giuseppe e Davide.

La vita di Ida prosegue stentatamente e con la paura di essere scoperta quale ebrea; è troppo forte e violenta la sensazione che ha provato nell'assistere alla deportazione. Più tardi Ida e Useppe trovano ospitalità presso la famiglia Marocco e solo tramite l'oste Remo, ha notizie di Nino che ormai vede sempre più raramente. La guerra finalmente finisce e Ida riesce ad affittare un piccolo appartamento con i pochi risparmi che ha; ben presto torna anche Nino che porta con se un cane di nome Bella.

Purtroppo, a causa di un incidente stradale, Nino muore e Bella diventa amica inseparabile di Useppe. I due fanno lunghe passeggiate e spesso fanno visita a Davide che morirà per overdose.

Nel frattempo Ida continua il suo duro lavoro di sempre con il timore di essere licenziata, ma l'aspetta una prova ancor più dura: Useppe inizia ad avere i sintomi del "grande male" e proprio questo lo porta alla morte nel maggio del 1947. Il cane Bella diventa rabbiosa e non permette a nessuno, eccetto Ida, di avvicinarsi al corpo del suo caro amico; verrà abbattuta dai soccorritori.

La povera Ida non regge all'ultimo dei suoi grandi dolori ed entra nel tunnel della follia, morendo 9 anni dopo.

Commento: Secondo me questo libro è molto interessante in quanto tratta, in uno stile semplice, la Seconda Guerra Mondiale vista dalla parte della gente comune, ovvero delle vittime.

La scrittrice narra della vicende drammatiche ma molto vicine alla realtà, e forse è proprio per questo che il romanzo mi è piaciuto molto, nonostante fossi inizialmente perplessa in quanto molto lungo