TEMA
Riflessioni sull'adolescenza in prima persona

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Riflessioni sull'adolescenza 
in prima persona



Ho 15 anni e, come tutti i miei coetanei, sto vivendo la fase dell'adolescenza: un periodo d'incertezze e di smarrimento che attraversano tutti ed è utile ai fini della consapevolezza di sé e del mondo.

Spesso succede che alcuni ragazzi non riescono a superare questo momento così importante della vita, durante il quale si sviluppano maggiori responsabilità e sicurezza in se stessi.

Alcuni di noi perdono l'identità e la sicurezza dell'infanzia e non sanno ancora cosa diventeranno, sono spaventati e a volte pensano che gli ostacoli che si presentano siano insormontabili.

Così la maggior parte degli adolescenti, non riuscendo ad affrontare le situazioni per quello che sono, si trovano in situazioni più grandi di loro e si comportano in maniera irresponsabile, talvolta facendo uso e abuso di alcol e droga o rifugiandosi nel rifiuto del cibo.

E, purtroppo, alcuni di loro poi non trovano più la via del ritorno.

Io so che durante l'adolescenza siamo chiamati tutti a superare delle prove e dobbiamo iniziare ad assumere impegni e responsabilità, accettare le paure, le debolezze, le delusioni e alla fine diventare consapevoli di sé, capaci di amare, di realizzare i nostri progetti e di dare un valore alla vita.

Ricordo un mio amico e compagno di classe che ha da poco superato un momento di crisi, dopo aver vissuto un periodo in cui aveva perso la fiducia in se stesso e nelle sue capacità ha abbandonato la scuola per circa 3 mesi; ritornato in classe ha subito cercato di recuperare terreno, impegnandosi al massimo, ma gli insegnanti non hanno però apprezzato l'impegno e hanno deciso di fagli ripetere l'anno.

Per il mio amico però la bocciatura è servita a riacquistare fiducia in se stesso, a ricominciare tutto da capo e a capire l'errore fatto.

Questa esperienza mi ha insegnato che tutto si può risolvere, perché a tutto c'è una soluzione, l'importante è crederci e non arrendersi mai.