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I vantaggi e gli svantaggi con l’apertura di nuovi Centri Commerciali

Grandi catene di distribuzione stanno coprendo il territorio con strutture sempre più imponenti.

Il continuo aumento dell’inflazione ha spinto la nostra società ha cercare di acquistare merce sempre più all’ingrosso, uno dopo l’altro i comuni hanno iniziato a riempire il loro territorio con centri commerciali e supermercati senza tenere conto dell’attività commerciale già presente nel loro paese.

Per il consumatore sono evidenti in vantaggi: abbassamento dei prezzi e possibilità di trovare in uno stesso posto molti prodotti che prima era necessario acquistare in luoghi diversi, spesso lontani l’uno dall’altro.

Particolarmente positiva, poi, è l’apertura dei cosiddetti discount, che permettono di trovare prodotti a prezzi davvero convenienti, poiché si tratta di articoli non pubblicizzati.

Penso inoltre che la concorrenza sia utile, perché porta come conseguenza ad una diminuzione dei prezzi.

Un altro aspetto positivo è che i centri commerciali procurano nuovi posti di lavoro.

Inoltre non dobbiamo dimenticare che i centri commerciali sono diventati un vero e proprio luogo di ritrovo socializzante.

Penso in particolar modo alla funzione sociale svolta dai supermercati in agosto, quando tanti negozi chiudono per ferie, o per gli anziani, con la possibilità anche della spesa a domicilio per le persone bisognose di questo servizio.

Accanto a questi aspetti positivi, ce ne sono alcuni negativi che potrebbero portare a rimpiangere la situazione di qualche decennio fa, quando esistevano solo negozi al dettaglio.


Proprio sui posti di lavoro, ci sarebbe da obiettare che i piccoli commercianti si vedono sempre più minacciati da questa concorrenza schiacciante e molti sono, quindi, costretti a chiudere il loro negozio, e solo alcuni sono riassorbiti nella grande distribuzione con incarichi e dignità pari alla precedente.

Il rapporto, di socialità e di fiducia, che si instaurava una volta tra cliente e negoziante, viene meno, e forse, in alcuni casi, viene meno anche la qualità dei prodotti.

Il negoziante è infatti in grado di consigliare al cliente i prodotti migliori sotto alcuni aspetti, e spesso al prezzo basso corrisponde anche una qualità bassa.

Un proverbio dice infatti: "chi più spende, meno spende".

Inoltre la notevole quantità di lavoratori stagionali, sottopagati e sfruttati in vario modo fa dubitare che la grande distribuzione sia davvero risolutiva per il problema del posto di lavoro.

Infine la concentrazione di automobili presso questi centri aumenta l’inquinamento ed è notevole la trasformazione dell’ambiente preesistente.

A tutte queste obiezioni si potrebbe rispondere che la soluzione non sta nell'impedire la creazione di questi centri commerciali, ma nella regolamentazione, in modo da evitare la morte della piccola distribuzione, l’eccessivo inquinamento o lo sfruttamento del lavoro.
Le istituzioni, come i comuni, i sindacati, ecc. potrebbero fare la loro parte per risolvere i problemi più scottanti.

Mi sembra che i benefici per le famiglie e per il sistema economico siano superiori ai mali, quindi vale la pena di rischiare e, tutto sommato, se c’è un maggiore assortimento a disposizione del consumatore, questo non fa altro che aumentare la sua responsabilità.

Ormai siamo tutti in possesso di una buona informazione per scegliere quali sono i prodotti migliori per la nostra salute e alimentazione, e quindi, se decidiamo di mangiare male, questo lo dobbiamo solo alla nostra negligenza, e non possiamo incolpare questo o quell’esercizio commerciale.

Nel momento in cui, comunque, abbiamo bisogno di un esperto nel campo, o di un prodotto particolare, ci rivolgeremo nuovamente alla piccola distribuzione o ai negozi specializzati.

Quindi, è vero che i piccoli esercenti saranno destinati a chiudere, ma solo se non si specializzeranno, se peccheranno in qualità ed esperienza.

Concludendo i supermercati sono comodi ma possono rovinare il commercio locale, per me è giusto migliorare la comodità di fare la spesa ma senza esagerare per mantenere intatti quei piccoli negozietti che ci hanno sempre garantito un'ottima merce.