Tema
Coronavirus: Grazie immenso dai giovani a chi è in prima linea per combattere il Covid19

Quello che stiamo vivendo è un clima surreale, il paesaggio delle città italiane è quasi apocalittico: bar e negozi chiusi, strade deserte e supermercati sempre affollati.

Il virus dilaga e la popolazione ha paura.

Quando l’epidemia è scoppiata in Cina, più o meno a gennaio, c’era chi pensava che fosse opera del governo cinese, chi del governo americano, e chi invece semplicemente trovava in essa una scusa per sfogare il suo odio razziale contro chiunque avesse un paio di occhi a mandorla.

Nel giro di un mese il virus è arrivato in Italia che è diventata tutta zona rossa.

In questi giorni siamo tutti chiamati a fare sacrifici.

Per noi studenti non è facile "fare scuola a casa", ci mancano i nostri amici e la nostra routine.

In televisione sentiamo spesso dire frasi come: "Speriamo che i giovani capiscano l’emergenza e non se ne vadano in giro".

Ma non siamo superficiali come ci dipingono, abbiamo capito quanto è grave la situazione e facciamo continuamente sacrifici per noi considerevoli, come rinunciare alla nostra vita sociale e allo sport, che sono hanno sempre fatto parte della nostra quotidianità.

Stiamo insieme tutti i giorni virtualmente e cerchiamo di divertirci seppur rinchiusi nelle rigide regole che quest’emergenza sanitaria ci impone.

Ci rendiamo conto però che i nostri sacrifici non sono niente paragonati a chi è in prima linea: migliaia di medici, infermieri e operatori sanitari, sono stati chiamati a contribuire in questa terribile situazione, sono costretti in ospedale fino a data da destinarsi per arginare il contagio e cercare di curare i malati, dormono seduti o per terra dopo giornate estenuanti nelle quali sono rinchiusi dentro una tuta speciale che li protegge dal contagio.

Dobbiamo aiutare a tutti i costi ed in tutti i modi queste persone coraggiose, perché è solo grazie a loro e al loro duro lavoro se riusciremo a uscire da questa situazione, diciamogli infinitamente GRAZIE