Tema
L'Immigrazione

“L’insediamento e la permanenza con carattere temporaneo o definitivo in un luogo, di persone provenienti dall’estero o da altre zone del territorio nazionale in cerca di lavoro o di miglioramento economico”.


Questo è il significato reperibile su un qualunque dizionario alla voce Immigrazione.

Un modo semplice di definire un problema complesso che, per essere davvero capito, necessita di uno sforzo che vada oltre all’apertura di un semplice vocabolario.

Perché queste persone provenienti dall’estero stanno cercano lavoro o miglioramento economico?

Cosa si aspettanno? Come arrivano? Da dove vengono?

Il fenomeno dell’immigrazione in Italia è ampio e complesso, pieno di conseguenze perché capace di cambiare molti aspetti del Paese che investe.

Si tratta di un fenomeno che non si può in alcun modo trattare con un approccio completamente oggettivo perché si verifica necessariamente con la presenza di persone.

Persone in carne ed ossa, donne, bambini e uomini.

Nella maggior parte dei casi gli immigrati arrivano in Italia tramite viaggi terribili che mettono in pericolo la sopravvivenza e ledono i diritti umani.

Ogni settimana ci sono migranti, donne e bambini compresi, mentre cercano una via di fuga attraverso il mare con gommoni tutt’altro che sicuri che molto spesso affondano provocando la morte.

Per i sopravvissuti, però, questo incubo è solo l’inizio: una volta che arrivano in Europa si trovano ad affrontare il problema dell’accoglienza nel nuovo Paese.

Riguardo a ciò ogni Nazione europea ha leggi diverse:

Quello che prevede la legge però non è che una parte dello scoglio che gli immigrati che arrivano in Italia devono superare. La cronaca degli ultimi mesi insegna che nella nostra Nazione razzismo fa rima con populismo. Un populismo che getta ombre sugli immigrati basandosi su dicerie, falsità, cattiva fede e notizie inventate.

Sembra che in molti dimentichino che si sta parlando di persone che cercano una via d’uscita verso un nuovo mondo che possa accoglierli e permettere a loro e alle loro famiglie di vivere, almeno, dignitosamente.

Spesso e volentieri si sente dire che “non c’è la guerra nei paesi da cui i migranti provengono”, quindi potrebbero “starsene a casa loro”.

nel mondo ci sono Nazioni devastate e basterebbe fermarsi un attimo per capire che scappare a volte può davvero sembrare l’unica soluzione.

È inevitabile riconoscere lo stato di emergenza e crisi in cui versano questi Paesi.

L’Unione Europea si sta mobilitando per trovare una soluzione ma è un processo lungo e che deve lottare contro interessi economici che coinvolgono potenze mondiali.

Quando si chiede a un comune cittadino quale sia uno dei problemi dell’Italia, nella maggior parte dei casi questo risponderà: “l’immigrazione”.

Questo fenomeno comunemente ha un significato negativo, ma vi sono pro e contro da analizzare.

Per quanto riguarda la visione positiva di questo fenomeno c'è sviluppo economico del Paese, lo sviluppo di crescita demografica, l'occupazione di impieghi lavorativi che noi italiani riteniamo “poco dignitosi”; lo scambio culturale spesso permette la creazione di esperienze artistiche e sociali innovative nel campo della moda, dell’arte, della cucina ecc).

Purtroppo, ovviamente, anche i lati negativi esistono: ad esempio si stima che, tra il 2000 e il 2013, siano morte più di 23.000 persone cercando di raggiungere l’Europa via terra o via mare.

Oppure spesso vi sono fenomeni violenti legati allo scontro culturale e/o religioso.