ELIO VITTORINI


Siracusa, 23 luglio 1908
Milano, 12 febbraio 1966

Nato a Siracusa il 23 Luglio del 1908, avendo il padre ferroviere, trascorse la maggior parte della sua infanzia in piccoli paesi della Sicilia di cui parlerà nei suoi romanzi descrivendone la miseria, la solitudine e la malaria.

Fu scrittore ed intellettuale fortemente impegnato nella società del tempo sia sul piano culturale (sostenne la necessità di rinnovare i modelli della letteratura italiana prendendo spunti dalle nuove letterature del novecento, in particolare quella nordamericana), sia sul piano politico (già negli anni ’30 si scontrò con il fascismo).

Negli anni 1938-40 scrisse il suo romanzo più importante "Conversazione in Sicilia" (pubblicato nel 1941), al centro del quale pose il tema del "mondo offeso" dalle dittature e quello delle responsabilità individuali dell’uomo di cultura.

Quei temi furono poi ripresi nel romanzo "Uomini e no" (1945), nel quale Vittorini rielaborò la propria esperienza di combattente nella Resistenza.

Nel 1945 fondò il Politecnico, periodico impegnato a dar vita ad una cultura che fosse capace di fondere tra loro cultura scientifica e cultura umanistica e potesse essere strumento di trasformazione e di miglioramento della condizione dell’uomo, non solo forma di "consolazione" dei suoi mali.

Nel 1950 si staccò dal Partito Comunista, al quale aveva aderito fin dagli anni 30, con un’accesa polemica con Togliatti e in nome della libertà della cultura dall’influenza dei partiti. Negli anni seguenti si dedicò ad un’intensa attività d’organizzatore di cultura.

Come direttore editoriale di Einaudi (con l’amico Calvino) e Mondadori.

Ammalatosi gravemente nel 1965, muore il 12 Febbraio del 1966 a Milano.

OPERE:

Piccola Borghesia (1931), Il Garofano rosso (1933), Antologia Americana (1942), Conversazione in Sicilia (1941), Uomini e no (1943/45), Il Sempione strizza l’occhio al Frejus (1947), Le donne di Messina (1949 poi rifatto nel 1964), Le città del mondo (postumo 1969), la pubblicazione delle riviste Il Politecnico (1945) e Il Menabò (con Italo Calvino, dal 1961).