La Terra

La Terra

Come si è formata la Terra

La nascita della Terra risale all'epoca della formazione del sistema solare.

A quel tempo il nostro pianeta, il terzo più grande di tutto il sistema, era una palla incandescente.

Con il passare del tempo, ha cominciato a raffreddarsi fino a quando, circa 4 miliardi di anni fa, si è formata sulla superficie una crosta solida.

Per un periodo di 500 milioni di anni ci fu un'era in cui sul nostro pianeta, e su tutti gli altri pianeti che si stavano formando nel sistema solare, precipitarono enormi quantità di frammenti presenti nell'orbita.

Poi, gli impatti si fecero sempre più rari.

Sulla superficie, la crosta in via di solidificazione, spezzandosi, faceva fuoriuscire ingenti quantità di gas e di lava incandescenti formando in questo modo l'atmosfera primordiale.

Questa era molto diversa da quella odierna, era formata in prevalenza da azoto, idrogeno, anidride carbonica, metano, ammoniaca e vapore acqueo.

Quest'ultimo si trasformava in pioggia, ma a causa dell'elevata temperatura evaporava immediatamente in un ciclo continuo.

Mano a mano che la temperatura si raffreddava cominciavano a formarsi i mari.

Intanto, oltre 3 miliardi di anni fa, sulla Terra compariva la vita, in forma di batteri e di alghe microscopiche che incominciavano un processo fondamentale per il futuro del nostro pianeta: la fotosintesi e la produzione di ossigeno, che con il tempo avrebbe completamente modificato l'atmosfera. 

la storia della Terra

Un tempo esisteva un solo continente emerso dai mari, la Pangea.

Successivamente, in modo lento ma continuo, cominciò a dividersi in due grandi masse fino a quando, circa 135 milioni di anni fa, c'erano due grandi continenti: quello settentrionale, Laurasia, e quello meridionale, Gondwana.

L'inesorabile spostamento dei continenti ha portato soltanto 65 milioni di anni fa la Terra ad assumere una conformazioni abbastanza simile a quella che conosciamo oggi.

Il processo di spostamento dei continenti è una caratteristica del nostro pianeta che è in continua evoluzione, al contrario di molti altri pianeti geologicamente morti.

Questo continuo cambiamento si spiega con la presenza di una gigantesca catena montuosa - lunga circa 65.000 chilometri - sommersa negli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano.

Al centro della montagna c'è una profonda valle, una sorta di enorme ferita, da cui fuoriescono continuamente materiali magmatici causati dall'attività interna del globo, che è incandescente.

Ai margini degli oceani, soprattutto nel Pacifico, ci sono invece delle fosse in cui la crosta oceanica sprofonda, fondendosi e restituendo materiale al centro della Terra in un ciclo continuo.

Questo eterno scambio crea degli spostamenti dei continenti appena percettibili, di pochi centimetri all'anno, ma con il passare dei millenni ha modificato la conformazione dei continenti in maniera consistente. 

La vita sulla Terra

Alla base della vita che è nata sulla Terra ci sono due molecole: il DNA che contiene il codice, e RNA messaggero che lo trascrive e lo riproduce. Come queste due molecole si siano formate è tutt'oggi oggetto di controversie scientifiche.

Una delle teorie più accreditate è quella del brodo primordiale per cui le condizioni della Terra, 4 miliardi di anni fa, erano tali da generare spontaneamente le prime macromolecole, gli acidi nucleici e le proteine.

Da un punto di vista biologico ci sono state anche conferme di laboratorio per esempio attraverso l'esperimento di Miller che riprodusse in provetta l'atmosfera iniziale della terra: metano, idrogeno e ammoniaca. Con una scarica elettrica riuscì a generare delle molecole tra cui alcuni aminoacidi.

La biologia, da Darwin in poi, ha studiato i processi evolutivi che permettono di spiegare come dalle prime molecole si siano successivamente formati organismi più complessi e sempre più differenziati, sino alla comparsa dell'uomo. 

Tra le teorie alternative vale la pena di ricordare quella dell'astronomo Fred Hoyle, convinto che la vita, nell'universo, si formi negli spazi interstellari e che sia arrivata sulla Terra attraverso meteoriti.

Hoyle è un fervido sostenitore della presenza di tracce di vita sulle comete che sono costituite da ghiaccio e carbonio e potrebbero effettivamente costituire la prova dell'esistenza di vita extraterrestre, anche se per ora non ci sono mai state conferme.