L'Uomo nello Spazio

L'Uomo nello Spazio

I primi satelliti artificiali

Un satellite artificiale è un oggetto costruito dall'uomo e inviato nello spazio sino ad entrare nell'orbita di un pianeta.

Nel 1957 venne lanciato in orbita lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale, costruito dai sovietici, che cominciò ad orbitare intorno alla Terra.

Poco dopo, lo Sputnik 2 intraprese un viaggio con a bordo il cane di nome Laika.

Il volo servì a dimostrare che un essere vivente era in grado di sopravvivere per un periodo di tempo prolungato anche in assenza di gravità.

L'anno seguente anche gli americani emularono l'impresa attraverso il satellite Explorer.

Nel 1959, rispettivamente in gennaio e marzo, furono lanciati, da URSS e USA, i primi satelliti solari, che hanno cominciato ad orbitare intorno alla nostra stella. 

I primi uomini che esplorarono lo spazio

Yuri Gagarin

Il cosmonauta russo Yuri Gagarin (1934-1968) è il primo uomo che, il 12 aprile 1961, a bordo della capsula Vostok 1, che significa Oriente, ha viaggiato nello spazio.

Pilota di aerei a reazione dell'aeronautica militare sovietica, fu lanciato nello spazio all'altezza di 327 chilometri e compì un giro intorno alla Terra in un'ora e 28 minuti.

Con il suo volo ha bruciato sul tempo il progetto americano del Mercury. 

Gli L'astronauti americani

Dopo l'impresa di Gagarin del 1961, nello stesso anno gli americani inviarono in volo nello spazio gli astronauti Shepard a bordo del Mercury e Glenn su un Atlas.

Nel 1963, a bordo della capsula Vostok 6, l'Unione Sovietica mandò nello spazio la prima donna, Valentina Tereskova.

Nel 1965, all'interno del programma Voskhod, l'astronauta sovietico Leonov compì la prima passeggiata spaziale di circa 10 minuti, seguito pochi giorni dopo dall'americano White.

Nel 1969, con il progetto Apollo, i tre astronauti americani Armstrong, Aldrin e Collins scesero sulla superficie lunare: i primi due compirono una passeggiata di oltre due ore. 

Cosa succede agli astronauti nello spazio

Nello spazio, per l'assenza della gravità, gli astronauti fluttuano nel vuoto.

Mantenere l'equilibrio è inizialmente difficoltoso.

L'utilizzo degli oggetti, anche i più banali, risulta difficile perché tutto ciò che non è fissato galleggia e vola nella cabina. Tutto ciò che sulla Terra si compie automaticamente richiede un certo impegno e una certa attenzione.

Anche mangiare e bere risulta difficoltoso, le razioni di cibo sono preparate appositamente, le pastiglie abbondano e si beve attraverso delle cannucce. 

Da un punto di vista fisiologico, tutte le funzioni che sfruttano normalmente l'azione della gravità, come la circolazione del sangue, l'ingestione del cibo, l'espulsione delle orine, risultano alterate. Solitamente, a causa dello spostamento dei liquidi interni del corpo, il volto si gonfia leggermente. La respirazione è più difficoltosa.

Da un punto di vista psicologico, soprattutto nel caso di lunghe permanenze, si diventa più irritabili, si avverte un senso di stanchezza e il bisogno di svaghi si avverte sempre maggiormente. Uno dei passatempi preferiti degli astronauti è l'osservazione del panorama all'esterno dall'astronave, che risulta molto rilassante. 

l'esplorazione della Luna

La Luna è stata oggetto del più accurato programma spaziale per l'esplorazione di un corpo extraterrestre. La prima esplorazione del nostro satellite avvenne con il razzo sovietico Lunik 1. Poco dopo, il Lunik 2 fu la prima sonda a toccare il suolo lunare, nel 1959, infrangendosi sul pianeta e lasciandovi gli emblemi nazionali. Nello stesso anno il Lunik 3, fotografò per la prima volta la faccia nascosta del satellite, che ci rivolge sempre la stessa parte. Nel 1964 la sonda americana Ranger 7, partita da Cape Canaveral, in Florida, scatta e trasmette una serie di fotografie del suolo lunare. Intanto si cominciava a studiare l'atterraggio dolce. Nel 1966 si compiono i primi atterraggi morbidi con la sonda sovietica Lunik 9 e quella americana Surveyor 1 che invia le foto ravvicinate del suolo rivelando che è abbastanza solido per atterrarvi. Successivamente l'Unione Sovietica invia altre sonde che prelevano dei campioni di roccia e che sbarcano due veicoli semoventi, Lunokhod 1 e 2, che percorrono alcuni chilometri riprendendo il paesaggio con una telecamera. 
Lo sbarco dei primi esseri umani spetta però agli americani che, con il programma Apollo, in un arco di tempo di circa tre anni e mezzo, hanno inviato 12 astronauti sul nostro satellite. Il celebre sbarco di Armstrong e Aldrin è avvenuto nel 1969. Nelle missioni successive sono state prelevate discrete quantità di rocce lunari. 

i primi uomini che sbarcarono sul suolo lunare

Lo storico sbarco dei primi astronauti sulla Luna avvenne il 20 luglio 1969, con l'allunaggio del LEM, il modulo della navicella americana Apollo 11. Armstrong, ponendo per la prima volta il piede sul suolo del satellite, proferì la storica frase cerimoniale: "Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità". Sulla navetta erano presenti anche Collins, che rimase a bordo e Aldrin con il quale Armstrong compì la prima passeggiata lunare che durò oltre due ore. Furono montati degli strumenti scientifici, prelevati dei campioni di roccia e fu deposta la bandiera americana. Nello stesso anno seguì un'altra spedizione con una permanenza degli astronauti maggiore. Nei successivi lanci comparve il veicolo lunare Luna Rover, in grado di trasportare materiali ed equipaggio, con un'autonomia di circa 92 chilometri . Con oltre 60 chilogrammi di rocce lunari, il programma Apollo si è concluso nel 1972.

Gli animali che hanno viaggiato nello spazio

Lo Sputnik 2, inviato in orbita nel 1957, trasportava una cagnetta di nome Laika. Il volo aveva lo scopo di verificare se un essere vivente era in grado di sopravvivere per un prolungato periodo di tempo anche in assenza di gravità. L'autonomia di sopravvivenza era di una settimana, successivamente l'animale morì, anche se l'esito della missione ebbe successo. 
Nel 1961 gli americani inviarono nello spazio lo scimpanzé Ham che con un Mercury raggiunse la quota di 253 chilometri. Al suo rientro era vivo e di ottimo umore. 
Tra i vari razzi americani Skylab il terzo, nel 1973, mandò in orbita i ragni Anita e Arabella che si dimostrarono in grado di tessere tele anche in assenza di gravità.

Le principali tappe dell'esplorazione del sistema solare

Dopo le prime sonde nello spazio e sulla Luna, e dopo il primo viaggio di un uomo nello spazio, fu la volta dell'esplorazione di Marte. Le prime immagini del pianeta furono trasmesse nel 1965 dalla sonda americana Mariner 4. Nel 1967 fu la volta di Venere, la cui atmosfera fu raggiunta per la prima volta dalla sonda sovietica Venere 4. Nel 1969 il LEM di Apollo 11 permise il primo sbarco dell'uomo sulla Luna. Nel 1972 la sonda americana Pioneer 10 effettuò la prima ricognizione di Giove. Nel 1973 venne messo in orbita il primo laboratorio spaziale destinato allo studio del Sole, lo Skylab. Nello stesso anno Pioner 11 si avvicina a Saturno fornendo le prime informazioni. Nel 1974, Mariner 10 fotografa Mercurio mentre, nel 1975, avviene il primo atterraggio su Marte della sonda americana Viking 1. Nel 1986 la sonda Giotto studia a distanza ravvicinata il passaggio della cometa di Halley. Lo stesso anno la sonda Voyager 2 sorvola per la prima volta Urano. Nel 1990 viene messo in orbita il telescopio spaziale Hubble.

Lo Skylab

Lo Skylab è un laboratorio spaziale destinato allo studio del Sole messo in orbita nel 1973. Per raccogliere certi tipi di informazioni, infatti, è necessario compiere le osservazioni al di fuori dall'atmosfera terrestre. Lo Skylab perciò è dotato di tutta la strumentazione necessaria per misurare le radiazioni ultraviolette e X emesse dalla nostra stella. Soltanto attraverso questo laboratorio spaziale si sono potute studiare in modo preciso le condizioni del Sole, della corona solare e della fotosfera. 

I Voyager

Le due sonde gemelle Voyager 1 e 2, fanno parte del programma americano di esplorazione del sistema solare. Alimentate da generatori termoelettrici al plutonio, possiedono una grande antenna in grado di inviare le informazioni sulla Terra.
Lanciate nel 1977, nel 1979 hanno raggiunto Giove, fornendo importanti informazioni sugli anelli, sui satelliti e sulla superficie del pianeta. Abbandonato il gigante gassoso le sonde, tra il 1980 e il 1981, hanno raggiunto Saturno, rivelando anche in questo caso delle novità sugli anelli e sui satelliti. Voyager 1 viene sacrificata per l'esplorazione di Titano, satellite di Saturno e devia la traiettoria senza più la possibilità di continuare. Voyager 2, invece, prosegue verso Urano che raggiunge e fotografa nel 1986 per poi dirigersi verso Nettuno. Qui, nel 1989, scopre sei nuovi satelliti, oltre ai due conosciuti, e un sistema di anelli. Poi, si allontana sempre più dal sistema solare, con a bordo una serie di informazioni audiovisive sul nostro pianeta nella speranza che un giorno possa incontrare qualche forma di vita extraterrestre.

Lo Space Shuttle

Dato il costo delle imprese spaziali e delle navicelle, non si tardò a studiare un'astronave in grado di compiere più voli e di essere quindi riciclata per differenti missioni. Nel 1972 la NASA iniziò la costruzione dello Space Shuttle, un veicolo spaziale munito di ali che quando è in partenza viene lanciato da una rampa come un razzo, ma dopo la sua missione al rientro dall'orbita atterra su una pista come un aeroplano. Queste navette possono essere utilizzate anche come piattaforme di lancio orbitante e possono collocare o recuperare satelliti orbitanti. Il primo volo di prova è avvenuto nel 1981, mentre il primo volo operativo è dell'anno seguente.  ha portato a termine la sua ultima missione il 21 luglio 2011