Il Pipistrello

Il Pipistrello

Ogni giorno, al calare del sole, nelle nostre campagne la maggior parte degli uccelli cessa la propria attività e si ritira tra i cespugli o tra gli alberi per trascorrere la notte; il loro posto viene preso da altre creature alate e volanti: i Pipistrelli.

I Chirotteri costituiscono uno dei gruppi più specializzati tra i Mammiferi: nel corso della loro evoluzione hanno sviluppato infatti sia la capacità di volare, sia adattamenti alla vita notturna.

Il volo è reso possibile da ali molto diverse da quelle degli uccelli: mentre infatti quest’ultimi creano una superficie portante con le penne, i pipistrelli, sfruttano una membrana di pelle, detta patagio, che unisce le dita della mano, estremamente allungate, con il lato del corpo e gli arti posteriori.

Tra le strategie adottate per vivere nell’oscurità, spicca senza dubbio il famoso “radar”: questi animali infatti durante il volo emettono continuamente ultrasuoni che infrangendosi contro gli oggetti producono una eco: riascoltando con le grandi orecchie questi echi, essi riescono a localizzare anche nel buio più assoluto sia gli ostacoli che le prede da catturare.

Per capire meglio come i Chirotteri usino questo radar durante la caccia, si può tentare un semplice e divertente esperimento: quando notiamo un pipistrello volare sopra la nostra testa, se lanciamo in aria un sassolino, potremo osservare che l’animale farà immediatamente una picchiata verso ciò che abbiamo tirato in alto: infatti il pipistrello individua con gli ultrasuoni il sassolino, e, scambiandolo per una preda, vi andrà incontro.

Sebbene poco conosciuti e non molto studiati, i Pipistrelli sono un gruppo di mammiferi molto diffuso e numeroso; anche in Europa ne esistono oltre trenta specie diverse.

Purtroppo è molto difficile riconoscere le singole specie tra di loro, ed è praticamente impossibile distinguerle mentre volano. Per ovviare a questo problema gli studiosi sono costretti ad utilizzare delle apparecchiature speciali in grado di ridurre i suoni ad alta frequenza emessi dagli animali fino ad una soglia udibile anche all’orecchio umano, così da renderli riconoscibili dal tipo di suoni che producono.

I Pipistrelli si possono osservare in quasi tutti tipi di ambienti: in campagna, nei boschi e perfino nei centri abitati, dove spesso si vedono svolazzare incessantemente intorno ai lampioni, a caccia degli insetti e delle falene attirate dalla luce artificiale.

Capita spesso, specialmente tra i rappresentanti del gruppo dei Rinolofi, che colonie di pipistrelli utilizzino delle vecchie case abbandonate o dei solai come luogo sicuro dove far nascere e allevare i propri piccoli. In queste circostanze durante il giorno è facile osservare le femmine che se ne stanno vicine appese a testa in giù al soffitto o alla parete, con il figlioletto aggrappato al petto, intento a succhiare il latte (perché anche i pipistrelli in quanto mammiferi allattano i loro piccoli). Una traccia inequivocabile che indica la presenza di pipistrelli in una vecchia casa o in una grotta, è la presenza di molti piccoli escrementi contenenti elitre e altre parti dure di insetti sul pavimento.

Con l’arrivo della brutta stagione, i Chirotteri si trovano un riparo (grotte, soffitte, cavità degli alberi vanno benissimo) e, cadono in ibernazione, trascorrendo in questo stato i mesi più freddi.

Tra le specie più comuni si possono trovare i Pipistrelli nani, che misurano appena 35 mm, diffusi anche nei centri abitati e i Vespertili.

Più diffuse nelle zone alberate sono invece le grandi e rumorose Nottole, riconoscibili anche in volo per le ali particolarmente allungate.

Un altro rappresentante caratteristico è l’Orecchione, così chiamato per le grandi orecchie molto sviluppate