Il Ratto e il Topo

Il Ratto e il Topo

Nome volgare riferito ai membri più grossi di una famiglia di roditori, quella dei muridi, caratterizzata da pelliccia ispida, colorazione poco appariscente, coda lunga, grandi orecchie e muso appuntito.

I ratti hanno denti molto potenti, con i quali spesso si fanno strada attraverso le pareti di legno dei magazzini per arrivare alle derrate alimentari; si sa anche di ratti che hanno praticato fori con i denti nelle tubature di piombo dell'acqua.

Solitamente questi animali sono notturni e vivono in habitat svariati, quali le case dell'uomo, le foreste, i deserti e le navi. I ratti sono animali estremamente prolifici, potendo riprodursi da 1 a 13 volte in un anno e generando da 1 a 22 piccoli per nidiata. Sebbene la maggior parte delle specie di ratti sia erbivora, alcune sono onnivore.

Due specie di ratti sono diffuse in quasi tutto il mondo.

Il ratto delle chiaviche, noto anche come ratto norvegese o surmolotto (Rattus norvegicus), è il più grande dei due, raggiungendo una lunghezza di 18-26 cm esclusa la coda (che misura dai 15 ai 22 cm).

Il colore del pelo è marrone-grigiastro sul dorso e bianco sporco sul ventre.

Questa specie assai comune arreca molti danni nei magazzini; è il vettore di pulci che trasmettono malattie gravissime, come la peste; e inoltre attacca gli animali domestici, il pollame e occasionalmente anche l'uomo.

Verso la fine del XVIII secolo il ratto delle chiaviche venne trasportato a bordo delle navi dall'Europa agli Stati Uniti, dove si è gradualmente sostituito al ratto nero (Rattus rattus), una specie più piccola e meno aggressiva che vi era stata introdotta nel XVI secolo.

Rattus rattus, che è quasi completamente nero, è oggi la specie prevalente nell'America tropicale e subtropicale e negli Stati Uniti del Sud.

Il ratto nero genera da 1 a 11 piccoli per nidiata e, come il ratto delle chiaviche, anch'esso trasmette gravi malattie e arreca seri danni all'economia umana. Sono stati ottenuti ceppi albini di entrambe le specie di ratto, Rattus norvegicus e Rattus rattus, che vengono ampiamente utilizzati nella ricerca scientifica come animali da laboratorio.

La popolazione dei ratti può essere tenuta sotto controllo usando trappole o veleni; questi ultimi sono, tuttavia, pericolosi anche per l'uomo e gli animali domestici e vanno usati sotto la supervisione di personale specializzato nelle operazioni di derattizzazione.

Topo

INTRODUZIONE  

Nome comune di alcuni mammiferi roditori classificati nella famiglia dei muridi, perlopiù appartenenti al genere Mus.

Caratterizzati da un altissimo tasso riproduttivo e da una notevole adattabilità, i topi abbondano in quasi tutto il mondo, fatta eccezione per le regioni artiche, il Madagascar e la Nuova Zelanda. Molto comuni negli ambienti urbani o rurali, costituiscono un pericolo per l’uomo in quanto divorano e distruggono le riserve alimentari e sono vettori di malattie. Molto frequentemente vengono chiamati topi altri membri dell’ordine dei miomorfi, come i ratti (anch’essi inclusi nella famiglia dei muridi, ma classificati nel genere Rattus) e alcuni cricetidi (i topi dai piedi bianchi, appartenenti al genere Peromyscus; i topi muschiati, del genere Ondatra; e i topi campagnoli, del genere Microtus).

SPECIE RAPPRESENTATIVE

Il topolino domestico (Mus musculus) è la specie più conosciuta, nonché l'antenato dei topolini bianchi da laboratorio utilizzati nelle ricerche scientifiche.

Allo stato selvatico questo roditore è lungo fino a 17 cm compresa la coda, che misura poco più di 8 cm., mentre in cattività, potendo contare su un’alimentazione più abbondante e regolare, raggiunge dimensioni maggiori.

Il pelo ha un colore grigio-giallastro sul dorso, a volte striato di nero, e grigio più chiaro sulle parti inferiori del corpo.

Partorisce ogni 10-17 settimane durante tutto l'anno, dando alla luce da 5 a 10 piccoli per nidiata. Nelle regioni dell’Europa occidentale è comune anche la specie Mus domesticus, affine al topolino domestico. Tra le specie più piccole, invece, Mus minutoides è diffuso in Africa ed è lungo circa 5 cm compresa la coda.

I topi selvatici costituiscono il genere Apodemus; il topo selvatico propriamente detto (Apodemus sylvaticus) e il topo selvatico dal collo giallo (Apodemus flavicollis) sono molto diffusi nelle campagne di tutta Europa.

Classificazione scientifica

I topi appartengono alla famiglia dei muridi, sottordine miomorfi, ordine roditori, classe mammiferi, phylum cordati.