La Rondine

La Rondine

Pochi animali sono diventati popolari e riscuotono tanta simpatia come le rondini: le parti superiori scure con riflessi blu metallici, la gola rossa, il petto candido, e, soprattutto, la caratteristica coda forcuta le rendono senza dubbio inconfondibili.

Simbolo indiscusso della bella stagione, questi uccelli arrivano nel nostro paese all’inizio della primavera dopo un viaggio che le porta ad attraversare buona parte del continente africano ed europeo.

La Rondine comune (Hirundo rustica) si riproduce nelle campagne e in zone collinari di tutta Europa, del Nord Africa, di quasi tutta Asia e del Nord America.

Gran parte della loro dieta è composta da insetti, che catturano direttamente in volo: il loro becco corto, ma molto allargato, è infatti adattissimo a questo tipo di caccia aerea.

Le rondini costruiscono un nido a forma di coppa, all’interno di edifici, come stalle o loggiati, e spesso viene ancorato a travi o sporgenze della parete; per la fabbricazione viene usato come materia prima il fango, che entrambi i genitori si procurano ai bordi di pozzanghere o nei campi, e, successivamente, impastano abilmente con il becco, unendovi erba e altro materiale vegetale, al fine di irrobustire l’intera struttura.

Animali molto sociali, alla fine della stagione della nidificazione, le rondini si riuniscono in stormi di migliaia di individui, in aree incolte o in canneti, in attesa di intraprendere la migrazione autunnale, che le riporterà nel continente africano; di recente è stata scoperta una zona in Nigeria che pare accolga buona parte della popolazione italiana di rondini.

La scomparsa delle zone rurali tradizionali, sostituite dalle coltivazioni estensive e soprattutto l’uso indiscriminato dei pesticidi, che causa la scomparsa delle prede delle rondini, ha provocato una drastica diminuzione della specie negli ultimi anni.

Ma la Rondine comune non è l’unica specie presente nel nostro paese: ben altre 4 specie possono essere incontrate nei diversi ambienti.

Diffusissimo ovunque, soprattutto nelle zone urbane, è il Balestruccio ( Delichon urbica ) dalla tipica colorazione bianca e nera intensa e senza la coda forcuta della Rondine comune. I nidi, sempre di fango sono attaccati agli angoli tra le pareti verticali e i cornicioni degli edifici e sono spesso riuniti in colonie.

Nelle zone di montagna e rocciose si possono incontrare le Rondini montane (Ptynoprogne rupestris) dai colori grigiastri spenti e dalle caratteristiche macchie bianche sulla coda.

Simile a questa è il Topino (Riparia riparia), la specie più piccola, che nidifica in colonie, in tunnel sotterranei scavati dai genitori nei greti sabbiosi dei fiumi.

La meno diffusa e più rara delle specie presenti è la Rondine rossiccia (Hirundo daurica), riconoscibile per il collarino e il groppone rosso-fulvo.