I Cerchi nel Grano

I Cerchi nel Grano

Le ipotesi di Andrews

Tre verità sul mistero di cerchi

Studi sui cerchi

curiosità

I Cerchi e la Scienza

Cosa succede nei cerchi

Cambiamenti nelle cellule

Botanici e astrofisici

Meta turistica


Le ipotesi di Andrews

Debbo dire di avere seguito il fenomeno per quindici anni, studiando i dati raccolti con un team di ingegneri come me; ho sottoposto il frutto di queste ricerche, per tre anni di fila, al governo britannico, che si dimostrò molto interessato sino a che i due burloni non squalificarono l'intera vicenda.
Secondo me abbiamo a che fare con un fenomeno intelligente, con qualcuno che sa che cosa sta facendo e che segue un programma sempre più complesso.

Più i crops aumentano e più ci arricchiamo di informazioni scientifiche di diversa natura. Nei crops si trovano particolari simbologie universali, come se il fenomeno interagisse con la consapevolezza di noi umani; e, studiando le figure geometriche dei crops, emergono precise relazioni matematiche, numeri, date.

Certo, io sono prudente nell'avanzare spiegazioni. Se tiriamo in ballo l'ipotesi extraterrestre rischiamo il ridicolo. Nel nostro caso i giornali inglesi si sono comportati in maniera irresponsabile, deridendo il fenomeno e trattandolo come una forma di intrattenimento. Eppure molti studi sui crop circles sono stati pubblicati nelle riviste scientifiche inglesi".
"Le connessioni tra le figure nel grano", prosegue Andrews, "e certe costanti geometriche sono state rilevate da diversi insegnanti di matematica. Un biofisico ha firmato uno studio, dichiarando che l'anatomia cellulare delle spighe muta profondamente per effetto di microonde. Dunque, abbiamo a che fare con qualcosa di veramente anomalo.

Sfortunatamente nel settembre del 1991 il quotidiano Today, in collaborazione con i due pensionati Doug Bower e David Chorley, organizzò la celebre burla. I due vecchietti avevano a disposizione luci, mezzi e strumenti di ogni tipo. Agirono in pieno giorno senza difficoltà (mentre i crops si formano di notte) e poterono realizzare una figura molto credibile. Venne chiamato un nostro collaboratore, lo studioso Pat Delgado, che non era però un esperto in crops ma un ingegnere che ci aiutava esternamente, pagato da noi.

Quando Delgado vide il cerchio, sentenziò di fronte ai cronisti di Today che era autentico e, quando seppe di essere stato ingannato, abbandonò le ricerche. Quella burla lo distrusse moralmente. Non si occupò mai più dei cerchi. Mi chiedo però se la burla dei due pensionati non fosse stata orchestrata da qualcuno. Guarda "caso", una settimana prima Delgado aveva sensibilizzato alcuni alti esponenti del governo britannico, convincendoli a creare una commissione di studio sul fenomeno. Anche il governo giapponese aveva offerto la propria disponibilità, stanziando fondi per diversi miliardi. Quando però i giornali di tutto il mondo scrissero che i crops erano una burla, i vari governi fecero marcia indietro e ritirarono gli stanziamenti. Ma io ho continuato a lavorare in questa direzione; ho contattato diversi governi ed ho ottenuto molti fondi per la ricerca".

"Sono molte le prove", prosegue Andrews, "che indicano che il fenomeno è autentico. E in più non è nuovo. Ho scoperto che nelle Leggi Britanniche del 1600, che sono anche delle cronache storiche, si fa riferimento alla comparsa delle tracce circolari; se ne parla anche nelle Leggi del 1920 e nel 1940. Nel 1976 le apparizioni di crops erano ancora rare, ma costanti. Il 90 per cento di questi crops appaiono a 41 miglia e mezzo di raggio dalla posizione, sul mappamondo, del sito archeologico di Stonehenge. Ne appaiono sempre una quindicina al giorno e se molti sono una beffa, per altri c'è un sistema sicuro per capire se siano autentici. I cerchi "buoni" sono composti da due piegature sovrapposte di spighe, girate seguendo un'onda sinusoidale. La polpa interna delle spighe scompare per effetto di calore (microonde); in seguito le spighe crescono con una velocità diversa rispetto al resto del grano. All'interno dei crops si rilevano diversi disturbi elettromagnetici, per esempio sulle radio a transistor o sui registratori. Ci sono interferenze di 31.16 Megahertz; le bussole impazziscono. Disponiamo poi di molti filmati in cui si vedono piccole sfere di luce sorvolare i campi di grano e disegnare i cerchi. Questi piccoli UFO non appaiono a caso, ma sempre negli stessi campi di grano.

I video sono autentici al cento per cento, a parte uno dei più noti, girato ad Oliver Castle e in cui si vedono tre luci disegnare cinque cerchi. Questo filmato, molto bello, è falso. Le luci sono state aggiunte al computer. Lo spezzone è stato realizzato per motivi economici da una società televisiva londinese, la First Cut"
Ma quale è il significato dei crop circles? Con molta prudenza, Andrews ci racconta delle varie correnti di pensiero. "Molti segni", ci dice, "si trovano nell'alfabeto degli indiani Hopi, degli aborigeni australiani, dei Dogon africani. Molti studiosi ritengono che in queste figure vi sia un denominatore comune. Essi tendono ad interpretare i messaggi dei crops come segue: la Madre Terra è un organismo vivente e la vita si basa sull'energia. Questa energia si manifesta nei fenomeni atmosferici, nei campi magnetici. L'inquinamento, il crollo delle costanti ambienti spinge la Terra a lanciare un grido l'allarme, e i crops sono un po' come i brufoli di un'allergia. Chi soffre per quest'allergia, quest'intossicazione, è la Terra. Io condivido solo in parte questo punto di vista; ritengo comunque che sia ora di cerare un'altra casa. Molte profezie degli aborigeni, gli stessi che da secoli conoscono le simbologie dei crops, concordano su questo punto. Che la Terra sia ad un punto critico lo abbiamo sotto gli occhi:

il cambiamento delle stagioni, El Nino. Non è sorprendente che questi segni siano aumentati vertiginosamente nei campi. Essi sono diversi da nazione a nazione, sono specifici per ogni cultura. Dapprima richiamano l'attenzione, poi diventano più elaborati, costringendoci a volere capire il messaggio. Anche in America il fenomeno sta aumentando vertiginosamente: si registrano 70 formazioni all'anno. Curiosamente non abbiamo crop circles in Cina e Sudafrica.

Con dei calcoli matematici tre anni fa prevedemmo, interpretando un crop, il passaggio del "meteorite del Millennio", che secondo alcuni impatterà con la Terra, e di cui la stampa sta parlando molto in questi mesi. Decodificando poi altre figure, sempre leggendo i rapporti matematici che regolano queste figure, emerge che il 6 maggio del 2101 accadrà qualcosa di fondamentale per la vita sulla Terra". Cosa sia, non si sa. E comunque, c'è tempo.”

Tre verità sul mistero di cerchi

They are back! (sono ritornati), annunciava un quotidiano inglese. E si riferiva a quegli strani e misteriosi cerchi nel grano che ogni estate compaiono, soprattutto in Gran Bretagna, e che per alcuni avrebbero origini extraterrestri. O, almeno, sarebbero dovuti a fenomeni naturali ancora sconosciuti, come fulmini freddi in grado di modificare i campi di grano disegnando cerchi, triangoli, persino figure molto complesse.
Vortici di plasma?

Nelle regioni del Wiltshire e dello Hampshire, nel sud-ovest dell'Inghilterra, proprio dove è più frequente questo fenomeno controverso, dopo le notizie di nuove formazioni, in campi d'orzo e di colza. Ma, soprattutto, dopo avere letto gli ultimi studi di un botanico americano e di un fisico olandese che confermerebbero l'origine non umana di questi cerchi. Secondo loro non sarebbero opera di esseri umani in vena di scherzi "artistici", né degli extraterrestri, ma di un fenomeno sorprendente, la cui dinamica rimane m gran parte sconosciuta: sarebbero provocati da un vortice di plasma, qualcosa di simile a un colpo di luce, a una corrente di ioni che piegherebbe il grano secondo figure circolari e geometriche in virtù di un meccanismo paragonabile alla dinamica dei fluidi. Una novità insomma che andava verificata. Anche perché Focus in passato si era un po' sbilanciato a favore degli scettici. Aveva dimostrato che un cerchio nel grano, anche abbastanza complesso, può essere realizzato da due esseri umani in meno di un'ora, utilizzando un palo di legno, una corda e un rastrello. La prova? Noi stessi eravamo riusciti a realizzarlo in provincia di Rovigo (v. Focus n° 82). Ma di fronte al nuovo studio comparso su una rivista scientifica seria, Physiologia Plantarum, occorreva riconsiderare seriamente l'ipotesi della loro origine naturale.

Studi sui cerchi

Nell'agosto 1999 l'edizione italiana del mensile di informazione scientifica Focus fornì la spiegazione di come sarebbero stati "fabbricati" i Cerchi nel Grano, in ogni parte del mondo, negli ultimi 25 anni. In un articolo a firma del cicap (centro italiano di controllo delle affermazioni sul paranormale), un organo preposto a spiegare razionalmente ogni fatto che si discosti dal paradigma scientifico vigente o del quale non esiste ancora spiegazione, si affermò che l'arcano era stato definitivamente chiarito, dimostrando che, con semplici "mazze e fune", qualunque individuo dotato di inventiva, praticità e applicazione, sarebbe stato in grado di realizzare un vero "Crop Circle". In realtà tentativi semplicistici ed il cui unico obiettivo era quello di inquinare con dimostrazioni fasulle un fenomeno reale e comprovabile.
I Cerchi sono migliaia in ogni parte del mondo e vengono generati la notte; sono rilevati al mattino in campi coltivati a cereali dove la sera prima non c'era assolutamente nulla. Ogni stagione, dal 1991, ne conta tra i 300 e i 400 nella sola Inghilterra.

Ogni formazione autentica presenta delle costanti ben riconoscibili agli occhi di un esperto. Gli steli di grano non sono pressati al suolo mediante schiacciamento, ma la loro posizione sembra generata da un campo energetico che agendo sul grano ne modifica la struttura molecolare, con un'azione di rigonfiamento sul primo modulo del gambo. Questa deformazione provoca la piegatura della spiga che continua a crescere fino alla maturazione. Inoltre gli steli sono intrecciati fra loro e assumono un movimento a spirale oraria e/o antioraria. Ciò indica che nessuno ha calpestato la zona interessata dalla formazione. Tutto questo ha trovato la spiegazione grazie agli studi di scienziati che hanno proposto nuovi metodi di ricerca ma i cui risultati sono del tutto sconosciuti all'opinione pubblica italiana. Bisogna inoltre aggiungere che nel 1999 il magnate americano Laurence Rockefeller ha finanziato uno studio scientifico sul fenomeno con analisi di laboratorio sui campi di terreno, di grano e sui dati strumentali rilevati durante l'intera stagione. Il personale, formato da scienziati americani, diviso in due gruppi di studio con strumenti e metodi differenti, ha preliminarmente raggiunto le medesime conclusioni.

E' stato determinato senza possibilità di errore che il fenomeno presenta un'origine non adducibile all'opera umana, sebbene alcune formazioni siano addebitabili a falsificatori. E' confermato che le spighe presentano segni di irraggiamento intenso e repentino.

Sono state rilevate a livello microscopico cavità di espulsione nei noduli delle spighe, con rigonfiamenti dovuti ad un campo energetico anomalo e di grande potenza che ha agito sul grano. Gli scienziati impegnati nella ricerca presumono trattasi di microonde, che sembrano avere una particolare efficacia sul primo e secondo nodulo dello stelo, gonfiandosi a dismisura. Una caratteristica, questa, dovuta ad un'espansione indotta delle pareti di ogni singola cellula vegetale. Le spighe più giovani, il cui tessuto è ancora morbido, riescono a resistere, manifestando un aumento del volume interno, mentre nelle più mature i noduli scoppiano, generando micro danni esplosivi definiti "cavità di espulsione" in seguito ad una crescente pressione interna, proprio come accadrebbe ad un uovo in un forno a microonde. In seguito a ciò, come detto, le spighe si piegano sul nodulo deformato, continuando a crescere in orizzontale. L'americana Nancy Talbott del BLT Research, ha confermato questo dato affermando che "non c'è modo che un'azione umana possa produrre queste cavità di espulsione, se non una trasformazione repentina nella struttura della spiga, ottenibile in laboratorio solo all'interno di un forno a microonde". Inoltre l'acqua all'interno della formazione risulta completamente evaporata, a dispetto del fatto che, in alcuni casi, la sera precedente l'apparizione del disegno, avesse piovuto.

A simili conclusioni era già pervenuto il biofisico americano dr. W.C. Levengood nel corso di questo decennio che, oltre a riportare per primo la presenza di cambiamenti nella struttura genetica dei chicchi di grano interessati dal fenomeno, ha analizzato anche l'anomala presenza di ferro meteorico allo stato semi-fuso ritrovato in diversi Crop Circle. Ciò implica, secondo Levengood, la presenza di un vortice di plasma ionizzato.

Il fisico olandese Eltjo Haselhoff che ha lavorato per i National Laboratories di Los Alamos e che oggi lavora sui sistemi laser della Philips ha riscontrato nelle sue analisi (Inghilterra e Olanda) un aumento della magnetite fino a 600 volte la concentrazione normale. Inoltre le piante nei cerchi paiono possedere più vitalità rispetto quelle esterne, resistendo oltre due settimane in più senza ricevere acqua. Non solo ma Haselhoff rilevato nelle formazioni autentiche una polverina bianca che al microscopio elettronico è risultata essere composta da piccolissimi granuli sferici e cristallini. 

  1. Le formazioni nei campi avvengono ogni estate, crescendo in complessità ma non necessariamente in quantità.
  2. Le formazioni che non sono evidenti falsi non sono duplicabili; è un fatto che, malgrado molti tentativi, nessuno sia stato in capace di duplicare con successo virtualmente ognuna delle formazioni scoperte negli ultimi anni.
  3. Prendendo il seme di una pianta "appiattita" in una formazione nei campi, quel seme crescerà normalmente (verticalmente) per uno o due pollici, poi crescerà orizzontalmente parallelo al terreno. Non si conosce spiegazione per questo.
  4. Non c'è ancora nessuna spiegazione a chi o cosa stia causando queste formazioni.

curiosità

Il loro nome scientifico è agroglifi, ma sono conosciuti come crop circle

Dal 1976 a oggi ne sono stati individuati oltre 10000.

La prima traccia appare nel 1677 in un trattato di Robert Plot che parla di "formazioni di grano create da flussi d’aria che scendono dal cielo".

I "crop circle" sono protagonisti di un celebre resoconto giornalistico del 22 agosto 1678 che descrive come "opera del demonio " la loro comparsa nell’Hertfordshire.

L’ultimo cerchio è quello individuato vicino a Stonehenge in Inghilterra ,il 4 luglio del 2002 ,da un pilota privato.

Il più grande è quello comparso a Milk Hill in Inghilterra il 12 agosto del 2001: 410 cerchi per un diametro di 240 metri.

Nella gran parte dei casi i cerchi riproducono disegni geometrici causali, ma qualche volta anche formule matematiche come nel caso dell’algoritmo di Mandelbrott( Inghilterra) o della spirale del Dna ai piedi del radiotelescopio di Chibolton .

Per i ricercatori del Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale) di Piero Angela e Margherita Hack, trattasi di opere di burloni o megalomani.

Secondo Eltjo H. Haselhoff, esperto olandese di fisica teorica, nascerebbero da vortici di aria ionizzata chiamati vortici di plasma.

L’ultimo libro uscito in Italia sul fenomeno si intitola: "La natura complessa dei cerchi nel grano"

I Cerchi e la Scienza

Esiste un principio, noto come "Rasoio di Ockam", che dice: se due teorie espongono ugualmente bene i fatti, la teoria più semplice è quella da preferirsi. Albert Einstein espone tale tesi in modo più chiaro: "Ogni teoria dovrebbe essere la più semplice possibile, senza divenire semplicista."

Una delle testimonianze più antiche che racconta la formazione di un crop circles risale al 1678 "The Mowing Devil"; sul finire dell’agosto di quell’anno nei pressi di Hertfordshire (Inghilterra) apparvero in un campo di avena dei cerchi. A quel tempo il fenomeno fu considerato come opera del demonio che "disdegnando di mietere in modo tradizionale, aveva falciato le piante in precisi cerchi, sistemando ogni stelo con tale precisione che, per un uomo, ci sarebbe voluta tutta la vita per fare il lavoro che era stato portato a termine in una sola notte".

Negli anni ’80 il fenomeno balzò sulle prime pagine dei giornali grazie al ricercatore Pat Delgado (un ingegnere inglese) che lanciò una sfida agli scienziati di tutto il mondo: "Trovate una spiegazione logica di questo fenomeno".

Un ingegnere elettrotecnico, Colin Andrews, iniziò a collaborare con Delgado catalogando tutti i crop circles che comparivano misteriosamente. Molti altri studiosi si unirono e collaborarono con Delgado, che nel frattempo aveva fondato il Center of Crop Circles Study. Era evidente, a quel punto, che tutto il mondo era interessato da questo strano fenomeno, non era un’esclusiva della Gran Bretagna!

La domanda sorge spontanea: perché si formano questi pittogrammi? E come? Ci sono testimonianze di piloti ed elicotteristi alquanto straordinarie: "In alcuni casi; sorvolando i crop, la bussola del velivolo va fuori fase: segno di anomalie nel campo magnetico. I crop compaiono anche di giorno: voli su un campo e non vedi nulla. Torni dopo cinque minuti e trovi un nuovo crop."

Altri piloti affermano di aver notato delle sfere luminose, di origine non identificata, sorvolare i campi e formare questi crop e, qualcun altro, confermando questa testimonianza, l’arricchisce di particolari interessanti: "Queste sfere formano i crop e poi spariscono, i campi sono sorvolati in tempi successivi da queste sfere che aggiungono particolari alla figura già esistente.

Da sottolineare che dopo la dichiarazione resa al Today da Brower e Chorley, la BBC ha chiesto ai due di realizzare un cerchio sotto l’occhio delle telecamere. Il risultato che riuscirono ad ottenere fu un pittogramma di modestissime dimensioni con un cerchio centrale circondato da quattro più piccoli, in un tempo di quarantacinque minuti. Questo pittogramma, ad occhio nudo, appariva rudimentale con delle circonferenze imperfette e gli steli sfrangiati, non vi erano rapporti matematici fra i vari cerchi e se leggiamo i teoremi enunciati da Howkins sui rapporti diatonici, comprendiamo facilmente che i due "bontemponi" non avevano realizzato i pittogrammi di cui si assunsero la paternità.

Ormai è appurato che i due "vecchietti" inglesi, che si proclamavano fautori dei cerchi nel grano, non ne sono i reali costruttori, anche perché uno dei due è venuto a mancare ed i cerchi continuano a formarsi.

Il ricercatore W.C. Levengood sostiene di aver rilevato delle modificazioni anatomiche nelle piante che si trovano all’interno dei cerchi e quindi scarta l’ipotesi dell’origine umana dei cerchi avvalorando quanto sostenuto da Terence Meaden, secondo cui i crop circles sarebbero originati da vortici di plasma. Levengood avvalora ulteriormente le ipotesi di Meaden riscontrando in alcuni crop della polvere di ossido di ferro di origine meteorica.

Lui sostenne che delle meteoriti, entrate nella nostra atmosfera, si sarebbero polverizzate formando vortici di plasma. Questo sarebbe possibile solo per i cerchi nel grano "semplici", mentre quelli complessi (pensava Meaden) erano degli artefatti fatti dall’uomo.

Precisando che, vortici di plasma formatisi spontaneamente nell’atmosfera fino ad ora non sono mai stati individuati e che i gas non "conoscono" la geometria, si può aggiungere che quanto addetto da Meaden poteva aver valenza se le anomalie genetiche riscontrate nei cerchi semplici non fossero state presenti anche nei pittogrammi complessi …

…dato che anche nei pittogrammi più complessi si riscontrano delle anomalie genetiche, si può affermare che hanno la stessa origine di quelli più semplici, si dimostra quindi che qualcuno o qualcosa di intelligente a crearli e si può quindi scartare anche totalmente la teoria dei vortici di plasma.

Il dott. Meaden descrive circa 100 cerchi scoperti prima del 1980; " Questi cerchi apparivano nei campi sin da quando ero bambino eravamo soliti giocare al loro interno ed era divertente. Si ripresentavano quasi tutti gli anni. E improvvisamente si è sollevata tutta queste attenzione nei loro confronti", rivelazione di un anziano signore ad Eltjo Haselhoff ed incontrato ad Avebury nel 1999.

Due considerazioni:

  1. Se prendiamo per buona l’affermazione del "testimone" ed ipotiziamo che esso abbia un’età che va dai 60 ai 70 anni si evince che il fenomeno era diffuso già negli anni ’30.
  2. Se di burla si tratta, chi avrebbe avuto interesse a montare questa burla a quei tempi?

Come mai Bower e Chorley non hanno nemmeno sconfessato tale dichiarazione? e poi ancora, come mai i due anziani non hanno mai filmato i loro "capolavori" in modo di avere una prova che "tagliasse la testa al toro" sull’origine umana del fenomeno?

E’ plausibile pensare che questo misterioso fenomeno sia da attribuire ad una matrice umana; ma se "sbirciamo" a fondo nelle ricerche fatte dagli studiosi, emergono alcuni aspetti e notiamo alcune caratteristiche che escludono categoricamente l’intervento dell’uomo!

Un esempio è il cerchio negli alberi documentato dal ricercatore ceco Peter Novak nel 1994. Esso consisteva in un cerchio di dieci metri di diametro formato da alberi adulti piegati anche più di 90 gradi. Una cosa simile accadde nel 1998 a Butte (Montana - USA) dove alcuni pini che ricoprivano 150 acri di terra furono completamente schiacciati al suolo. Strano che nessuna tempesta fosse registrata in quei giorni in entrambi i casi!!!

Un'altra interessante caratteristica la possiamo trovare all’interno dei piccoli cerchi che circondano, molto spesso, i pittogrammi più complessi. Il diametro di questi cerchi è relativamente piccolo, circa 50 cm; nonostante le dimensioni ridotte si possono riscontrare delle complesse opere d’arte, come steli intrecciati a spirale tridimensionale con steli eretti al centro che vengono chiamati "nidi di uccello". Ancor più interessante è che questi piccoli cerchi appaiono spesso in luoghi impossibili da raggiungere a piedi senza lasciare evidenti tracce nel terreno .

Nel luglio 1998 la ricercatrice olandese Janet Ossebaard si trovò di fronte ad un nuovo mistero; analizzando un cerchio notò al suo interno vi erano molte mosche morte con il rostro attaccato alle spighe, le ali e le zampe completamente distese come in preda ad uno spasmo. La ricercatrice verificò se anche fuori dal crop erano presenti degli insetti morti, ma non ne trovò ed escluse l’utilizzo di pesticidi come causa scatenante del fenomeno. Una piccola percentuale di mosche era ancora viva ma sembrava "stordita" , non appena liberata si riprese e volò via in pochi minuti! Furono prelevati alcuni insetti ed inviati al Museo di Storia Naturale di Londra per essere analizzati e riuscire a risalire alle cause della morte. Si pensò che a causarne la morte fosse stato un fungo (Entomophtora muscae ), ma le analisi diedero esito negativo a questa e a tutte le possibili cause formulate. Dopo le dichiarazioni di Janet Ossebaard, altri ricercatori osservarono lo stesso fenomeno.

Altre caratteristiche interessanti riscontrate all’interno di alcuni crop circles sono rappresentate dalla presenza di sostanze anomale, concentrazioni inusuali di metalli rari, depositi di polveri o gelatina. Un esempio potrebbe essere la polvere biancastra trovata nel 1996 in una formazione nei pressi di Zutphen (Olanda). Alcuni campioni furono inviati al gruppo di ricerca BLT (USA) e ai laboratori di ricerca della Philips che riscontrarono ed identificarono quella sostanza di Biossido di silicio. Fin qui nulla di strano, se non che, analizzato al microscopio, il biossido di silicio si presentava nella sua forma cristallina perfettamente sferica. Un altro dato da annoverare è che alcune sfere risultavano attaccate, come fuse l’una dall’altra, questo punto ci fa capire che la sua formazione è stata causata da altissime temperature. Quando i silicati vengono esposti ad alte temperature, dopo il raffreddamento non si presentano mai sotto la loro forma cristallina (a sfera) ma sotto una forma amorfa!

Nel 1994 Levengood divulgò una sua nuova scoperta sulle anomalie riscontrate nei crop circle : le pinte all’interno dei cerchi presentavano un anomalo rigonfiamento dei nodi ( e conseguente allungamento ). I nodi, che agiscono come un legamento permettono alle piante di risollevarsi da un eventuale piegamento al suolo dovuto al vento o al passaggio di animali. Su esperimenti fatti sui crop, risulta che effettivamente si ha un allungamento spontaneo dei nodi pari al 20% della loro lunghezza originaria ( verificabile ). Quindi nulla di strano trovare questo allungamento dei nodi anche sugli steli all’interno del crop, stranamente l’allungamento c’è ma arriva fino al 100% della lunghezza originaria del nodo! Ancor più strano che, questa crescita anomala, risulta crescente in modo graduale, partendo dalla parte più esterna fino ad arrivare proprio al centro del cerchio dove si ha l’allungamento maggiore dei nodi.

Possiamo concludere, suggerendo a quanti hanno sparato a zero sul fenomeno, dicendo che solo chi ha letto tutto ciò che c’era da leggere e chi ha visitato, analizzato e verificato un numero considerevole ci crop circles, può esprimere giudizi.

Cosa succede nei cerchi

Cambiamenti nelle cellule

L'articolo scientifico, firmato dal biofisico William Levengood, del Pinelandia Laboratory di Grass Lake (Michigan), riferisce di un ingrossamento dei nodi delle piante raccolte all'interno dei cerchi e di una crescita più rigogliosa delle stesse piante rispetto a quelle dell'esterno. Il 95% dei campioni di piante d'orzo e di grano situate nei cerchi mostrerebbero, secondo lo studioso, persino cambiamenti a livello cellulare, con infittimento dei pits, i puntini che si trovano sulla parete delle cellule. Sia Levengood sia il fisico olandese Eltjo Haselhoff avrebbero anche riscontrato anomalie nel campo magnetico e ritrovato ossido di ferro, a dimostrazione che nel vortice sarebbero state coinvolte piccole meteoriti. Siamo andati alla ricerca dei cerchi, fra le città di Marlborough e Winchester, per raccogliere campioni da inviare ai laboratori delle Università di Milano e Bologna. Obiettivo: ripetere proprio le osservazioni di Levengood e Haselhoff. Avremmo trovato anche noi i nodi delle piante modificati? E le loro cellule deformate? E l'ossido di ferro e le anomalie magnetiche?

Botanici e astrofisici

Era presente il botanico Gabriele Galasso, del Museo di storia naturale di Milano, per l'esame morfologico e cellulare da completare in Italia con il direttore del museo Enrico Banfi. Un altro botanico, Sergio Sgorbati, ha diretto le analisi genetiche. Motivo: se i cerchi vengono davvero provocati da fonti ionizzanti si dovrebbero registrare modificazioni nel Dna delle piante. Inoltre, un astrofisico, Romano Serra, ha svolto presso l'Università di Bologna indagini per verificare la presenza di materiale extraterrestre e di radioattività sui campioni di terreno prelevati. Com'è andata?

Siamo riusciti a individuare tre cerchi, nonostante le difficoltà di muoversi nelle campagne a causa di una epidemia di afta epizootica (comportava il divieto di entrare in molte proprietà agricole). Lo scorso anno, ai primi di giugno, in Inghilterra c'erano già 22 cerchi nel grano. Quest'anno alla stessa data erano solo 7. Come mai? Viene da pensare che con l'afta meno persone siano libere di girare di notte nei campi. Per scoprire cerchi o magari per farli.

Meta turistica

Ci si aspettava una opposizione decisa da parte degli agricoltori, che ogni anno si ritrovano parte delle loro colture piegate al suolo a causa dei cerchi. Invece i farmer, sono apparsi tolleranti. Anche perché fra luglio e agosto arrivano molti turisti, soprattutto americani. Le guide, di solito americane, fanno complicati paralleli fra i cerchi nel grano e Stonehenge, la famosa costruzione megalitica circolare del neolitico che è a circa 100 km da questa zona. A lasciare veramente perplessi è però la testimonianza di un elicotterista che vola ogni giorno nella zona (e quindi potrebbe essere interessato a mantenere questa attività). "In alcuni casi, sorvolando i circoli di grano" riferisce il pilota "la bussola del velivolo è andata fuori fase, segno di anomalie del campo magnetico. I circoli compaiono anche di giorno: voli sul territorio di una farm e non vedi nulla. Ritorni 5 minuti dopo ed ecco un nuovo circolo, anche complesso". Ma la parola doveva essere data soprattutto agli esami di laboratorio.

Buca sospetta

Il primo cerchio lo abbiamo trovato in un campo di colza: si trattava in realtà di 3 cerchi, uno nell'altro, per un diametro totale di 50 metri. E aveva qualcosa di sospetto: al centro della formazione c'era infatti una buca, provocata probabilmente dalla rotazione di un palo tenuto al centro a fare da perno a una corda che, girando, poteva piegare le robuste piante di colza. Alcune piante avevano segni evidenti di sfregamento di un corpo solido, un altro elemento che fa ritenere questo cerchio nella colza del tutto falso. Le analisi di laboratorio eseguite in Italia hanno infatti escluso la presenza di radioattività nei campioni di terra analizzati, anche se ci sono residui ferrosi che possono fare pensare all'arrivo di materiale dallo spazio. "Abbiamo concluso però che si tratta di un fondo cosmico naturale in tutta l'area" spiega l'astrofisico Serra "polvere di provenienza spaziale che si è accumulata in un lungo arco di tempo, a causa di una pioggia di micrometeoriti che si verifica un po' dappertutto. I campioni provenienti dall'esterno, del cerchio mostrano una quantità di ferro praticamente uguale a quelli dell'interno".

Il secondo circolo lo abbiamo trovato vicino alla cittadina di Pewsey. Era nella colza e misurava circa 10 m di diametro. Le piante erano piegate a spirale, in senso orario. Questo cerchio era del tipo più semplice, quello che apparve nei primi anni '80, quando il fenomeno iniziò a essere registrato. Il terzo era un cerchio complesso, che si è "manifestato" in un campo d'orzo, occupando quasi un ettaro, vicino a Barbury Castle (coordinate: 51° 30' 31" nord e 1° 45' 55" ovest). E come sono andate le analisi in questi due cerchi?

Piante maltrattate

"Anche lì sono state trovate particelle di ferro con silicio, manganese, alluminio e altri elementi, anche di forma sferica, ma in una misura normale. La radioattività non era significativa, anzi in alcuni campioni addirittura al di sotto della soglia normale". Qualcosa di strano però l'avevamo visto sui luoghi del mistero: le piante di colza all'interno dei cerchi presentavano più vitalità rispetto a quelle esterne. "La ragione è che le piante piegate cercano di reagire e, oltretutto, ricevono più luce che stimola la fioritura" spiega Galasso. "In questo gruppo vi erano più infestanti che all'esterno, sempre a causa della maggior quantità di luce che poteva raggiungere i livelli più bassi della coltura". E i semi? "Li abbiamo analizzati a Milano, senza riscontrare differenze fra quelli delle piante interne ai cerchi rispetto a quelle al di fuori". E i famosi rigonfiamenti che Levengood ha riscontrato nelle piante colpite dal fenomeno? "Sono presenti anche nei campioni che abbiamo esaminato" spiega Enrico Banfi, direttore del Museo di Storia naturale di Milano. "E non si può negare che le cellule mostrino modifiche. Il punto è che queste piante sono state "strapazzate". Probabilmente da qualcosa di meccanico, non mi sembra il caso di ipotizzare fenomeni insoliti o misteriosi. A meno che questi "fulmini freddi" di plasma vengano osservati mentre si verificano". Neppure gli esami genetici commissionati da Focus sui campioni d’orzo hanno dato risultati. L’unica certezza sui cerchi è che, l'anno scorso, un ragazzo di nome Matthew è stato condannato a 140 sterline di multa per avere danneggiato un campo vicino a Marlborough, mentre eseguiva la sua "opera d'arte" nel grano (un cerchio con stella a 6 punte). Uno dei pochissimi che hanno confessato o che sono stati presi sul fatto. Questo ovviamente non esclude che alcuni cerchi abbiano davvero cause naturali. Non, però, quelli esaminati dai ricercatori italiani.