Il Tatto

Il Tatto

Con questo senso  si possono riconoscere le qualità di un oggetto (liscio, morbido, ruvido, molle, duro, tagliente, affilato, resistente,pungente, pesante, leggero, profondo, rotondo, quadrato, triangolare, appiccicoso,largo, fine, lungo, corto, ...)
o di una persona (calvo, peloso, depilato, alto, basso, grasso, magro,...) .

Il tatto è un senso che consente di venire a conoscenza di alcune caratteristiche fisiche degli oggetti.

Le varie sensazioni vengono avvertite dalla pelle per mezzo di terminazioni nervose, che registrano le sensazioni e le trasmettono al cervello. 

La pelle o cute è un tessuto di rivestimento e epitelio che riveste l’esterno del nostro corpo; è flessibile ed elastica ed ha minuscoli fori, i pori, che le permettono di respirare. Essa è formata da due parti, una esterna e l’altra più interna. 

L’epidermide è lo strato esterno, spesso da 50 a 250 millesimi di millimetro fuorché nella pianta del piede dove può superare il millimetro e mezzo. 

La pelle è composta a sua volta da due strati, costituiti da cellule epiteliali: lo strato più esterno, composto di un tappeto di cellule introduttive che man mano si staccano e cadono, e lo strato basale o del Malpighi, formato da cellule vive le quali si moltiplicano attivamente spingendo di continuo gli strati più vecchi verso l’esterno.Il derma è lo strato interno, spesso da 0.30 a 3 millimetri, formato di tessuto connettivo compatto che forma le papille. Il derma è ricco di vasi sanguigni che servono ad apportare il nutrimento; nel derma giungono anche le fibre nervose con le terminazioni destinate a ricevere stimoli tattili. 

I punti per il tatto e la pressione sono circa 600.000 in tutto il corpo,e sono soprattutto: le dita, la lingua e le labbra. 

I punti della sensibilità termica sono circa 210.000. I punti per il freddo sono molto più numerosi di quelli del caldo; nell’adulto in ogni cmq di pelle si hanno da 6 a 23 punti per il freddo e solo da 0 a 3 punti per il caldo. 
I punti per il dolore sono in media 170 per cmq di pelle. I punti per il dolore sono sensibilissimi a qualsiasi tipo di stimolo e hanno un importante scopo di difesa per segnalare i pericoli dell’organismo.

Il neonato e il tatto

Il tatto viene attivato molto presto, fino a quando viene a contatto con i tessuti della cavità uterina. Il neonato ama il contatto e il calore. Le labbra e le mani hanno il maggior numero di recettori tattili:il bambino si succhia il pollice già a 24 settimane di gestazione. Il tatto è la via per l’autoconsolazione, l’esplorazione e la conoscenza. 
Nessuno sa quale tra i sensi debba essere stimolato per primo o di più rispetto agli altri; ciononostante sappiamo che il bambino trae piacere da nuove e svariate esperienze. Non c’è un modo stabilito per interagire con essi. Vivendo con il proprio bambino e accudendolo, i genitori imparano a capire quello che interessa e diverte il neonato e come comportarsi con lui.

Il tatto degli animali

E’ bene entrare in contatto con gli animali attraverso una carezza, un tocco, uno sfioramento, certi di creare in quel modo una comunicazione,uno scambio affettuoso e prezioso. Così l’animale può rispondere al contatto annusando ed esplorando o rintanarsi se non gradisce l’incontro.

Quando pensiamo al senso del tatto, ci viene in mente subito la nostra mano. E’ qui, infatti, che le terminazioni nervose tattili si concentrano al massimo. Ma per i nostri amici animali non è sempre così...

La talpa ha la sensibilità tattile sul muso; il suo naso è circondato da 22 piccoli tentacoli mobili.

Il picchio e il formichiere usano la lingua come principale organo tattile.

I mustacchi della lontra possono raggiungere i 22 centimetri.

Negli insetti anche il tatto, come tutti gli altri sensi, è localizzato soprattutto sulle antenne.

Il gatto per esaminare un oggetto si serve delle zampe anteriori. Anche il suo naso è in grado di ricevere delle percezioni tattili. Si dice che il gatto prenda con i baffi le misure dei passaggi attraverso i quali vuole scivolare, ma in realtà il ruolo dei baffi è ben diverso. 
I baffi, le sopracciglia e i lunghi peli che si trovano sulla parte interna delle zampe anteriori sono conosciuti come vibrisse; esse sono sensibili alla pressione dell’aria dell’ambiente.
Anche l’uomo possiede questa capacità di valutazione che però utilizza solo nell’oscurità e quando si sente in pericolo.

Terapie con il tatto

ago puntura: pratica terapeutica di antica origine cinese. L’energia corporea scorre lungo i canali della superficie del corpo.

prano terapia: pratica di medicina eterodossa che consiste nell’imporre le mani sulla parte malata di una persona nel presupposto che queste emanino un fluido benefico.

ajurveda: massaggio che serve a migliorare il nutrimento dei tessuti

riflessologia: consiste nello sfregare la pianta del piede in alcuni punti, così si inviano alla parte malata impulsi che  riducono il dolore 

shiatsu: il principio su cui si basa questa terapia giapponese è costituito da energia che scorre lungo canali  detti meridiani. Se il flusso si blocca, ci si ammala e occorre allora rimettere in circolo l’energia facendo pressione in alcune zone con le dita, i palmi delle mani e i gomiti