La Malaria

La Malaria

La malaria è una malattia causata da un parassita, il plasmodio che vive e si riproduce alternativamente nell' uomo e in un particolare tipo di zanzara, chiamata Anopheles.

L' uomo si ammala quando viene punto da una Anopheles che precedentemente ha già punto una persona ammalata assumendo il plasmodio.

Esistono diverse specie di plasmodio: Plasmodium Falciparum, Plasmodium Vivax, Plasmodium Ovale, Plasmodium Malariae.

Tutti e quattro provocano infezioni con sintomi simili: febbre alta, brividi, sudori, cefalea, dolori muscolari diffusi e, dopo alcuni giorni, anemia e ingrossamento della milza.

Nelle forme più gravi di malaria, dovute alla specie Plasmodium Falciparum, i parassiti aderiscono ai capillari degli organi interni, bloccando la circolazione del sangue.

La zanzara anopheles

Quando questo fenomeno interessa il cervello, provoca "la Malaria Cerebrale" o "Perniciosa" che si manifesta con stati di confusione, delirio, coma, determinando spesso la morte.

L'attacco malarico è causato dalla liberazione dei parassiti nel sangue: si ripete quindi ogni 48 o 72 ore circa, dipende dal tipo di parassita .

Il tipico attacco malarico dura complessivamente 8 - 12 ore.

Inizia con brividi, sensazione intensa di freddo e da un forte innalzamento della febbre che può raggiungere i 40°. Dopo, il malato avverte una sensazione di caldo accompagnata da dolori, nausea, vomiti, dolori intestinali diffusi.

L' attacco termina con una fase di sudorazione abbondante, la febbre cala e sopraggiungono spossamento e stanchezza

La malaria in Sardegna

Gli studi e le ricerche condotte finora hanno portato gli studiosi a credere che nel periodo nuragico in Sardegna non esistesse la malaria.

Gli scrittori del mondo antico che parlano della Sardegna prima della conquista romana ne esaltano le risorse e la fertilità, considerandola una regione che poteva rendere felice chi vi si recava.

Questo farebbe pensare che la malaria sia stata introdotta in seguito, forse dagli stessi eserciti romani

Per la prima volta della malaria si parla nel 178 A.C. quando i capi degli eserciti presenti in Sardegna chiedono al Senato Romano rinforzi per fermare le tribù nuragiche poichè i soldati romani erano stati colpiti dalla malaria.
Secondo altri studiosi, la malaria fu portata in Sardegna dai Cartaginesi.
Da allora per secoli la malaria non ha più abbandonato la Sardegna sino alla lotta antimalarica condotta dal 1946 al 1950

Nel corso della storia la malaria la troviamo presente in altre regioni d'Italia, ma la Sardegna era la più colpita

Nel periodo 1887/1889 la percentuale dei morti (per 100.000 abitanti) era la seguente:

Sardegna

Sicilia

Campania

Veneto

Piemonte

Emilia

Lombardia

298,2

142,9

62,1

16.0

13,2

11,1

10,0

Dopo l'eradicazione della malaria cresce in Sardegna una generazione più sana non più indebolita dalla malaria e..... più alta. La statura dei Sardi ormai è vicina alla media europea.

Il chinino

Il chinino è il primo rimedio utilizzato per combattere la malaria. Si estrae dalla corteccia di un albero peruviano,Cinchona Officinalis.

Triturando finemente la corteccia di questa pianta, si ottiene una polvere con cui si preparano i farmaci contro la malaria.

Il chinino è utilizzato anche oggi per curare i casi di malaria resistenti ad altri medicinali.

La malaria oggi

Oggi, grazie al DDT la malaria è scomparsa in Sardegna e in altre regioni a clima temperato. I casi di malaria che vengono registrati ogni anno in Italia sono importati da paesi extraeuropei: viaggiatori che si recano, per turismo o per lavoro, in paesi dove è presente la malaria.
Si sono registrati, però, casi di malati che non avevano mai lasciato il territorio nazionale: in questi casi ancora non si sa se la zanzara portatrice di malaria sia italiana o d' importazione ( nei bagagli trasportati per via aerea ).

La zanzara anofeles non è completamente scomparsa in Italia e in Sardegna; il rischio che torni anche la malaria non è scongiurato per sempre. Perciò è necessario tenere continuamente sotto controllo il territorio.