Giorgio Washington

Nacque il 22 febbraio del 1732 a Bridges Creek (Virginia). Nell’ottobre del 1753 il governatore gli diede l’incarico al “Fort le Boeuf”, per spiare i movimenti dei francesi. Tornò nel gennaio del 1754 e fu promosso TENENTE-COLONNELLO del reggimento di Virginia. Nel 1755 prese parte alla terribile disfatta del Mongahela e quindi ebbe l’incarico di riorganizzare le forze armate della Virginia.

Nel 1758 dimise la sua carica.

Il 6 gennaio del 1759 si sposò con Martha Dandridge. Nel 1774 dichiarò di essere pronto a radunare e ad armare mille uomini a marciare con essi per aiutare Boston (cittadina americana). Il 5 agosto del 1774 ricevette la nomina a delegato al primo congresso continentale che si riunì un mese dopo a Filadelfia.

Nel secondo congresso del 1775 fu di nuovo nominato.

Il 15 giugno lo stesso Congresso decise di ricorrere alle armi e affidò il comando dell’esercito a Washington.

Due progetti di Washington per attaccare gli inglesi che tenevano Boston, ebbero la disapprovazione.

Nella notte del 4 marzo 1776, nonostante nuove opposizioni, fece occupare e fortificare le alture di Dorchester, e costrinse gli inglesi a evacuare la città (17 marzo). Terminato il suo compito a Boston, W. fortificò e difese New York, vero centro delle colonie (1776)

Durante questo periodo si recò a Filadelfia per spingere alla Dichiarazione di Indipendenza, firmata e proclamata il 4 luglio 1776.

Il 29 agosto egli fu battuto dall’esercito di Lord R. Howe. Il 17 ottobre W. si ritirò a White Plains, conservando solo il Fort Washington, dove resistette all’attacco per 3 giorni.

Poi andò verso sud e attraversò le Jersey con 2.400 uomini. La notte di Natale, da Princeton, traversò il fiume Delaware e aggredì di sorpresa mercenari Assiani a Trentar, sconfiggendoli.

L’11 settembre nel tentativo di difendere Filadelfia fu sconfitto da Corn Wallis e la città fu presa da Howe.

Il 4 ottobre fu severamente battuto dagli Inglesi.

Nel 1778 W. attaccò gli Inglesi a Monmouth. Gli Inglesi riuscirono ugualmente ad assediare New York.

Dalla battaglia di Monmouth fino alla fine della guerra W. non ebbe più una parte militare importante, ma ciò nonostante egli rimase la figura più significativa anche durante questo periodo.

Nel 1783, egli depose il suo comando nelle mani del Congresso.

W. fu soprattutto uomo di stato. Nelle sue campagne militari non perdeva mai di vista gli obiettivi politici, e ciò divenne ancora più palese alla fine della guerra.

La formazione dell’Unione, come esiste oggi, si deve a lui. Ogni sua parola gettò la base del pensiero federale e costituzionale.

Si ritirò a Mont Vernon, ma si interessò sempre degli sviluppi politici della nazione.

Nel 1786 fu eletto delegato della Virginia e nel 1787 venne eletto presidente dell’Assemblea.

I federalisti, sostenitori dello Statuto, vinsero le lezioni e votarono W. come Presidente dell’Unione nel 1789. W. diede il comando del Tesoro ad Alexander Hamilton e il Dipartimento di Stato a Thomas Jefferson.

Da Hamilton derivò il Partito Federalista, alla fine chiamato Repubblicano. Da Jefferson il partito allora chiamato repubblicano fu poi chiamato democratico.

Dopo il 1792 il Presidente preferì il Partito Federalista e fu rieletto per altri 4 anni.

Nel settembre del 1796 W. pubblicò il suo commiato dalla Nazione.

Nel marzo 1797 consegnò la presidenza al suo successore, John Adams, e si ritirò nella sua terra.

Il 12 dicembre del 1799 morì a causa di una laringite acuta, per lenta soffocazione.

Fu sepolto nella tomba di famiglia a Mont Vernon.