Enrico di Guisa
(? 1550 - Blois 1588)

Uomo politico e militare francese, capo del partito cattolico e figlio del duca Francesco.

Volendo vendicare l'assassinio del padre, Enrico entrò in guerra contro gli Ugonotti nel 1567; due anni dopo sconfisse le forze ugonotte guidate da Gaspard de Coligny, che assediavano Poitiers. Fu uno dei capi del massacro della Notte di san Bartolomeo (1572), durante il quale assistette personalmente all'uccisione di Coligny.

Contrario al riconoscimento della pace conclusa nel 1576, costituì un'alleanza di nobili cattolici (detta la Lega cattolica) che riprese la guerra contro gli Ugonotti.

Probabilmente, il suo scopo era assicurarsi la corona francese; ma re Enrico III assunse la guida della Lega e, alla conclusione di un nuovo trattato di pace (1577), la sciolse.

La Lega fu però rinnovata nel 1584 quando, alla morte del fratello minore di Enrico III – Francesco, duca di Alençon – l'erede diretto al trono francese divenne l'ugonotto Enrico di Navarra (incoronato in seguito con il nome di Enrico IV).

Nella guerra civile che ne seguì, Enrico di Guisa assunse il ruolo di paladino del cattolicesimo e guadagnò una grande popolarità, a discapito del prestigio reale.

Il 12 maggio 1588 Enrico, che aveva già ottenuto varie vittorie sui protestanti tedeschi, guidò la folla nell'insurrezione di Parigi; il partito cattolico gli offrì la corona di Francia, ma il duca di Guisa rifiutò, consentendo al re di fuggire.

Un mese dopo il re si accordò con la Lega e nominò Enrico tenente generale dell'esercito, ma poco più tardi lo fece assassinare dalla guardia reale.