Freud e la psicoanalisi

Isteria e psicoanalisi

Freud, neuropsichiatria austriaco, si laureò in medicina, dedicandosi, prima all’anatomia cerebrale, poi alle malattie mentali.

E’ con Freud che nasce la psicoanalisi: scienza destinata ad esercitare nel giro di pochi decenni un influsso enorme e sempre più massiccio sull’indagine dell’uomo e delle sue attività psichiche e dei suoi prodotti culturali.

Non c’è “fatto umano” che non sia stato toccato e “sconvolto” dalla dottrina psicoanalitica (le malattie mentali vengono affrontate con tecniche terapeutiche prima impensate; fatti come sogni, lapsus, dimenticanze, diventano brecce per guardare nel profondo dell’uomo…).

A tal scopo, Freud, si trasferisce a Parigi e lavora per molto tempo al fianco di malati d’isteria: si pensava che questa dipendesse da un’alterazione psicologica e che, l’ammalato potesse tornare allo stato di normalità attraverso la suggestione di uno stato di ipnosi. (ipnosi. parola greca che significa sogno. In principio si parlava di mesmerismo (dal medico tedesco Mesmer): teoria che voleva l’essere umano percorso da corrente energetica.

Uno squilibrio di queste correnti è la malattia e, su queste basi, operano Freud e Breuer).

Allo scopo di perfezionare la tecnica  si reca a Nancy dove è testimone di straordinari esperimenti sui malati.

Torna a Vienna e si trova con il dott. Breuer: egli considera il dialogo e l’ipnosi una forma di cura.

A contatto con Breuer, Freud capisce che, attraverso l’ipnosi e il lavoro di riemersione di determinati traumi, il malato isterico porta  alla luce elementi di sé e della sua coscienza che non sono più visibili.

Freud e Breuer scrivono insieme una memoria su un caso d’isteria curato da Breuer alcuni anni prima: sottoponendo una malata ad un sonno ipnotico, Breuer le faceva esprimere quello che in quegli istanti le opprimeva l’animo.

Per mezzo di ciò, Breuer era riuscito a liberare la malata dai suoi sintomi.

Più tardi pubblicano: ”Gli studi sull’isterismo”: il soggetto isterico, in stato ipnotico, torna all’origine del trauma, illumina i punti oscuri che nella vita hanno generato la malattia e che sono nascosti nel profondo, afferra cosi la causa del male e, in una specie di catarsi, si libera dal disturbo…cosi ha inizio la teoria psicoanalitica di Freud.

Freud elabora le sue tesi a partire dalla reazione di determinati malati con l’ipnosi: il comportamento degli isterici è rilevatore della struttura incosciente nel momento in cui abbiamo la fase di sonno vigile. Il riemergere del sommerso è efficace: c’è una parte cosciente che fa da tramite con il mondo esterno e poi c’è una parte che non riemerge o riemerge solo in particolari situazioni (Es).

Struttura dall’apparato psichico

Es: è l’insieme degli impulsi inconsci della libido, è la parte sepolta della coscienza che non si vede, ma che condiziona ciò che si vede. Qui vengono elaborati gli stimoli esterni che poi risalgono in superficie per formare la coscienza.

Io: è il rappresentante conscio dell’es e, a differenza dell’es, è a diretto contatto con il mondo esterno.

Super-io: è la parte intermedia ed è tutto ciò che ha a che fare con i condizionamenti sociali, culturali, familiari… Si forma verso il   quinto anno di età e differenzia l’uomo dall’animale; è la sede della coscienza morale e del senso di colpa.

Tutta l’attività inconscia è la risposta a stimoli di tipo energetico: Freud immagina la mente umana come un sistema in cui la ricerca dell’equilibrio è un requisito fondamentale…non ci deve essere dispersione di energia psichica.

Quindi la fase di disequilibrio si ha nel momento in cui l’io non governa più gli stimoli esterni e il lavoro dell’inconscio…c’è dunque un immagazzinamento di energia superiore perché la linea difensiva dell’io si è indebolita.