Ugo Tognazzi
Cremona23 marzo 1922 - Roma 27 ottobre 1990

Operaio in una fabbrica di salumi, recitava in una compagnia teatrale del dopolavoro della sua azienda e, nel 1945, in pieno boom del varietà, fece il suo esordio nella rivista musicale W le donne, alla quale fecero seguito, tra le tante, Cavalcata di donne, Bocca baciata, Paradiso per tutti, Uno scandalo per Lilli, Castellinaria e Dove vai se il cavallo non ce l'hai.

Molto apprezzato dal pubblico, lavorò insieme a Lauretta Masiero, Mario Scaccia, Pinuccia Nava, Gianni Agus, Elena Giusti e Lia Zoppelli, nelle Compagnie di Wanda Osiris, che lo scritturò per la fantastica cifra (per i tempi), di mille lire a sera, Erminio Macario e Carlo Dapporto.

Il vero successo arrivò per lui con l'avvento della televisione e l'incontro con Raimondo Vianello, col quale, tra il 1955 ed il 1959, fece coppia fissa nella seguitissima trasmissione Un due tre, in cui i due proposero una serie di scenette comiche che hanno fatto epoca.

Dalla televione al cinema: Ugo Tognazzi esordì nel 1950 con una pellicola di Mario Mattioli dal titolo I Cadetti di Guascogna, al fianco di Riccardo Billi e Mario Riva, cui fecero seguito, tra gli altri, Totò nella luna, per la regia di Steno (1958) e, nel 1959, La cambiale di Camillo Mastrocinque.

A suo agio in personaggi dalla personalità contrastante, Ugo Tognazzi è riuscito, dimostrando un grande talento artistico, a dare credibilità a figure gradevoli, simpatiche e comiche, come a personaggi volgari, corrosivi e sgradevoli, in film commedia come in quelli a carattere drammatico, cominciando da Il mantenuto, del 1961, da lui stesso diretto, seguito, nello stesso anno, da Il Federale, nel 1962 da La voglia matta (entrambi diretti da Luciano Salce), e La marcia su Roma di Dino Risi, Una storia moderna e I mostri, nel 1963, La donna scimmia (1964), Marcia nuziale (1966), La bambolona e Straziami ma di baci saziami nel 1968, Venga a prendere il caffè da noi, per la regia di Alberto Lattuada, e Splendori e miserie di Madame Royale, per la regia di Caprioli (1970), L'udienza e La Califfa (1971), Questa specie di amore (1972), La grande abbuffata, al fianco di Michel Piccoli, Marcello Mastroianni e Philippe Noiret, Amici miei, diretto da Mario Monicelli (1975), Il vizietto (1978), Il vizietto II (1980), La terrazza diretto da Ettore Scola e La tragedia un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci (1981) per la cui interpretazione Tognazzi ebbe, al Festival di Cannes, la Palma d'oro quale miglior attore, Amici miei I - II - III, Dagobert diretto da Dino Risi, nel 1984, Ultimo minuto (1987), Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984), Matrimonio con vizietto (1985) e I giorni del commissario Ambrosio (1988).