I Diritti dell'Uomo
“Tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla nascita,
dalla religione o dalla condizione sociale,
sono dotati di alcuni diritti fondamentali e inalienabili”.
Questa affermazione contenuta nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, approvata nel corso della rivoluzione francese, è stata successivamente ribadita nei documenti programmatici di molti organismi nazionali e internazionali (per esempio lo statuto dell’ONU e la Costituzione italiana).
Tuttavia non è difficile rendersi conto del fatto che ancora oggi i diritti umani, al di là della loro solenne e ripetuta proclamazione, vengono spesso violati. E questo non accade soltanto in luoghi remoti nel mondo, ma anche molto vicino a noi. Come si può agire per modificare questa situazione e fare in modo che vengano effettivamente attuati i diritti affermati nella dichiarazioni?
Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente la Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuire il testo non solo nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione.
L'Assemblea Generale proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo come ideale da raggiungere da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo è composta da trenta articoli; tra i più importanti ne cito alcuni che oggi sono diventati dei veri e propri principi:
tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza;
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge.
Fu proprio a tutela della Dichiarazione approvata dall’Onu che nacque la più grande organizzazione per la difesa dei Diritti dell’Uomo: Amnesty International, una voce libera e indipendente che difende, con metodi non violenti, i diritti fondamentali di tutti coloro che ne sono stati privati.
Il 28 maggio 1961, dalle colonne del quotidiano inglese The Observer , l'avvocato Peter Benenson lanciò un appello dal titolo “I prigionieri dimenticati”. L'autore, indignato per l'arresto di due studenti colpevoli di aver brindato alla libertà delle colonie portoghesi in un ristorante di Lisbona, denunciò le ripetute violazioni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ed invitò i lettori ad unirsi alla sua protesta. L'effetto fu imponente e del tutto inaspettato: migliaia di persone delle più diverse nazionalità si misero in contatto con l'autore ed insieme organizzarono la prima campagna internazionale in difesa dei Diritti dell'Uomo. Nacque così Amnesty International. Da quel giorno, Amnesty si batte perchè siano rispettati i fondamentali diritti di ogni essere umano, sanciti il 10 dicembre 1948 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il giorno in cui questi diritti saranno universalmente riconosciuti e rispettati, Amnesty International non avrà più alcuna ragione di esistere.
Amnesty International è un movimento internazionale indipendente da qualsiasi governo, parte politica, interesse economico e credo religioso; la sua attenzione è concentrata anzitutto sui singoli casi di violazione dei diritti umani, nel più ampio contesto della Difesa dei Diritti dell'Uomo. Il movimento gode di status consultivo presso le Nazioni Unite e nel 1977 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Amnesty International invita tutti i soci a partecipare agli appelli rivolti a quei governi che, in modi e misure differenti, non rispettano i Diritti dell'Uomo. Tutti i membri di Amnesty vengono mensilmente informati circa i casi più urgenti, che vengono illustrati sul notiziario e per i quali è indispensabile un intervento immediato.
Oggi nel mondo viviamo tempi drammatici nei quali ogni giorno assistiamo alla violazione dei diritti dell'uomo, certe volte nelle forme più spietate e disumane che fanno pensare ad un imbarbarimento di questa nostra epoca.
Viviamo però anche tempi esaltanti, perché in tante aree del mondo quei diritti proclamati solennemente nella Carte delle Nazioni Unite si stanno in questo ultimo periodo di tempo concretizzando, radicandosi sempre più nella coscienza degli individui e dei popoli.