Gli Ebrei

STORIA DEGLI EBREI

    DEIR YASSIN

    IL SIONISMO

    LO STATO D'ISRAELE

LA RELIGIONE

    LA FEDE EBRAICA

    LA VITA RELIGIOSA

    LA PREGHIERA PER L'EBREO

    PREGHIERA PRIVATA

    PREGHIERA PUBBLICA

    LA TORAH

    LA SINAGOGA

EBREI NELLA 2^ GUERRA MONDIALE

    OLOCAUSTO

    LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI TEDESCHI

    L'"ARIANIZZAZIONE" DELL'ECONOMIA

    LA NOTTE DEI CRISTALLI

    L'OCCUPAZIONE DELLA POLONIA

    LA SOLUZIONE FINALE

    PRIGIONIERI AD AUSCHWITZ

    I CAMPI DI CONCENTRAMENTO

LE ORIGINI DELLA GUERRA

INFORMAZIONI SUGLI EBREI DELLA II GUERRA MONDIALE


STORIA DEGLI EBREI

I primi palestinesi vivevano tra il Giordano, il Golfo di Arabia e il Mediterraneo, in una zona grande quanto la Sardegna.

Essi vivevano lì da molti secoli prima che arrivassero gli Ebrei Sionisti.

Subirono la dominazione Romana, l'espansione dei popoli Islamici ,integrandosi con gli arabi; furono sempre aperti a tutti, Cristiani, Musulmani ed Ebrei. Subirono tutte le crociate.

Nel XX secolo, come tutti gli Arabi ,furono molto preziosi per gli alleati occidentali che erano in guerra mondiale contro la Germania e la Turchia.

Quando crollò l'impero Ottomano, le aspirazioni di indipendenza dei popoli Arabi si scontrarono con le potenze europee, che cercavano di riempire il vuoto lasciato dai Turchi .

L'Inghilterra preoccupata dalla possibilità che altri paesi europei penetrassero in Medio Oriente, cercava di tenere alto il Sionismo, ignorando gli arabi che invece avrebbero voluto rimanere indipendenti.

Gli Inglesi appoggiarono per 30 anni gli Ebrei Sionisti nella creazione di uno stato Ebraico in Medio Oriente.

Nel 1923 la Società delle Nazioni affidò il mandato sulla Palestina all'Inghilterra, che l'aveva già occupata.

La Gran Bretagna nominò primo alto commissario in Palestina, un ebreo sionista; riconobbe inoltre come Agenzia Ebraica l'organizzazione sionista mondiale.

Aprì le porte all'entrata in Palestina degli Ebrei Sionisti, nonostante le proteste degli Arabi.

Consentì agli Ebrei di aprire proprie scuole, di avere un proprio corpo militare, trasferì le terre statali agli ebrei

I sionisti volevano creare lo Stato Ebraico. La nuova nazione Ebraica avrà una classe operaia Ebrea. Il che significò l'esclusione degli Arabi dell'economia locale.

La reazione Araba a questa violenza organizzata fu immediata: gli anni 1936-1939 furono un susseguirsi di rivolte e di scioperi generali. La grande rivolta Araba del 1936-1939 fu repressa nel sangue. Soltanto dopo l'invio da Londra di rinforzi militari e dell'aviazioni si riuscì a bloccare la tenace guerriglia ,dimostratasi capace di occupare intere zone agricole e città.
Ma dietro le proteste spontanee non esisteva una grande politica di opposizione e i palestinesi e gli arabi venivano strumentalizzati dai regni arabi.
La popolazione palestinese all'epoca era una delle più avanzate nella regione e aveva già un alto grado di coscienza politica e nazionale. Non meno di 14 quotidiani venivano pubblicati in Palestina;in ogni villaggio vi era un incaricato che li leggeva a 4 contadini che non sapevano leggere. Nel maggio del '39 il governo britannico pubblicò un libro bianco: Londra è costretta a fare agli arabi delle concessioni, una delle più importanti è la limitazione dell'immigrazione ebraica. Quindi la Gran Bretagna, dopo aver addestrato e armato i gruppi sionisti per proteggere i propri interessi, diviene colpevole delle minacce potenziali alla loro sovranità. L'Irgoun e lo Stern ricorsero ad azioni terroristiche anche all'esterno della Palestina. Nel 1944 due loro agenti assasinarono Lord Moyne, ministro britannico al Cairo; nel 1946 fanno saltare l' albergo King David a Gerusalemme, dove era la sede dell'amministrazione britannica. Gli Inglesi, indeboliti proseguono la loro politica ambigua, nella speranza di mettere palestinesi e sionisti gli uni contro gli altri. Il terrorismo sionista continua. L'Irgoun applica facilmente la tecnica dell'"occhio per occhio, dente per dente". Quando gli inglesi si accorgono che ormai la situzione sfugge dalle loro mani, sottopongono la questione palestinese alle Nazioni Unite.

LA SPARTIZIONE DEGLI EBREI

Terminato il mandato inglese nel maggio 1948, l'ONU decise di sbrogliare la controversia tra Palestinesi e Sionisti ,dividendo la Palestina in due parti: metà allo Stato Ebraico e metà allo Stato Palestinese.
Gerusalemme invece doveva essere internazionale,sotto il controllo dell'ONU. Gli Ebrei furono astuti e presero anche quasi tutta la parte dei Palestinesi.
Per essere certi che l'esecuzione del piano di divisione della Palestina divenisse effettiva,le pressioni sioniste aumentarono.
Agli Americani venne spiegato che le rivendicazioni sioniste avevano fondamento nella Bibbia e nelle sofferenze patite durante il nazismo.
Gli Stati appartenenti, o no, all'ONU ,che erano contrari allo spartimento del territorio, furono minacciati o ricattati dell'America.
Infine ,il 29 novembre 1947, l'assemblea dell'ONU accettò il piano di spartizione con 33 voti a favore, 13 a sfavore e 10 astenuti.
Agli Ebrei fu dato uno Stato insediato nel confine tra Asia e Africa senza il libero consenso dei Palestinesi.

DEIR YASSIN

Ad Ovest di Gerusalemme, vicino ai monti, Deir Yassin era un piccolo paesello abitato da 300 persone al massimo.

Gli Israeliani pensarono di fare una' azione esemplare che convincesse i Palestinesi ad andarsene.

La spedizione fu organizzata ed eseguita dal capo dell'Irgum ,Menachen Bengin.
Gli Ebrei circondarono il villaggio e all'alba uccisero 250 abitanti fra uomini, donne e bambini e i sopravvissuti furono costretti a spargere la voce con volantini e foto del villaggio distrutto.

Gli Arabi spaventati iniziarono a fuggire.

La reazione degli Arabi e le preoccupazioni di quasi tutti i paesi più grandi dell'Europa, costrinsero le Nazioni Unite a rivedere le spartizioni.
La situazione in Palestina , dopo trent'anni di dominio Inglese era la seguente: La comunità ebraica era 12 volte più grande. Gli Israeliani volevano che il loro territorio fosse registrato come inalienabile proprietà del popolo Ebraico.
Avendo ,infatti, il carattere di extraterritorialità, non poteva più essere invase dagli Arabi.

Si era formato così uno Stato dentro uno Stato anche se i Palestinesi esercitavano una grande forza contraria perchè non volevano vendere le loro terre.
Quando l'ONU votò il piano di spartizione ,l'Agenzia Ebraica pensò di mettere il mondo di fronte al fatto compiuto: il 1948 dovevo diventare l'anno del terrore ,attuato per allontanare gli Arabi dalla Palestina.

L'obiettivo era di conquistare più territorio possibile.
Gli Ebrei attaccarono strategicamente le terre che erano state date dall'Onu agli Arabi.

Si minacciò di fare di ogni villaggio una nuova Deir Yassin, per convincere gli abitanti delle regioni controllate dagli Ebrei ad evacuare.

L'ESODO

Dopo la strage di Deir Yassin cominciò l' esodo dei palestinesi che dovettero abbandonare ogni loro avere e mettersi in cammino verso i campi "profughi" che l'ONU preparava generosamente nella valle del Giordano.
Gli arabi erano contrari che gli ebrei andassero nei campi profughi e tentarono così di rimandarli indietro.

Invece gli ebrei, appoggiati dagli americani ,continuarono il cammino occupando con facilità i nuovi territori liberi servendosi di carri armati e di aerei forniti continuamente dagli U.S.A.

Giunsero a eliminare fisicamente il mediatore dell' ONU, Bernadotte,che aveva presentato un progetto per far ritornare i profughi in Palestina.
Le proprietà ebraiche nella Palestina all'inizio erano solo il 7%, ma ora gli ebrei sionisti ne controllavano il 78%.

In quel periodo quasi un milione di palestinesi fu costretto ad abbandonare la Palestina, solo a 170 mila fu dato il permesso di restare nelle terre dei sionisti che per proprio conto avevano proclamato lo Stato di Israele.

I sionisti, vedendo che i palestinesi se ne erano andati, sfruttarono l' occasione e occuparono un' altra po' di terra .

Israele non si fermò, scatenò ,infatti, altre guerre contro i Palestinesi e gli Arabi.
I Palestinesi si sentirono umiliati e furono costretti ad andare nei paesi arabi vicini ma là erano messi nei campi profughi in condizioni subumane e costretti all'inattivit&a grave. I Palestinesi si resero conto che se si fossero affidati alle loro forze ce l'avrebbero fatta, quindi ,si gettarono in massa alla riconquista della loro terra. Si crearono così le basi del movimento di liberazione nazionale che si configura oggi nell' OLP. L'OLP è l'unica associazione per la liberazione della Palestina. E' riconosciuta da 117 paesi nel mondo ed è composto da 15 membri.

IL SIONISMO

E' una teoria nata nell'Europa orientale alla fine dell'800 e si basava sulla nascita di uno Stato ebraico per tutti gli Ebrei che, sparsi per il mondo, non riuscivano a trovare un vero inserimento nelle nazioni in cui si trovavano.
In realtà la teoria nasceva da uno stato di disagio in cui si trovavano gli ebrei nell'Europa dell' est. Infatti la borghesia del luogo non vedeva con favore la borghesia ebraica e usava il razzismo contro gli ebrei per liberarsene.
La borghesia Ebraica così ,o si accontentava di rimanere proletariato oppure doveva andarsene a cercare nuove terre dove abitare. Molti decisero di andare in un altro luogo, dove formare un nuovo Stato.
Le proposte ,riguardo al posto da scegliere furono diverse: Argentina, Africa orientale e Palestina.

La Palestina era allora dominata dall'impero Ottomano ed era abitata da Palestinesi musulmani, da Palestinesi cristiani ed ebrei.
A Basiliea nel 1897 ci fu il primo congresso Sionista, dove si scelse l'idea di colonizzare la Palestina.Allora solo l'1% degli Ebrei di tutto il mondo faceva parte del movimento sionista.

La colonizazione prevedeva l'occupazione con 2 progetti, uno minimo e uno massimo: il primo considerava l'occupazione della Palestina e di una parte della Siria.
Nel programma massimo si riteneva di dover occupare le terre dell'Egitto fino alla Mesopotamia.

Il Sionismo prevedeva che tutti i popoli originari dovevano essere allontanati, anche a costo di massacri.

Successivamente ,tutti gli ebrei sparsi per il mondo avrebbero pututo essere chiamati a vivere nel nuovo Stato di Israele.

LO STATO D'ISRAELE

Lo Stato d'Israele non ha ancora una costituzione scritta, ma dalla dichiarazione della sua fondazione e da altri documenti ufficiali si ricava che ogni ebreo ha il diritto automatico alla cittadinanza, mentre ignora i palestinesi che sono da sempre gli abitanti della Palestina.
Esponenti ebrei hanno chiaramente riferito che "non c'è posto per entrambi i popoli e che l'unica soluzione è trasferire gli arabi nei paesei vicini, senza risparmiare neppure un villaggio" (Y.Waitz, dal giornale israeliano "Davar" del 29/9/67).
Nello Stato d'Israele il clero ha una funzione rilevante, perchè stimola il "patriottismo" degli ebrei: essi devono sempre ricordare che il fine degli israeliani è sempre quello di portare la Nazione alle dimensioni volute dalla Bibbia "dal Nilo all'Eufrate". Il clero è sempre stato appoggiato da tutti i partiti che si sono succeduti al governo.
L'economia di questo Stato è precaria anche perchè è un'economia di guerra. Il 30% del prodotto nazionale lordo è destinato alle spese militari e dunque è sottratto alle spese per la sanità, l'educazione... L'industria è prevalentemente bellica. Ma bisogna sottolineare che è lo Stato più sovvenzionato del mondo, sia dagli Stati Uniti d'America, sia dalle associazioni ebraiche americane.

L'ESPANSIONISMO DI ISRAELE

Israele ha una politica espansionistica, le cui ragioni si ritrovano nell'ideologia sionista. E' molto assurdo oggi, che un paese come questo, voglia conquistare i territori con la forza; d'altra parte Israele afferma di essere lo Stato di tutti gli ebrei del mondo e per questo prevede di ospitare circa 10/15 milioni di ebrei che ancora oggi non sono emigrati dai paesi di origine. Gli israeliani dicono poi che devono conquistare i territori perchè hanno bisogno di frontiere sicure. Ma Israele ha occupato la Cisgiordania, la striscia di Gaza, il Golan Siriano e la metà del Libano, oltre alla parte della Palestina che le Nazioni Unite avevano assegnato ai palestinesi. La posizione di Israele ,in verità ,non sembra volere la pace, ma la guerra di espansione.

Israele è nata con la violenza e continuerà a esercitarla, perchè vuole difendere la parte occidentale e non cederà a nessuno. Israele appoggiò volentieri gli U.S.A. e gli inglesi quando intervennero in Libano e in Giordania per bloccare i governi democratici (1958). Aveva infatti provato ad estendersi verso Gaza e il Sinai, ai danni dell' Egitto dove c'era da poco una dirigenza anti-feudale comandata da Nasser e cercava di impedire il sorgere di governi arabi autonomi a tutto vantaggio delle potenze capitalistiche.
Nonostante le spinte contrarie, ancora prima che in Egitto, la Siria e l'Irak riuscirono ad avere regimi nazionalisti. La reazione israeliana fu la "guerra dei 6 giorni".
Nel giugno del 1967 una campagna di stampa presentò all'Europa e all'America una Israele minacciata da un possibile sterminio. Gli israeliani ne approfittarono per attaccare gli Stati arabi ed occupare tutta la linea orientale del Canale di Suez, la fertile Cisgiordania e le alture del Golan siriano. I palestinesi devono per la seconda volta in vennt'anni abbandonare tutto in mano degli israeliani. A questa "guerra lampo" seguì la creazione di postazioni di difesa agricolo-militari. S'inizia lo sfruttamento del petrolio in Sinai, si ignora il carattere internazionale di Gerusalemme ed infine il ministro del Lavoro dichiara che "le attuali frontiere sono irrinunciabili".
Successivamente, dopo la presa di Gerusalemme il Parlamento israeliano estende la sua legislazione alla parte orientale della città e decreta l'indivisibilità della città santa. Tale annessione fu condannata dalle Nazioni Unite ed ha significato in pratica l'espulsione di migliaia di palestinesi da Gerusalemme. Iniziarono inoltre gli espropri: 2000 ettari di terra vennero tolti ai proprietari, quasi nessuno accettò il compenso finanziario offerto, ma tutti furono costretti ad allontanarsi dai luoghi nativi. Il Parlamento di Israele ha finito la sua opera affermando il 30 luglio del 1998 che Gerusalemme è la capitale Israeliana, contraddicendo così quel carattere vero che fa di Gerusalemme il centro spirituale di tutte le religioni.

LA REPRESSIONE ISRAELIANA NEI TERRITORI OCCUPATI

Riguardo alla repressione israeliana nei territori occupati, le informazioni ricavate sono preoccupanti. Ecco che cosa abbiamo letto, riassumendo in breve:
Oltre a stabilire nuovi insediamenti con funzioni militari, gli israeliani si sono appropriati della maggior parte delle acque e delle terre dei palestinesi.
Israele ha operato molte distruzioni oltre i villaggi che furono distrutti durante le guerre.
Soltanto nella città di Ebron sono stati bruciati moltissimi negozi. Spesso viene vietata l'esportazione dei prodotti Palestinesi e si cerca di rendere al minimo la produzione agricola dei palestinesi rimasti.
Per quanto riguarda la rete elettrica, Israele ha cercato di collegare tutta l'elettricità palestinese dei territori occupati alla rete israeliana.
Sono applicate inoltre regole diverse per i palestinesi ,rispetto a quelle applicate per gli israeliani. Ad esempio ogni Palestinese può consumare 35 mc di acqua, se ne usa di più deve pagare una multa che supera lo stipendio per tre mesi. Nei territori occupati vengono applicate leggi differenti.
La legge giordana viene applicata su tante questioni; per esempio è vietata l'attività del partito comunista.

Israele ha un partito comunista, ma se un palestine dei territori occupati viene trovato con una copia del quotidiano comunista, rischia il carcere.
Infine viene applicata la legislazione israeliana
All'interno dei territori occupati esistono molte carceri, per ragazzi dagli 8 ai 18 anni.
Sembra che a volte ai ragazzi venga somministrata una dose di droga per renderli tossicodipendenti.

Passare per le carceri significa, a volte rimanerci per 20 anni.

La permanenza nelle carceri causa gravi danni fisici: reumatismi, problemi alla vista, all'udito, all'apparato digerente, malattie psichiche e a volte paralisi.
Anche la questione delle scuola e delle università è grave. Israele contro le scuole palestinesi segue una certa politica: modifica i programmi, in particolare per ciò che riguarda la storia della Palestina.
Interviene direttamente nell'istruzione che dovrebbe invece godere della libertà. Per iscriversi all'università è l'amministrazione militare che deve accettare la domanda.

Spesso è vietata la pubblicazione e la diffusione dei libri.
Si ricorre alla chiusura della scuola per far ripetere l'anno agli studenti.
Gli studenti e i professori vengono perseguitati.
5.500 testi sono censurati, riguardano quadi l'intero scibile umano.

Israele nel bilancio sanitario, riserva agli ospedali israeliani maggiori finanziamenti rispetto agli ospedali dei territori palestinesi, con conseguenze preoccupanti per la salute dei palestinesi: ad esempio la mortalità infantile è maggiore fra i palestinesi che non fra gli israeliani. L'ospedale di Tel Aviv è quello che assorbe maggiormente il finanziamento statale.

Anche qualunque attività imprenditoriale palestinese viene bloccata, in modo che i palestinesi si rechino a lavorare presso le fabbriche israeliane.
In queste condizioni è facile immaginare quale odio possano avere i palestinesi per gli israeliani e viene da domandarsi per quanto tempo riusciranno a sopportare.

LA RELIGIONE

L'ebraismo è la religione degli Ebrei; nel mondo ci sono 16.000.000 di Ebrei sparsi un po' per tutto il mondo. nell'ultima guerra mondiale furono sterminati 6 milioni di ebrei nei campi di concentramento della Germania Nazista.
Dopo quel terribile periodo fu creato un piccolo Stato d'Israele per garantire uno Stato al popolo ebraico.

Secondo gli Ebrei gli uomini sono fatti a immagine e somiglianza di Dio.Tutti gli uomini sono stati creati uguali e così la legge ordina rispetto per tutti allo stesso modo. Le persone che svolgono le funzioni religiose sono i rabbini che significa maestri. La legge religiosa ebraica è quella data da Dio e Mosè, Dio non ha mai cambiato questa legge e non la cambierà mai: questi sono i due principi che ogni ebreo considera come dogmi. Le leggi ebraiche sono e saranno quelle che Mosè ebbe da Dio sul monte Sinai.Tutta la religione ebraica si basa sulla Bibbia, nota come i 5 libri di Mosè. Gli Ebrei sono figli di Abramo, l'amico di Dio e la loro nazione si chiama Israele.

L'ebreo devoto prega 3 volte al giorno, di mattina, di pomeriggio e di sera nella Sinagoga o in casa. Mentre prega, si mette in testa un copricapo.
Il nome "sinagoga" vuol dire riunione: è il centro della preghiera e della vita comunitaria degli ebrei; essi si incontrano nella sinagoga per le funzioni del sabato che iniziano il venerdì sera.

Alcune delle loro feste si chiamano festività familiari: sabato significa riposo; è il giorno in cui non si lavora ed è una festività familiare e religiosa.

LA FEDE EBRAICA

Esiste Dio, esiste un popolo, esiste un'alleanza: la storia di questi tre elementi è la storia dell'Ebraismo. Il Dio della fede Ebraica è il Dio che ha parlato a Israele, attraverso i suoi profeti .Dio ha stretto un patto con Israele che si è concluso con il dono della Torah. Con questo gesto Dio indica al popolo Ebraico il mezzo per essergli fedele , ciò che desidera dal suo popolo.
Quindi la vita dell'Ebreo tende a svolgersi nello studio e nella pratica della Torah: infatti lo studio della Torah è il primo di tutti i comandamenti. Sono i genitori che hanno principalmente il compito di insegnare la Torah.
Torah= legge (Pentateuco) Tutto Israele, i ricchi come i poveri, deve occuparsi della Torah ed è necessario studiarla durante tutta la vita. Per questa attività il giorno privilegiato è il Sabato, giorno in cui gli Ebrei si astengono dal lavoro e si recano alla Sinagoga.

LA VITA RELIGIOSA

Le tappe della vita.

LA NASCITA E LA CIRCONCISIONE: la nascita di un bambino è una grande gioia e rappresenta anche l'obbedienza a un comandamento. Se il bambino è maschio, viene circonciso l'ottavo giorno dalla nascita. Questo segno nella carne lo fa entrare nell'alleanza di Abramo e nella comunità di Israele.

LA CERIMONIA DEL BAR MITSVAH: a 13 anni il ragazzo entra nella maggiore età religiosa. Da questo momento, l'Ebreo diviene membro della comunità ed è soggetto ai diritti e ai doveri religiosi e sociali derivanti dalla Torah.

IL MATRIMONIO: anche il matrimonio è un mitsvah (comandamento) in risposta alla parola di Dio: - Non è bene che l'uomo sia solo- (Genesi 2,18). I fidanzati sono posti sotto un baldacchino, simbolo del loro focolare. Dopo la lettura dell'atto di matrimonio, si recitano le sette benedizioni nuziali. Poi lo sposo spezza un bicchiere dal quale ha bevuto con la sposa, in ricordo della distruzione del Tempio.

LA MORTE: poiché Dio è Signore della vita e della morte, è con una benedizione che si annuncia il decesso: - Benedetto sia il Giudice di Verità!-. Davanti alla tomba si recita il Kaddish, brano in cui si proclama la santità del Nome. Da questo momento si osserva una settimana di lutto stretto. Per il primo pasto dopo la sepoltura è dovere preparare per i parenti in lutto un uovo sodo. L'uovo è il simbolo della vita: è rotondo, non ha quindi nè un punto di inizio, nè uno di fine, così come la vita che, dopo la morte della persona, continua e deve continuare attraverso i suoi discendenti. Esso ricorda ai rimasti che la morte, pur nel più completo rispetto e nel ricordo dello scomparso, non deve rappresentare un momento di frattura e di disperazione totale, perchè la vita continua in questo mondo e nell'aldilà."

LA PREGHIERA PER L'EBREO

La preghiera può essere fatta in privato o pubblicamente

PREGHIERA PRIVATA

Quando l'ebreo prega ha la testa coperta ed è rivestito dallo scialle di preghiera (tallith) che ha numerose frange ai quattro angoli.

PREGHIERA PUBBLICA

La preghiera pubblica si svolge nella sinagoga ed è presieduta dal maestro "rabbi", incaricato dell'insegnamento e della predicazione,

LA TORAH

La Torah è il libro sacro per gli ebrei, è parola di Dio: comprende la storia della creazione del mondo e della nascita del popolo Ebraico, ma soprattutto le leggi che il popolo deve seguire.

LA SINAGOGA

La Sinagoga è l'istituzione più importante della vita religiosa e civile degli ebrei. In ebraico si chiama BETH HAKENESSET, la casa di riunione.
Nasce durante l'esilio babilonese ed è il luogo in cui gli ebrei si riuniscono per studiare, pregare e stare insieme.

In un momento in cui gli ebrei erano addolorati e smarriti per la perdita sia della patria, sia del Tempio, la sinagoga sostituì, in un certo senso, il culto nel Tempio di Gerusalemme e permise al popolo in esilio di sentirsi ancora unito e stretto in un comune ideale religioso e nazionale.

La struttura architettonica dell'edificio è singolare.

L'esterno riflette, molto spesso, la situazione della religione ebraica nei confronti delle altre religioni (vi è la tendenza, infatti, a mimetizzare l'edificio con le altre case circostanti); l'interno, a pianta rettangolare, è caratteristico per la sua assenza completa di raffigurazioni umane e per la presenza del matroneo, il posto di preghiera per le donne.
Le costanti della sinagoga sono: l'Arca Santa (armadio dove sono i rotoli della Torah), il podio per la lettura della Torah e per la recita della preghiera. La lampada, accesa perennemente, ricorda la lampada del Tempio e la presenza dei rotoli della Legge."

EBREI NELLA 2^ GUERRA MONDIALE

OLOCAUSTO

Oggi il termine è usato con un preciso riferimento al genocidio degli Ebrei europei, operato dai Tedeschi nazisti.

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI TEDESCHI

Come conseguenza delle idee proclamate da Adolf Hitler in Mein Kampf, il crudele governo nazista adottò misure sistematiche e "definitive" contro gli Ebrei. Era considerato "Ebreo" chiunque fosse da 3 o 4 generazioni osservante della religione Ebraica; "mezzo Ebreo" chiunque avesse 2 nonni osservanti o fosse sposato con un Ebreo, infine erano mischlinge(=meticcio) coloro che avevano un solo nonno Ebreo.

Tutte queste categorie di uomini erano considerati non ariani e quindi venivano perseguitati da leggi e direttive discriminatorie.

L'"ARIANIZZAZIONE" DELL'ECONOMIA

Questa politica iniziò nel 1933, fu crudele e sistematica: gli enti governativi, le banche e le imprese misero in atto L' arianizzazione dell' economia.
Gli Ebrei vennero licenziati da tutti i posti di lavoro, sia della Pubblica amministrazione ,sia dei privati;i professionisti persero i clienti ariani, le proprietà degli Ebrei furono chiuse o acquistate dagli ariani per un valore inferiore al loro effettivo valore.

LA NOTTE DEI CRISTALLI

L'obbiettivo iniziale del regime nazista era costringere gli Ebrei all'emigrazione di massa.

Nel 1938 a Parigi un giovane Ebreo uccise un diplomatico Tedesco e in Germania successe subito una rappresaglia molto violenta contro gli Ebrei. Furono incendiate le Sinagoghe, infrante le vetrine dei negozi di proprietà degli Ebrei, migliaia di persone furono arrestate. Questo dramma fu chimato "la notte dei cristalli".

Quest'azione fece capire a molti Ebrei tedeschi e austriaci che la situazione era molto grave, quindi migliaia di famiglie scapparono, trovando rifugio all'estero ,ma lasciarono le loro ricchezze e le loro proprità agli ariani.
Purtroppo molti Ebrei si videro costretti a rimanere e per questo dovettero affrontare prove ben più crudeli.
Anche in Italia, nel 1938 , re Vittorio Emanuele III e il capo del governo fascista ratificarono le leggi razziali antiebraiche e così anche molti Ebrei italiani furono costretti ad emigrare e molti altri furono imprigionati e deportati nei campi di sterminio Tedeschi.

L'OCCUPAZIONE DELLA POLONIA

Nel 1939 l'esercito Tedesco invase e occupò la Polonia.
In questa nazione vivevano più di 2.000.000 di Ebrei, i quali furono sottoposti a regole ancora più severe e crudeli di quelle attuate in Germania .
La popolazione Ebraica fu rinchiusa in quartieri "ghetti", circondati da mura e filospinato.
In ogni ghetto il consiglio Ebraico organizzava la vita degli abitanti, era responsabile degli alloggi, della sanità e della produzione.Ogni prodotto veniva scambiato con forniture di cibo e carbone, ma la vita all'interno del ghetto era intollerabile e difficilissima per tutti gli Ebrei.

LA SOLUZIONE FINALE

CAMPI DI CONCENTRAMENTO E DI STERMINIO.

Dal settembre 1941 gli Ebrei tedeschi erano costretti a indossare delle fasce con disegnata una stella gialla.

Nei mesi successivi moltissimi Ebrei furono deportati nei ghetti in Polonia e nelle città sovietiche occupate.

Si crearono i primi campi di concentramento, strutture fatte appositivamente per uccidere con il gas le vittime deportate dai ghetti vicini.
I bambini, i vecchi e quelli che non avevano le forze per lavorare venivano portati subito nelle camere a gas, gli altri invece venivano prima sfruttati per il lavoro e poi eliminati.

Nel 1942 ci fu il maggior numero di deportati, erano pochissimi quelli che si ribellavano.
Nel 1943 gli ultimi 65.000 Ebrei di Varsavia tentarono di opporsi alla polizia che voleva entrare nel ghetto, ma molti gli Ebrei vennero massacrati durante gli scontri.

LE DEPORTAZIONI

In Germania ci furono molte discussioni sulla sorte dei Mischlinge, (Meticci) che furono poi risparmiati.

In Slovacchia e in Croazia ci furono trattative riguardanti le deportazioni, il governo Francese emanò direttive antisemite. Il governo Italiano si rifiutò di collaborare con l'alleato, quello ungherese e rumeno si resero parzialmente autonomi. Nella Danimarca occupata i cittadini misero in salvo gli Ebrei imbarcandoli verso la Svezia risparmiandoli alla morte.

I CAMPI DELLA MORTE

PRIGIONIERI AD AUSCHWITZ.

Le vittime venivano trsportate nei campi di sterminio in treno. Per ogni persona veniva pagato un biglietto di sola andata e di terza classe.
I treni erano composti da vagoni merci sprovvisti di tutto, anche di prese d'aria.Viaggiavano lentamente e molti deportati morivano prima di arrivare a destinazione. Auschwitz era il pi&ugrve; grande campo di sterminio.
Molti Ebrei poi morti, venivano usati per fare esperimenti umani di ogni tipo, poi eliminavano i corpi utilizzando i forni crematori.
Nel 1944 il campo fu fotografato da aerei da ricognizione; i successivi bombardamenti eliminarono tutto, tranne le camere a gas.

EFFETTI DELL'OLOCAUSTO.

Alla fine della guerra morirono milioni di Ebrei, slavi, zingari, omosessuali, testimoni di Geova e comunisti; nel dopoguerra fu costituito in Palestina lo Stato di Israele (uno stato ebraico) per accogliere i sopravvissuti alla tragedia.

I CAMPI DI CONCENTRAMENTO

I principali campi erano in Germania e in Polonia. Dal 1938 si intensificarono le deportazioni degli Ebrei nei campi di concentramento gestiti dalle temibili SS, polizia che applicava la brutale e severissima disciplina militare. Nella seconda metà degli anni trenta erano sorti numerosi campi di concentramento in Germania e molti altri campi vennero costruiti durante la seconda guerra mondiale nei paesi occupati, e, in primo luogo, in Polonia. La Polonia aveva il campo di concentramento o di sterminio piu grosso. In qesti campi ,soprattutto in Polonia, ci ammazzavano molti uomini. Questi campi prevedevano l'eliminazione e sopraffazioni psicologiche.

Lo sterminio di massa veniva programmato scientificatamente con le camere a gas, i forni crematori.

In Polonia venivano ammazzate circa 20.000 persone al giorno. Alla fine della II guerra mondiale sono risultati ammazzati circa 6 milioni di persone a maggioranza ebrea.

Coloro che non venivano eliminati ,al momento stesso dell'arrivo nei campi, rientravano in particolari categorie ed erano costretti ad estenuanti lavori forzati.
Molti prigionieri vennero impiegati come cavie in mostruosi esperimenti scientifici e medici.

LE ORIGINI DELLA GUERRA.

La II guerra mondiale scoppiò il 1° settembre 1939 in seguito all'invasione della Polonia da parte della Germania. Questo fu l'ultimo anello di una catena di atti aggressivi con i quali HITLER realizzava il suo programma di espansione verso i territori dell'Europa orientale.

Hitler condusse una politica violenta per la ricerca dello "SPAZIO VITALE".
Fondò il NAZIONALSOCIALISMO: questa è una dottrina politica del secolo XX ,affermatasi in Germania attraverso la dittura ideologica e politica del PARTITO NAZIONALSOCIALISTA. Fu creata polemicamente per fondere il socialismo antindividualista con l'elemento nazionale ,come coscienza di purezza razziale. La fonte di tutti i valori è vista nell'"ANIMA DELLA RAZZA", è nel "sangue" che determina per via misteriosa, il carattere fisico e morale di una persona.Dove quest'intima connesione tra sangue e carattere viene meno si ha "UN CAOS CULTURALE che porta alla rovina". Hitler infatti diceva che l'inpero romano era caduto per il mescolamento di razze che in esso s'era prodotto. Solo con una rinascita del senso della razza, del "mito del sangue" era possibile ottenere il risollevamento della Germania e dell'OCCIDENTE.L'uomo " nordico" ,Tedesco ,costituiva il NUCLEO meno contaminato.

Il compito era quindi di liberare tutte le istituzioni, le scienze e le arti dal contaminamento ebraico. Quindi cittadino tedesco poteva essere solo chi era di sangue tedesco, nessun ebreo quindi poteva essere cittadino tedesco.
Vennero organizzati CAMPI DI RIEDUCAZIONE, di CONCENTRAMENTO, che sarebbero divenuti poi CAMPI DI MORTE, sotto la sorveglianza di una polizia speciale, le "SS".

La nuova classe dirigente veniva scelta su basi IDEOLOGICHE-RAZZIALI e assicurata da norme punitive con la sterilizzazione per chi era affetto da DEFICIENZE CONGENITE, SCHIZZOFRENIA, MANIE DIPRESSIVE, EPILESSIA, SORDITA', CIECITA' EREDITARIE .Proibita la mescolanza delle razze .
Già nel 1935 gli sterilizzati erano più di 200.000. Per questo si crearono dei centri di selezione per ottenere prodotti razzialmente puri. Nel corso della guerra il nazismo, che controllava interi Paesi in Europa ,fra il 1939 e il 1944 prese la "decisione definitiva" della deportazione ed eliminazione degli ebrei. Hitler voleva in questo modo creare la RAZZA ARIANA è quindi la RAZZA PIU' PURA DEL MONDO.

I campi di concentramento ideati da Hitler erano delle grandi aree recintate e sorvegliate che durante la II guerra mondiale, servivano ad avere continuamente a disposizione una enorme massa di schiavi pronti, da destinare ai più svariati lavori. In questi campi si attuò lo sterminio degli ebrei e delle altre "razze inferiori", come gli zingari, gli slavi, ecc..
Nei "campi della morte lenta" persero la vita, nelle camere a gas e nei formi crematori ,undici milioni di persone.

Con questo si dette il via all'olocausto e cioè all'antisemitismo che è un atteggiamento di ostilità nei confronti della razza ebraica avente carattere di pregiudizio, accompagnato da manifestazioni di intolleranza e di persecuzioni. La I guerra mondiale e la successiva crisi economica esasperarono gli odi ed i rancori connessi all'antisemitismo tanto che questo si estese anche alla Gran Bretagna dove l'opinione pubblica fu eccitata dalla formazione del PROTOCOLLO DEGLI ANZIANI DI SION, tradotto in tutte le lingue, contenente un piano che avrebbe dovuto portare a un dominio universale da parte degli ebrei. Nell'agosto 1921 il TIMES dimostrò la falsità del documento. L'isolazionismo degli U.S.A. favorì anche in quel paese la diffusione dell'antisemitismo di cui si fece interprete il KU KLUX KLAN.
Lo stesso H.FORD finanziò, fino al 1927 una campagna di stampa antisemita. L'ambiente ideologico e politico consentì quindi a Hitler di servirsi dell'antisemitismo mondiale per cementare il suo potere con il predominio ariano. Le leggi raziali di Norimberga (1935) non furono un episodio isolato, ma il tragico sbocco di una logica che portò ufficialmente alla politica antisemitica e allo sterminio sistematico di milioni di ebrei durante la II guerra mondiale. L'alleanza Hitler- Mussolini costrinse anche l'Italia a far propria, almeno formalmente, questa politica, inaugurata con la "dichirazione della razza" (1938), sottoscritta da un gruppo di docenti universitari, cui fecero seguito la LA CARTA DELLA RAZZA approvato dal GRAN CONSIGLIO, provvedimenti di legge contro i cittadini e nel 1939 l'istituzione del TRIBUNALE DELLA RAZZA. Ricerca storica di MARTINA

INFORMAZIONI SUGLI EBREI DELLA II GUERRA MONDIALE

Durante la seconda guerra mondiale fu consumato un genocidio, cioè la distruzione del popolo ebraico. Sei milioni di ebrei caddero nelle prigioni tedesche, nei campi di concentramento, nei ghetti delle città occupate. Particolarmente feroce fu la repressione nazista in occasione della rivolta del ghetto di Varsavia nel 1944. I polacchi difesero la loro libertà ,combattendo senza alcuna speranza di successo ,di strada in srada, di casa in casa, servendosi delle fogne della città per i loro collegamenti.
Il loro dramma ha ispirato uno dei più bei film del dopoguerra: "I dannati di Varsavia".
Uno degli ufficiali che diressero lo sterminio a Varsavia è stato riconosciuto e condannato solo nel 1969, a ben 24 anni dalla fine della guerra, nella Germania Orientale.

Nei campi di concentramento le SS sottraevano tutti i beni ai deportati. Una volta uccisi, ai cadaveri venivano tolti i denti d'oro, i capelli degli uomini venivano trasformati in feltri industriali, i capelli di donna permettevano di fabbricare pantofole per gli equipaggi dei sommergibili e calze di feltro per le ferrovie del Reich. Perfino la pelle dei deportati fu utilizzata per confezionare paralumi e rilegature di libri.