Gli Etruschi
Gli Etruschi furono un popolo d'incerta origine abitante anticamente la Toscana e il Lazio settentrionale.
Secondo Erodoto, che li identifica con i Tirreni, sarebbero giunti in Italia dall'Asia Minore; secondo altri proverrebbero dall'Europa centrale; secondo storici recenti la nazione etrusca si sarebbe formata in Italia mediante la graduale reciproca assimilazione delle genti abitanti tra l'Arno e il Tevere.
L'arte etrusca si suole dividere in diverse fasi in base ai vari apporti, prima orientali, poi greci, che influirono sulla sua formazione; essa, però, mantenne sempre una propria originalità dovuta ai legami col sostrato italico, per esempio nei caratteristici effetti di realismo espressionistico.
Pochissimo resta dell'architettura (sappiamo però che gli Etruschi introdussero l'uso dell'arco e della volta): sono le dimore funebri, dove spesso sono associate architettura, scultura e pittura, a permetterci di seguire l'evoluzione dell'arte, grazie alle ricche suppellettili, alle oreficerie, ai sarcofagi scolpiti (a Tarquinia, dal IV sec., con la figura del defunto a rilievo adagiata sul coperchio), alle ben conservate pitture murali (Tarquinia, tomba degli auguri, tomba della caccia e della pesca).
Le tombe sono di vario tipo: diffuse quelle circolari, con copertura a falsa volta, e quelle con corridoio d'accesso, atrio e camera sepolcrale, segnalate all'esterno da un tumulo di terra.
Nella scultura spiccano le grandi statue fittili, un tempo policrome, che ornavano i templi (Apollo di Veio; Roma, Museo di Villa Giulia), e le opere in bronzo, come la Chimera di Arezzo (Firenze, Museo Archeologico) e la Lupa capitolina (Roma, Palazzo dei Conservatori). Tipicamente etruschi sono i buccheri e i canopi.
I canopo è un vaso funerario di origine egizia dal caratteristico coperchio a forma di testa umana o animale. Per analogia, il vaso ossuario etrusco del tipo prodotto a Chiusi dal 650 al 500 a. C. circa.
I buccheri sono vasi artistici prodotti con una terra odorosa e generalmente rossastra, destinati a mantenere fresca e aromatica l'acqua, ancora oggi riprodotti in Umbria. Il bucchero nero fu proprio dell'arte etrusca, mentre il bucchero grigio fu usato anche in Grecia e Spagna.