Il Socialismo

Sotto il nome di socialismo vanno tutti i tentativi, nati nell'era moderna, di riorganizzare la società in modo tale da eliminare o almeno ridurre le diseguaglianze sociali mediante correttivi applicati al sistema di distribuzione delle ricchezze.

Esso include anche i tentativi finalizzati al miglioramento della qualità della vita della classe operaia.

Socialismo Utopistico

Il socialismo utopistico è il primo a svilupparsi accanto alle spinte anarchiche e cerca una soluzione ai contrasti sociali nelle riforme, soprattutto volte a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori nel sistema capitalista.

Con il passare del tempo questa prospettiva si mostra però insufficente e si intuisce necessario sostituire, aggredendo il sistema capitalistico, ai valori del profitto e dell'individualismoo quelli della solidarietà e dell'eguaglianza.  

Robert Owen, industriale cotoniero di ispirazione illuminista, si fece promotore delle Trade Unions e delle cooperative di consumo attraverso cui i lavoratori potevano unirsi su scala nazionale e difendere i propri interessi.

Claude Henry de Saint-Simon, convinto sostenitore del progresso, teorizzò una società che fosse governata da tecnici, amministrata conformemente all'interesse economico della collettività

Charles Fourier propose un modello di società anti-industriale, basata su falansteri, comunità autosufficenti in cui si realizzasse un'equa distribuzione delle risorse e la felicità individuale.

Auguste Blanqui fu il primo a proporre un'insurrezione che dovesse portare il proletariato al potere fondando un nuova tipo di società.

Luis Blanc proponeva la via delle riforme e della statalizzazione delle industrie, con lo stato unico possibile solutore deio mali del capitalismo.

Pierre Joseph Proudhon fu invece il capostipite di una tendenza verso un cooperativismo anarchico tramite l'abolizione della proprietà privata.

Il socialismo scientifico

Nel 1948 Karl Marx e Friedrich Engels pubblicano a Londra il manifesto dei comunisti, in cui si fanno assertori di un nuovo tipo di socialismo, quello scientifico, dotato di un sostegno filosofico ed economico. Interpretando la storia in chiave di rapporti economici, Marx vede la necessità che la classe operaia assuma con la rivoluzione il ruolo che le spetta, quello di guida della società.

L'opera dei proletari deve essere quindi inquadrata in una lotta di classe, nella formazione di un'organizzazione tale che la classe operaia sia pronta a sostituirsi alla borghesia quando questa avrà raggiunto la sua fine.

Le idee di Marx si diffusero velocemente tra la categoria più intransigente di operai, ma il movimento operaio non trovo in questo periodo la coesione necessaria, dimostrandosi frammentato e disorganizzato.