Manuale pratico per la condivisione in rete locale

Ogni giorno, ormai, si sente parlare di computer in rete e molte persone che hanno a che fare con i pc (sul posto di lavoro, negli uffici e nelle scuole) mostrano di credere che il collegamento in rete di più computer garantisca immediatamente e facilmente connessioni e condivisioni di programmi...Questo è vero, ma...solo dopo aver effettuato alcune operazioni preliminari di predisposizione della rete: non è certamente un'operazione né automatica né immediata.

Problema

Solitamente le enciclopedie o gli applicativi su cd rom prevedono un autorun di setup per l'installazione di DLL in Windows/System e la creazione di una cartella specifica con i files di avvio per le successive consultazioni.

In questo caso ad ogni avvio viene richiesta la presenza della copia del cd rom nel lettore:

se essa non è presente nel pc di avvio, è possibile (cliccando sul pulsante "Ignora" della finestra di avvio che appare) selezionare un altro percorso, per far leggere il cd rom che è fisicamente inserito in un altro dei pc in rete (il quale svolge la funzione di server, mentre gli altri pc sono i client). Ma "l'altro percorso" che si chiede di indicare...va predisposto!

Soluzione

Per poter fare questo (cioè far leggere il cd rom da una postazione diversa da quella del pc server in cui esso è inserito), occorre prima attuare le seguenti procedure:

(1) - stabilire quale dei pc in rete dovrà svolgere la funzione di server (nel cui lettore andrà inserito il cd rom da condividere)

(2) - da ognuno degli altri computer (entrando in Risorse di rete) occorre selezionare il numero o il nome del pc principale (server) e cliccare con il tasto destro del mouse sull'icona del cd rom; quindi selezionare "Connetti unità di rete" e assegnare un nuovo nome all'unità cd rom centrale (che non sia "D" come tutti i lettori di cd rom, ma una successiva lettera dell'alfabeto, che non possa creare confusione al momento dell'utilizzo: ad esempio, io ho scelto "X")

(3) - installare su ognuno dei pc client i files di avvio del programma (enciclopedia o altro), facendo il normale setup (che avviene solitamente in autorun, cioè in automatico, appena si inserisce il cd rom nel lettore): questa operazione è indispensabile per avere su ciascun computer i files di avvio (fra cui quelli DLL di cui si diceva) per poter successivamente avviare l'applicazione

(4) - inserire il cd rom nel pc scelto come principale (server)

(5) - avviare il programma dai pc client : ognuno richiederà la presenza del cd rom, ma cliccando sul pulsante "Ignora" (come si diceva sopra) sarà possibile scegliere il nuovo percorso (che sarà quello dell'unità "X" che avremo indicato - vedi punto 2 -) e che corrisponde al lettore di cd rom del pc principale in cui è inserito appunto il cd rom da utilizzare

(6) - per evitare di dover indicare ogni volta il percorso (vedi punto 5) è possibile, nella fase di selezione e assegnazione del nuovo nome per l'unità di rete (vedi punto 2) scegliere l'opzione "Riconnetti all'avvio", in modo tale che l'avvio del programma dai pc client sia immediata cliccando sul collegamento predisposto sul desktop (in questo modo all'avvio del programma viene subito individuata l'unità di rete, quella che noi abbiamo chiamato "X"

(7) - il pc server (principale) va acceso prima dei pc client, in modo che ogni pc client possa identificarlo e attivare la connessione di rete prestabilita

NOTA IMPORTANTE: la procedura indicata non funziona con tutti i programmi su cd rom (alcuni, evidentemente, prevedono un sistema di maggior protezione che non consente facilmente di specificare e di individuare un nuovo percorso di lettura). Inoltre tale procedura non è possibile (e non è da prevedere) con programmi complessi che, per funzionare, richiedono una vera e propria installazione completa su ogni pc. Come detto sopra la procedura è riferibile principalmente a programmi di consultazione (enciclopedie, dizionari, atlanti, repertori, cd rom di scienze, storia, geografia, musica,...) che prevedono una installazione minima di files di avvio.

Per quanto riguarda invece i files che possiamo chiamare di lettura (immagini, suoni, testi, video), essi sono sempre e immediatamente condivisibili in rete, perché richiedono solo di essere "aperti" (e non di essere avviati come, ad esempio, i files .exe o i files di installazione); questi "files di lettura", infatti, non sono programmi eseguibili, ma "accessori" autonomi che vengono richiamati e aperti dal programma al momento necessario.

Consigli

E' utile (in ogni pc in rete) creare sul desktop un collegamento al programma che avvia il cd rom, per non dover sempre ricordarsi in quale cartella è conservato il file di avvio e non dover ogni volta mettersi a fare...ricerche (le reti si usano appunto in gruppi di studio o di lavoro, dove è sempre meglio non perdere tempo...), ma anche per poter consentire a tutti gli utenti di "sbrigarsela" rapidamente da soli, anche in assenza dell'amministratore di rete (cioè di colui che ha predisposto tutte le connessioni fra i pc).

Il collegamento sul desktop è fatto al file eseguibile (cioè al file di avvio dell'applicazione) contenuto nella cartella creata nello stesso pc client (C:/) al momento del setup: non è un collegamento all'unità di rete "X" del pc server in cui viene inserito il cd rom da leggere.

Sarà cura dell'amministratore di rete lasciare indicazioni scritte nel laboratorio su qual è il pc principale (server) e su come è stata chiamata l'unità di rete condivisa ("X" nel nostro esempio).

Sarà cura degli utenti non operare modifiche alla rete, lasciando invariate le scelte operate dall'amministratore, per quanto concerne la denominazione e la numerazione dei pc collegati e i tipi di condivisioni. Ciò per garantire l'efficienza della rete ed evitare malfunzionamenti.

Nota

La condivisione dei cd rom in rete può rallentare la velocità di esecuzione (generando, ad esempio, suoni "a scatti" o leggeri disturbi nei video, oppure richiedendo qualche secondo in più nei caricamenti): ciò è dovuto al fatto che il cd rom nel server viene sottoposto in contemporanea a diverse richieste di lettura delle sue tracce. Comunque molto dipende dalla qualità del lettore, dalla qualità del cd, dalla qualità della rete e dei singoli pc, ma, soprattutto, dal numero di utenti collegati contemporaneamente.

GLOSSARIO

autorun = avvio automatico

setup = fase, procedura di installazione di un programma

DLL = files con estensione *.dll che vengono installati per permettere il funzionamento di un programma

server = computer che assume la funzione di computer principale in una rete, perché dispone di programmi e di files ai quali gli altri computer (client) attingono

client = computer di tipo "utente", nel senso che è collegato in rete ad un computer principale (server) del quale utilizza le risorse (files, programmi, servizi)

Nota sul problema dei diritti d'autore

Alcuni editori di cd rom vietano espressamente l'utilizzo di opere e di programmi in rete, scrivendo la dicitura "E' vietata la trasmissione in rete".

La rete, in questo caso, si potrebbe intendere come rete Internet, ed allora il divieto sarebbe comprensibile.

In altri casi viene espressamente indicata questa frase: "E' vietata la condivisione in rete".

Letta così la frase pare più una minaccia agli utenti che una norma di legge. Se è una norma di legge vanno sicuramente citati la data, il numero della legge e l'articolo. Almeno gli utenti potranno attivarsi per cercare di far modificare una legge sicuramente scorretta.

Non si capisce, infatti, per quale motivo chi abbia acquistato un prodotto, pagandolo regolarmente, non ne possa usufruire liberamente. L'aspetto assurdo della faccenda è che se una scuola acquista un cd rom , l'insegnante lo può utilizzare anche per centinaia di alunni diversi...purché individualmente, uno dopo l'altro, da una sola postazione (o collettivamente se lo avvia su un solo pc, davanti al quale può sistemare un gruppo di alunni!). Se invece lo vuole utilizzare in rete locale...la scuola deve comprare più copie dell'opera o acquistarne più licenze. Questa logica tende ad equiparare "la condivisione in rete" alla pirateria e cerca di insinuare nell'utente un senso di colpa, basandosi sul fatto che l'acquisto non determina un possesso, ma una licenza d'uso (procedura che non è prevista per nessun altro prodotto in libera vendita).

Perché lo stesso discorso non vale per un'opera enciclopedica su carta che viene acquistata in un'unica copia e consultata liberamente da decine di studenti in una stessa scuola?

La cosa appare chiaramente inconcepibile, sia dal punto di vista razionale, sia dal punto di vista culturale: può apparire comprensibile solo se si ragiona dal punto di vista del profitto materiale del produttore (e qualche legge dovrebbe anche controllare certa logica del libero mercato che consente la vendita di cd rom a prezzi inizialmente esorbitanti, quando poi, pochi mesi dopo, gli stessi vengono venduti in offerta o come gadget ad un quarto del prezzo iniziale...Evidentemente si dovrebbe distinguere tra profitto e furto!).

Questo problema va sicuramente affrontato, anche di fronte alla pirateria organizzata. E' comprensibile, a questo punto, che essa esista anche a livelli quasi industriali, come si sente ogni anno annunciare in varie nazioni, in seguito ad indagini di polizia. Ma il fatto che nessuna grande azienda produttrice di software, nonostante il danno oggettivo e il mancato profitto, sia ancora fallita...la dice lunga sulla equità di quei prezzi iniziali. E che la sconfitta della pirateria organizzata garantirebbe un immediato ribasso dei prezzi...resta, purtroppo, ancora da dimostrare. E questo discorso vale anche per i cd musicali.

Comunque nessuno è così ingenuo da credere che le grandi aziende produttrici debbano agire per spirito missionario: ma nemmeno le grandi aziende devono essere così ingenue da credere che gli acquirenti-utenti siano solo una massa di persone da prendere in giro come si vuole.

I diritti d'autore vanno sicuramente tutelati: è chiaro che nessuno si può appropriare di un'opera o di parti di essa, e nemmeno copiarla, o riprodurne parti da utilizzare per altre produzioni o da inserire in altre opere senza autorizzazione.

Ma anche i diritti degli utenti non sono da sottovalutare.

E non dimentichiamo che la scuola pubblica è un'agenzia educativa senza scopi di lucro: per questo agisce in una logica diversa da quella del profitto. Una logica probabilmente più apprezzabile.