Roma - Ara Pacis

L’Ara Pacis Augustae, o Altare della Pace di Augusto, è un antico altare costruito a Roma nel 9 a.C. dal primo imperatore romano Augusto, dedicato alla Pace che seguì le imprese di Gallia e di Spagna.

Originariamente posto in una zona del Campo Marzio consacrata alla celebrazione delle vittorie, il luogo era emblematico perché posto a un miglio romano (1.472 m) dal pomerium, limite della città dove il console di ritorno da una spedizione militare perdeva i poteri ad essa relativi (imperium militiae) e rientrava in possesso dei propri poteri civili (imperium domi).

Questo monumento rappresenta una delle più significative testimonianze pervenuteci dell’arte augustea e intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della Pax Romana.

L’altare è il monumento che ricorda le vittorie di Augusto e simboleggia l’instaurazione della pace nell’ Impero Romano (Pax, un concetto particolarmente vitale durante il regno di Augusto) dopo circa cento anni di guerre.

L'ara è costituita da un recinto rettangolare al cui interno si trova il vero altare. La scena più significativa della decorazione a rilievo, molto restaurata, è quella in cui si riconoscono Augusto, Agrippa, Giulia e Tiberio.

Sulla parete del basamento che corre lungo via di Ripetta è riprodotto in lettere di bronzo il testamento di Augusto, ricordato dagli storici col titolo di "Res Gestae" (imprese, cose realizzate).

La struttura in marmo è stata eretta nel Campo Marzio, lungo la via Flaminia, tra il 13 e il 9 a.C., ed è un capolavoro di ritrattistica.

Tutta l’opera, compresi i rilievi, in origine sarebbe stata riccamente dipinta a colori e con tocchi di doratura.