Roma - Santa Maria Maggiore
La Basilica di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Basilica liberiana (dal nome del tradizionale fondatore, Papa Liberio) o come Santa Maria della neve, è una delle quattro basiliche papali di Roma.
Collocata sulla sommità del colle Esquilino, è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte romaniche, rinascimentali e tardobarocche.
Secondo la leggenda la Vergine apparve al Papa Liberio dandogli istruzioni per costruire la chiesa, mentre la forma della pianta fu disegnata da una miracolosa nevicata.
Il 5 agosto di ogni anno, in ricordo dell'evento prodigioso, avviene la rievocazione della "nevicata": durante una suggestiva celebrazione viene fatta scendere dal soffitto una cascata di petali bianchi.
La basilica mostra vari stili architettonici, dal paleocristiano al barocco.
L’edificio completo fu restaurato e riformato nel XVIII° secolo, per cui la facciata e una gran parte della decorazione interna sono di quest'epoca.
Malgrado ciò, la Chiesa conserva il campanile, alcuni mosaici e i pavimenti in marmo del periodo medievale, oltre ad alcune colonne ioniche, provenienti da altri edifici dell’antica Roma, e agli splendidi mosaici del V° secolo.
La decorazione del tetto si conserva dal Rinascimento, mentre che le cupole e le cappelle sono d’epoca barocca.
È tuttora conservato nella basilica il primo presepe fatto con statue a grandezza naturale.