Roma - Galleria Spada


La galleria Spada ha sede nell'omonimo Palazzo già di proprietà del Cardinale Girolamo Capodiferro (1502-1559).

Il Palazzo, dopo la morte del Cardinale Capodiferro, passò alla famiglia Mignanelli e fu acquistato nel 1632 dal Cardinale Bernardino Spada (1594-1661) che, fin dal suo insediamento in esso, determinò, oltre alla istituzione di un primo nucleo di opere d'arte, una serie di interventi e di ristrutturazioni tramite l'opera di diversi pittori, scultori e architetti.

Tra questi, Francesco Borromini che eseguì la celebre Galleria prospettica.

Il palazzo è famoso anche per la sua facciata, e per la falsa prospettiva del Borromini.

Transitando nel cortile del Palazzo giungendo dall'ingresso principale, sulla sinistra si scorge, mediante un'apertura centrale sbarrata da un cancello in noce, la galleria con la prospettiva che si inoltra oltre il piccolo giardino di melangoli; la galleria si presenta nella sua forma attuale dopo gli ultimi restauri.

La finta prospettiva è creata sull'illusione che la galleria sia lunga circa 35 metri, mentre in realtà è lunga 8,82 metri.

L'illusione è dovuta al fatto che i piani convergono in un unico punto di fuga; così, mentre il soffitto scende dall'alto verso il basso, il pavimento mosaicato sale.

Anticamente, sulla parete di fondo era disegnato un finto motivo vegetale che accentuava il senso prospettico.

Attualmente sul fondale si trova il calco di una statuetta di guerriero di epoca romana.

La galleria fu costruita in un solo anno, tra il 1652 e il 1653, da Borromini, aiutato dal Padre agostiniano Giovanni Maria da Bitonto.

La Galleria è frutto dell'interesse di Bernardino Spada per la prospettiva e i giochi prospettici: egli probabilmente attribuiva a questa galleria il significato dell'inganno morale e dell'illusione delle grandezze terrene. Inizialmente la galleria presentava degli affreschi di Giovanni Battista Bagni, in seguito sostituiti da un colonnato

La galleria espone pitture del XVI e XVII secolo e contiene, tra le altre, opere di: Gaspar Dughet, Guido Reni, Annibale Carracci, Jan Brueghel il Vecchio, ecc.

Indirizzo
Piazza Capo di Ferro, 13, 00186 Roma RM