Roma - Villa Fiorelli


Villa Fiorelli, già Vigna Costantini, si trova nella piazza omonima del quartiere Tuscolano.

Il giardino pubblico di Villa Fiorelli ha oggi un'estensione di 10.000 mq. ed utilizza un lacerto circolare del nucleo centrale dell'antica proprietà Fiorelli, posta sul lato sinistro della via Tuscolana con accesso principale sullo scomparso vicolo dei Canneti.

Il Catasto Gregoriano del 1818 mostra un edificio rustico con adiacente tinello di proprietà Vincenzo Costantini. La proprietà Fiorelli compare per la prima volta nella pianta dell'Istituto Topografico Militare del 1872 con due edifici inseriti in una rete ortogonale di viali alberati con ampi slarghi circolari agli incroci.

La pianta dell'Istituto Cartografico Italiano del 1891 mostra invece tre edifici, di cui uno più grande, situati al centro di un'area circolare, in un assetto tipologico, tanto frequente nell'Agro romano, di fattoria a corte aperta, che concentra edifici di abitazione e di servizio in un nucleo centralizzato da cui si irradiano i terreni da coltivazione; a quest'epoca devono risalire gli interventi di ristrutturazione del casale a residenza, come sembrerebbe confermare la nuova denominazione di "villa" che indica l'avvenuta trasformazione della chiusa agricola in abitazione e giardino padronale.

Questa trasformazione resiste comunque pochi anni: già nel 1924 il complesso appare dimezzato nella parte a verde per la costruzione dei caseggiati tra via Voghera e via Terni; il Piano Regolatore Generale del 1931 stabilisce poi definitivamente la sistemazione del quartiere di palazzine sorto nella sua area ma, allo stesso tempo, il nucleo centrale della villa con l'edificio principale viene recuperato come piazza-giardino.

Una delibera del 1930 prevedeva l'accordo per la vendita al Governatorato dei terreni residui della villa da parte della cooperativa "Il Progresso" che aveva, a quella data, in gran parte attuato il programma di realizzazione del quartiere di case economiche, iniziato nel 1921.

Nel 1931, con una spesa di L.138.677,50, il recupero viene affidato all'architetto De Vico: un progetto, pubblicato sulla rivista "Capitolium", mostra ancora intatto il casino padronale, riadattamento di un antico casale rustico a due piani, circondato da un piccolo giardino circolare con fontane, slarghi e aiuole, incorniciato da una folta schermatura di alberi.

Il progetto verrà in seguito modificato, lasciando in essere solo un piccolo rustico oggi adibito a sede zonale del Servizio Giardini; non fu evidentemente possibile recuperare il casino padronale per il pessimo stato di conservazione dovuto all'abbandono ed all'incuria, che pertanto fu demolito: di esso resta solamente il piano interrato, utilizzato come rifugio antiaereo durante l'ultima guerra.

Nell'attuale giardino l'ingresso verso via Terni è ricavato sul tracciato di uno dei viali principali dell'antica chiusa, viale che si concludeva con un piazzale semicircolare decorato da aiuole di fronte al prospetto principale del casino.

Sul lato opposto è ancora identificabile la corte aperta, delimitata in origine dalla facciata posteriore del casino e dal piccolo tinello ancora esistente. Foto d'epoca permettono l'identificazione delle specie arboree originarie, tipiche della tradizione romana, e reimpiantate (in particolare pregevoli esemplari di "albizia julibrissim") e delle partizioni a prato e ad aiuola previste dal progetto di De Vico.

Indirizzo
Piazza di Villa Fiorelli, 00182 Roma RM