AQUINO (FR)


Comune

Distanze: 123 km da Roma

Altitudine:109 m

Città che si fa risalire ai Volsci e che ha dato i natali a San Tommaso (controversa l'origine: viene infatti da alcuni fatto nascere nella vicina Roccasecca) e del poeta romano Giovenale.

DA VISITARE:

SANTA MARIA DELLA LIBERA: Risalente al 1125 ed edificata con materiale di origine romana

IL CASTELLO DEI CONTI D'AQUINO

I RUDERI DELL' ANTICA AQUINUM

Sorta tra il IV ed il III secolo, Aquino è stata un importante centro dei Volsci e poi città romana posta sulla via Latina. Viene menzionata da Tito Livio nella storia della seconda guerra punica e successivamente da diversi altri scrittori latini.

Dapprima municipio e poi colonia romana, sotto l’impero fu un centro molto fiorente, raggiungendo una popolazione di circa quarantamila abitanti. Di quel periodo rimangono testimonianze nei resti che sono giunti fino a noi: il tempio maggiore o Capitolium , il teatro, l’anfiteatro, la cinta muraria, soprattutto un lungo tratto della via Latina con la porta Capuana ancora quasi integra, ed un arco onorario cosiddetto di Marcantonio.

La città venne devastata alla fine del VI secolo dai Longobardi e rimase quasi spopolata. Più tardi, poco distante, nacque il centro medievale su di uno sperone di roccia circondato da alcuni laghi da cui era egregiamente difeso. Qui fu costruito un grande castello-fortezza, prima sede della omonima famiglia titolare della Contea, appunto la vasta Contea d’Aquino, dinastia legata dai legami di parentela con l’imperatore Federico II e spesso in lotta con l’abbazia di Montecassino con cui confinava.

Nel ‘500 passò ai D’Avalos e poi ai Boncompagni. Nel 1796 Ferdinando IV di Borbone la comprò annettendola al Regno di Napoli.

Aquino è stata diocesi dal V secolo e la prima cattedrale, sotto il titolo di San Pietro Vetese, ebbe sede nel Capitolium romano, di cui restano imponenti ruderi. Aquino è stata quasi totalmente distrutta nella battaglia di Cassino durante la seconda guerra mondiale. Da tempo è stata completamente ricostruita e si presenta cittadina moderna custode del suo passato.

Oltre che di San Tommaso è patria di Decimo Giunio Giovenale poeta satirico romano, di Pescennio Negro governatore della Siria e Imperatore d’Oriente nel 193 e di Rinaldo d’Aquino poeta della “Scuola Siciliana”.

Tra le diverse memorie del suo passato un posto particolare lo occupano la chiesa romanica di Santa Maria della Libera, stupendo monumento del X secolo, ed il già citato arco onorario di Marcantonio, che si fa risalire al I secolo a.C. e che alcuni studiosi ritengono sia il primo arco onorario costruito nel mondo romano.

Altri resti importanti sono costituiti dalla porta Capuana, detta anche di San Lorenzo, dal teatro, dall’anfiteatro e dalla cinta muraria. Il borgo medievale, che si affaccia sul “Vallone di Aquino” attraversato dall’autostrada del Sole, conserva la grande Torre romboidale ed altri resti del castello dei Conti d’Aquino, oltre che alcune stanze della costruzione conosciuta come “Casa di San Tommaso”.

AQUINO ROMANA

La prima organizzazione urbana di Aquinum può datarsi al tempo dalla venuta dei Volsci nella regione (seconda metà del IV secolo a.C.). Inizialmente il centro doveva rispondere piuttosto ad esigenze di pianificazione territoriale e di migliore sfruttamento delle risorse agricole della zona. Nell’area della città e nei suoi dintorni si sono rinvenuti oggetti databili fino al VI sec. a.C., da mettere in relazione con luoghi di culto a ridosso di antichi laghi ora scomparsi.

Proprio alla presenza di questi laghi e delle numerose sorgenti d’acqua si fa derivare il suo nome.

L’abitato dovette avere un significativo sviluppo con l’espansione romana nella valle del Liri, in particolare dopo la costruzione della via Latina verso il 312 a.C..
Il primo rapporto con Roma, però, si traduce in una decurtazione di territorio per la fondazione della colonia di Interamna Lirenas e nella sottoscrizione di un trattato con i potenti colonizzatori.

Le fonti storiche iniziano a parlare di Aquinum nel 211 a.C., Durante la marcia di Annibale proprio lungo la via Latina, quasi a confermare il ruolo strategico che ha acquisito la posizione della città nelle comunicazioni nord-sud.

Un aspetto rilevante della politica e dell’economia di Aquinum durante il periodo repubblicano è rappresentato dal diritto di battere moneta.

Ai tempi di Cicerone la città è costituita in municipium, e come tale risulta iscritta alla tribù Oufentina.

Durante il secondo Triumvirato, quando vi si insedia una colonia di veterani di Antonio, appare governata dai duoviri. Con l’occasione il suo territorio viene riorganizzato e fino al tempo di Augusto anche il centro urbano subisce numerosi interventi di edilizia pubblica come dimostrano i resti dei grandi monumenti superstiti.

Anche le iscrizioni rinvenute nelle campagne circostanti sottolineano la particolare vitalità civile e religiosa di quel tempo.

Durante l’impero Aquinum continua a godere di una certa floridezza.

Rinomata per l’industria della porpora, fu patria del poeta satirico Giovenale e dell’imperatore Pescennio Negro.

A partire già dal V secolo la città è ricordata quale sede vescovile.

CRONOLOGIA DI AQUINO MEDIEVALE E MODERNA

587/589: Aquinum occupata dai Longobardi beneventani diviene sede del comando militare.
702: il duca beneventano Gisulfo II conquista Arce, Arpino e Sora, trasferendo il comando in quest’ultima città.
858: cessione di Sora al duca di Spoleto; Aquino torna capoluogo del gastaldato del Liri.
859/860: il gastaldo Rodoaldo, in prospettiva di una rivendicazione di autonomia dal conte di Capua da cui dipende, costruisce un castello a Pontecorvo. Successori di Rodoaldo sono Magenolfo, Rodiperto e Atenolfo II Megalu.
X secolo: Atenolfo II riattiva la sede di Aquino nel luogo dell’attuale borgo medievale e realizza in parte il progetto di autonomia con la trasformazione del gastaldato in contea.
953: Atenolfo II conduce prigioniero ad Aquino l’abate di Montecassino Aligerno.
984: morto Atenolfo II, la contea è divisa in una parte pertinente a Pontecorvo, ereditata dal primogenito Guido, e un’altra propriamente aquinate, dominata da Atenolfo III Summucula che continua la politica anticassinese del padre.
Seconda metà X sec.: fondazione dei castelli di S. Giovanni Incarico, Teramen, Castrocielo e Roccasecca.
Inizio sec. XI: ad Atenolfo III succede Atenolfo IV, che riunisce le due parti della contea.
1045: Atenolfo V, il più famoso dei conti di Aquino, eletto duca di Gaeta.
1062, 2 febbraio: muore Atenolfo V.
1065: la contea conquistata dai Normanni del principe Riccardo di Capua è divisa in feudi; il titolo di conte di Aquino assegnato a Guglielmo di Montreuil.
1070: morto Guglielmo, il titolo ritorna al ceppo longobardo con Atenolfo VII.
1110: è conte di Aquino Landone III.
1123: capo della dinastia aquinate è Atenolfo VIII conte di Atina.
1225 circa: nasce S. Tommaso d’Aquino da Landolfo e Teodora.
1252: la città distrutta dall’imperatore Corrado IV.
1453: Aquino passa come dote a Innico d’Avalos.
1583, 5 maggio: lo “Stato d’Aquino” acquistato da Giacomo Boncompagni duca di Sora.
1583: il vescovo istituisce il seminario diocesano a Pontecorvo.
1796, 31 agosto: Aquino passa al patrimonio del re di Napoli Ferdinando IV di Borbone.
1860: annessione al Regno d’Italia.
1871: il seminario diocesano ritorna ad Aquino.
1926, agosto: i primi aeroplani atterrano nell’aereoporto di Aquino.
1943, 19 luglio/1944, 25 maggio: bombardamenti dell’aereoporto e dell’abitato.
1945-20XX: Aquino e gli altri centri distrutti vengono ricostruiti.
14 settembre 1974: visita di Papa Paolo VI per celebrare il VII centenario della morte di San Tommaso.
15 marzo 1992: visita del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, in occasione della XVIII edizione del Premio San Tommaso.
15 marzo 2004: conferimento della Medaglia d’Argento al merito civile da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azelio