Nepi (VT)
"Sagra del Salame Cotto di Nepi e del Pecorino Romano"
10-11-12 Maggio 2024
La tradizione del salame cotto è tipica di tutto il viterbese.
Il primo a riportare notizie sul “salame cotto” è Apicio, famoso cuoco vissuto alla fine del I secolo a.C., che nel suo celebre ricettario “De Re Coquinaria” afferma come il preparato allietasse già le mense dei ricchi romani in epoca imperiale.
La tradizione nepesina si differenzia però da quella del resto della Tuscia sia per la forma che per la preparazione.
Il salame cotto viene prodotto tritando finemente le carni magre della spalla con l’aggiunta del grasso del maiale tagliato a punta di coltello.
Si condisce con sale, pepe e può essere aromatizzato con vino e aglio. Dopo aver inserito l’impasto nel budello naturale, si dà una caratteristica forma a ferro di cavallo. Segue la fase dell’affumicatura e bollitura.
A Nepi sono pochi gli artigiani che continuano questa tradizione locale la cui produzione si concentra principalmente tra aprile e novembre quando le temperature favoriscono la corretta evoluzione del prodotto.
Il Salame cotto di Nepi, dalla caratteristica forma a ferro di cavallo, ha un colore uniforme rosso-rosa del magro e bianco-rosa del grasso, più o meno intensi a seconda del grado di affumicatura.
L’elevata intensità olfattiva si caratterizza per le pronunciate note di carne cotta, aglio e pepe abbinate a sentori di vino e di affumicato.
Al gusto si presenta armonicamente salato e sapido, con una leggera nota dolce ed acidula. Buona la masticabilità e la persistenza aromatica.
La Sagra è diventata ormai un appuntamento fisso del maggio nepesino, con esposizione, degustazione e vendita di prodotti tipici della nostra zona, che proprio in primavera sprigionano le loro migliori caratteristiche organolettiche.
L’accoppiata vincente salame cotto/pecorino romano, affiancata da altre eccellenze enogastronomiche del territorio, trasforma la “città dell’acqua” nella “capitale del gusto” di un intero territorio, con un vero e proprio trionfo di sapori e profumi.
L’ obiettivo della Sagra è fare da sprone a sostegno delle attività economiche del territorio, un’occasione per degustare ma anche per fare una spesa alternativa e consapevole, dando valore ai piccoli produttori e ai loro prodotti a denominazione e di eccellenza.
I piatti tipici, tra cui la famosa “vignarola”, la coratella con cipolle, la pasta con pecorino in varie declinazioni, le fave, il salame cotto e la scapicollata possono essere degustati a pranzo e cena presso lo stand della Proloco.
Importante la scelta di utilizzare stoviglie totalmente compostabili, perché l’esaltazione dei prodotti del territorio non può prescindere dalla salvaguardia del territorio stesso.
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