Trekking a Piedi
Monte Semprevisa e Monte Capreo
(alt. 1536m)

Partenza:
Pian della Faggeta (RM)

Catena Montuosa:
Lepini

Dislivello: 473 m

Durata: 4h00'

Difficoltà: Media

Segni: standard bianco-rossi.
L’altitudine del punto di arrivo e i tempi per l’andata e il ritorno si riferiscono alla vetta del Semprevisa.

Per arrivare al punto di partenza si passa per Colleferro giungendo da Artena-Velletri oppure uscendo allo svincolo autostradale di Colleferro della A1.
Da Colleferro, dopo aver seguito una prima indicazione per Segni, si trovano poi le indicazioni per Carpineto Romano, dove si arriva attraversando il paese di Montelanico. Arrivati a Carpineto Romano, dalla strada principale che passa dentro il paese si svolta a destra ad un’indicazione turistica gialla che indica “Semprevisa – Pian della Faggeta”. Dopo 7 km si parcheggia alla fine del tratto asfaltato (895 s.l.m.).

Immediatamente prima del parcheggio, sulla destra inizia il percorso (n°7 e n°15) su una strada che dopo una decina di minuti viene lasciata sulla destra per inerpicarsi lungo il sentiero. Dopo un breve tratto ci si ritrova all’ombra del bosco, si continua a salire, si attraversa il canalone da destra a sinistra e si arriva al Fontanile “Acqua di Mezzavalle” (1230 s.l.m., poco più di un’ora dalla partenza).

Procedendo in salita, in una ventina di minuti si esce dal bosco e ci si ritrova in una radura; la si attraversa fin quando (1325 s.l.m.), subito prima del punto più alto della sella, il percorso n°15 devia a destra per il Capreo mentre il n°7 va a sinistra per il Semprevisa.

Continuando per il percorso n°15, si rientra nel bosco e in pochi minuti si raggiunge la cresta dove si devia a sinistra.
Dopo poco si incontra (1430 s.l.m.) una deviazione abbastanza ripida che sale verso destra, senza sentiero, per la vetta spoglia del Monte Capreo (1471 s.l.m.), dal quale si scopre la visuale verso il Monte Semprevisa e il Monte Cacume.
Proseguendo invece lungo il sentiero, ci si inoltra nuovamente nel bosco e con dei saliscendi si raggiunge il punto panoramico sovrastato dalla monumentale croce in ferro (Monte Croce di Capreo, 1421 s.l.m.). Da segnalare, sulla destra subito prima di arrivare alla croce, gli imbocchi recintati di due pozzi paralleli che si inabissano per decine di metri nella montagna.

Il panorama dalla croce offre scorci eccezionali in tutte le direzioni, ad eccezione della vetta del Semprevisa.
Da sinistra, sotto di noi vi è Norma con dietro Cisterna e la pianura pontina, di fronte si scorge la cresta del Monte Lupone e poco più a destra la cresta più bassa che termina con la vetta di Punte della Melazza. Ancora più a destra, solo per citare i riferimenti più vicini, si ammirano Segni, Montelanico, Carpineto Romano sotto di noi, fino alla cresta del Monte Malaina.

A sinistra della croce, sono visibili in basso i percorsi segnati che portano a Campo di Montelanico (n°16) e a Carpineto Romano (n°13).

Per il percorso fatto all’andata, si torna alla sella che fa da spartiacque tra il percorso n°15 e il n°7, dalla quale si può tornare all’auto deviando in discesa verso sinistra, oppure si può proseguire diritti verso il bosco in direzione del Semprevisa, percorrendo il sentiero n°7 che avevamo lasciato all’andata e che da questo punto si ricongiunge con il n°6 che arriva dal Rapiglio (prestare attenzione perché per imboccare il n°6/7 per il Semprevisa occorre scendere di qualche metro dal punto più alto della sella). Scegliendo quest’ultima soluzione, in 15-20 minuti si arriva alla Sella del Semprevisa (1344 s.l.m.) in cui si intercetta il sentiero n°10 proveniente da Bassiano. Si piega a sinistra iniziando a risalire la cresta e in poco più di un’ora si giunge alla vetta del Semprevisa (1536 s.l.m.), la più elevata dei Lepini, da cui il panorama spazia a 360° in tutte le direzioni.

Volendo ridiscendere per un percorso diverso, anche se un po’ più lungo, si seguono i segni che indicano il sentiero n°8 (in direzione opposta al M.Capreo), si rientra quasi subito nel bosco e dopo circa mezz’ora si incrocia (1405 s.l.m.) il sentiero che scende verso sinistra per la Fonte del Sambuco e verso destra in direzione di Sezze (n°12).

Continuando con tratti relativamente in piano, si passa per la cima poco evidente del Monte la Croce (1427 s.l.m.), e poco più avanti, in vista del M.Erdigheta (1336 s.l.m.) e del M.Pizzone (1313 s.l.m.), si comincia a scendere deviando verso destra. Arrivati alla sella in cima al Pian dell’Erdigheta, si ammira il colpo d’occhio eccezionale su tutto il vasto pianoro. Nello stesso punto (1321 s.l.m.) si incontra la deviazione (n°9) per l’Eremo di Sant’Erasmo a Roccagorga.

Proseguendo a scendere lungo il pianoro per il percorso n°8, ci si lascia a destra prima il M.Erdigheta e poi il M.Pizzone, si passa per la Grotta dell’Erdigheta (1211 s.l.m.) e si rientra nel bosco deviando a sinistra. Dopo circa mezz’ora si torna infine sulla strada (1088 s.l.m.) e la si lascia quasi subito alla prima svolta a destra, scendendo per un piccolo canalone.
Ripresa quindi la strada, la si segue fino all’area picnic (925 s.l.m.) e poi all’auto.


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