ITINERARIO 2

L'itinerario, che parte da Piazza del Popolo, attraversa parte del Tridente sulle tracce dei monumenti dell'antica Roma, attraversa l'antico Campo Marzio per raggiungere il cuore di Roma, con il Pantheon e le Piazze Navona, Farnese e Campo de' Fiori.

Piazza del Popolo

Raggiunta la piazza con la linea A della metropolitana (Flaminio), attraverso l'antica Porta del Popolo si può ammirare una delle sistemazioni più belle del periodo neoclassico. La piazza, opera di G. Valadier, introduce al Tridente, che è la convergenza sulla piazza di tre strade (via del Corso, via di Ripetta, via del Babuino), attraverso le due chiese gemelle: Santa Maria di Montesano e Santa Maria dei Miracoli. 

Sulla piazza, al cui centro c'è un obelisco, c'è la chiesa di Santa Maria del Popolo.

Percorrendo via di Ripetta, sulla destra si incontrano l'Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto.

Percorendo via Tomacelli si raggiunge via del Corso: lunga 1500 metri ha come fondali, da un lato l'Obelisco di piazza del Popolo, e dall'altro il Monumento a Vittorio Emanuele II (il Vittoriano). Il Settecento fece del Corso, grazie ai caffè, un polo della vita intellettuale, politica e artistica; alla metà dell'Ottocento vi si moltiplicarono i migliori negozi di moda, librerie, sedi di giornali, che conferiscono alla via il suo aspetto attuale.

Poco più avanti si apre, sulla destra, Piazza San Lorenzo in Lucina, dov'è l'omonima chiesa, una delle più antiche basiliche di culto cristiane. L'interno della chiesa contiene numerose cappelle tra cui è notevole quella Fonseca. Sull'altare principale c'è una crocifissione di Guido Reni.

Percorrendo via del Campo Marzio, si gira a destra per via Uffici del Vicario e si raggiunge Piazza Montecitorio. L'omonimo Palazzo, progettato dal Bernini e completato da C. Fontana nel 1697, è sede dal 1871 della Camera dei Deputati. L'obelisco, collocato nella piazza nel 1787, all'epoca di Augusto era il braccio indicatore di una meridiana.

Pantheon

Attraverso via in Aquiro e piazza Capranica si raggiunge piazza della Rotonda, ornata da una fontana e su cui si erge il Pantheon.

Realizzato da Agrippa nel 27 a.C. e completamente ricostruito dall'Imperatore Adriano all'inizio del II sec. d C.  ha un porticato classico sormontato da un timpano triangolare. Grande aula a pianta rotonda ricoperta da una calotta emisferica, al cui centro si apre un foro di 9 metri di diametro, unica fonte di luce. 
Dando le spalle al Pantheon si percorre via Giustiniani sino a Piazza San Luigi dei Francesi. La chiesa francese, che dà il nome alla piazza, fu completata nel 1589 con i contributi di Della Porta e Fontana. All'interno della quinta cappella vi sono tre opere di Caravaggio dedicate a San Matteo.  Percorsa via del Salvatore si raggiunge Palazzo Madama (XVI secolo), nell'omonima piazza. Dal 1871 il palazzo è sede del Senato della Repubblica

Piazza Navona

Si attraversa Corso Rinascimento dove al n. 40, all'interno del cortile del Palazzo della Sapienza, che fu sede dell'Università di Roma dal V secolo al 1935, c'è la chiesa di S. Ivo del Borromini. Vicino a Corso Rinascimento c'è la celebre Piazza Navona.
Complesso barocco sorto intorno alla metà del '600 sullo stadio di Domiziano, di cui conserva forma e dimensioni. Tra il '600 e l'800, nel mese di agosto, veniva chiusa e allagata per consentire la sfilata degli equipaggi dei prelati e dei principi. La piazza è famosa anche per la Chiesa di S'Agnese in Agone del Borromini e la fontana dei Quattro Fiumi del Bernini. Durante il periodo natalizio si riempie per circa un mese di bancarelle caratteristiche.

Proseguendo oltre il palazzo Pamphili, sede dell'ambasciata brasiliana, attraverso via di Pasquino si giunge nell'omonima piazza. La statua mutilata e consumata è detta Pasquino dal nome di un ciabattino che si riteneva compilasse le pergamene satiriche ed anonime contro il Papa e la nobiltà che sin dal 1500 erano affisse sulla statua.

Percorendo via del Governo Vecchio, nota come via papalis perché fino al XV secolo era utilizzata dal Papa per andare a S. Giovanni, si raggiunge piazza della Chiesa Nuova. La chiesa fu voluta da S. Filippo Neri nel 1575, sul luogo di una chiesa medievale.

Dopo la morte di S. Filippo, qui sepolto, Pietro da Cortona impegnò circa vent'anni per affrescarla. L'attiguo Oratorio dei Filippini fu realizzato dal Borromini come sala da musica.

Via Giulia

È una via del Rinascimento, chiamata così dal nome di papa Giulio II che incaricò il Bramante di costruirla agli inizi del '500. La via, fiancheggiata da palazzi aristocratici, è sede di prestigiosi negozi di antiquariato e arte.
In via S. Eligio degli Orefici, sulla destra, c'è l'omonima chiesetta progettata da Raffaello. Prima di raggiungere ponte Sisto si incontrano la Fontana del Mascherone ed un arco coperto di rampicanti. L'arco è ciò che rimane del progetto di Michelangelo, che intendeva collegare il Palazzo Farnese, di cui si intravedono i giardini, con la villa Farnesina a Trastevere.

Piazza Farnese

La piazza, delimitata da Palazzo Farnese (l'ultimo dei grandi palazzi rinascimentali), è ornata da due fontane di G. Rainaldi, formate da vasconi in granito provenienti dalle Terme di Caracalla.
Il Palazzo Farnese fu iniziato nel 1517 per il cardinale Alessandro Farnese (il futuro Paolo III) su progetto di A. da Sangallo il Giovane.

Alla morte di questi, fu continuato da Michelangelo, a cui si devono il cornicione e la balconata centrale.

E' oggi sede dell'ambasciata di Francia.

Campo de' Fiori

La tradizione vuole che il nome venga da Flora, amata da Pompeo, ma probabilmente esso deriva dal fatto che alla fine del '300 la piazza fu abbandonata per breve tempo e si trasformò in prato. Dal 1869 è sede di un animato mercato. Al centro si erge il monumento a Giordano Bruno, che nel febbraio del 1600 fu qui bruciato vivo come eretico.

Attraversata la piazza nella direzione preferita, si raggiungono in pochi minuti corso Vittorio Emanuele II e Largo Argentina, dove si conclude l'itinerario.

A Largo Argentina, nel corso di lavori di risanamento edilizio, furono trovati quattro templi di età repubblicana. Il più antico è del IV secolo a.C.