Ostia Lido - La Storia

Lido di Ostia: Cenni Storici

Ostia Lido è la frazione litoranea del X° Municipio del comune di Roma Capitale ed è situata nei quartieri di Lido di Ostia Ponente, Lido di Ostia Levante e Lido di Castel Fusano; prende il nome dall'antica città di Ostia.

Si affaccia sul mar Tirreno, a sud della foce del fiume Tevere che la separa, a nord, da Fiumicino, il territorio è delimitato a nord dal Porto Turistico e a sud dalla litoranea (SS 601). La popolazione complessiva dei tre quartieri marini è di circa 90000 abitanti, con incrementi notevoli nel periodo estivo. Ostia, assieme alle vicine Fiumicino e Fregene, è nota soprattutto per la sabbia nera, per i numerosi stabilimenti balneari e le spiagge libere attrezzate che ivi si trovano (spesso etichettata come la spiaggia di Roma), a iniziare dai primi anni del XX° secolo dopo che fu terminata la bonifica dell'area un tempo malsana fino all'annessione di Roma al Regno d'Italia.

Ostia - Cenni Storici

Le origini

I rapporti con il mare, con il Tevere e con la vicina Roma, evidenti anche nell'etimologia del nome (dal latino "ostium" = "bocca del mare"), furono decisivi per la nascita di Ostia Antica, prima colonia marittima e sbocco sul Tirreno della capitale nonché porto di primaria importanza già in epoca repubblicana, ulteriormente sviluppatosi nell'età imperiale con la costruzione dei due vasti bacini di Claudio e di Traiano.

La maggior parte del traffico mercantile dell'Impero si svolgeva via mare, diminuendo i problemi causati dalla lentezza e dalla difficoltà dei trasporti su strada; da Ostia le merci provenienti dalle Provincie più lontane risalivano il corso del Tevere arrivando a Roma, che aveva un proprio porto fluviale interno.

Il potenziamento della navigazione commerciale fece fiorire in questo settore una serie di iniziative: molti armatori e commercianti si unirono in "corporazioni", aprendo uffici nei più importanti scali marittimi del Mediterraneo. Il carattere urbanistico della città fu determinato proprio dalla sua funzione portuale; lo sviluppo dei traffici condusse ad un rapido incremento della popolazione, composta principalmente da immigrati, mercanti, armatori ed artigiani.

La struttura urbana di Ostia, fondata con funzioni di "castrum" fortificato per il controllo dell'approvvigionamento del sale, e poi divenuta grande centro militare e mercantile, era impostata secondo un rigido impianto cardo-decumanico. Lungo il decumano, strada porticata che attraversava l'intero in senso Est-Ovest, erano disposti i principali uffici commerciali, mentre l'intensa vita religiosa, politica e culturale si svolgeva nel Foro, dove si trovavano il "Capitolium" e la "Basilica", e nel piazzale delle Corporazioni, ampio spazio rettangolare chiuso a sud dall'emiciclo del teatro.

La funzione eminentemente commerciale della città si esplicava inoltre nella presenza di numerosi "horrea", magazzini costruiti per fare fronte alle pressanti necessità portuali ed annonarie dell'Urbe.Il destino di Ostia rimase sempre legato alle vicende storiche di Roma, della quale condivise, insieme alle fortune, anche il declino.

La sua decadenza cominciò nel IV secolo d.C. quando Costantino la divise da Porto, privandola di molti privilegi e diritti municipali e riducendone notevolmente i traffici; la fine dei commerci marittimi e la perdita dell'originaria funzione difensiva conseguenti allo spostamento in oriente della capitale, provocarono il rapido spopolamento dell'abitato e l'abbandono del territorio alla mercé delle invasioni del barbari e dei pirati.

Nel V secolo ciò che rimase di Ostia Antica fu devastato e saccheggiato ripetutamente da Alarico e Vitige e le scorrerie degli Arabi nel Mediterraneo segnarono un drastico calo nel commercio marittimo. L'abbandono della città si completò nel IX secolo, quando gli ultimi abitanti emigrarono verso la vicina Gregoriopoli. Per l'intera età medievale l'insediamento romano fu utilizzata come cava di marmo, sorte toccata a svariati altri siti archeologici.

Vista l'importante posizione sulla foce del Tevere il cardinale Giuliano della Rovere ordinò la costruzione di una fortezza a difesa del fiume, per arginare le scorrerie piratesche.

Un'importante alluvione nel 1557 deviò tuttavia il corso del fiume, pertanto la fortezza perse la sua importanza strategica.

Con la stessa funzione di sorveglianza furono utilizzate Tor San Michele e Tor Boacciana

La bonifica

Dopo l'Unità d'Italia, il nuovo governo nazionale concentrò la propria attenzione sulla bonifica del territorio, che nel corso dei secoli si era trasformato in una palude metifica e semidesertica dove, per molti mesi alll'anno, dominava incontrastata la malaria. Fu immediatamente varato, nel 1870, un Reale Decreto, che istituiva una Commissione di studio per la bonifica dei terreni paludosi alla foce del Tevere, e, nel 1873, una seconda Commissione presentò un progetto di massima per il prosciugamento degli stagni di Ostia e Maccarese.

La gara d'appalto per la bonifica dei comprensori di Ostia-Isola Sacra e di Porto-Campo Salino-Maccarese, fu vinta nel 1884 dalla società Canzini Fueter & C. che s'impegnò a terminare l'operazione nel termine di 48 mesi (in realtà furono necessari ben sette anni, ed un costo complessivo superiore a quello inizialmente previsto).

I lavori furono dati in subappalto all'Associazione Generale Braccianti del Comune di Ravenna, costituitasi nell'aprile del 1883, allo scopo di superare le difficoltà causate dalla crisi economica.

Il primo passo della bonifica consistette nella separazione delle acque alte, che furono convogliate fino al mare per mezzo di canali scolmatori, da quelle basse, sollevate con idrovore; contemporaneamente si procedette alla realizzazione dell'argine del Tevere per evitare l'inondazione periodica degli stagni. L'opera dei lavoratori ravennati poté dirsi definitivamente conclusa solo nel 1889, quando entrarono finalmente in funzione le macchine idrovore.

Il Borghetto dei Pescatori

Ostia - borghetto dei pescatori

La zona del borghetto, a ridosso del Canale dei Pescatori, tra il Mar Tirreno e la pineta di Castel Fusano, fu insediata, nel 1890, da pescatori napoletani, ai quali la "Pia Associazione di San Nicola nella Basilica di Bari" donò una statua raffigurante San Nicola di Bari, protettore dei pescatori, scolpita nel marmo di Trani.

Tra il 1919 e il 1928 venne costruita una chiesetta dedicata a San Nicola di Bari.

Successivamente, nel 1931, quando con la costruzione del tratto di lungomare vennero demolite le baracche dei pescatori, questi rischiarono di essere riportati nelle loro zone d'origine, ma la scrittrice Margherita Sarfatti intervenne a loro favore facendo costruire sei case rosse a due piani. Il borghetto fu ufficialmente inaugurato il 4 aprile 1932.

Il Canale dei Pescatori fu realizzato dai romani nel 356 a.C. per il drenaggio del terreno paludoso, allo scopo di sfruttare le saline della zona.

Il mare di Roma

Dire mare a Roma, è dire Ostia. Questo Lido, infatti, è il centro balneare più vicino alla capitale e quello che, da sempre, riscuote la simpatia dei romani.

Le tradizioni che legano queste spiagge alla capitale si perdono nelle radici stesse della città: basti pensare agli scavi di Ostia Antica. E, per quelli che corrono con la mente ai mitici anni 60, Ostia è l'altra faccia, quella estiva, della "dolce vita".

Ostia come località balneare è piuttosto recente. Nel 1904 la Pro Roma marittima avanza l'ipotesi della costruzione di un porto fluviale, un'idea che sarrà successivamente accantonata. Nel 1916 prende corpo l'immagine di Ostia come località balneare, sul modello di altre stazioni marittime sorte in quegli anni.

Agli inizi degli anni 30 si conferma il "gemellaggio", fino allora non formalizzato, con la capitale e Ostia diventa un quartiere di Roma.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale interruppe i lavori in gran parte ancora agli inizi, e soltanto negli anni sessanta Ostia tornò ad espandersi, sviluppandosi anche nella parte di ponente con alcuni edifici popolari nei pressi della foce del Tevere. L'avanzamento si ebbe anche come quartiere, che da una prima popolazione di pescatori, iniziò ad attirare anche lavoratori e turisti, accrescendo la propria importanza come frazione della capitale e meta turistica.

Negli anni settanta e ottanta la forte espansione della metropoli portò all'occupazione del suolo che divideva il lido di Roma dal nucleo urbano principale con insediamenti di abitazioni unifamiliari che vanno ad attenuare il pesante isolamento di quelle frazioni o borgate sparse sul territorio da tempo e non di meno della stessa Ostia che acquisisce indubbi benefici.

Celebre è il concorso per la progettazione di un lotto di villini al quale parteciparono importanti architetti dell'epoca, fra cui Adalberto Libera. Ostia vanta numerosi esempi di architettura moderna residenziale e pubblica fra cui il palazzo delle poste di Angiolo Mazzoni.

A partire dalla fine degli anni sessanta Ostia, insieme a tutto l'entroterra racchiuso nella allora Circoscrizione XIII (Acilia, Casal Bernocchi, Casal Palocco, Castel Fusano, Castel Porziano, Centro Giano, Dragona, Dragoncello, Infernetto, Mostacciano (settori B e C), Ostia Antica, San Giorgio di Acilia, Spinaceto, Tor de' Cenci e Villaggio San Francesco), conobbe una fortissima esplosione demografica, tanto che nel 1989, una volta raggiunta la soglia dei 100.000 abitanti, la Circoscrizione XIII raccolse le firme per il referendum necessario ad istituire un nuovo comune indipendente dalla capitale, che però dette esito negativo. La consultazione popolare venne ripetuta nel 1999, ma non raggiunse il quorum, ed è stata riproposta nel 2019 per le sole suddivisioni di Ostia, Ostia Antica, Castel Fusano e parte dell'Infernetto.

Ostia ebbe una buona fortuna cinematografica nel '900, diventando un importante set cinematografico per diversi registi tra cui Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti, Federico Fellini e Alessandro Blasetti. Nei tempi più recenti Ostia è stata anche protagonista del film Suburra, diretto da Stefano Sollima, e dell'omonima serie televisiva.

L'arteria principale che divide il Lido è la via del Mare, che si "tuffa" nel cuore di Ostia e termina al Piazzale della Posta.

Più avanti il Piazzale dei Ravennati, costruito nel 1931 e ristrutturato negli anni 40, quando venne costruito il pontile.

Al mare, ad Ostia, c'è sempre gente, in qualsiasi stagione la stagione. Ma è anche un punto di incontro serale per chi ha voglia di allontanarsi dalla città.

Di stabilimenti balneari ce ne sono molti così come alberghi, ristoranti, club nautici.

Stabilimenti balneari storici

Stabilimento Battistini (1919), sul lungomare Paolo Toscanelli, lato sinistro del Pontile. Fu il primo stabilimento di Ostia, costruito da Pietro Battistini nel 1919.

Stabilimento Elmi (1919), sul lungomare Paolo Toscanelli lato destro del Pontile. Il secondo stabilimento del litorale dopo il Battistini, è stato aperto da Giuseppe Elmi, rilevando un capanno del 1908.

Stabilimento Salus (1921), sul lungomare Paolo Toscanelli. Disegnato e costruito in legno dallo stesso proprietario, Jacopo Puntoni, fu danneggiato negli anni della guerra e nel 1951 venne demolito e ricostruito nel 1972 con le attuali sembianze.

Stabilimento Urbinati (1924), sul lungomare Paolo Toscanelli. Il primo proprietario fu il Cavaliere Cesare Urbinati.
Nel ristorante si avvicendarono importanti pranzi e congressi, infatti nel gennaio del 1939 il principe Piero Colonna, allora governatore di Roma, distribuì pacchi dono ai bambini del litorale.
Nel luglio 1947 si riunirono qui i partecipanti del Congresso Internazionale Marconiano, tra cui la seconda moglie di Guglielmo Marconi, Maria Cristina Bezzi-Scali e la figlia Elettra. Nel settembre 1952 il sindaco di Roma, Salvatore Rebecchini, cenò qui con gli ospiti del Congresso Mondiale di Astronomia.

Stabilimento Kursaal (1924), sul lungomare Lutazio Catulo. Subentrato ad un altro vecchio stabilimento, fu progettato e diretto da Raffaello Ferro. Nel 1950 Attilio Lapadula rinnovò lo stabilimento e sempre negli anni cinquanta venne costruito il trampolino olimpionico progettato da Pier Luigi Nervi che venne poi distrutto nel 1974 e ricostruito nel 1997.

Stabilimento Roma (1924-27), storico stabilimento di Ostia distrutto il 12 dicembre 1943 durante la ritirata delle forze dell'Asse.
Stabilimento La Vecchia Pineta ('30), sul lungomare Lutazio Catulo altezza piazzale dell'Aquilone. Costruito in pieno stile razionalista, fu realizzato per conto della SEFI (poi STEFER), come lo stabilimento Roma, per accogliere una clientela più altolocata.

Stabilimento Bagni La Vittoria (1931), sul lungomare Paolo Toscanelli. La prima proprietaria fu Luigia Piacentini, ed era costituito da varie cabine di legno con un servizio di autobus dalla Vecchia Stazione di Ostia.

Stabilimento Plinius (1933), sul lungomare Caio Duilio.

Stabilimento Le Dune (1936), sul lungomare Caio Duilio. Chiamato in origine Rex, fu la concessione più ampia del litorale, e fu progettato sempre da Raffaello Ferro.

Stabilimento Lega Navale (1937), sul lungomare Duilio, limitrofo alla sponda ovest del canale dello Stagno, costruito sulla base del progetto dell'ing. Corrado Giovannetti.